Venimmo condotte nella sezione femminile dove c'erano delle baracche con dei letti a castello .
Quella notte io e mia madre non chiudemmo occhio .
La mattina ci buttarono dentro dell'acqua e un pezzo di pane . Subito dopo andammo al banco accoglienza dove ci registravano .
Ci vennero tatuati dei numeri sul braccio ,il mio era 34895 , se sbagliavano ci tiravano una riga sopra .
Quando facevamo l'appello se sbagliavano o saltavano delle persone si ricominciava da capo .
Certe volte a causa di queste distrazioni rischiavamo di stare ore e ore in piedi .
Giorno e notte si sentiva una puzza strana ma molto forte ,io non sapevo che cosa era , ma lo dovevo sapere : i forni crematori ,cioè forni dove bruciavano i corpi per poi crearne delle saponette con cui lavavano il bucato (bleah ) . Io e mia madre dovevamo prelevare dai vestiti gli oggetti di valore nascosti .
Io per fare questo lavoro stavo in queste grandi stanze ,dove si trovavano arti artificiali , borse,scarpe,paia di occhiali...
Molte volte trovavo foto di famiglie felici con bimbi piccoli e pensare che quelle famiglie non esistevano più mi facevano sentire male .ma poi un giorno...
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Resistere fino all'ultimo
Historical FictionQuesta è la mia prima storia sono appassionata della seconda guerra mondiale e ho deciso di creare un racconto inventato ma con i veri orrori dell'olocausto e dei campi di sterminiamo Margherita è una ragazzina che combatterà per il suo amore nato...