Capitolo 17

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*a casa dopo la festa*

Arrivarono a casa dopo le sette di sera, decisero di saltare la cena perché erano troppo pieni, la torna panna e fragole enorme era deliziosa, ma aveva riempito i loro stomaci.

Louis e Harry salirono in camera e finalmente ebbero un po' di tempo per stare soli.

"Non ti ringrazierò mai abbastanza, lo sai?" disse Harry interrompendo il bacio.

"Mi basta che tu sia felice" rispose Louis baciandogli il collo.

"Grazie!" continuò Harry.

"Shhh!" lo ammutolì Louis che voleva solo baciarlo e scordarsi del resto.

"No Louis sono serio...fermati!" disse serio spostandolo da sopra di lui per mettersi seduto.

"Che succede Haz?" chiese preoccupato Louis per il suo atteggiamento.

"Voglio solo ringraziarti...non solo per questo ma per ogni giorno, ogni giorno che mi stai accanto, che ti prendi cura di me, che mi coccoli e che mi dai tutto il tuo amore. Ti ringrazio di esserti aperto con me, ti ringrazio di non avermi lasciato..."

"Haz, amore mio, lo so, so già tutto quello che mi stai dicendo, me lo dimostri ogni giorno e te ne sono grato...non ringraziarmi più ok?"

"Ma Lou, tu-"

"Shhh" disse riavvicinandosi e prendendolo per i fianchi per farlo stendere sul letto con delicatezza, spostando una mano nel suo viso. Harry avrebbe voluto fermarlo per ringraziarlo ancora ma Louis, con la sua delicatezza quasi innaturale, gli fece scordare tutto il resto e si lasciò trasportare da quei movimenti lenti, precisi e perfetti. Per quanto tempo si dedicarono uno all'altro? Beh, questo non si può sapere con precisione, ma sicuramente ore, molte ore, perché loro non avevano fretta, non volevano che finisse subito e si coccolavano e ognuno venerava il corpo dell'altro senza trascurare nemmeno un centimetro.

Fecero l'amore?

No, quello avvenne verso la metà di febbraio. Harry e Louis si trovavano distesi nel parco del loro primo bacio, era notte e stavano ammirando le stelle in silenzio, tutto taceva e la calma regnava sovrana, o almeno prima che Louis non rompesse il silenzio.

"Vorrei fare l'amore con te, Haz..." disse senza vergogna, senza pressione, solo ammise un suo desiderio. Harry fu sorpreso per il fatto che glielo avesse confessato dal nulla, ma era una caratteristica di Louis essere sicuro che a Harry andasse d'accordo ciò che desiderava fare, e quale modo migliore, se non chiederlo indirettamente?

"Anch'io vorrei..." disse dopo qualche secondo, "Ma ho paura..." confessò poco dopo.

"Di cosa hai paura, Haz?"

"Di non essere bravo, di sentire troppo dolore e mandare tutto a puttane..." ammise sempre guardando il cielo.

"Hey, di questo non devi assolutamente pensarci, ok?" disse prontamente Louis alzando il busto per guardarlo, e Harry rimase comunque sdraiato, "Lo faremo solo se e quando te la sentirai, senza pressione, e se farà troppo male si interromperà, non c'è nulla di male, ok? E poi che tu non sia bravo è impossibile, amore, te lo giuro!" disse prendendogli la mano. Harry annuì soltanto e allungò le braccia per un bacio che Louis senza esitare gli concesse, era straordinario come Louis riusciva a tranquillizzarlo ogni volta per qualsiasi cosa, sapeva esattamente che parole utilizzare e sapeva perfettamente da quali cose Harry era più spaventato.

"Lo faremo, lo voglio fare" aggiunge poi tra un bacio all'altro.

E infatti qualche sera dopo si trovarono miracolosamente a casa da soli e si dedicarono al loro amore, senza nessuna fretta o pressione. Fece male? Beh, Harry ebbe qualche problema a camminare, e soprattutto a sedersi per due giorni. Fu fantastico? Fu straordinario, due corpi che si muovevano all'unisono, i cuori che minacciavano di uscire dai loro petti, i gemiti incontrollabili, il sudore che scorreva e si mischiava con quello dell'altro, le schiene inarcate per il piacere e le teste piegate all'indietro, le vene ingrossate, il piacere travolgente, emozioni mai provate prima e il senso di pienezza, la visione di qualcosa che va oltre il paradiso, oltre l'infinito, qualcosa di indescrivibile ma straordinariamente meraviglioso e amore, tanto amore, quello sempre...

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