Storia

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Ogni storia comincia con c'era una volta... beh questa no, comincia con: molto tempo, fa in un paese della Lombardia, Como, avvenne l'omicidio di un ragazzo, figlio di una delle 4 nobili famiglie di Como (la prima famiglia conosciuta perché era la più ricca di tutte e aveva un figlio affascinante (quello ucciso), la seconda conosciuta come la famiglia perfetta, padre e madre si sono conosciuti al liceo e da quel momento non si sono mai separati, la terza famiglia conosciuta come una famiglia di accademici: padre direttore di una delle scuole più prestigiose, mamma insegnante, mentre la quarta famiglia era conosciuta soprattutto grazie al padre che non aveva una fedina penale pulita e i suoi affari non erano molto leciti): tutta la città si mosse per capire chi fosse il colpevole di questa spietata tragedia.

Circa una settimana dopo la polizia trovò il corpo di questo defunto ragazzo che si chiamava Giacomo Gigli: studiava nella mia stessa scuola, motivo per cui lo conoscevo... beh, non è che lo conoscessi proprio bene: c'eravamo incontrati a volte in corridoio quando passava con i suoi amici del calcio; comunque era morto per ipotermia, anche se non si sapeva come potesse essere morto così.

Passarono 2 settimane dall'accaduto quando al telegiornale uscì la notizia che una signora era stata ammazzata con un'arma da fuoco: la città allora cominciò a spaventarsi veramente e le persone cominciarono a chiudersi ognuno nella propria casa, e per andare a scuola si andava accompagnati dai genitori.

Intanto mio padre, capo della polizia, cercava di capire chi fosse l'omicida che a quanto pare poteva essere collegato a Giacomo.

Io e il mio migliore amico, Simone Berveglieri, cominciammo ad investigare per tentare di scoprire chi fosse l'assassino; ovviamente i nostri genitori non sapevano assolutamente niente di questo, altrimenti ci avrebbero chiusi in casa.

Comunque io e Simone ci vedevamo il pomeriggio nel garage di casa mia, dato che era munito di telecamere ed era talmente pieno di roba (almeno era quello che pensavano i miei genitori) che a nessuno sarebbe venuto in mente di cercarci proprio lì: quello fu il primo giorno di indagini.

Il giorno seguente andai nell'ufficio di mio padre quando lui non c'era e vidi i fascicoli sul caso e le informazioni che avevano trovato, poi andai a scuola e raccontai tutto a Simone: a lui venne un'illuminazione, così il pomeriggio andammo a casa della famiglia di Giacomo per chiedere informazioni che avrebbero potuto essere utili per risolvere il caso, ma la sorella sembrava che non volesse collaborare... sembrava anzi che nascondesse qualcosa di grosso e oscuro e comunque dopo una tazza di tè ci salutammo e ognuno tornò a casa sua, ignari di cosa sarebbe successo il giorno seguente.

La mattina andai a fare colazione e vidi mia mamma preoccupata mentre guardava il telegiornale, allora mi avvicinai alla tv e sentii che una ragazza che frequentava la mia stessa classe, Angelina Rocca, figlia della seconda famiglia nobile era scomparsa nella notte senza lasciare traccia.

Corsi subito a chiamare Simone, che ovviamente dormiva e non sapeva niente di questa storia, e insieme decidemmo di andare da mio padre: egli ci disse che non dovevamo impicciarci... vedendo però che erano in alto mare decisi di aiutarli in segreto, cercando di scoprire almeno il primo assassino.

Erano passate molte settimane da quell'omicidio e in quel tempo avevo cominciato ad avere dei sospetti, allora decisi di andare (insieme a Simone ovviamente) a trovare la sorella di Giacomo, quella che dalla prima volta che l'avevo vista ho sempre pensato nascondesse qualcosa.

Suonai a casa sua e le chiesi altre informazioni: inizialmente non volle rispondermi ma poi dopo averla "minacciata" ci disse che pensava c'entrasse una ragazza con cui suo fratello era stato: la mia migliore amica, Maria Corva!

Quando sentii il suo nome rimasi piuttosto sorpresa e le chiesi il perché di questa sua idea... lei mi rispose che Maria aveva chiesto a Giacomo di scappare con lei, ma che lui aveva rifiutato dicendo che era troppo giovane e che non avrebbe potuto lasciare a Como la sua famiglia...

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⏰ Last updated: Feb 20, 2021 ⏰

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4 famiglie, 4 omicidiWhere stories live. Discover now