[Come fratelli]

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'Odio la scuola.' - sempre lo stesso, si lamenta e basta.

Tobia, il classico ragazzo scazzato, che non ha voglia di impegnarsi nella scuola come in qualsiasi altra cosa, vive la sua vita come fosse un libro fantasy; dove da un giorno all'altro ti svegli e scopri di avere chissà quale fantastico potere.
Però c'è da dire che è una persona affidabile, sincera ed incredibilmente sempre in mezzo a festini pieni di figa, droga e qualsiasi altro cliché delle feste americane.

'Siamo quasi alla fine dell'anno per fortuna.' - pure Luke non è da meno, ma lui a differenza di Tobia si impegna per finire gli studi il prima possibile.

Luke appunto, come ho appena detto, nella scuola si impegna anche, ha obiettivi più realistici e un lavoro già pronto, grazie al padre che è ha capo di un'agenzia di arredi per la casa.

'Tra poco saremo liberi.' - ed ecco l'ultimo, ma non per importanza.

Samuel, un ragazzo nella norma, non spicca praticamente in nulla, però ha un incredibile passione per farsi i cazzi degli altri e pubblicarli sui social, ha il profilo più seguito della scuola, nonostante non sia popolare.
Semplicemente perché ai ragazzi della mia età, interessano in modo particolare qualsiasi tipo di pettegolezzi.

Meglio dargli corda, altrimenti questi non la finiscono più.

'Si, siamo quasi alla fine per fortuna.' - in realtà a me, la scuola piace, è bello studiare e sapere le cose che senza lo studio non conosceresti.

Piacere sono Malcom, un simpatico e magrolino ragazzo di 17 anni, senza alcuna abilità particolare se non la forza di volontà e lo spiccato interesse nel conoscere ed imparare nuove cose ogni giorno.

'Piuttosto Malchi, sabato vieni con me Luke e Samuel al bowling? Ci facciamo una o due partite e poi andiamo tutti da me, facciamo serata che i miei sono fuori città per lavoro, ho casa libera, ci stai?'

I genitori di Luke sono spesso fuori per lavoro, difatti casa sua è luogo di ritrovo e di feste almeno 2 weekend al mese e poi tocca sempre a noi sistemare e ripulire tutto, ma almeno siamo gli unici con l'entrata gratuita (e ci mancherebbe dato che siamo amici da tutta la vita).

'Ti ho già detto mille volte di non chiamarmi Malchi, è osceno come soprannome e poi finisce che lo viene a sapere tutta la scuola, che figura di merda che ci faccio.'

'Okay okay, va bene Malchi.' - ci prova sottovoce.

'Anche se abbassi la voce ti sento lo stesso, smettila per favore.'

'Ho capito, ho capito.'

'Grazie.'

Quando vuole le cose le capisce, peccato che nel 99% dei casi neanche ci prova.

'Ma quindi? Vieni o no con noi sabato? Bowling e poi festa a casa mia, meglio di così.'

'Offro io sto sabato le partite, tranquillo.' - aggiunge Luke

Classica frase da figlio di padre imprenditore, però spesso fa comodo, diciamo che non ho proprio il portafoglio gonfio, e se lo sembra è solo perché al bar della scuola il resto te lo danno in monetine da 5 e 10 centesimi.

'Non lo so ragazzi, questo weekend dovrei studiare, e dovreste farlo anche voi, prossima settimana abbiamo gli esami, ricordate?'

Come se a loro importasse, forse solo a Luke. Quanto scommettete che adesso Tobia se ne esce con una suo classico...

'Eh allora? Per una volta puoi anche non studiare, non ti cambierà la vita.' - parte Tobia convinto e sbruffone come al suo solito.

Strano, mi aspettavo una risposta diversa a dire il vero...

'Senza contare che ovviamente mica saremo solo noi, ho già fatto spargere la voce, sarà pieno di belle fanciulle a casa mia sabato sera', 'Compresa la tua cara Charlotte.' - aggiunge con enfasi.

Ecco, proprio questo mi aspettavo da lui. bastardo.

Che colpo basso, voglio studiare, ma mi piacerebbe anche divertirmi coi miei amici e aver la possibilità di parlare con Charlotte; è così bella e pura con quei suoi capelli biondi naturali, gli occhi di un azzurro limpido e cristallino, il suo nasino che porge leggermente all'insù e con quel corpo mozzafiato che ti fa ululare come un lupo alla luna piena.

Ecco, se io fossi un lupo, lei sarebbe la Luna, l'unica a cui dedicherei ogni notte.

Sapete, lei è al quarto anno di liceo, mentre io e i miei amici al terzo, tutti tranne Samuel, ma non perché sia più piccolo o abbia iniziato dopo, bensì perché semplicemente è stato bocciato ed è rimasto al primo anno.

Siamo tutti amici da che ho memoria, i nostri genitori si conoscono da tempi biblici, e quindi io e gli altri ci siamo ritrovati a passare le nostre prime estati sotto lo stesso ombrellone a fare a gara a chi mangiava più sabbia. Vinceva sempre Tobia ovviamente, chi altri sennò.

Abbiamo un legame che ci unisce come fossimo fratelli, tant'è che l'estate scorsa durante il nostro classico falò di fine estate, abbiamo fatto un patto di sangue, una cosa in stile Sandokan, non so se avete presente la scena ma poco cambia in realtà. Il nostro gruppo era inizialmente formato da me, Tobia, Luke, Samuel e una quinta persona.

Non mi va neanche di nominarla, è il principale motivo che l'anno scorso ha portato alla bocciatura di Samuel. Non se la meritava.
Certo, non è stato e tutt'ora non è uno studente modello, ma di rimanere in seconda decisamente non se lo meritava. Ma questa è un'altra storia.

Ora siamo noi, noi quattro e basta, siamo felici così.

'Malcom, sei vivo?' - è la voce di Lukas, mi sono perso un po' troppo nei miei pensieri.

'Ti decidi o no?' - aggiunge Tobia con tono infastidito.

'Non ti obblighiamo mica eh.' - ora ci si mette pure Samuel, mentre scatta qualche foto ad una neo coppietta del primo anno.

Non so cosa dirgli, non è che non voglia, ma gli esami...

'Vabbè, abbiamo capito.' - Tobia si è davvero stufato di provare - 'facci sapere almeno entro sta sera.' - dice Samuel con voce distratta mentre aggiunge la descrizione per il suo post Twitter con la foto appena fatta.

#almenoaluiunaragazzalobacia sarebbe perfetta come descrizione per lui quando fa così.

Scuoto la testa in segno di approvazione e me ne vado, da solo, non so nemmeno perché né dove, ma mi giro e vado via, come se per qualche motivo avessi paura di loro.

Un sorriso che mancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora