Prologo

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Attenzione:

Questa storia non è frutto della mia immaginazione. L'autrice 'kl1398' mi ha dato il permesso di tradurla e le sarò infinitamente grata.
Premetto di dire che impiego molto tempo a tradurre, quindi mi piacerebbe se lasciaste un commento e un voto. 
Oltre a questa fanfiction, ne sto traducendo un'altra insieme ad un'altra ragazza, la storia si chiama Babysitting One Direction, mi farebbe piacere se deste un'occhiata:)
Vi lascio leggere, spero non ci siano errori. 
Mi trovate su twitter @irwinscheeks e instagram @anjtax
Baci, Anita xx

Prologo:

Lampi nel cielo, mi fecero balzare indietro e cadere contro il pavimento di legno. Il flash aveva provocato un incendio, e la luminosità causò ai miei occhi brillare di paura. Gente correva lontano da esso, disperata per non essere bruciati dalle fiamme calde che si stavano diffondendo in fretta. Era difficile stare in piedi, considerando che il vento aveva tutto il potere di spingermi giù. Si sentivano urla dall'altra estremità della barca, tutti implorando aiuto, e pregando che saranno al sicuro. Il potere della tempesta aumentò, la pioggia cadde più forte che poteva, lottando contro le fiamme dominanti.

Il mio battito cardiaco stava rapidamente aumentando e avevo il  corpo tremante. Fui tormentata dagli strilli, gente che saltava in mare per cercare di salvarsi la vita, rischiando il fatto di poter annegare. Gli esseri innocenti  furono bruciati dalle fiamme, la loro carne si trasformò in cenere, ossa nere come carbone, si stavano lentamente disintegrando e scomparendo.  Mi  stavo costantemente guardando intorno, cercando di trovare i miei genitori tra la grande folla che fu colpita dalla paura. La mia mente stava cercando di evitare le persone con corpi bruciati, o in qualche modo feriti in un'azione stupida, cercando di salvare se stessi.

Spionai tra la folla, cercando il modo da trovare mia madre e mio padre. Era difficile vedere, però. Una bambina di sette anni, riusciva a malapena a vedere sopra le molte teste, non in grado di identificare chi era chi.  Tutti erano così alti, naturalmente, con me che ero giovane, il mio svantaggio era la mia altezza. I miei capelli umidi coprivano il viso, costringendomi a vedere non così chiaramente. Tolsi i miei riccioli scuri lontano dai miei occhi, e continuai a guardarmi intorno. Molte persone vagavano e correvano in giro, cercando di evitare la morte.

Ci fu un urlo che mi fece andare in iperventilazione. Con tutti sparsi intorno a me, era difficile scoprire dove e in quale direzione provenisse.  Guardai a destra, poi a sinistra, ma non avevo idea da dove venisse. Un altro maturo grido veniva da destra. Mi girai per vedere mia madre inginocchiarsi  di fronte a un corpo. Pozze di sangue la stavano circondando. In quel momento, fu il mio turno di gridare. Mio padre era stato ferito allo stomaco, sangue sgorgava da esso.

Corsi da mia madre, fissando mio padre con un’espressione vuota sul mio volto. I miei occhi erano sbarrati, la bocca lentamente si trasformò in un triste cipiglio. Vedendo mia madre sperimentare tale tristezza rende tutto tragico. Il suo tipo di personalità felice e frizzante si trasformò in tristezza, sensibilità, e rabbia. Gli occhi di mio padre erano leggermente aperti, lampeggiavano lentamente. Il  suo petto si alzò molto velocemente, poi tornò di nuovo in un respiro profondo.

Mia madre singhiozzava forte, la testa sepolta nell'incavo del collo del marito. Potei  vedere il suo sussurro al suo amore, le lacrime cadevano sulla spalla sinistra di mio padre, le labbra tremavano di tristezza. Io non lasciavo che altre lacrime mi cadessero giù dagli occhi, quindi combattei le goccioline che minacciavano di cadere dai miei occhi. Era difficile vedere entrambi i miei genitori con tanto dolore, questo mi portò in agonia.

Gli occhi di mio padre cominciarono lentamente a chiudersi, causando al mio battito cardiaco di fermarsi. Piansi per lui, chiamando il suo nome con la mia morbida, piccola voce. Non avevo mai pensato che sarei stata testimone di qualcosa di terribile e tragico come questo. Avevo visto mio padre morire.

I suoi occhi erano ormai completamente chiusi, il suo taglio smise di sanguinare, tutto quel sangue era ormai sfuggito dal suo corpo. Potei vedere il suo viso pallido e morto, nessuna espressione sul suo volto. Mia madre scosse la testa, le labbra in un triste cipiglio. Urlò, il suo respiro fuori uso. Le nostre grida furono fermate da un crack. Entrambi guardammo alla nostra destra, vedendo una piccola linea che si formava in fretta giù alla barca.

I miei occhi si spalancarono, insieme a quelli di mia madre. "Mamma!" gridai mentre la nave iniziò a dividersi a metà. Scosse la testa e mi spinse indietro. Scivolai lungo il pavimento in legno, venendo in contatto con un'altra persona che mi guardò nella paura. Mia madre non voleva lasciare mio padre, voleva morire con lui, ma voleva salvare me e lasciami vivere.

Il crack finalmente raggiunse entrambe le estremità e una linea si formò in mezzo. Il mio lato della barca iniziò a inclinarsi verso l'alto, con l'altro lato. Mamma e papà erano proprio sulla linea e vennero risucchiati dal freddo oceano.

Mentre la nave era inclinata, scivolai verso il basso. Cercai disperatamente di aggrapparmi a qualcosa che potevo, ma non ce la feci. Il mio corpo stava cadendo così in fretta non ebbi molto tempo per dare un'occhiata al mio ambiente. L’unica cosa che potei sentire erano brevi urla di spavento delle persone che venivano giù con me. L'unica cosa che potevo vedere erano sfocature. Ero in grado di identificare se le sfocature erano tutte persone o oggetti che erano attaccati al pavimento.

Un grande dolore sorse attraverso di me. Avevo colpito la testa sulla ringhiera che avrebbe dovuto impedirmi di cadere, ma mi aveva causato danni. In profonda agonia,alzai il braccio fino a tenere il mio cranio, ma rimasi a bocca aperta quando sentii un liquido caldo fuoriuscire da esso. Sangue. Il mio sangue.

Tutto iniziò ad offuscarsi  ancora di più, punti neri coprivano la mia visione. Mi girava la testa, sentivo freddo. Nulla mi poteva salvare in quel momento, ma Dio, che mi stava guardando soffrire questo naufragio disastroso.

L'ultima cosa che sentii fu il mio corpo cadere e schiantarsi nel mare freddo. Non c’era tempo per urlare, come stavo annegando. Non solo annegare nei miei pensieri, ma nel mare enorme.

Ero sola, e ferita. La mia famiglia era andata via, e così anche la mia anima.

The Island Girl (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora