Capitolo 1 - Parte III

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  Byron, durante il breve tragitto verso casa, ha letteralmente divorato il suo hot dog e la sua ciambella in pochi minuti. Poi, con quella sua espressione diabolicamente innocente, si è messo a fissare con fare vago anche il mio panino, e visto che io sono evidentemente molto più lenta a mangiare di lui, mi ha chiesto se pensavo di finirlo tutto, perchè in caso non mi fosse andato più... lui poteva anche fare uno sforzo, giusto per non buttarlo eh...
La sottoscritta però è molto possessiva in fatto di cibo, e così piuttosto che cedergli anche il mio hot dog ho preferito dargliene uno dei tre che avevo comprato per Trash (ok, molto meglio che questo Trash non lo venga mai a sapere...).
Mentre stiamo ormai salendo le scale avviso Adam che forse non sarà un incontro proprio piacevole, in quanto il mio animaletto non gradisce gli sconosciuti e non ci è nemmeno abituato, perchè non porto mai nessuno a casa. Ma lui facendo spallucce mi risponde che se ha fatto fuori 5 bestioni corazzati a mani nude può anche affrontare un cucciolo domestico.
Al che a me non resta che scuotere la testa senza aggiungere altro. Certe lezioni si imparano solo vivendole, da buon ex agente speciale lo so benissimo.
«Lezione numero uno: mai sottovalutare il nemico...» annuncio quindi in tono trionfale mentre con noncuranza spalanco la porta. Trash, come sempre, grazie al suo udito finissimo, mi ha sentita arrivare e si è già piazzato davanti all'ingresso ad aspettarmi, o meglio ad aspettare la sua cena, perchè è evidente che il cibo per gatti non è da lui considerato una cena degna di tale nome.
Appena scorge che sono in compagnia alza il muso evidentemente sorpreso, e da sotto quelle tonnellate di pelo immagino stia studiando il nuovo venuto. Dopodichè vedo che arriccia il musetto tra la pelliccia. Lo sta annusando. Ecco lo sapevo, ci siamo...
Byron abbassa la testa e lo osserva.
«Oh che carino! Ma che cos'è?»
Si inginocchia piegando in avanti una gamba e tende una mano per accarezzarlo.
«Vieni qui piccolin...»
«Adam noooo!»
Ma non faccio in tempo a finire che Trash si è già trasformato in una scheggia impazzita.
«Squeeeeeeeeerrrrrrrrkkkkkkk!» Squittisce, o per meglio dire, ringhia, rabbioso.
In un nanosecondo gli è addosso. Con un balzo rapidissimo, alla velocità di un proiettile vagante, gli piomba infatti sulla testa con i suoi 8 kg di peso moltiplicati per un'accelerazione degna di un missile terra-aria.
Adam cade all'indietro come un birillo colpito in pieno da una palla da bowling.
«Ouchhh...» ma il suo urlo di sorpresa è soffocato dal mio botolo che gli si è già appiccicato alla faccia ed ai capelli, che arrivandogli fino alle spalle sembrano fatti apposta per facilitare il lavoro alla mia bestiolina inferocita. Byron è letteralmente steso schiena a terra e sta cercando invano di staccarselo dalla testa.
«Squark! Squerrrk! Squuurkkk!»
«No per la miseria, lasciami! Ma che diavolo è quest'affare! Lilith toglimelo di dossoooo!»
Io osservo la scena impassibile.
Finalmente un po' di sano divertimento.
«E' un animale alieno, ed è un maschio territoriale. Ti ha annusato, ha sentito che sei un maschio anche tu e stai invadendo il suo territorio. La sua è una reazione perfettamente normale. Lo sta difendendo. E ringrazia che non sei una femmina se no in questo stesso momento starebbe cercando di scoparti...»
«Cazzo ma non potevi avvertirmi!»
«L'ho fatto Adam...»
«Ma dovevi avvertirmi meglio!»
Intanto la lotta prosegue. Trash cerca di azzannare il collo del mio androide.
Adam è forte, ma Trash è una colla: dove si attacca non lo stacchi più. Il suo corpo è elastico e si adatta ad ogni movimento dell'avversario. Anzichè contrastarlo, lo asseconda, deformandosi in modo da non consentirgli nessuna presa efficace. E' come avere addosso una sgusciante massa di gomma che esercita una forza pari almeno a 10 volte quella del suo peso.
Adam cerca di afferrarlo per la pelliccia, ma si tratta di una folta ed aggrovigliata matassa di robusti fili: più se ne staccano e più da sotto sembra che ne spuntino di nuovi. In realtà è solo che ne ha talmente tanti che ci vorrebbe un giorno intero per staccarglieli tutti.
Ormai i due sono avvinti in una fitta nube di peli viola e verdi svolazzanti e si rotolano sul pavimento come due esperti atleti di lotta greco-romana.
Meglio intervenire prima che Trash riesca ad individuare la giugulare del mio amico e mi inondi la moquette di sangue.
Intanto l'animale continua a ringhiare sulla faccia del mio ospite.
«Squuurrkkk! Grrrrrr!»
E' rabbioso, anzi incazzato nero. E' passato tanto tempo da quando ho portato qualcuno a casa, e l'ultima volta che l'ho fatto era successo un gran bel casino. Trash infatti con un balzo degno di un trapezista era riuscito a mordere il mio ospite proprio in mezzo alle gambe. In pratica gli si era attaccato ai testicoli e non si staccava più. Per poco non lo castrava. Non che mi importi molto dei testicoli dei miei occasionali compagni, ma Trash sulla Terra è illegale, ed anche castrare gli uomini lo è... per cui onde risparmiarmi una duplice denuncia da allora ho pensato che forse era decisamente meglio evitare.
Ma non è stato un problema per me. Non ho mai amato molto la compagnia dei miei simili, ed avere uomini che mi girano per casa mi ha sempre dato piuttosto fastidio. Per cui, una volta espletata la loro funzione, sono sempre stata tentata di sbatterli fuori alla svelta, ma anche io in fondo non sono poi un mostro, ed un minimo di umanità, rispetto ed educazione, se è possibile, ho sempre cercato di mantenerli. Finchè Trash non mi ha fornito la scusa definitiva per risolvere questo annoso problema. Fino ad oggi naturalmente... anche se devo ammettere che Byron è decisamente un essere simpatico e piacevole. Con questo suo modo di fare da gentleman retrò, da nobiluomo del 1800, sembra appena uscito fuori da un romanzo di Jane Austen, e sinceramente chi lo ha programmato così doveva avere una vera passione per la cultura europea dei secoli scorsi! Comunque sia Adam è molto sopra agli standard dei maschi in cui ho avuto la sfortuna di imbattermi negli ultimi vent'anni, quindi averlo per casa non mi dispiace nemmeno poi così tanto, altrimenti, inutile dirlo, non ce lo avrei portato.
«Avanti Trash, lascialo è un amico.»
«Squuuurgghh! Grrrrrrrr!»
Intanto mi piego ed afferro Trash con le mani, tirandolo con forza per cercare di staccarlo dalla testa di Adam.
«Su avanti per la miseria staccati!»
«Squuurrrkkk!»
Niente non molla.
«Maledizione! Ho detto staccati... e staccati!»
A mali estremi, estremi rimedi. Mi rialzo e gli mollo un calcio ben assestato, possibilmente cercando di evitare di colpire Adam in piena faccia, tanto Trash è gommoso e non sente praticamente nulla, ma per lo meno l'impatto lo fa finalmente rotolare un paio di metri più in là.
Byron ha il viso tutto arrossato ed i capelli completamente arruffati e pieni di bava che gli fa come uno strano effetto gel. E' veramente buffo. Non posso non scoppiare a ridergli in faccia.
Lui mi guarda offeso ed indignato. Si alza e cerca di spolverarsi inutilmente con le mani i circa 2 kg di pelo che adesso si ritrova sui vestiti.
Intanto Trash è pronto a rilanciarsi sulla sua vittima.
«Sqquuuerrrrkk!»
«Trash! No fermo! Giuro che se solo ti muovi ti lascio a digiuno per tre giorni!»
«Squrk?»
«Sì, hai capito bene.»
«Sgrunt...»
«Lascialo in pace. E' solo un ospite, domani se ne andrà...»
«Squirk, squirk...»
«No, non me lo sono portato a casa per scopare. E' una storia lunga, lascia perdere. Ci hanno aggrediti... lui mi ha aiutata e poi non sapeva dove andare.»
«Squark?»
«Sì proprio qui dovevo portarlo e allora? E' ancora casa mia sai?»
«Squuurkkkk!»
«Ma lo vedo da me che è un maschio! Ma Cristo Santo Trash sopporta! Il mondo è pieno di altri maschi, prendine atto! Accettalo! Fattene una ragione! Non puoi ammazzarli tutti e restare solo tu!»
«Squark?»
«Come perchè no! Ma insomma Trash! Smettila!»
«Scusa ma tu ci stai parlando?» Byron interrompe stupito il nostro concitato dialogo, o sarebbe forse meglio definirlo monologo, almeno questa è l'impressione che credo faccia al mio ospite.
«Sì.»
«Ma ci parli come fosse una persona?»
«Ma sì... anche qui... è un casino Adam, lascia stare... sappi solo che quelli della sua razza sono fortemente territoriali. In pratica se due maschi si incontrano si ammazzano tra loro... è così, sono una specie competitiva.»
«Ma io non sono uno della sua razza! Cosa accidenti vuole da me questo coso?»
«Ah ma non importa... non sono selettivi... loro colpiscono ogni creatura in cui circoli del testosterone... lo sentono... e si accoppiano con ogni cosa che contenga estrogeni... ma anche no... in realtà si accoppiano con ogni cosa e basta...»
«Ma sono dei mostri!»
«Benvenuto a casa mia!»
