Sono anni che ti aspetto... s...

De aurora_inwonderland

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Se avete seguito la prima parte della storia sapete che Paola e Fabrizio si sono lasciati mentre Ermal e Iren... Mai multe

Sono anni che ti aspetto... seconda parte
Trama
Quando il mondo ti crolla addosso
Incubi
Una sorpresa fallita
Un buon consigliere
Non posso pensare di passare un altro giorno senza di te al mio fianco
Love boat
Nuovi traguardi
Hai conquistato la famiglia
Ti sei imbucata alle prove!
Buon compleanno!
Roma Palalottomatica
Prove di famiglia
Forum Assago
Catania
Influenza
Il bello di litigare è fare pace
Intanto cadremo in tentazione
Gelosia
La complicità
Finalmente Brescia
Ammirandoti
Sorprese!
Sei una splendida persona
Discussioni
Fine tour
Feste pre natalizie
Natale
Bilanci di fine anno
Desideri di fine anno
Famiglia e momenti di coppia
Viste e rassicurazioni
Cena di famiglia
Rinnovo e festeggiamenti
Fisioterapista e feste di compleanno
Prove di famiglia
San Valentino
Notizie inaspettate
Una luce diversa
Poesia dell'amore ritrovato
Desiderio
Complicità
Festa del papà
Il senso di ogni cosa
Il panico che provoca l'ipocondria
Serenità e complicità
La complicità
Compleanno
Discussioni
Diretta
Dirette speciali
Anniversario
Annunci
Giornate speciali
Mare
Corredino
Compleanni
Benvenuto a un pianto che commuove
Festa a sorpresa
Primo compleanno da mamma
Incontri inaspettati
Feste di Natale
Vita in tour
Ufficio e compleanno
Epilogo

Non ce lo vedo Fabrizio con il tutù

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De aurora_inwonderland

#Irene POV

La sessione è finita finalmente, non posso sicuramente lamentarmi, gli esami sono andati e direi anche molto bene, sono fiera di me e dei risultati che sto ottenendo.

Sono in treno, destinazione Milano.

Sto raggiungendo Ermal, è chiuso in studio a registrare il nuovo disco e penso che abbia bisogno di avere qualcuno vicino. So che non ha molto tempo però magari posso fargli trovare la casa in ordine e preparargli qualcosa da mangiare, temo che vista la sua concentrazione potrebbe persino dimenticarsi di mangiare.

- Ire! - e lo trovo in stazione che mi aspetta.

- Ma che ci fai tu qui? - domando scendendo dal treno e portando con me la mia valigia, valigia che lui prontamente recupera.

- Sono venuto a prenderti, pensavi davvero che sarei stato in studio dimenticandomi del tuo arrivo? - mi chiede sorridendo.

- Non che ti dimentichi ma so che sei molto concentrato sul lavoro e io non voglio assolutamente distrarti. -

- Tranquilla, andiamo? - mi chiede mentre cammina verso l'uscita della stazione centrale.

- Certo. - e ovviamente lo seguo. - Allora come stai? - e lo fisso.

Ultimamente ci siamo visti solo in videochiamata dati i nostri impegni, lui non voleva assolutamente distrarmi dallo studio e io non volevo intromettermi troppo nel suo lavoro.

- Sto bene, un po' cotto perchè sto facendo orari un po' poco umani. -

- Come tuo solito insomma. - scherzo io.

- Beh quando registro si. - e ride. - Tu invece? -

- Decisamente più rilassata, almeno gli esami per ora sono finiti. Posso prendermi qualche giorno e ho deciso di prendermi cura di te. -

- Davvero? -

- Si, non vorrei che ti dimenticassi persino di mangiare. - gli dico diretta. - So che quando sei preso dalla registrazione perdi la cognizione del tempo. -

- Sei preoccupata per il mio aspetto? -

In questi ultimi giorni infatti ha messo un po' di video di lui in sala di registrazione, a parte il fatto che per me è sempre bellissimo soprattutto concentrato sul suo mondo ma ho letto i commenti.

- Non direi, cioè so come sei fatto. -

- Però hai letto i commenti dei fan. - scherza lui.

- Quelli non posso non leggerli. - e rido. - E sicuro pure tu, e vorrei sapere dove diavolo trovi il tempo. -

- Mistero. - e parcheggia sotto casa.

