#19 𝒢𝓇𝒶𝓏𝒾ℯ

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Pov Adrien:

È sera, piove ed io e Marinette ci siamo baciati! È bellissimo! Lei è bellissima e il suo profumo di vaniglia si sentiva anche con i capelli bagnati. Iniziai a baciarla sul collo per poi tornare ad assaporare le sue morbide labbra, le presi con una mano il fianco portandola ancora più vicino a me e con l'altra mano le accarezzai i suoi umidi capelli.

Quando ci staccammo i nostri occhi erano connessi, sentivo il suo respiro agitato allo stesso tempo sereno tra le mie braccia.

-Marinette- ... *Sorride*

-Adrien- Che c'è? *sorrisi*

-Marinette- Niente ... È che mi stupisci sempre Agreste! *abbassa la testa con una smorfia divertita*

-Adrien- Ah si? Beh io te l'ho detto che sono pieno di sorprese.

-Marinette- *rise*

Com'è bella quando sorride. Ogni suo sorriso mi rallegra la giornata. Che strano dire così! Si perché fino a poco tempo io non avrei mai pensato di affezionarmi a qualcuno o addirittura di amare qualcuno. Ma Marinette mi ha tolto ogni tipo di immaginazione.

-Marinette- Che facciamo ora Agreste?

-Adrien- Beh, io direi di andarci ad asciugare tu che dici?

-Marinette- E gli altri?

Eravamo ancora abbracciati sotto la pioggia.

-Adrien- Ora non esistono gli altri! Esistiamo solo noi due!

Fece un leggero sorriso, arrossendo quelle meravigliose guance che si ritrova.

-Marinette- Allora mi accompagni a casa?

-Adrien- Va bene!

Raggiungiamo la macchina senza farci vedere ed entriamo ancora ridendo.
Marinette vuole tornare a casa? E invece no! Ora chi può fermare chi?

-Marinette- A-Adrien ...?

-Adrien- Si?

-Marinette- Questa non è la strada per tornare a casa mia!

-Adrien- Oh davvero! Oh che peccato *mi girai verso di lei e fermai la macchina* vorrà dire che ci sarà un piccolo cambio di programma *feci un leggero ghigno*

-Marinette- *alza gli occhi al cielo*

Esco dalla macchina, ancora piove. Raggiungo il portone di casa e per fortuna avevo le chiavi. Vidi che Marinette aveva le braccia conserte per il freddo, così le diedi la mia felpa ancora asciutta.

-Marinette- *abbassa voce* Perché stiamo a casa tua?

-Adrien- Shh non fare domande!

Entrammo senza fare rumore e andammo su in camera mia.

-Adrien- Allora vai ad asciugarti e poi vado io!

-Marinette- Ok! Ma hai qualcosa che posso mettermi? Non credo che il mio vestito si asciughi in 20 minuti...

-Adrien- Dovrei avere ehm... *presi una maglietta e un pantaloncino* ecco! Tieni *gliela lanciai e la prese al volo*

-Marinette- Grazie!

Dopo poco uscii con i capelli asciutti e con i miei vestiti... E Dio è bella anche con i vestiti grandi 3 taglie in più di lei!

-Marinette- P-perché mi guardi così?

-Adrien- Niente è che sei ... Molto bella ...

-Marinette- Lo dici solo perché addosso ho la tua roba!

-Adrien- Cosa?! No! Beh non metto che la mia roba si stupenda!

-Marinette- pff.... Forza vatti ad asciugare!

Mi andai ad asciugare, uscii dal bagno e trovai Marinette gironsolare per la mia camera. Ah la sua curiosità! Se pensate di torglierle qualcosa dalla testa ritenetelo impossibile!

Mi appoggiai alla porta e iniziai a fissarla.

-Marinette- Oh! Ehm... S-scusa io non stavo facendo nulla!

-Adrien- pfff.... Dai siediti!

