Non è da me arrivare ad alzare la voce con qualcuno ma questa volta non sono riuscita a trattenermi, avevo bisogno di urlare quello che sentivo, ero e sono sul punto di piangere.

"Non stavo baciando nessuna ragazza. Dopo scuola ti ho aspettata all'ingresso ma non ti sei presentata, quindi ho pensato che svampita come sei ti fossi dimenticata di qualcosa che dovevi fare e fossi corsa a casa all'improvviso, ma non ti sei più fatta sentire. Il ragazzo che hai visto era un tipo di un altra sezione, la sua fidanzata è in classe mia. Di recente si è fatto i capelli come i miei e siamo anche alti uguali. Devi averlo scambiato per me. Contenta? Non ho la ragazza. Adesso stai meglio?" spiega dopo aver sospirato.

Non so cosa dire, mi ha lasciata senza parole.

Mi sento sollevata ma allo stesso tempo in imbarazzo per la figura che ho appena fatto.

È come se gli avessi detto quello che provo, come se gli avessi sbattuto in faccia i miei sentimenti.

E adesso che faccio?

"Scusa. Avrei dovuto parlartene."

Rido per un attimo ma senza esagerare.

Mi sono tolta un peso e lo si può notare dalla mia espressione, sono felice e non riesco a nasconderlo, non voglio nasconderlo.

"Se ci sarà una prossima volta vedi di farlo. Non mi va di essere paragonato a un tizio come quello."

"Scusami. Sono stata una stupida."

"Già. Eri gelosa?"

Arrossisco, cercando di pensare velocemente a qualcosa che vada bene come risposta.

Sono di nuovo nel panico.

"B-Beh. È complicato, credo. Almeno per me."

"Perché?"

"E-Ecco."

Non so proprio cosa dovrei dire, sono senza alcun dubbio gelosa ma dirlo ad alta voce mi metterebbe in imbarazzo, non me la sento proprio di ammetterlo così.

Cavolo, perché continua a insistere?

Di questo passo non reggerò e sverrò.

"Sei un libro aperto. Mi hai praticamente sbattuto in faccia la tua gelosia, queste cose generalmente non si fanno capire. Sei proprio stupida per non saperlo."

"Mi dispiace." abbasso lo sguardo.

Sapevo se ne sarebbe accorto visto che non era molto difficile capirlo, però non sembra per niente infastidito o qualcosa del genere.

È possibile che la mia gelosia gli faccia piacere, se fosse così ne sarei felice, anzi felicissima.

"Lascia perdere. E smettila di scusarti, sei diventata un disco rotto."

Adesso però non mi va di pensarci, sono troppo felice che abbiamo ripreso a parlare come prima e di aver frainteso la situazione, non riesco a pensare ad altro che a questo.

[Il pomeriggio seguente]

Tra non molto l'istituto dovrebbe chiudere, per fortuna sono riuscita a terminare le pulizie prima della sua chiusura altrimenti sarei potuta rimanere chiusa dentro, tremo di paura solo a pensarci.

"Mmh? La classe è aperta?" sposto lo sguardo all'interno dell'aula, notando la porta quasi completamente aperta.

Il sole sta tramontando.

Il banco di fianco alla finestra è occupato da Makoto.

Il suo viso è spostato verso il vetro mentre il palmo della mano poggiato sulla guancia, con il gomito posato sopra il banco.

𝐴𝑠 𝑦𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 [Hɑnɑmiyɑ Mɑkoto X OC] (In revisione)Where stories live. Discover now