«Grrrrrrrrrr!» Intanto Trash continua a ringhiare a Byron.
«Uffa Trash smettila dai! Sono stanca, è stata una giornataccia fidati!»
Intanto prendo in braccio la mia bestiola che continua però a dimenarsi e lo porto nel cucinino.
«Ecco qua... ti ho preso gli hot dog. Tieni mangia e non rompere eh!»
Gli metto i due hot dog avanzati nella solita ciotola ancora con i rimasugli del cibo per gatti di prima, spezzandoli in più parti.
«Ti ho preso anche la birra, contento?»
«Squrk!» Finalmente Trash pare gradire la cosa e si tranquillizza, anche se ogni tanto si gira sospettoso per controllare il nuovo venuto. Non si fida per niente.
Prendo la ciotola dell'acqua, gliela svuoto nel lavandino e ci verso il contenuto di una bottiglia di birra dentro.
«Tò! Ubriacati almeno poi dormi e la pianti!»
«Ma quella veramente era l'altra mia birra che mi ero tenuto per dopo...»
«Preferisci Trash attaccato al tuo collo? Per non dire attaccato ad altro? E poi lo vedi che alla fine voi maschi siete tutti territoriali!»
«Uff...» risponde Adam visibilmente infastidito dalla cosa.
«Squrk.»
«Lilith, cos'ha detto questo qua adesso...»
«Ha detto tiè!»
Dopodichè Trash infila la testa nella ciotola della birra e non ci considera più. Sicuramente è offeso. Questa non gliela dovevo fare.
«Bene, per adesso sembra che abbiamo risolto. Tu puoi dormire sul divano. Io vado a letto, sono stanca.»
«Come sarebbe sul divano?»
«Se preferisci il pavimento non c'è problema...»
«Ma non posso dormire con te scusa?»
«Pure? E poi? Vuoi anche un massaggio... non so... la colazione a letto domani mattina?»
«Ma dai, se sei venuta tu da me... è evidente che ti piaccio... non possiamo finire quello che avevamo cominciato?»
«Ah no eh! Un momento! Caro... io sono venuta da te in quanto tu dovevi essere e restare un individuo sconosciuto. Un androide modello di piacere poco senziente... e che doveva fare solo il suo lavoro.
Ora sei passato di fatto, dopo gli avvenimenti di questa sera, nella categoria dei conoscenti, decisamente poco androidi e molto umani e senzienti, nonchè possibili amici, visto che ti sto addirittura ospitando a casa mia, e di conseguenza sei irrimediabilmente sprofondato nel territorio dei "da-non-scoparsi-assolutamente".»
«Ma come dai, ma è una stronzata! Paghi per scopare con uno sconosciuto, non sarebbe meglio farlo gratis con un amico?»
«Ma sei impazzitoooooooo?»
«Regola numero due: nessun coinvolgimento ormonale con conoscenti, che irrimediabilmente causa in una delle due parti interessate un coinvolgimento sentimentale, seppur effimero e passeggero, ma che poi crea danni incommensurabili tra gli esseri umani. I conoscenti e gli amici se voglio che restino tali non me li devo portare a letto.»
«Questa scusami ma è una teoria assurda.»
«Sì, ma è la mia teoria, per cui divano!»
«Uff...»
«Ah mettiti il cuore in pace perchè dovrai dividerlo con Trash. Di solito ci dorme lui... ti prendo un cuscino ed una coperta.»
«Ma no dai! Ma quello mi mangia vivo!» Adam ora appare visibilmente preoccupato per la sua incolumità.
«No, no tranquillo. Quando beve poi crolla. Si sveglierà domani mattina col mal di testa, ed al massimo avrà la forza di ringhiarti un po'. In ogni caso se dovesse attaccarti ancora urla, ed io arrivo.»
«Seee... se arrivi in tempo...»
«Su, su... che così tra maschi fate anche amicizia... Trash ha bisogno di un amico... sempre e solo con me poveretto... vedrai che legate...»
«Come no... mi odia!»
«Ah sposta quel lenzuolo dal divano prima di stendertici sopra, è pieno di peli di Tra...»
Come non detto...
Byron ci si è già sdraiato sopra completamente vestito... i peli viola fluo di Trash che spiccano in bella vista sul suo ormai impresentabile completo scuro di alta sartoria.
«Domani mattina credo proprio che ti servirà anche scendere giù in lavanderia... è nel seminterrato... e quando avrò finito io, fatti una doccia. Fai schifo. Sei pieno di peli viola, di bava di Trash nei capelli, sei ancora sporco di sangue di quei bestioni e puzzi.
Buona notte!»
Così dicendo lancio un cuscino ed una coperta al mio amico e sparisco in bagno.
«See see... buonanotte!» Mi risponde imbronciato ed un po' stizzito. Questa mi sa che non se la aspettava. Si era già fatto tutto il suo bel programmino per la nottata. Sarà anche gentile ed educato, ma alla fine i suoi pensieri mi sa che non sono poi così diversi da quelli di Trash...

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