capitolo 7

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pov Elle
scendo dalla macchina e mi trovo davanti ad una villa enorme bianca, dopo poco anche il ragazzo scende e con un cenno della testa mi fa cenno di seguirlo.
la casa è bellissima a dir poco e ne rimango incantata
<<chiudi la bocca o entrano le mosche>> arrossisco subito e lui fa un ghigno.
<< sopra c'è la nostra stanza oggi devo sbrigare delle faccende e tu resterai li>>
<< n-nostra?>> chiedo sperando di aver capito male
si abbassa alla mia altezza e sempre con il solito ghigno <<si nostra hai paura a dormire con me?>>
<<ecco vedi..io credo che sia meglio dormire in stanze diverse>>
<<ricordati piccola Elle non mi interessa quello che vuoi i non vuoi, farai come dico io sempre>>
non mi da tempo di rispondere che una voce ci fa girare.
<<Ertan sei già tornato?>> una signora scende dalle scale
<<ciao mamma si ho finito quello che dovevo risolvere>>
<< ottimo e lei?>> mi rivolge un sorriso dolce
<<io s>>
<< è la mia ragazza>> mi precede interrompendo la mia frase, mi giro verso di lui guardandolo con sguardo interrogativo.
<< che piacere tesoro, finalmente mio figlio si è messo la testa a posto, io sono Matilda>>
<<piacere signora, sono Elle>>
<< mamma ora siamo stanchi dal viaggio andiamo a riposare>>
la signora ci rivolge un sorriso e scompare in cucina
lo seguo su per le scale fino ad arrivare ad un enorme camera nera
<< questa è la camera, la nostra domestica arriverà oggi pomeriggio a portarti tutto il necessario che serve a voi donne>>
non rispondo e continuo a perlustrare la camera finché non vengo spinta contro il muro
<< quando parlo esigo una risposta intesi?>> mi schiaccia sempre di più con il suo peso e io annuisco
<< non ho capito bene>>
<< ho detto si>>
<< brava bambina vedi che non è molto difficile? ora vado a farmi una doccia vieni con me?>>
arrossisco di colpo e il suo ghigno si ingrandisce
<<ancora che non rispondi?>>
<< credo che rimarrò qui>>
mi accarezza una guancia e al contatto chiudo gli occhi <<peccato ci saremmo divertiti, sarà per la prossima volta>>
lo guardo terrorizzata, non voglio.
<< non ci sarà una prossima volta>>
<< oh piccola elle questo è quello che credi tu, fidati ci divertiremo pure fin troppo, e ricorda ogni volta che vorrò io>>
si volta e cammina verso la doccia
<<perché?>>
<< adesso parli?>> fa un sorriso strafottente
<< beh perché da ora tu mi appartieni, faremo tante cose insieme piccola>>
<<io non voglio non ho mai fatto nulla con nessuno>>
mi accarezza il viso di nuovo e sorride <<meglio ti avrò tutta per me>> senza farmi replicare mi stampa un bacio a stampo e va a farsi la doccia

caos Where stories live. Discover now