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Eijirou’s pov

Mi sistemo il colletto della camicia con un ghigno soddisfatto sul volto mentre compiaciuto mi lecco le labbra, Dio quel katsuki... potrei stare tutto il giorno a divorarlo, mi fa impazzire. Cammino lentamente verso la mia scrivania e vedendo il biondo uscire sbuffando rido compiaciuto, quell’omega se le merita certe lezioni.

Mi siedo prendendo dei documenti iniziando a compilarli, c’è un certo silenzio... ma nel mio ufficio non c’è mai silenzio e infatti come se lo avessi predetto shoko entra nel mio ufficio, si avvicina passandosi una mano fra i lunghi e lisci capelli biondi, mi guarda con i suoi occhi azzurri muovendo piano i fianchi. Indossa una gonna corta ed aderente di colore nero, una camicia bianca che le stringe il seno leggermente scoperto per i primi bottoni slacciati, arriva accanto a me mentre già ho voglia di aprirla in due.

“Ho dei... documenti per lei capo” dice con voce bassa chinandosi piano accanto a me “posali pure sulla scrivania” annuisce posando i documenti e le metto una mano sotto la gonna andando a tirare gli slip, scatta in piedi guardandomi mentre si morde il labbro e si siede piano su una mia gamba mentre mi passa le mani sul petto. Sono a corto per la scopata di prima con katsuki ma non mi fermerò da toccare questo ben di Dio.

Cominciamo a baciarci con foga fino a quando non mi slaccia la camicia e la fermo “hey con calma... non possiamo, magari oggi pomeriggio vieni da me” dico con un ghigno sul viso e la ragazza annuisce quando, bussando alla porta, interrompono tutto. Faccio scendere shoko dalle mie gambe “avanti” dico con fermezza e katsuki entra sbattendo la porta come suo solito “devi andare in riunione” dice con aria strafottente “va bene, arrivo” mi alzo in piedi uscendo dalla stanza, arrivo alla stanza delle riunioni iniziando a parlare con i presenti non al corrente di cosa stia accadendo nel mio ufficio.

Shoko e katsuki sono ancora lì, si guardano semplicemente in silenzio ma la tensione è tale da potersi tagliare con le forbici… “Certo che Eijirou è davvero paziente a tenere in ufficio uno come te… un signor nessuno, un omega che si crede molto forte ed invece non va in uno strip club solo per sembrare un santarellino. Scommetto che ti piace prenderlo in culo vero mezza calzetta? Beh io mi vergognerei ad ammettere di aver avuto un qualsiasi tipo di rapporto con te” ride con voce stridula ed acida “patetico, il tuo posto è in ginocchio a leccare cazzi! Non a lavorare in un ufficio come se davvero valessi qualcosa. Non vedo l’ora di vederti essere sbattuto fuori da eijirou, e penso non ci voglia molto” gli si avvicina mettendosi faccia a faccia con lu “fai schifo” il biondo la guarda stracolmo di rabbia “senti tu.. BRUTTA ZOCCOLA!-“ apro la porta entrando e lo guardo aggrottendo le sopracciglia “scusami? Come ti permetti di parlarle così?! Vergognati!!” dico con voce ferma guardandolo ringhiando emettendo dei feromoni molto intimidatori.

Shoko lo guarda soddisfatta dietro di me e girandomi la vedo in lacrime, mi avvicino piano abbracciandola stringendola forte forte sentendo le lacrime sul mio petto, giro la testa e katsuki era già uscito “chissà che gli sarà preso..” “che ti importa? Ti basta sapere che stai con me, no?” “mhmh..”  dico poco convinto e la lascio andando alla mia scrivania riprendendo a lavorare, rimane con me tutto il tempo stando sulle mie gambe.. a lungo andare comincio a non fare neanche più caso al suo flirtare.
Mi chiedo come stia katsuki però.. non è il tipo da sbottare così dal nulla, cioè si- ma arrivare a questo punto.. boh. Non so più neanche io che fare, mi passo una mano sulla fronte con la testa che pulsa dal dolore, se non mi fermo mi verrà la febbre.

