Epilogo, parte prima.

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- Oggi serata tranquilla, tesoro. Suonerà un gruppo di emergenti ma che nessuno si fila e...- batte le mani assieme- ci sarà il compleanno di tua sorella! Valanghe di alcol in arrivo!-

- Come se non avesse mai bevuto prima dei diciassette - ridacchio e la raggiungo per velocizzare l'operazione, cercando di evitare il discorso età della festeggiata.

- Hey, ragazze. Avete sentito della zuffa tra Guns e Mötley?- Nicholas appare dietro di noi fermandosi davanti alla cassa che apre per contare i soldi come fondo della serata, e la mia testa scatta nella sua direzione bloccandomi sul posto. Sono passate settimane dall'ultima volta che li ho visti, tantomeno ho avuto notizie sul tour e sul suo andamento. Facile, mi sono messa in testa di dimenticarli e voltar pagina al complesso libro della mia vita, anche se la verità é un'altra: non é passato un singolo giorno da quel 10 di novembre che non abbia ripensato ai ragazzi, a Tommy e sopratutto a Slash.

Mi erano giunte voci di esibizioni dei Guns tanto acclamate da non essere piu considerate gruppo spalla ma vera e propria band emergente. Sono sulla bocca di tutti. Slash é sulla bocca di tutti.

Scaccio i ricordi e mi rivolgo a Nicholas, cercando di mascherare la curiosità più che palpabile nella mia voce.
- Cosa è accaduto, di preciso?-

- So solo che il chitarrista ritmico ha cercato scoparsi la fidanzata di Vince- ride e scuote il capo - fottuti pazzi fuori di testa. Forza, si comincia -

Guardo verso il fondo e I primi avventori iniziano a prendere posto, chi ai tavoli e chi avvicinandosi al bancone. Cerco Sandra e le ragazze e tiro un sospiro di sollievo nel vederle raggiungere il tavolo a loro designato. Se lo meritano un po di sano divertimento.

- Cosa ti do?- domando ai due ragazzi al bancone intenti a chiacchierare tra loro.

- Due birre, favore-

- In arrivo-

Guardo l'orologio. Sono circa le dieci e il locale ha raggiunto già tre quarti della sua capienza, ma si lavora ancora bene tutto sommato. Le ragazze sono gia alla seconda bottiglia di Jack e finiranno la serata abbracciate alla tazza del cesso, se continuano con questo ritmo.

La spillatrice della birra é ormai vuota e stavolta tocca a me cambiare il fusto sotto al bancone,anche se non ho capito ancora come fare. Troppo pensate. Troppo complicato.
Accucciata sui talloni osservo la tanica, che piu che tanica assomiglia a una bombola del gas, toccando il tubo che corre verso la parte superiore della spillatrice.

- Dai, faccio io-

Olga compare al mio fianco e tiro un sospiro di sollievo.

- Grazie mille; io intanto servo-

Spalle al bancone, sistemo i bicchieri separando quelli di plastica da quelli di vetro incurante della bolgia alle mie spalle, segno che la band della serata sta per esibirsi.

- Hey, mi dai una birra per favore?-

- Certo. Subito- mi volto e rimango inchiodata sul posto, il respiro spezzato in gola e il cuore che spicca il volo nel petto.

- Slash...-

Mi sorride e si sporge evitando cosi di urlare per farsi sentire.

- Ciao-

- Sei tornato?-

- Ieri sera. Come stai? Non ti ho più vista e, chiedendo in giro, ho saputo che hai mollato per tornartene qua- dice umettando le labbra.

- Più o meno...- prendo una birra e la stappo - Come stai?-

- Io bene. Ma tu? Tutto ok?- afferra la bottiglia e le nostre dita si toccano per un istante che pare infinito - Ho saputo che ti avrei incontrato qua. Ed eccomi- dice portando la birra alle labbra senza staccare gli occhi da me.

É sempre lui. Il solito Slash. Nonostante sia già abbastanza ubriaco, raramente lo ho visto sobrio in tour, scatena in me il solito vortice di farfalle nello stomaco e il bisogno prepotente di sentirlo sopra di me, dentro me. Se non stessi lavorando, lo avrei condotto seduta stante in qualche anfratto per darci dentro fino allo sfinimento.

- Quanto tempo rimani?- domando servendo birra sui vassoi destinati ai tavoli e prendendo altre ordinazioni da Olga, che nel frattempo scruta il riccio ragazzo da dietro la folta frangetta.

- Rimarrò qualche altro giorno - porta ancora la birra alle labbra e si volta verso la sala, lasciandomi libero accesso al suo profilo. - Parto il tre -

- Nuove date?-

- Apriremo il concetto di Alice. Senti, chi sono quelle tipe la in fondo? Alla mia destra? - indica con il collo della bottiglia il tavolo di Sandra, Lucy e Tory.

Sorrido e mi chino in avanti, sfiorando con le dita il suo avambraccio adornato di bracciali.

- Andiamo, te le faccio conoscere -

Dirty lifeWhere stories live. Discover now