Capitolo quattordici

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ROSE'S POV

Entrammo nel ristorante senza farci tanti scrupoli. Se avessimo fatto una di quelle entrate stratosferiche, la gente ci avrebbe di sicuro guardato. Non sarebbe stata una buona idea considerando la popolarità dei ragazzi. Fortunatamente però, non c’era nessuno in quel locale, tranne che per una coppia di anziani seduti nell’angolo, mangiando felicemente il loro pasto. 

Harry ci disse di andare a cercare un posto mentre lui ordinava per tutti noi. Lo ascoltammo senza creare tanti problemi, trovando subito uno schieramento di sedie ad un tavolo dove poterci sedere. 

Le sedie erano scomode, facendo intorpidire il mio fondoschiena. Decisi però di ignorarlo poggiando la testa sul tavolo. Sinceramente, ero stanca, ma anche affamata. Forse se avessi mangiato un po’ mi sarei sentita meglio, e magari sarei stata più attiva.

“ Il cibo sarà pronto tra due minuti.” Harry tornò e scivolò sulla sedia vicino a Megan. Annuii, felice di sapere che avrei mangiato presto. Sarebbe stato bello mangiare qualcosa che non avevo mai provato prima. Frutta e verdura tutti i giorni può diventare  davvero sfiancante. Mangiare potrebbe essere la soluzione a tutte le mie necessità in questo momento. 

Due minuti dopo, uno degli impiegati ci portò i nostri viveri, che prendemmo tutti allegramente. Afferrai una scatola che conteneva qualche tipo di hamburger, il quale sembrava enorme. Oh beh, avevo davvero fame. Non mi importava se quel coso mi avrebbe fatto ingrassare o meno. Anche se non sarebbe stata una cattiva idea, visto che ero secca come un chiodo. Era uno degli svantaggi del non avere cibo a sufficienza su un’isola, diventi pelle e ossa. Direi che non sembra salutare. Quindi sarebbe stato un bene per me, mettere su peso.

Ci abbuffammo tutti, mangiando ciò che ci era stato dato e bevendo anche. Mentre mangiavo, potevo letteralmente sentire le mie papille gustative ballare. Non avevo mai mangiato così tanto sull’isola. Col passare dei minuti intanto, io avevo già completamente divorato tre hamburgers.

“Mi chiedo ancora da dove venga Rosie, e dove voi ragazzi avete passato l’ultimo mese.” Disse Megan, sorseggiando la sua bevanda.

“Ecco…” Cominciò Liam.  “Io e i ragazzi stavamo andando ad Adelaide, ma qualcosa nell’aereo non andava perciò siamo precipitati nel bel mezzo dell’oceano. Per fortuna, siamo sopravvissuti tutti. Però Zayn era svenuto quando riemerse dall’acqua. Ci sono volute un paio d’ore, ma siamo comunque riusciti a trovare un’isola deserta prima che facesse buio.”

“E’ lì che abbiamo trovato Rosie. E’ rimasta bloccata su quell’isola per ben più che dieci anni. Penso abbia trovato il modo per sopravvivere tutto questo tempo. Quindi siamo diventati amici, ci siamo divertiti e imparato un paio di cose nuove. Solo qualche giorno fa, è passato un elicottero e abbiamo provato a farci notare. Ha funzionato. Si è rivelato essere Simon e non qualcuno che voleva tipo rapirci.” Liam ridacchiò.

“Sei rimasta bloccata su un’isola per dieci anni?” Disse Megan a voce alta, spalancando gli occhi. “Come?”

“Non voglio spiegare il motivo in questo momento, non che ricordi molto a dirla tutta. Ho, diciamo, perso la memoria quando avevo sette anni, quindi è un po’ tutto sfocato. Ricordo solo qualche cosa, non molto.” Replicai timidamente. “E’ davvero strano essere qui adesso. Onestamente, sono piuttosto spaventata perché non sono abituata. Non conosco niente e c’è davvero troppa gente.”

“Oh. Allora se hai da fare domande, sappi che noi tutti ci siamo.”

“In realtà, ho una domanda da fare… non sono però sicura che sappiate rispondermi.” Risi, giocherellando con la cannuccia dentro il bicchiere di plastica.

The Island Girl (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora