UN CARCERE INVISIBILE

2. La vita di prima

Vorrei solo tornare alla vita di prima, quella in cui camminare per strada con gli amici o fare feste non erano dei reati. Siamo tutti fuorilegge ora, basta tirare giù la mascherina e diventiamo di conseguenza degli appestatori.

Abbiamo sempre desiderato un qualcosa che coprisse le parti del volto che non ci piacciono, così da sfuggire dalle critiche altrui. Ora che abbiamo questa possibilità di indossare la mascherina ci sentiamo solo soffocare, temendo che forse quella un giorno, a forza di metterla, sarà la nostra vera pelle.

Prima di uscire di casa consultavo il meteo, ora oltre a quello devo controllare il nuovo DPCM, essere certa di aver preso la mascherina, l'amuchina, i guanti, una mascherina di scorta, e l'autocertificazione.

Prima i carabinieri controllavano il libretto e la patente, ora oltre a quello devono chiedere di mostrare l'autocertificazione, se sei almeno a distanza di un metro da qualsiasi presenza umana, se indossi la mascherina e se profumi di igienizzante.

Prima i professori spiegavano alla cattedra davanti a 29 alunni. Ora oltre a quello indossano una mascherina, guardano uno schermo, segnano chi non accende le webcam o chi non risponde, ci chiedono come stiamo

Cosa dovrei rispondere? Se dico bene sono bugiarda se dico male sono vittimista, perché cè chi sta peggio.

Chi lha deciso il limite di sofferenza per cui uno non possa dire sto male, chi ha deciso che se sto meglio di qualcun altro non ho la libertà di piangere, lamentarmi, soffrire.?

Chi ha deciso questo isolamento? Dio? Conte? Tu?

Se Dio esiste perché ho lidea di perfezione in testa, perché non ho fede? Non lo vedo, non lo sento e non lo percepisco, esiste davvero o è solo il regalino che ci davano da bambini per farci smettere di piangere?

Ho letto su un libro che non dobbiamo mai avere paura di fare domande perché è grazie a quello e che abbiamo delle soluzioni, metodi per districare i nodi meglio di un pettine a denti stretti.

Alziamo la mano, facciamola la domanda, senza paura, prima o poi qualcuno dallaltra parte ci risponderà.