Capitolo 4

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 Definitivamente sdoganata la questione romantico/sessuale tra me ed il mio Lord Byron, ex androide di piacere e neo super-uomo non proprio tanto convinto, tutto è decisamente più facile, per lo meno in astratto. Fondamentalmente si tratta solo di studiarsi un piano efficace ed agire, ed io in questo sono sempre stata bravissima, è nelle faccende amorose se mai che faccio ampiamente schifo. Per cui, a rigor di logica, direi che ora che mi ritrovo finalmente nel mio campo, posso muovermi con la mia solita sicurezza di sempre, quella della professionista esperta che sa quello che fa. Devo ammettere che negli ultimi giorni ho perso qualche colpo, ma non capita spesso di incontrare improvvisamente un uomo come Adam, che farebbe risvegliare gli ormoni anche ad una novantenne, e scoprire subito dopo che l'intrigante soggetto in questione è praticamente un condannato a morte inconsapevole.

Adam dal canto suo è piuttosto perplesso, non capisce perchè tutta questa fretta.
Il suo ragionamento in effetti non fa una piega.
Me lo ha esposto in maniera piuttosto esaustiva la mattina successiva alla nostra gita da Squirrel, mentre con un gesto incredibilmente romantico mi portava la colazione a letto, naturalmente non prima di avermi regalato forse il miglior buongiorno della mia vita. Perchè se la sera precedente ci siamo fatti entrambi un po' sopraffare dall'intensità delle emozioni e da tutto quello che ci è successo, al risveglio Adam era bello riposato e decisamente molto ispirato. Ed era anche impaziente di iniziare a darmi una dimostrazione di tutte le sue conoscenze in ambito erotico. Non ho avuto nulla da eccepire, in fondo se qualcuno è così ansioso di mostrarti le sue abilità, sarebbe un gesto davvero crudele tarpargli le ali...
Così, mentre mi gustavo il mio caffè a letto, completamente appagata e rilassata grazie a tutte le sorprendenti attenzioni che solo uno spirito realmente generoso e devoto alla fisiologia femminile è in grado di regalare ad una donna, ho iniziato ad esporgli le mie intenzioni. Come se nulla fosse, cercando di mantenermi il più vaga possibile, gli ho comunicato che ci saremo dovuti introdurre di nascosto nei laboratori della sede tecnica centrale della RealLife. La mia espressione ed il mio tono di voce potevano tranquillamente sembrare quelli di una casalinga che sta dicendo al proprio marito di accompagnarla al centro commerciale a fare la spesa. Peccato che la RealLife non sia esattamente quello che definirei un tranquillo supermarket di periferia.
Adam, seduto sul letto accanto a me, si era appena versato il quinto cucchiaino di zucchero nella tazzina, e stava tranquillamente girando il caffè dentro a quell'imponente cumulo di glucosio che si andava già formando sul fondo. Anche lui appariva molto soddisfatto dell'inizio giornata, ma appena udite le mie parole si è bloccato di colpo e sul viso gli è comparsa una strana espressione a metà tra il sorpreso e l'incredulo. La risposta che poi ne è seguita è stata ineccepibile.

