Going to Hell

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Arricciò il naso, quando una smorfia le si creò sul volto stanco. Trattenne il fiato per un paio di secondi, non voleva che la sua risata si sentisse. Bofonchiò qualcosa prima di stringere le labbra. Il ragazzo gesticolava in modo teatrale, prendendo spazio nel suo campo visivo. Sorrise ancora, Calum era l'unico che riusciva a farla ridere così.

-Ma poi hai visto Mrs Gace?- esordì con un ghigno -Neanche il bisnonno di mio nonno portava quella montatura, è davvero raccapricciante- soffiò, lasciando una curva dipingergli il volto

Rise ancora. Madison non rideva molto, in realtà non lo faceva mai. Non trovava pretesti per ridere, la sua vita era tutt'altro che divertente. Eppure Calum era l'unico che riusciva a farla ridere anche quando fuori tutto era una pozza grigia. Si conoscevano da due anni, l'inizio della superiori. Calum era stato rimandato in scienze l'anno prima che Mad arrivasse alla Portland High School. Se l'era trovato di fianco il secondo giorno di scuola, gli insegnanti ritenevano fosse opportuno che sedesse vicino ad una come Madison, così silenziosa. Da allora Calum era diventato il suo posto divertente, adorava parlare con lui, perché con lui non aveva bisogno di scappare o nascondersi.

-Perché Char non è con te?- biascicò, creando cerchi  immaginari nella zuppa sotto il suo naso

-Ecco, noi- deglutì, mentre fissava i movimenti allettanti del cucchiaio di plastica bianca.

Calum era il suo posto divertente, con lui voleva solo ridere. Non sentiva l'esigenza di doversi aprire a lui. Non voleva dirgli qualcosa che, probabilmente, le avrebbe ricordato la sofferenza di qualche sera prima. Non voleva soffrire nel suo posto divertente, perché dopo non sarebbe più stato quel bozzetto colorato nel grigiore delle sue giornate, ma sarebbe diventato solo un punto in più quel mucchio di nero. Sospirò, picchiettando i polpastrelli sul tavolo in legno. Chiuse per un attimo gli occhi per poi riaprirli velocemente. Alzò lo sguardo e guardò fuori dalla porta d'ingresso. Sussultò, quando notò un ragazzo che la fissava mentre aveva un piede contro il muro.

-Scusami- mormorò la ragazza all'ambrato che la stava fissando con espressione criptica

Si spostò una manciata di ciocche dalla fronte, mentre arrancava verso la sagoma che la fissava dal fondo della sala. Sentì il cuore schizzargli fuori dal petto quando il ragazzo le afferrò il polso con veemenza.

-Smettila di parlare con ragazzi diversi ogni giorno, non sono un tipo molto paziente.- sputò inasprendo la mandibola, tirò su con il naso, prima di strattonare via la presa dalla ragazza, che si liberò flebilmente -Comunque, dopo scuola vieni con me andiamo all'Old River, ci sono anche gli altri- sentenziò sistemandosi la bandana rossa sulla fronte opaca

Madison annuì sistemandosi la felpa sui fianchi. Si toccò i polsi, stretti poco prima dal ragazzo che incombeva su di lei, con le dita mordendosi l'interno delle labbra.

-Ti passerà- esordì facendo cenno col capo, stava guardando le sue dita sfiorarsi i polsi, non voleva farle del male, voleva solo farla sua.

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Si strinse nella felpa, mentre nascondeva i dorsi tra le maniche di essa. Sospirò mentre sentiva gli scarponcini sprofondare nel terriccio umido. Non riuscì a sforzare un sorriso, quando notò Ashton e i suoi amici fissarla dal fondo del cortile. Cinse in una morsa entrambe le cinghia dello zaino che le pendeva sulla schiena.

-Eccoti,- profetizzò con un ghigno Ashton -ora possiamo anche andare.- infilò una mano nella tasca dei suoi skinny jeans e intrecciò l'altra a quella della ragazza.

