IX

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La camera in cui si trovava era molto grande, almeno dal suo punto di vista. Appena entrato la prima cosa che vide, di fronte all'entrata,  fu una finestra di dimensioni non molto modeste. Sotto di essa c'era una scrivania abbastanza basita con oggetti da cancelleria appoggiati sopra.  Vi erano tre letti uno a sinistra  della porta e gli altri due sui due muri laterali. Un armadio non troppo grande ma molto bello, di legno scuro con venature argentee e delicate, a destra della porta. Al centri della stanza stava un tappeto al tatto e all'apparenza molto morbido, rosso come le lenzuola e le tende, in contrasto con i muri di un bianco candido abbellito da disegni delicati neri e grigi. Tutto in quella stanza sembrava costoso, dai tessuti ai letti dove s'intravedevano le sbarre decorate a rilievo come la testiera argentea.

Mikail, avendo sempre vissuto nella povertà, era rimasto scioccato da tutto quello, che secondo lui era, sfarzo.

Si sedette sul letto accorgendosi di quanto era alto quando si ritrovò i piedi a penzoloni. Il viaggio e tutto quell'ambiente nuovo l'avevano stancato e non poco, così nel giro di pochi minuti la testa gli divenne pesante e crollò in dormi-veglia col busto sul letto,

Potevano essere passate ore o pochi minuti quando Lord Beith arrivò nella stanza del piccolo. Si sedette vicino al suo busto e inizò ad accarezzargli i capelli fin quando non si svegliò.

"hey buongiorno -Mikail stava per rispondere ma il Lordo non glielo permise- Adesso ti illustrerò le regole e ciò che tu devi fare per me, non è molto ma vedi di non tradire la mia fiducia. Sei semplicemente qui per farmi compagnia, mi seguirai dappertutto. Qualche volta sarai il mio cagnolino, altre il mio fratellino, altre il mio maggiordomo e altre ancora la mia musa ispiratrice. La sola regola che hai: i miei ordini sono legge per te. Sono un tipo molto flessibile quindi se ti comporterai bene e io mi affezzionerò probabilmente ti farò fare tutto quello che vuoi, poi con quegl'occhioni. Per ultima cosa Mika-chan stai attento a non farmi innervosire, ad un omega come te non conviene disubbidire ad un Alpha come me" 'Mika-chan' guardava il suo interlocutore con occhi grandi come fari, fece la faccia più seria che riuscì ( anche se fece un po' ridere Lord Beith) e annuì con vemenza.

"Bravo cucciolo. Un'altra cosa poi ti lascio dormire, chiamami Lord Beith, Signore o Padrone" il Lord fece un ultima carezza al piccolo e poi si girò per andarsene ma quando stava per uscire diede un ultima controllata all'omega vedondolo un po' spaventato e gli chiese qual'era il problema " di solito dormo vicino ai miei fratelli e- e ora... i-io" 'hai già capito come si fa ad entrare nelle mie grazie piccolo scalatore sociale' pensò divertito l'uomo.

"Non vuoi rimanere solo eh, dai andiamo, è il tuo primo giorno, oggi dormirai con me"

Il ragazzino si alzò velocemente avvicinandosi al Lordo che gli afferrò la mano e lo portò in camera con lui dove lo viziò con una cioccolata calda per poi mettersi a letto.

Mentre sfogliava un libro il maggiore notò due occhioni che lo guardavano curiosi " Sai leggere Mika?" lui scosse la testa " allora domani ti insegno. Ora dormi"

"Notte Signore" una piccola voce irruppe nel buio facendo sorridere il diretto interessato di quelle parole.

La sua vita era così monotona e l'idea di un ragazzo da compagnia gli sembrava la scelta migliore, e in effetti si stava divertendo. Riprese ad accarezzare i capelli all'omega, passondo poi con le dita affusolate sulla mandibola, gli zigomi e la bocca, fin quando no sentì in respiro regolare.

Prima di addormentarsi Mikail pensò che vivere lì non gli sarebbe poi dispiaciuto e quell'uomo che l'aveva accolto così bene gli piaceva molto, sia d'aspetto che come si comportava.



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•Destiny• OmegaverseWhere stories live. Discover now