- A che ora pensi di tornare? -

- A dire il vero pensavo di salire. - e ride.

- Giusto, è casa tua. -

- Ma non per questo, e tu non sei qui per fare la donna delle pulizie o quella che mi porta da mangiare. - mi ammonisce lui. - Comunque dovrei sistemare i capelli non trovi? -

- Forse. - e gli sorrido. - Però non tagliare troppo i ricci. -

- Promesso. - e apre la porta.

Mi stupisco che sia tutto in ordine. - Hai visto? Non sono in una situazione poi così disperata. -

- Riccio lasciatelo dire che mi sorprendi sempre. -

- Modestamente. - e mi lascia un bacio. - Mi sei mancata. -

- Anche tu. Che facciamo con questa barba? - domando divertita.

- Barba e capelli ormai vanno per i fatti propri. -

- Ho notato. - e gli sorrido mentre svuoto la valigia e sistemo le mie cose.

- Inizia il festival. - mi fa presente Ermal sedendosi sul letto.

- E? -

- E ripenso alle mie partecipazioni, penso che sia anche normale no? -

- Ovvio. - e gli sorrido.

- Sai che mi hanno chiesto di duettare sia Masini che Bugo nei loro rispettivi dischi? -

- Ho letto qualcosa. -

- Pensavo non lo sapessi dato gli impegni di studio. -

- E invece so tutto. - lo punzecchio io. - Sono molto curiosa. -

- Quindi sai anche che Masini mi ha invitato il 20 settembre in Arena? -

- Si. - e gli sorrido.

- Pensi di venire quella sera? -

- Certamente, e farò di tutto per essere sempre presente per te. - e lo bacio. - Scusa per il periodo no che abbiamo avuto, io ci tengo a te, ti amo Ermal e voglio sempre vederti felice ma soprattutto voglio sempre poterti sostenere e supportare. -

- Lo stesso vale per me. -

- Sai? Ho avuto paura, temevo di averti perso per sempre. - gli confesso.

- Tutti possono avere i periodi no giusto? - mi domanda lui.

- Penso che sia umano e in fin dei conti nella nostra relazione c'era stato fin troppo equilibrio senza mai nessun litigio. - e ripenso a proprio tutta la nostra storia fin dagli inizi.

- Già. - e ride. - Per la serie prima o poi doveva succedere. -

- In effetti. - concordo io.

- Ti va di venire in studio con me? - mi chiede il mio uomo.

- Scherzi? -

- No. - e mi sorride. - Solo se ti va ovviamente. -

- Ma è ovvio che mi va. Solamente non voglio essere di troppo. -

- Non sei di troppo andiamo dai. - e mi prende per mano.

- Paolo è a Sanremo? - gli chiedo mentre siamo in auto direzione sala di registrazione.

- Si. -

- Povero lui. - e rido.

- A sopportare quei due si. - e ride persino Ermal.

Arriviamo in studio e io mi guardo intorno curiosa. - Anvedi. - lo prendo in giro quando noto veramente le sue iniziali vicino alla scritta on air.

- Cosa? -

- Le iniziali, Meta ma quanto sei megalomane? - gli chiedo io divertita.

- Non ti piacciono? - e ride.

- Mi piacciono forse perchè anche io sono megalomane quanto te? - gli chiedo ancora io.

- Può essere. -

Arrivano alcuni musicisti che Ermal ci tiene a presentarmi.

Stringo le mani a tutti e mi siedo oltre il vetro mentre loro iniziano a registrare la parte degli strumenti.

Tutto questo è veramente molto interessante per me e fa strano essere qui a viverlo davvero, quando ho fatto questa proposta ad Ermal non mi aspettavo minimamente questo.

Sorrido quando noto che mi fissa e spero di non essere una distrazione per lui.

- Seriamente fate pausa pranzo? - chiedo io al riccio.

- Certo, sei tu che pensavi che non mangiassi più da giorni. -

- Mi preoccupo, non vorrei trovarti deperito. - dico prendendogli la mano mentre camminiamo in direzione del ristorante.

- Ti ha per caso spedita qui mia madre? -

- Chi lo sa. - e decido di stare al suo gioco.

- Penso che se voi due vi alleate possiate essere pericolose. - afferma mentre apre la porta del ristorante facendomi entrare per prima.

- Dici? - domando io.

- Si. -

- Ma tu credi veramente che tua mamma vorrebbe allearsi con me? - gli domando mentre ci sediamo ed iniziamo a sfogliare i menù.

- Può essere. - e ride. - Penso che le mie condizioni potrebbero preoccuparla. -

- Sicuro si preoccupa, a volte sembri scappato di casa. -

- Ok mi farò la barba lo prometto. -

Rido mentre ci portano le nostre ordinazioni e iniziamo a mangiare. - Ma quindi tua mamma non sa delle nostre discussioni? -

- Un po' le sa, non riesco a nasconderle le cose, sai come è fatta e percepisce sempre tutto.-

- Appunto per questo ti chiedevo. -

- E cosa volevi sapere? -

- Come l'ha presa? A Capodanno non mi sembrava arrabbiata con me ma potrei anche sbagliare. -

- Non è arrabbiata con te, capisce che in una relazione e in una coppia possono esserci alti e bassi, è assolutamente normale come cosa. Non ti giudica. -

- Sicuro? -

- Ma si. - e mi sorride. - Smetti di pensare che non le piaci. Penso che capisca che tu hai priorità diverse al momento. -

- Già. -

- E lo capisco anche io. Non ti voglio obbligare in niente. Penso che sia importante la realizzazione personale e professionale. -

- Grazie. - e gli sorrido.

- Non ti voglio trattenere in Italia se tu vuoi studiare all'estero. -

- Sicuro? -

- Certo. -

- Comunque andrà io ci sarò a sostenerti. -

- Grazie. - mi dice il riccio.

- E almeno potrai lavorare tranquillamente con Paola senza che io e lei ci scanniamo. -

- Penso che Paola sarebbe troppo concentrata sul lavoro per discutere con te, poi non vi sentite da mesi per cosa dovreste discutere? - mi chiede.

- In effetti. -

- Penso che finirete per ignorarvi come fate già. -

Annuisco e ha perfettamente ragione.

Ordiniamo due caffè prima di tornare in studio. - A casa hai qualcosa nel frigorifero? -

- Non credo. -

- Allora se mi dai le chiavi io tra un po' vado a fare la spesa e poi torno a casa e ti preparo la cena. -

- Davvero? -

- Si, pensi di poter tornare ad un orario decente? - tutto questo fa molto moglie ma voglio farlo andando contro qualsiasi mio principio, mi piace prendermi cura di lui.

Ermal mi lascia sia le chiavi di casa che della macchina. - E tu come torni? -

- Mi faccio accompagnare dai ragazzi dello studio così sono sicuro che torniamo a casa tutti ad un orario decente, renderò felici anche le loro famiglie. - e ride.

- Penso di si. - e gli sorrido. - Stasera guardiamo il Festival vero? -

- Ovvio. - e mi fa l'occhiolino.

Saluto il riccio ed esco per dirigermi verso il supermercato per fare un po' di spesa e penso già a cosa cucinare per questa sera, ho voglia di un risotto ma voglio fare anche una torta da mangiare mentre guardiamo il Festival, sicuro Ermal continuerà a dirmi che l'ho messo all'ingrasso.

- Ammazza che profumo. - sento sbattere la porta d'ingresso e la voce di Ermal.

E' davvero tornato ad un orario decente. - Spero che tu abbia fame perchè la cena è quasi pronta. -

- Che hai preparato? -

- Risotto allo zafferano. - gli dico.

- Ma sento anche profumo di torta. -

- Ma che sei un cane da tartufo? - lo prendo in giro io.

- Esatto. - e ride. - Riesco a farmi la doccia? - mi chiede.

- Si, sto ancora mantecando il riso. -

- Allora faccio al volo. - e mi lascia un bacio prima di sparire in bagno e nel frattempo io preparo la tavola e metto anche un po' di vino che sicuramente ci farà bene.

Una cenetta in solitaria penso che sia una buona cosa, accendo anche la tv per gustarci la cena mentre seguiamo cosa succede al Festival più importante d'Italia.

- Eccomi. - e si siede al mio fianco visto che ho da poco servito da mangiare. - Mi manca Sanremo. -

- Lo immagino, però ci tornerai no? -

- Lo spero davvero. - e mi sorride. - Quest'anno era presto, come vedi il disco ancora non è pronto. -

- Già, però ciò che ho sentito oggi mi è piaciuto un sacco. - gli faccio presente io.

- Grazie. - e mi bacia.

Finita la cena prendiamo la torta e ci mettiamo sul divano pronti a commentare con la massima attenzione la gara e devo dire che ne siamo stupiti entrambi.

Andiamo a letto molto tardi dato che Amadeus ha fatto una conduzione a dir poco lunga. - Domani vieni in studio? - mi chiede il riccio prima che io mi addormenti.

- Certo. - e sono felice che mi coinvolga ancora nel suo lavoro.

Abbacciati prendiamo sonno a notte fonda.


#Paola POV

Sono a lavoro, dato l'inizio di Sanremo ci saranno veramente tante novità.

Tanti tour che partiranno presto o tardi e molti artisti in gara sono nostri assistiti.

Mi avevano anche chiesto di partecipare al Festival però in tutta sincerità non me la sono sentita, è una settimana a dir poco intensa e so che per come sono fatta l'avrei vissuta a mille per pagarne poi le conseguenze.

- Buongiorno. - e bacio Fabrizio che è in cucina a fare colazione.

Io ho finito poco fa e tra poco andrò al lavoro, in queste settimane anche grazie a Fabrizio ho superato un po' di ostacoli e paure e ho iniziato a guidare.

- Buongiorno piccolè come stai? -

- Magnificamente, tu? -

- Tutto bene. Pronta pe' er lavoro? -

- Pronta. - e sorrido. - Pensi che io abbia sbagliato a rifiutare? - gli chiedo diretta.

Ormai il suo parere per me è il più importante soprattutto per quanto riguarda il lavoro.

- Io penso che tu debba fa ciò che te senti e se al momento non te sentivi de anna ar festival hai fatto bene a rifiutare. - e mi sorride.

- Penso sia veramente troppo sai? Ho gestito bene il tour di Laura e Biagio e anche il tuo. Ma il Festival è un'altra cosa. E poi sinceramente non mi andava di stare lontano da casa sai? - gli chiedo io.

- Davvero? - e mi sorride abbracciandomi.

- Si, proprio per questo avevo già detto solo eventi a Roma. -

- Allora non ce saranno problemi. - e mi bacia.

- Ora vado. -

- Perfetto, io oggi devo anna a prende i bambini a scola. -

- Stasera staranno qui? -

- Certo. -

- Perfetto, a stasera. - e lo bacio prima di uscire di casa.

Mi avvio al lavoro e subito entro in ufficio pronta a svolgere il mio lavoro come sempre.

- Ciao Paola! - mi saluta Elena.

- Ciao Ele. - e l'abbraccio. - Come stai? -

- Meglio, influenza passata meno male. -

- Eh infatti. - e le sorrido.

- Tu? -

- Tutto apposto. -

- Niente Sanremo? -

- A dire il vero ho rifiutato. - ammetto io. - Non me la sentivo, penso fosse troppo per me e lavoro qui da pochissimo, già mi danno della raccomandata per cui ho evitato.-

- Beh devi fare ciò che ti senti e non pensare alle voci. -

- Infatti non ci penso ma evito le cose che farebbero pensare a raccomandata e poi preferisco seguire gli eventi solamente a Roma. -

- Giusto. Comunque sono andata a provare l'abito. -

- E? -

- Ed è quello giusto, se la prossima volta vuoi venire mi farebbe piacere. -

- Perfetto. - e sorrido.

- Stasera che fai? -

- Guarderò il Festival con Fabrizio e i bambini. -

- Stanno da voi? -

- Si. -

- Ottimo. - finito il caffè ci mettiamo al lavoro e ci diamo appuntamento in pausa pranzo.

- Che profumino! - grido entrando in casa.

- Paola! - e vengo travolta da due piccole pesti.

Abbraccio Anita e Libero. - Ciao piccoli. - e li bacio. - Come state? Tutto bene? - e loro annuiscono.

- Paola poi mi aiuti con inglese? -

- Certo. - e sorrido a Libero.

Adoro sentirmi coinvolta e vedo che i due mi vogliono veramente bene e non pensavo che sarebbe stato così facile.

Fabrizio ci fissa dalla porta della cucina sorridente. - Bimbi a lavarvi le mani che è pronto. -

E i due spariscono verso il bagno.

Sorrido e bacio Fabrizio. - E' bello sentirmi così amata da loro. Inizialmente non credevo che sarebbe stato possibile. -

- A dire il vero è impossibile non amarte. - e mi bacia di nuovo. - Va pure tu a lavarte le mani. - e mi lascia una pacca giocosa sul sedere.