«Lilith ma sei impazzita?
Ok, abbiamo scoperto un po' di cose molto singolari sul mio conto, ok qualcuno mi cerca e forse mi vuole anche morto. Tu mia cara ormai è palese che ti sei presa una gran bella cotta per me e contro ad ogni sana logica mentale non riesci ad abbandonarmi al mio incerto destino, io dal canto mio di incontrare una come te non osavo immaginarmelo nemmeno nei miei sogni... ed allora a questo punto non possiamo semplicemente nasconderci?
Ma scappiamo da qualche parte, nascondiamoci, freghiamocene ed andiamo a vivere in un paesino sperduto della Siberia, che tu c'avrai di sicuro ancora qualche parente lì... ed anche Trash, mi hai detto che proviene da un pianeta ghiacciato, sarà ben attrezzato per le basse temperature, del resto con tutto quel pelo che si ritrova! Alteriamo le nostre identità in qualche modo, tu sei un'investigatrice privata, hai un sacco di contatti, saprai di sicuro come fare a procurati dei chip di identificazione falsi! Va bene, la Siberia non sarà un posto molto accogliente per viverci, ma chi vuoi che venga a cercarci in Siberia! Molto meglio lì che morti no? Ok farà anche freddo, ma ci penserò io a scaldarti...
Insomma proprio non capisco perchè vuoi a tutti i costi andare ad infilarti nella tana del lupo! E' una follia! E per cosa poi? Per scoprire chissà quali reconditi misteri sulle mie origini? Ma se non me ne frega niente a me che sono il diretto interessato, non vedo cosa te ne possa importare a te!
Squirrel ha detto che avrò anche tutte queste potenzialità, ma che non ho anomalie genetiche, né malattie, e non ho nemmeno organi sintetici. A me era questo che importava sapere! Ha detto che non ci sono motivi per pensare che io non possa invecchiare come un qualsiasi essere umano, e questa è l'unica cosa che mi interessa. Lilith io voglio vivere! Possibilmente a lungo! E possibilmente con te! E non voglio nemmeno vederti morta a causa mia, non lo sopporterei lo sai!»
Questo discorso mi ha messa in difficoltà, lo ammetto.
E' vero che Squirrel gli ha detto che il suo processo di invecchiamento sembrerebbe nella norma nonostante sia nato come androide in un laboratorio, ma gli hanno anche impiantato una data di termine, cosa che di solito non si fa con i normali esseri umani.
Se non fosse per il piccolo particolare che Adam potrebbe stramazzarmi a terra morto stecchito senza nessuna apparente ragione il primo giorno che mettiamo su casa in Siberia, lo seguirei eccome. Sono fondamentalmente stanca di questa vita e di questo orripilante posto in cui abito, molto meglio sotto zero che sotto terra.
Ma ho deciso che non voglio dirgli nulla della data, non posso dirglielo. Sarebbe come togliergli ogni speranza. Non avrebbe più voglia di lottare per vivere. Si sentirebbe come un predestinato, un senza futuro. Ed a me serve bello reattivo e pimpante per poter avere anche solo una flebile possibilità di successo. E poi fondamentalmente non voglio che soffra. Se malauguratamente dovesse morire domani, voglio che abbia vissuto intensamente almeno gli ultimi giorni della sua vita, con me. Voglio che sia felice, sereno, che possa ancora sperare. Che si tratti di un giorno come di altri 70 anni, voglio che li viva pienamente, perchè fino ad ora è stato tanto solo, e triste, ed infelice. Devono essere stati anni bui e terribili quelli della sua esistenza. Ora voglio che viva tutto il tempo che gli resta nella luce.
Così ho dovuto improvvisare qualcosa sul momento.
Gli ho inventato tutta una menata umanitario-catastrofica incentrata sul fatto che era assolutamente necessario saperne di più, perchè potrebbero esistere altri individui come lui, magari anche mentalmente controllati dalla Real.
Gli ho detto che non possiamo permettere che la Real conduca folli esperimenti genetici sulle persone. Potrebbe darsi addirittura che stiano segretamente costruendo un esercito di super-soldati da vendere al miglior Paese offerente. Insomma delle vere e proprie armi di distruzione di massa. Ho aggiunto che questa cosa potrebbe essere pericolosa per il futuro dell'intera umanità, che abbiamo delle responsabilità nei confronti di tutto il pianeta, che se non facciamo nulla potremo essere anche noi responsabili di migliaia di morti. Madri e bambini innocenti verranno trucidati dai suoi gemelli geneticamente potenziati e noi saremo colpevoli quanto loro.
Insomma una marea di enormi balle, perchè a me personalmente non me ne può fregare di meno del futuro dell'umanità. Ma Adam è fondamentalmente uno spirito idealista e poetico. Insomma è davvero come il suo omonimo poeta inglese, che andò a morire a 36 anni per la causa d'indipendenza greca contro l'Impero Ottomano. Voglio dire, un Lord britannico dell'Ottocento con l'indipendenza dei Greci c'entrava come il formaggio sul pesce. Inizio a vederci troppe similitudini con Adam, non vorrei che mi defungesse anche lui a 36 anni, visto che tecnicamente ne ha 15, ma essendo nato circa ventenne, come età direi che ci saremmo anche.
Poi come ciliegina sulla torta ho concluso sostenendo che in quei laboratori potrebbero esserci altri poveri androidi come lui, vittime di chissà quali mostruosi esperimenti.
Inutile dire che a me di Adam ne basta uno e che del destino dei suoi presunti fratelli importa ancora meno che del futuro dell'intera umanità. Ma Byron è di un'ingenuità che mi fa quasi paura. Non c'è proprio posto per la malizia nel suo cervello, da solo uno così nel Settimo sopravviverebbe tre giorni se va bene, anche con tutto quanto quel suo bel DNA divino dei miei stivali e senza data di termine.

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⏰ Last updated: Oct 09, 2015 ⏰

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