Chapter Three

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Beth cercò di divincolarsi in quella stretta forte, senza successo, così si arrese e si voltó, scontrandosi con quegli occhi azzurro scuro.

-Beth.-

Il biondo lasciò la presa e si girò, rivolgendole uno dei suoi sorrisi piú belli.

-Beth, Beth. Mi piace.- sospiró il ragazzo, ricevendo l'attenzione della mora.

Quel nome, nella sua testa, continuava a ripetersi di continuo, tormentandolo.

-Credo di non prendere più lezioni di recitazione, Alex.- disse la bruna sconsolata, mentre aspettava l'autobus insieme all'amico.

-Perchè no?!- chiese sgranocchiando dei crackers.

Alexander Parker era il suo migliore amico fin da piccoli, l'unico che desiderava la sua amicizia: forse perché anche lui non aveva molti amici, o perchè, oramai Beth conosceva i suoi segreti, anche i più imbarazzanti.

-Non credo di essere portata per la recitazione.-

-Non è vero. É per il ragazzo nuovo. Ho visto come vi guardavate.-

-Cosa dici! Vieni altrimenti perdiamo l'autobus.- disse la ragazza, afferrando il braccio di Alex per trascinarlo all'interno del mezzo pubblico.

-Ashton, l'ho trovata!- esclamò Luke entrando in casa dell'amico, scaraventando lo zaino in un angolo della stanza.
Ashton era steso sul divano, con il cellulare fra le mani, fissava lo schermo rispondendo ai messaggi.

-Sono contento.-

-Si chiama Beth. L'ho incontrata oggi a quel cazzo corso di recitazione.-

L'amico del biondo era completamente assente.

-Mi stai ascoltando?- sbottò Luke.

-Sì, certo!-

-Allora come si chiama la ragazza?-

-Emh...Charlotte?-

-Si chiama Beth, cazzo, Ashton è importante.-

Annuí.

Il biondo alzó le braccia e sbuffò.

Beth chiuse la porta alle sue spalle.
Camminava lentamente, amava farlo. Passeggiava per le strade della città, con il respiro un po' affannato. Oltre ad essere vuota, era disordinata. Con quei capelli scompligliati, ondulati con qualche ciocca più chiara che le incorniciava il viso, indossava la giacca nera del padre e con entrambe le mani ne stringeva il lembo.
Un uomo la squadrò: aveva giá visto quel volto.
Forse era il padre di una delle ragazze che picchiava. Probabilmente.
Nessuno doveva sapere di quel segreto. Alex, era l'unico che ne era a conoscenza, l'unico che le aveva pulito il viso e le mani sporche di sangue, l'unico che aveva asciugato le sue lacrime.
L'unico di cui era segretamente innamorata.
E mentre rifletteva su i suoi segreti sentì una voce alle sue spalle.

-Guarda chi si rivede.-

La bruna si giró e rivide il ragazzo della scorsa settimana.

-Beth. -la chiamò facendole cenno con la mano di avvicinarsi.

La ragazza si avvicinó e lanció un'occhiata ostile al ragazzo.

-Cosa vuoi? -gli chiese intrecciando le braccia al petto.

-Te.-disse serio il biondo.

lego house. // hemmings. IN REVISIONE Where stories live. Discover now