Chapter Twenty-One

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Il vento freddo e pungente di una giornata di inizio Febbraio,soffiava su Parigi.

La neve bianca e pallida cadeva sui tetti delle case e degli antichi monumenti.

Le strade del Marais* si stavano allegramente riempendo e illumimando.

L'odere di Falafel calde inebriava le vie,molti Ebrei correvano verso la Sinagoga,il negozio di crêpes stava chiudendo,dei bambini si tiravano dei coriandoli colorati o andavano in bicicletta e Beth,si accendeva una sigaretta,guardando divertita quelle scene.

Pensava che in quel contesto era sbagliata.

In tutta quella allegria era fuori posto. Era in momenti come quelli che pensava a quegli occhi azzurri che l'avevano fatta innamorare.

Ma il ricordo di Luke rimuginava sempre nella sua mente. Non l'abbandonava mai.

Le mancava. Le mancava così tanto.

Ma a lui,non mancava. Forse.

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Luke fissó il soffitto bianco dell'ospedale francese.

Serró i pugni e lasció andare un lungo sospiro,come per tranquillizarsi.

Gli faceva male la testa. Credeva di scoppiare da un momento all'altro e con lui tutti i suoi pensieri. Anche Beth. Che non lo abbandonava mai.

Sapeva che l'avrebbe trovata lì. In  quella cittá. Lo aveva capito. E sarebbe di nuovo diventata sua,come sei mesi prima.

Ma lei non voleva. Forse.

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-Qualcuno di voi ha mai frequentato un corso di pianoforte?- chiese la professoressa Durand,del corso di musica.

Beth alzó timidamente la mano.

-Oh Madamoiselle Anderson. Le farebbe piacere venire qui e farci sentire qualcosa?- chiese gentilmente la donna

La ragazza si alzò dalla sedia di legno scricchiolante e raggiunse la cinquantenne sul palcoscenico.

Si sedette sullo sgabello nero e fissó i tasti per qualche secondo.

Lei era come l'ultimo tasto nero : nessuno si accorgeva che fosse lì e pure era cosí indispensabile per suonare lo strumento.

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-Sei uno stronzo,Ash. Mi hai fatto preoccupare.- esordì Luke,infilando il capello nero di lana.

-Che c'è? Ci ho sempre sofferto di mal di pancia,questa volta era piú forte del solito ed ho pensato che chiamare l'ospedale fosse stata la cosa migliore- si giustificó toccandosi il ventre.

Il biondo sbuffó e velocizzó il passo.

-Casa nostra è dall'altra parte!- urló l'amico,indicando la direzione opposta.

-Voglio camminnare. Tu va a casa.-

Stava iniziando a piovere. Luke imprecó ed attraversó velocemente la strada. Sentì qualcosa venirgli contro e sbarró gli occhi.

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Un corpo urtó Beth,con tale forza che per un attimo,si domandó se fosse andata a sbattere contro la vetrina di qualche negozio di alta moda francese.

In pochi secondi si ritrovò per terra,bagnata dall'acqua piovana.

Il ragazzo si inginocchió davanti a lei.

Alzó lo sguardo. Sì,erano i due occhi azzurro limpido a fissarla con stupore.

-Luke.-

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Ta daaan. Okay,la smetto. Bene sono le 7.29 ed ho finito questo capitolo tanto atteso, yee.

Ho deciso di mischiarla anche un po' con Ètoiles,spero vi piaccia la mia idea.

Marais* : Il Marais è il quartiere ebraico di Parigi e le Falafel sono delle polpette  buonissime,specialitá israeliane.

Spero vi sia piaciuto,alla prossima. ❤

lego house. // hemmings. IN REVISIONE Where stories live. Discover now