“Vado in bagno” dico e faccio scendere dalle mie gambe la ragazza avviandomi verso la toilette, una volta arrivato noto katsuki con le guance che hanno dei segni dovuti alle lacrime.. ha pianto..? Perché..? Forse sono stato troppo duro prima.. non ne ho idea ed in questo momento sono troppo stanco per pensarci. Entro nel bagno sciaquandomi piano il viso sospirando poggiando le mani al lavandino “Dio che stanchezza..” torno nel mio ufficio e shoko non c’era, meglio così. Chiudo piano le persiane con un pulsante chiudendo le tende che coprivano tutta la parete vetrata del mio ufficio, esco dalla mia stanza salutando chi ancora era in ufficio affidando il controllo al mio vice, Sero Hanta. Arrivo alla mia macchina e ci salgo allacciandomi la cintura, faccio per partire quando vedo katsuki che camminava stretto in sé verso la direzione di casa sua.

Mi avvicino con la macchina abbassando il finestrino “Sali” “N-“ “Sali.” Dico fermamente ed il biondo sale in macchina allacciandosi la cintura, parto stando in silenzio guardando la pioggia infrangersi piano contro il parabrezza, c’è troppo silenzio, è frustrante. Lo guardo con la coda dell’occhio “quindi.. perché prima ti sei comportato in quel modo” non mi risponde, si stringe maggiormente in se stesso guardando fuori dal finestrino “di solito ti piace parlare” ridacchio “non con un coglione che non fa dare la propria versione ma parte subito in quarta” dice freddamente e poggio la mano sul cambio “allora raccontamela” dico mentre il biondo inizia a raccontarmi delle parole rivolte a lui da parte di quella beta.

Finisce il racconto ed io mi fermo sotto casa sua, fa per scendere ma lo fermo “sei da solo a casa?” “come sempre.” Sospiro piano e lo faccio sedere composto ripartendo “h-hey! Che fai?!” “starai con me, giusto questa notte.” Mi guarda confuso senza però controbattere stando semplicemente in silenzio. Arrivo alla mia villa e parcheggio nel garage scendendo, mi avvicino per aprirgli la portiera ma me la da in faccia… forse me lo merito- ridacchio chiudendo la portiera quando il biondo è uscito e lo porto piano dentro, mi tolgo la giacca e la cravatta arrivando in camera con lui “in questa reggia non hai una camera degli ospiti? Devo dormire davver con te?” “ffforse ci sono ma voglio che rimani qui” sorrido tranquillo levandomi la camicia ed esco in balcone rilasciando piano tutti i miei feromoni, rientro vedendolo solo con i boxer.

Prende una maglia dall’armadio guardandomi negli occhi… per la prima volta posso vedere per intero il suo corpo, in questo momento la luce lunare gli illumina le dolci curve e la pelle candida arrossata nei punti giusti: spalle, guance, ginocchia e nocche. I suoi morbidi capelli biondi che contornano quei due occhioni stupendi… il loro intenso rosso mi fa sentire strano e noto solo ora delle lentiggini sulla punta del suo nasino.. mi avvicino piano abbracciandolo da dietro iniziando a baciargli il collo..

Non mi dice nulla.

Mette le mani sulle mie inclinando la testa rimanendo in silenzio senza dire assolutamente nulla ed è quasi peggio di quando mi insulta perché più che incazzato ora.. mi sembra indifferente. Lo prendo piano dai fianchi girandolo e mi levo i oantaloni ma già si abbassa mettendosi in ginocchio.. non mi piace… lo faccio alzare mettendolo delicatamente steso e mi guarda confuso, mi levo i boxer sfiuilandoli anche a lui mettendomi su di lui prendendo un preservativo facendolo scivolare giù dal mio membro. Lo poggio sulla sua entrata iniziando a premere per entrare più delicatamente del solito, inizio da subito a muovermi mentre tengo le labbra di katsuki aperte godendomi ogni suo gemito ed orgasmo.

“Qui nessuno potrà interromperci” dico piano sul suo collo continuando a spingere e mi graffia la schiena urlando dal piacere, continuiamo a completarci fino al mattino dopo quando esausto mi accascio accanto a lui buttando l’ennesimo preservativo, non ci metto molto a crollare dal sonno con il petto più leggero.

SPAZIO USSSS
Come promesso ho aggiornato! Sarà una storia più dettagliata e farò capitoli lunghi, promesso! Shoko in questa storia è una donna per fare più drama ma l'essere una troia rimane✨

Buonanotte stelline <3

My boss.Where stories live. Discover now