•one

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24 dicembre 2018

"Lo sapevo che eri un alpha" sbottò Zayn, porgendogli la mano per battere il cinque. Louis ridacchiò, dando il cinque al suo migliore amico, mentre i suoi occhi abbandonavano il rosso cremisi e tornavano al loro azzurro cielo.

"Io non ci avrei scommesso un dollaro" rise invece, Liam. Louis roteò gli occhi al cielo, facendogli il medio. Il castano ridacchiò, dandogli poi un abbraccio. Funzionava così nel loro mondo. La società era divisa in alpha e in omega. Glia alpha erano la parte dominante della coppia, e gli omega erano in un certo senso quelli più docili. O almeno era quello che tutti dicevano. Liam di sicuro non era docile, pensò il liscio: Ad ogni modo, non potevi scoprire la tua vera natura prima dei diciassette anni. Il giorno del tuo diciassettesimo compleanno, i tuoi occhi assumevano per la prima volta la sfumatura di ciò che eri. E gli occhi di Louis si erano appena colorati di rosso. Era un alpha, come Zayn, il suo migliore amico. Liam era un omega invece, e più precisamente, era l'omega di Zayn. Non c'era un tempo stabilito per trovare il proprio compagno, poteva succedere quando meno ce lo si aspettava. Poteva capitare a distanza di pochi secondi dalla scoperta della propria natura, così come a distanza di anni. La scelta finale, tutta via era nelle mani degli omega. Liam ad esempio, aveva scoperto della sua natura tre mesi prima, e dopo due mesi aveva designato Zayn come proprio compagno, che era stato più che felice per quello. Louis un po' meno, principalmente perché odiava dover tapparsi le orecchie con il cuscino, soprattutto quando Liam era in calore. A volte non era un bene vivere insieme ai tuoi migliori amici. Eppure non aveva cambiato idea, quando avevano parlato ai loro genitori di voler vivere tutti e tre assieme nella tenuta che c'era nel bosco, quelli non avevano interferito. D'altronde, non distava molto dal centro città, e poi... erano lupi. Di sicuro sapevano difendersi da soli. Si poteva scegliere, se vivere in branco o meno, e loro avevano scelto di vivere da semplici amici, sebbene, a volte Louis pensava che fossero una sorta di branco.

"Ti voglio bene anch'io, Lee" sospirò poi, e quello ridacchiò. Louis non si aspettava di essere un alpha, o meglio, a volte aveva avuto dei dubbi e non sapeva nemmeno il perché, sebbene Zayn lo avesse rassicurato più volte. Il suo migliore amico aveva un certo talento nel capire quale sarebbe stata la natura delle persone, e fino ad allora, non aveva mai sbagliato. La porta di casa si aprì all'improvviso, e Louis sorrise quando vide sbucare Harry, Harry, per Louis, era semplicemente perfetto. L'avevano conosciuto due anni prima, quando i genitori del ragazzo in questione erano venuti a mancare, e Liam, essendo il suo migliore amico, gli aveva proposto di vivere con loro alla tenuta, in cui si erano trasferiti pochi mesi prima. Il ragazzino era sembrato restio all'inizio, ma poi si era lasciato convincere, e adesso erano una sorta di famiglia. Erano amici, ma erano anche parte l'uno dell'altro. Louis aveva pensato che Harry fosse semplicemente adorabile fin dalla prima volta che l'aveva visto. Gli occhioni grandi e verdi, le labbra piene e rosse, ed era così carino che Louis a volte pensava di andare fuori di testa quando quello si avvicinava per un abbraccio. "Ei, Haz- disse Zayn, aprendosi in un sorriso- indovina chi si è appena rivelato un alpha?" Harry sgranò gli occhi verdi, portandoli sul liscio. Louis lo vide avvicinarsi a lui, il passo tranquillo. "Buon compleanno, Lou" gli sorrise, portando le braccia a stringergli il busto. Louis sorrise, stringendolo in rimando e portando il viso tra i suoi capelli, in quel momento scompigliati dal vento. Adorava che il suo piccolo gli arrivasse al petto, così da stringerlo in maniera ferrea. Harry si ritrovava sempre con i capelli arruffati, e Louis pensava che non esistesse un singolo modo in cui lui stesse male. Gli sembrava così piccolo vicino a lui, eppure tra quasi due mesi avrebbe compiuto sedici anni. Ne mancava ancora uno prima che Harry scoprisse la sua vera natura.

"Grazie, cucciolo" gli sorrise, e quello si alzò sulle punte, lasciandogli un bacio sulla guancia. Louis aveva iniziato a chiamarlo in quel modo dopo appena qualche settimana che si era trasferito da loro. Diceva che lo faceva perché lo trovava adorabile, e inizialmente Harry gli aveva risposto male, ma poi non aveva più negato quando in realtà adorasse quel modi di Louis per dimostrargli affetto.

vapor // larry Where stories live. Discover now