Madison sussultò quando sentì il contatto delle sue dita e quelle di Ashton. Perse quasi il respiro al pensiero di loro due così vicini. Sbottò, appena allentando la presa da quella del ragazzo che torreggiava al suo fianco. Ma lui avvinghiò di più le sue dita tra quelle di Madison.

-Non puoi scappare- biascicò sogghignando.

Chiuse gli occhi, quando queste parole le arrivarono modellate ai timpani. Deglutì stringendo le labbra. Strozzò qualche singhiozzo, quando sentì un bruciore pervaderle la gola. Il diaframma le premeva e il petto le si muoveva velocemente. A momenti sarebbe voluta andare via, ma non poteva. Sospirò ancora. Ormai lui la possedeva in qualche modo. Per questo si limitò a stringere di più le dita a quelle del ragazzo.

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Si guardò le punta delle scarpe, mentre si lasciava dondolare lentamente dall'altalena che un tempo, doveva essere dipinta di qualche tinta variopinta. Strinse le dita alle catene ormai arrugginite, mentre pensava a qualche istante prima. Era diventata, dal nulla, proprietà di qualcuno. Un qualcuno che fino a qualche mese prima era nessuno. Lei non poteva essere proprietà di qualcuno, non lo era mai stata, neanche di se stessa. Un dolore lancinante le colpì lo stomaco. Aveva paura. C'era qualcosa dentro di lei che era sbagliato e non aveva limiti. E non voleva essere sbagliata anche per gli altri. Le bastava esserlo per se. Alzò gli occhi vedendo quella manciata di corpi a qualche metro da lei. Ashton era in piedi e sorrideva sghembo, stava fumando qualcosa di un po' diverso da una sigaretta. Aveva gli occhi arrossati. Sembrava non ci vedesse più. Sorrideva senza una ragione mentre guardava il nulla.

-Ashton ti ha scelta?- si girò a sottecchi verso la fonte di quelle parole messe in ordine.

-Ciao Jade- biascicò, sorridendole flebilmente.

-Come mai tu non opponi resistenza?- domandò, accigliando.

-Ad Ashton intendi?- Madison alzò un sopracciglio stringendo le labbra.

Perché tutti le chiedevano se era stato Ashton a sceglierla? Cosa ne poteva sapere lei se quella era la stessa domanda che la stava tormentando da settimane?

-Si, tutte le ragazze con cui lui prendeva una fissa, lo respingevano o quantomeno gli opponevano resistenza- fece spallucce la mora, tirando su col naso.

-Ah- sospirò, arricciando il naso -A dir la verità non so nemmeno perché proprio io, perché lui insiste tanto con me.- soffiò, infilando entrambe le mani nelle tasche della felpa nera.

-Mad, sei una brava ragazza,- bofonchiò -attenta ad Ashton, lui è un po' particolare,ecco tutto.- sentenziò criptica.

Madison fece cenno d'assenso. Quello che in realtà non sapeva era che non stava annuendo a quelle parole, ma a quello che sarebbe stato il suo giro ai gironi, prima di arrivare all'inferno.

😪😪😪

Ehilà...
Come state? Io bene, credo.
Prima di parlare di cazzate varie chiedo venia per la mia assenza e per tutto questo tempo ma sono stata davvero impaginata dall'inizio della scuola,solo oggi ho trovato un po di tempo per scrivere, quindi davvero scusate. Cercherò di pubblicare il prima possibile, non vi faccio promesse però.

comunque eccomi qui con il capitolo,che ne dite vi laik?
Ash ormai ha il controllo su Madison e Jade le ha detto che tutto questo non fa per le ragazze come lei.
Secondo voi Madison troverà un modo per "liberarsi" da Ashton?
eheheheheh
comunque ho visto che alcune shippano Louis e Mad...
Vab poi si vedrà.

Fatemi sapere che ve ne pare e cosa credete succeda, cagatemi perché ho bisogno di voi! Se mi dimostrerete che siete in molte cercherò di aggiornare spesso.
ily alla prossima

ciao ciao

MadΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα