pomerigio 11

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Visto il periodo di inattività avevo deciso di finire la scultura ma... credo sia meglio al momento pulire le mie armi, dopotutto sono l'unico mezzo di difesa che ho, creao una specie di raschietto per canne, Michele mi ha insegnato come pulire l'arma utilizzando mezzi piuttosto semplici da reperire in natura.

Bastano un raschietto un po' di grasso, va bene anche quello animale per le nostre armi, e un po' di pazienza.
Pulisco i residui di polvere da ogni anfratto della pistola e notao una cosa, nonostante l'elemento che ho usato è molto più potente delle polvere da sparo, usura di più l'arma, circa il 20%, e la sporca in modo incredibile.

<mi chiedo come faccia ancora a funzionare> ripeto tra me e me.

Nel mentre io pulisco Fenrir mi guarda incuriosita per capire cosa sia, Amedeo traina il carro, mentre natali... beh lei sembra essere offesa con me.
Sarà per il paragone di prima?

<cos'è questa cosa?> fenrir mentre guarda l'arma.
<è una delle armi che ti ha ferito>(Lucas)
<e come funziona?>(Fenrir)
<il meccanismo è abbastanza semplice, basta mettere una di queste nel caricatore e infilarlo nella fessura> spiego il tutto mentre indico i singoli pezzi <poi la impugni e premi questa levetta> appena finito di parlare esplosi un colpo in direzione di un albero più avtanti.

Fenrir si coprì le orecchie dallo spavento nel mentre Amedeo inchioda per girarsi verso di noi.

<tutto bene?> domanda il cavallo
<si tranquillo è solo il rumore della pistola> spiego

Fenrir si riprese e in poco tempo tornò ad incuriorsi e a fissare me che pulivo le armi.

<hey Amedeo ma tu cosa usi per combattere?> chiedo.
<Amedeo non combatte mai> punzecchia Natali.
<si ma se dovesse difendersi? Non hai un modo per farlo?> richiedo al domestico
<mio padre mi insegnò a combattere molto tempo fa, ma mi fece promettere di usare quelle mosse solo in caso di necessità>Amedeo mentre sembra rattristirsi al sol pensiero del padre.
<hey avanti su col morale ti farò un piccolo regalo visto che ci siamo> cerco di ravvivare la situazione.

Dopo queste parole noto una cosa, sul lato del trainatore vi è una specie di borsa. Non so cosa contenga e credo che non glielo chiederò.

Comunque, non ho nulla da fare, ho appena finito di pulire le pistole e ho delle ultime rimasuglie della bici, tra cui un po' di gomma e del metallo.

Ci siamo appena fermati per riposare un po', dopo tutto l'unico a lavorare è Amedeo, mi dispiace molto per lui e ho intenzione di costruire un motore al più presto, in questo modo lui riuscirà a riposarsi un po' magari, ma... sarebbe impensabile al momento.
Sto guardando la sua fisionomia umana da un bel po' ormai, decisi di prendere le misure delle sue dita in modo da creare qualcosa su misura per lui.
Inizio a modificare gli oggetti, non ho una reale idea di cosa creare quindi decido semplicemente di rendere malleabile il metallo per il momento.
Mi sono finalmente deciso, all'inizio pensai ad una spada, ma non e molto adatta, il suo stile di combattimento sembra essere incentrato sul corpo a corpo a mani nude... agilità, velocità, e poi il suo fisico e anche il suo stile.

Creerò un tirapugni, ma non uno normale, mi sono ispirato ad una nota serie TV del mio mondo per questo, lì la "mafia" utilizzava dei cappelli che nascondevano una lama all'interno di un cappello come armi da taglio, quello che deve sembrare l'arma di Amedeo sono dei semplici anelli ma... utilizzando un semplice sistema di leve e corde con un ampio scatto delle dita usciranno delle lame dalla parte del dorso.
Appena Amedeo le ha viste è diventato subito felice, provandole ho scoperto l'enorme forza della macchina, con un pugno riusciva tranquillamente a spaccare un albero a metà, questo senza i miei anelli, essi gli permettono di arrecare danni più concentrati.

Vi faccio un esempio, Amedeo riesce a tranciare alberi di medie dimensioni, mentre per una quercia gli ci vorranno una decina o quindicina di colpi, con gli anelli invece i colpi necessari dimezzano.

<grazie Lucas> mi dice Amedeo
<di nulla, avere un po' di forza in più non guasta> rispondo.

Sono felice di dar loro una mano ma... spero di non averceli mai contro.
Il prossimo punto di oggi è l'esplorazione, conoscere un territorio è una delle migliori armi a tua disposizione. Spero di non dover combattere ma nel dubbio.

<fenrir io vado a fare un giro vuoi venire?>chiedo al lupo
<mi dispiace preferisco stare qui con la mia padrona>disse fenrir mentre si sedeva al fianco di Natali.
<va bene, Amedeo tu te la senti?> mi rivolgo al maggiordomo
<certo, spero di provare queste nuove armi>Amedeo mentre alza i pugni.
<io spero di no> dissi
<perché?>(Amedeo)
Lascio il discorso in sospeso e mi inizio ad incamminare verso la foresta.

<come mai in questo posto ci sono delle strade?...>mi stoppo, inizio a sentire una voce melodica.
La voce melodiosa continua, sembra di essere nella leggendaria odissea.

<lo senti?> mi rivolgo ad Amedeo.
<cosa?> dice Amedeo confuso.
<questo canto> mentre mi inizio a dirigere bella sua direzione.

Dopo poco tempo troviamo un laghetto, al centro vi è una roccia non molto grande ma abbastanza da mantenere una persona, su di questa vi è una sirena. Si avvicina a noi.

<oh grande viaggiatore, qual buon vento ti porta qui?> canticchia il mezzo pesce
<la tua voce, questa mi ha attirato>dico come ipnotizzato da quella creatura.
<ohh la mia voce? Ti piace così tanto?>la sirena mentre si muove da un lato all'altro come se camminasse sull'acqua.
<come mai sei qui?> mi chiede.
<lucas fermo, le sirene sono famose per gli...>Amedeo viene stoppato dalla sirena.
<sta zitto tu. Dimmi mio viaggiatore, per caso questa è tua?>la sirena mi fa' vedere una bussola.
La prendo in mano e la guardo, la ripongo sulle sue mani e faccio cenno di no.
<cosa? Eppure ne ero sicura, allora questa è tua?> la sirena mentre usciva dal velo d'acqua una spada che emanava un aura orribilmente forte.
<no signora, nulla di questo è mio>dico  mentre scuoto la testa
<wow, sai allora questa... deve essere tua mio viaggiatore> dice la sirena con sforzo mentre dai fondali marini tirava fuori una sacca enorme piena di gemme, monete e molto altro.
<mia signora io non ho perso nulla, però perdo la pazienza se continua> in questo momento sto iniziando davvero ad arrabbiarmi.
<davvero allora dimmi cos'è tuo?>sirena
<io non ho perso nulla signora> dissi mentre ridevo.
<ehhh capisco, sai di solito quando vengono qui tentano di rubarmi queste cose che io porgo ai viaggiatori, ora tutti loro sono a riposare sotto questo laghetto> la sirena mentre muovendo la coda si allontana da me.
<ora ti prego mio viaggiatore, visto che siete stato così onesto, di accettare un mio regalo, dimmi cosa vuoi>la sirena che nel mentre si appoggia alla roccia.
<l'unica cosa che questo viaggiatore vuole sono informazioni mia signora> dissi mentre facevo un inchino.
<informazioni e su cosa?> la sirenetta era molto incuriosita da ciò che avevo detto.
<su adrian mia signora>(Lucas)
<adrian... l'ingordo?> disse stupita.
Feci cenno di si e poi continuai, <voglio capire come mai ha dichiarato guerra a questo mondo, voglio capire perché rapisce gli umani e perché ha fatto tutto questo>

Lucas non nota una cosa però, mentre lui parlava con la sirenetta un ombra si nascondeva tra gli alberi, qualcuno di tanto pericoloso quanto innocuo, il suo unico compito era quello raccogliere informazioni sul seguace che stava aiutando natali.
Nessun bersaglio gli sfuggiva, ma nessuno che non avesse una taglia sulla sua testa veniva attaccato.

Lucas' RapsodyDonde viven las historias. Descúbrelo ahora