Si va a sedere sul letto.
E andai a prendere la famosa scatola blu con tutti i miei ricordi. Penso di essere pronto, pronto per raccontargli tutto: del perché mi sono sempre comportato così, del perché non riesco a socializzare con le persone e tutti gli altri terribili motivi per il quale ho smesso di sorridere. Ora ho ritrovato la strada, ora posso ritornare ad essere felice tutto grazie a lei.

-Marinette- cosa fai? *Trattenne una risata*

Prendo la scatola e mi siedo vicino a lei.

-Adrien- Sai... non ti ho mai detto che tu mi ricordi molto ... una persona...

-Marinette- Ah si? Chi?

-Adrien- *presi un bel respiro* Mia madre ... *dissi mentre aprii la scatola*

-Marinette- Davvero? Oh ehm posso? Se non vuoi.... *indica una fotografia*

-Adrien- Si *gli diedi la fotografia* in questa foto avevo 9 anni... Siamo io, mio padre e mia madre un anno prima che lei ...

Mi prese la mano.

-Marinette- Ti va di descrivermi tua madre?

-Adrien- Beh, lei ... era come te! Bella, generosa, sensibile ...

Fece una faccia intenerita.

-Marinette- oh...

-Adrien- E testarda, avvolte rompiscatole, non stava ferma un attimo ... *la guardai divertito*

-Marinette- *rise*

Abbassai la testa e... Mi porto vicino a se e mi baciò!

-Adrien- !

-Marinette- *si allontana* sono felice che tu me ne abbia parlato... Finalmente so chi sei!

-Adrien- *feci un sorriso di sollievo* sai in realtà era da un po' che volevo parlarne con qualcuno, sei la prima a saperlo...

-Marinette- e perché non lo hai mai detto a nessuno?

-Adrien- Non lo so... forse avevo paura, o forse dovevo solo trovare la persona giusta di cui mi potevo fidare...

-Marinette- E tu ti fidi di me?

-Adrien- *mi girai e la guardai negli occhi* Mari, sei l'unica che ha provato a conoscermi per quello che sono. Ho sempre saputo che eri diversa dalle altre ragazze che non hanno mai provato a conoscermi veramente! Tu sei l'unica con cui riesco ad esprimermi, sei l'unica che fin dal primo giorno non si è mai arresa e che anche nei momenti in cui tornavo il solito bullo tu sei riuscita a vedere com'ero dentro e come dici tu... Mai fermarsi alle aspettative! Mari tu sei riuscita a riportare la mia anima cupa e spenta sulla strada luminosa facendomi trovare finalmente la felicità che avevo perso...

-Marinette- ... *arrossisce*

-Adrien- Grazie ... *le spostai la ciocca dei capelli dal viso*

-Marinette- Bene, allora signor. Adrien Agreste ...

-Adrien- Si ... Signorina Marinette distratta cheng ?

-Marinette- *mi abbracciò e mi sossurró* ti amo...

-Adrien- *ricambiai l'abbraccio* ti amo anche io...

-Marinette- Però mi devi promettere una cosa!

-Adrien- Qualsiasi cosa... *Sorrisi*

-Marinette- Tieniti questo sorriso Agreste, non avere mai paura di mostrarti per come sei! Avvolte le paure ci formano, le difficoltà ci crescono, ma quello che non bisogna mai scordare è sorridere sempre! Con me non devi fingere me ne con nessun altro, ok-...!

Non resistetti un secondo di più, la baciai. Le accarezzai i capelli portandomela ancora più vicino a me, le presi i fianchi e poi presi la sua faccia tra le mani. La sua pelle liscia, le sue curve, le sue labbra insomma tutto era perfetto.
Le sue parole erano come sacre per me! Finalmente non mi dovrò mai più nascondere! Ti amo Marinette e questo si che non va nascosto!

|| SIAMO UNA PROMESSA ||Where stories live. Discover now