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Kenan

Mi alzai controvoglia, ma con la determinazione giusta per spaccare la rete anche questa sera.

Un riposino pomeridiano non fa mai male,
soprattutto se si tratta delle poche ore a disposizione prima di una partita.

L'adrenalina cresceva sempre di più mentre mi rinfrescavo il corpo con una doccia veloce e fresca.

Mi lavai accuratamente i capelli e con la lametta rasai la lieve ricrescita della peluria sul mento.

Una volta pronto, si erano già fatte le 16:30. In mezz'ora ero riuscito a prepararmi alla perfezione.

Così presi le cuffiette e tutto l'occorrente e mi diressi verso lo stadium, in cerca dei miei compagni di squadra e soprattutto, volenteroso di incrociare lei prima di entrare in campo.

La partita questa domenica sarebbe iniziata alle 18, e come accordato infine con Matias, nel post partita gli avrei dedicato un po' di tempo insieme a Dean.

Gaia

-davvero mamma?- dissi entusiasta al telefono con i miei genitori

-sì tesoro, domani pomeriggio ti portiamo a casa, e anche se durerà per poco, goditelo- disse con tono dolce mia mamma che, dall'altra parte del telefono, mi aveva appena dato un annuncio pazzesco.

Domani, appena tre giorni prima del mio compleanno, i miei genitori sarebbero venuti a prendermi per portarmi alla mia cara casuccia a Firenze.

Purtroppo però, la "vacanza" sarebbe durata solamente due giorni. Anche perché il mio compleanno l'avrei sicuramente festeggiato a Torino insieme a tutte le persone mie care, come Bianca, o Kenan e anche Fede.

-devo andare, Fede mi chiama, ci vediamo domani- dissi prima di conservare il telefono nella borsa e raggiungere mio fratello sull'uscio della porta.

Misi velocemente le scarpe e uscimmo per raggiungere, come quasi ogni domenica, lo stadium.

Durante il tragitto Fede rimase concentrato, nonostante non fosse una partita contro una big, anche se il Frosinone, come il resto delle squadre di serie A, non andrebbe mai sottovalutato. Con la Juve da 2 anni a questa parte tutto è possibile...

@gaia.chiesa's story

Durante il riscaldamento i miei occhi non si staccavano nemmeno un secondo dalla figura di Kenan che ogni tanto si voltava in mia direzione per mandarmi baci volanti

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Durante il riscaldamento i miei occhi non si staccavano nemmeno un secondo dalla figura di Kenan che ogni tanto si voltava in mia direzione per mandarmi baci volanti.

E ogni volta, tutti si giravano verso di me per capire a chi fossero rivolti quei gesti d'amore. Ormai la nostra relazione era ufficialmente aperta al pubblico.

Il fischio dell'arbitro mi fece ritornare alla realtà e fui costretta di conseguenza a seguire ogni passaggio distogliendo lo sguardo da lui che non sempre riusciva a giocarsela bene.

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora