La mia non è semplice stima,
la mia è emozione pura,
è un sentimento che qualsiasi parola esistente
sminuirebbe.
Le parole nei tuoi confronti
non sono mai state tante,
e non perché tu non sia importante,
ma proprio perché ho paura
di descriverti e farti passare
come un semplice "abbastanza"
quando tu sei un "troppo",
e anche "troppo"
non ti fa onore.
Tu sei troppo buona,
troppo intelligente,
troppo furba,
tu sei troppo
tra tanti "niente male".
Tu sei un'ondata di acqua fresca
sotto il sole mentre fanno quaranta gradi.
Tu sei pura,
anche più del bianco stesso.
Tu sei la spalla destra,
la mano che ti accarezza
anche quando è tutto ok per gli altri,
anche quando per me va tutto bene,
e tu hai capito che non è vero
ancor prima che lo capissi io.
Tu sei la coperta
mentre tremi
la notte.
Tu sei il posto sicuro,
quando qualsiasi posto mi sta stretto.
Tu sei il mio punto di riferimento,
in mezzo alla tempesta
dei miei pensieri.
Tu sei l'unica salvezza,
quando le mie paure
provano ad annegarmi,
e mentre gli altri restano lì a guardare,
tu sei l'unica a salire sulla prima tavola da serf
pronta a cavalcare le onde,
pur avendo paura dell'acqua alta
e senza avere la certezza di salvarmi da me stessa.
Tu sei troppo,
troppo persino per me,
eppure ho la fortuna
di averti come mamma.
E non c'è una cosa che io desideri di più,
se non quella,
di indossare gli stessi panni
che indossi tu,
in futuro
con i miei figli.