Rido e raggiungo anche io il bagno aiutando Anita e così Libero raggiunge Fabrizio.

- Va tutto bene piccolina? - le domando io.

- Si. - e mi sorride continuando a fissarmi. - Paola? -

- Dimmi. - e mi abbasso per essere alla sua altezza.

- Puoi venire a vedere la mia lezione di danza? - mi domanda lei.

Da poco ha iniziato danza classica, sorrido. - Certamente, quando? - le chiedo prendendola per mano mentre andiamo in cucina.

- Venerdì. -

- Affare fatto principessa. - le dico facendole l'occhiolino.

Lei mi sorride e si siede a tavola. - Che ve confabulate? -

- Segreti tra donne. - replico io a Fabrizio e Anita ridacchia reggendomi il gioco.

- E' così? - domanda alla piccola.

- Si papà. - replica lei prima di tornare a mangiare la sua fettina di carne.

- Prima o poi una de voi due me dovrà di la verità. - afferma Fabrizio.

- Tranquillo. - e gli appoggio la mano sul braccio.

La cena continua tranquilla, tra chiacchiere di lavoro e di scuola, fa strano a volte ma è stupendo.

- Stasera quindi guardiamo Sanremo? - gli domando.

- Si. - e mi sorride. - Fa strano non esserce. -

- Dillo a me. - e rido mentre sparecchiamo e intanto i piccoli guardano un po' di cartoni animati.

- So che ce speravi. -

- Ma pensavo anche semplicemente in duetto con qualcuno. - gli spiego.

- Davvero? -

- Eh si, pensavo Anastasio oppure Achille. - e faccio il labbruccio.

Lui ride. - Allora che avevate tu e Anita? -

- Mi ha chiesto di andare alla sua lezione di danza di venerdì e spero che nè per te nè per Giada sia un problema. -

- Assolutamente no. -

Chiamo Libero per controllare i compiti d'inglese e dato che mi sembrano tutti giusti gli faccio i complimenti quindi rimette i libri nello zainetto.

I piccoli sono pronti in pigiama e iniziamo a seguire la prima parte del Festival con la gara dei giovani e vedo Fabrizio veramente molto attento, so che tiene molto al lavoro dei giovani e spero possa trovare qualcuno che gli piaccia come successe con Niccolò.

Verso le 21.30 mettiamo a dormire i bambini e ci trasferiamo in camera per continuare a seguire il Festival.


Questa settimana è passata in fretta, siamo a venerdì e sono uscita prima dal lavoro per andare alla lezione di Anita.

- Ciao bella! -

- Ciao Giada. - e ci abbracciamo. - Fabrizio? - le domando non vedendolo presente e so che ha accompagnato lui Anita data la storia su Instagram che ha messo lui stesso mentre i due ascoltavano Fasma, un ragazzo delle nuove proposte di Sanremo che ha conquistato sia padre che figlia.

- Sta al bagno. -

- Tipico. - scherzo io.

- Esatto. - e ride anche lei.

Poco dopo compare Anita in tutù e trovo che sia a dir poco adorabile. - Che cucciola. - dico io e Giada ovviamente approva.

- Eccome. - e Fabrizio mi abbraccia da dietro. - Quanto è bella? - ci domanda.

- Troppo pure se t'ha staccato la faccia. - scherza Giada.

Io rido. - Si beh Fabrizio non ce lo vedo con il tutù. - le dico e trovo ovviamente il consenso di entrambi.

- T'immagini qui tra qualche anno con una bambina nostra? - mi chiede Fabrizio e ancora una volta mi stupisce la capacità che ha di leggermi nel pensiero.

- Ci stavo proprio pensando. - e gli sorrido.

Lui fa lo stesso e poi ci concentriamo attentamente sulla lezione di Anita.


* Buongiorno come va? Spero tutto bene! Sono tornata con un nuovo capitolo. Irene ed Ermal sono riusciti a sistemare tutti i loro problemi e stanno trascorrendo un po' di tempo insieme senza alcuna tensione. Mentre Paola e Fabrizio continuano con i loro lavori e le prove di famiglia e direi che il desiderio di avere un figlio è sempre più forte! Grazie mille a chi legge, vota e commenta sempre. Al prossimo aggiornamento! * 

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