04.

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❤️‍🔥


«Mi stai dicendo che il sostituto del professor Taylor è il tuo ex?», esclama sbalordita Eve.

La notizia sembra scuoterla più del dovuto, perché arresta il bicchiere della sua birra a mezz'aria.

«A dire la verità non so nemmeno se potrei definirlo così. Ma resta il fatto che è l'unica persona che non avrei mai voluto rivedere e invece me lo ritrovo ovunque», piagnucolo sbuffando.

Dopo le disavventure di ieri, dovevo trovare qualcuno con il quale sfogarmi e chi meglio di Eve? D'altronde è l'unica persona che so per certo mi direbbe sempre la verità.

Per fortuna, la giornata scolastica di oggi è stata molto tranquilla. In sintesi: niente Drew Stevens nei paraggi.

Non mi interessa sapere il perché non fosse in giro a bazzicare tra i corridoi pronto a farmi lo sgambetto appena dietro l'angolo; quello che importa è che sia riuscito a scansarlo. Per questo, dopo aver trascinato Eve fuori da quell'edificio diventato troppo asfissiante per me, le ho chiesto di pranzare fuori.

«Be'... la situazione è al quanto imbarazzate, amica», ammette sincera. «Non l'ho ancora incontrato, ma sarà sicuramente uno sfigato per essersi lasciato scappare una come te».

Mi lascio sfuggire una risata mentre il cameriere arriva con le nostre portate. Eve non poteva che non ordinare il suo classico hamburger con doppio bacon e salsa crispy. Mentre io mi accontento della mia classica insalata di pollo.

Ho ancora dei conti in sospeso col cibo, ma mi auto convinco che alimentarsi bene non sia affatto male.

«Ma anche se fosse l'uomo più bello del pianeta, che fascino avrebbe senza bellezza interiore?», ribatto storcendo il naso.

«Ben detto, amica. Ma senti bene ciò che ti dice Eve: si pentirà di non averti voluta quando poteva e tornerà strisciando come un viscido serpente», asserisce con foga la mia amica cercando sicuramente di tracciare una linea ironica in questo.

Ovviamente, nonostante sia la mia migliore amica, non le ho proprio raccontato tutta la verità. Giusto il necessario e a grandi linee, anche perché questa storia non deve più tornare a galla.

«Se non torna è anche meglio. Non ci voglio avere nulla a che fare», sospiro prendendo infine un boccone del mio pranzo.

«Tu devi solo vendicarti. Non devi volere nulla da lui», bofonchia lei mentre mastica ingordamente il suo panino.

«Essere vendicativi non è salutare», obietto prendendo un sorso della mia acqua liscia. Niente bevande zuccherate, mi concedo solo della buona cioccolata calda.

Eve mi guarda storto e china di poco la testa. «Per una buona volta potresti anche uscire dagli schemi, no?! Mangi salutare, non fumi, non eccedi con l'alcol, fai molta attività fisica. Almeno per una volta potresti correre il rischio», parla a mo' di rimprovero.

Inizialmente pensavo scherzasse, ma visto la sua persistenza inizio a dubitare che non fosse seria. Avrei tutte le ragioni del mondo per illuderlo e scaricarlo come se fosse un bel niente. Ma so come ci si sente dopo e la sensazione non è delle migliori.

Inoltre, Eve parla ma non sa ciò che più mi mette paura. Lei sa del mio assillante problema col cibo, ma solo perché le ho detto che tempo fa non mi trovavo bene nella mia forma rotonda e che semplicemente per stare bene con me stessa ho deciso di intraprendere questo stile di vita salutare.

Ma la realtà è un'altra. Il mio problema col cibo non è facile da gestire e se posso essere del tutto onesta, non è nemmeno tutta mia la colpa.

«Pensa che meraviglia vederlo balbettare parole senza senso quando tu, dopo averlo usato a tuo piacere lo scarichi senza pietà», ghigna malefica tanto che non riesco a trattenere una risata.

𝐇𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬 𝐄𝐧𝐞𝐦𝐢𝐞𝐬Where stories live. Discover now