"Ma grazie, mi spiegate come faccio a proseguire se mi bloccate la strada?"

Puntualizzò lui nel massaggiarsi il becco, le guardie lo ignorarono e si rivolsero verso la sagoma, ancora velata, innanzi a loro

"Principessa questo estraneo ha osato varcare la soglia del Mondo dei sogni, infrangendo le regole del nostro regno! A voi l'ardita sentenza!"

"Cosa?Sentenz...ehi no, un momento, avete detto principessa?!"

Alzò lo sguardo verso la stessa direzione della pattuglia, fino a quando non intravide a sua volta la sagoma, slanciata e aggraziata, di colei che aveva cercato così fervidamente. Ella avanzò a piccoli passi verso di lui, quella vibrazione risuonò con forza nelle sue orecchie, il velo la scoprì sempre di più dal basso verso l'alto. Dapprima vide il lungo drappeggio bianco della sua gonna, illuminata di piccoli frammenti sfavillanti, che cadevano delicati sulle onde create da un vestito semplice ma regale. Per poi incontrare nuovamente anche il suo volto, quegli occhi e quell'espressione, che gli erano stati inevitabilmente sottratti e di cui sentiva di non poter più far a meno. Era lì innanzi a lui, più bella di quanto ricordasse e con un tocco nettamente maturo nel suo vestiario, che mostrava un'evidente scollatura, per poco non gli fece perdere il fiato. Portava un'alta acconciatura e alla fronte un diadema, raffigurante una mezzaluna e una stella perfettamente incastonate tra loro. Quasi non riuscì a trovare le parole per esprimere ciò che avrebbe voluto, completamente rapito da lei, riuscì solo a mormorare il suo nome

"M-Momo.."

I suoi occhi azzurri brillarono appena nel sentirgli pronunciare il proprio nome, al contrario le guardie incrociarono maggiormente le lame contro il corpo del papero

"Come osi rivolgerti in maniera così informale verso la principessa dei sogni?"

"Prima o poi mi farete venire un colpo!E poi l'ho sempre chiamata così, da quando la conosco! Perché mai dovrei smettere?"

Gettò lo sguardo, speranzoso, verso di lei

"Non è così?"

Avrebbe voluto assentire a tale domanda e non solo, dirgli tante cose e soprattutto gettarsi tra le sue braccia; ma questo era ciò che il suo cuore le dettava, non il proprio ruolo al quale avrebbe continuato, dovutamente, a mantener fede. Così fece, portando le mani sul vestito l'una sull'altra, assumendo un'espressione seria e posata su di lui

"Perché ti trovi qui?"

Il bagliore nei suoi occhi scuri, dovuto alla gioia di rivederla, si spense appena a tali parole e innanzi ad uno sguardo tanto freddo

"Co-Cosa?perché me lo chiedi? Lo sai bene!"

Lei rimase seria, in silenzio, in attesa di una risposta

"Perché mi guardi in quella maniera Momo? Non dirmi che hai dimenticato tutto?"

La principessa mosse appena le labbra, tentando di non lasciarsi scuotere dalle proprie emozioni, che avevano cominciato a scalciare con prepotenza all'interno del suo petto, al suono dei battiti del suo cuore

"Perché ti trovi qui?"

Ribadì nuovamente, Darkwing ne fu quasi adirato; strinse i pugni rivolgendosi a lei con un tono più duro, dettato solamente dal proprio ardore nei confronti di colei che continuava a serbarle quel gelido sguardo

"Perché vuoi sentirmelo dire? Credi che abbia timore di ammetterlo?Beh ti sbagli!Sai bene che sono venuto fin qui per riportarti con me a St. Canard!"

Le guardie aumentarono la stretta delle lance su di lui che continuava, imperterrito, a sporgersi verso la figura della giovane

"Hai fatto un viaggio a vuoto allora!"

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