DEEP INSIDE || J.JK βœ“ (Traduz...

By TOMYBELOVEDV_

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[COMPLETATA] ❝ Voglio toccare le parti di te che nessun'altro ha toccato. Voglio possedere quel pezzo di te c... More

Γ— Dominante Γ—
! IMPORTANTE !
Capitolo 1 | In ginocchio
Capitolo 2 | Rovente
Capitolo 3 | Solo io posso toccarti
Capitolo 4 | Vieni per me
Capitolo 5 | Starboy
Capitolo 6 | A porte chiuse
Capitolo 7 | In basso per te
Capitolo 8 | Sotto al tavolo
Capitolo 9 | Notte piccante
Capitolo 10 | Senza mai smettere
Capitolo 11 | Solo mia
Capitolo 12 | Dominami
Capitolo 13 | Segreto indicibile
Capitolo 15 | Dimmi belle bugie
Capitolo 16 | Tieniti a me
Capitolo 17 | Perdonami
Capitolo 18 | L'amore non Γ¨ una scelta
Capitolo 19 | Perderti
Capitolo 20 | Possessivo
Capitolo 21 | Parole che feriscono
Capitolo 22 | Controllami
Capitolo 23 | Perderti
Capitolo 24 | Senza te
Capitolo 25 | Lasciami
Capitolo 26 | Non come te
Capitolo 27 | Appetitoso
Capitolo 28 | Infiammato
Capitolo 29 | Comportarsi in modo curioso
Capitolo 30 | Amore senza fine
- Ringraziamenti.
100k letture ❀️‍πŸ”₯

Capitolo 14 | Proteggimi

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By TOMYBELOVEDV_


"Vedi...Jungkook...non so come ha potuto scoprirlo ma...quando sono stata con Jaemin, lui ha voluto filmare il tutto per poi riguardarlo in modo da migliorarsi. Mi aveva promesso che non l'avrebbe mostrato a nessuno tenendolo solo per sè. Ti giuro che è stato registrato quando lo stavamo facendo e l'ho fatto solo con lui, nessun'altro." il mio cuore batte forte contro il petto, ogni colpo mi toglie l'aria dai polmoni come se fossi sul punto di morire.

Lui mi guarda dritto negli occhi senza muoversi o dire nulla, il mio corpo si congela al suo posto e non mi permette più di ragionare lucidamente. Riesco a intravedere le vene delle sue mani scoppiare, mentre schiaccia con esse il volante in pelle. Le maniche della sua camicia sono arrotolate sulle braccia, deve averle tirate su mentre litigava con la ragazza.

"Guardami negli occhi e giurami che mi stai dicendo la verità." non sbatte più nemmeno gli occhi, il mio sangue brucia il mio corpo dall'interno. Mantengo il contatto visivo per mostrare la mia onestà. "Te lo giuro Jungkook. Non ti mentirei mai."

Stringe la mascella e sposta lo sguardo di fronte a sè, la mano vola sul cambio dell'auto. "Mettiti la cintura." accende il motore e mentre faccio ciò che dice, non riesco a non preoccuparmi. "Che stai facendo...?"

"Se Jaemin è l'unico ad avere quei video, significa che è stato lui a diffonderli." avvia l'auto senza aspettare oltre, non mettendosi nemmeno la cintura come invece ha ordinato a me. Sento che sta per succedere qualcosa di brutto. "Jungkook, so che sei incazzato ma ti prego, non fare nulla di incosciente. Non voglio che tu finisca nei guai..."

"Gli darò quello che si merita, questo è quanto. Tu rimarrai in macchina, me ne occuperò io." la sua severità mi fa tremare le ginocchia, non importa il fatto che io sia seduta, cercando di stare calma. Non mi piace parlare quando lui è in questo stato ma se non lo faccio, potrei pentirmene. "Cerca di non commettere un errore Jungkook...ti prego..."

Non dice più nulla, sicuramente questo non gli farà cambiare idea. Ho paura.

10 minuti dopo...

"Jungkook..." esco dall'auto senza permesso, correndogli dietro per poi afferrargli la mano in modo da evitare che possa spaccare la faccia a Jaemin. "Parlagli e basta, non fare nient'altro." lo seguo in direzione della porta di casa dell'uomo.

"Lasciami Aeri, sono serio." avvolge le dita attorno al mio polso per allontanarmi e sbatte sulla porta non appena la raggiungiamo. Io non sto a sentirlo e intreccio le braccia sul suo corpo da dietro. "Lo sai che te ne pentirai se agisci spinto dal momento, Jungkook...ti conosco adesso."

"Aeri, potrei mettermi ad urlare per farti smettere. Non farmelo fare, piccola." spinge via le mie braccia senza nessuno sforzo e la forza che impiega mi segna la pelle, dal momento che non ha altra scelta se non usare le maniere forti. Proprio quando speravo che Jaemin non fosse a casa, la porta si apre e Jungkook irrompe all'interno dell'abitazione in un lampo. "Tu, figlio di puttana-" lo afferra per il colletto spingendolo all'indietro e facendogli colpire piuttosto brutalmente il muro. "Dove sono quei cazzo di video?"

"Di cosa diavolo stai parlando Jungkook? Che sta succedendo?" Jaemin lo guarda con un'espressione scioccata in volto. Il più alto lo tiene fermo contro il muro mentre i muscoli delle sue braccia sono più contratti che mai. "Ti sei filmato insieme ad Aeri quando entrambi stavate facendo sesso. Mh? Dove sono quei fottuti video adesso?"

"Io..." i suoi occhi offuscati dalla paura ricadono sui miei e il tempo si ferma per un secondo. "Aeri...mi avevi promesso che non ne avresti parlato con nessuno..."

"Smettila di fingere di non saperlo!" La forza di Jungkook spinge l'uomo di nuovo contro il muro, l'impatto fa gemere di dolore Jaemin. "Jungkook...sono serio adesso! Lo sai che non farei mai una cosa del genere! Spiegami cosa cazzo sta succedendo!"

"Jaemin...una ragazza ha detto a Jungkook di avere i video che hai fatto tu con il tuo telefono, ha minacciato di pubblicarli dappertutto solo per rovinare la mia vita." rimango calma il più possibile in modo da non crollare. "Chi è questa ragazza?"

"Hashley..." pronuncio il suo nome che brucia dentro la mia gola e l'unico modo in cui lui risponde è accigliarsi confuso. "Hashley? Ragazzi...vi giuro su qualunque cosa della mia vita che non ho mai condiviso o mostrato quei video a nessuno. Posso giurarlo sui miei genitori e sul mio fratellino, li ho tenuti per me stesso." i suoi occhi ricolmi di terrore deviano tra me e Jungkook.

Potrei pure essere ingenua ma per me, sta dicendo la verità. Non giurerebbe mai sulla sua famiglia e non reagirebbe nel modo in cui invece ha reagito. Non è quel tipo di persona e Jungkook dovrebbe saperlo. "E allora perchè cazzo ha quei video? Jaemin cazzo, smettila di mentirmi o ti uccido se Aeri finisce nella merda!"

"Jungkook non so come diavolo ha avuto quei video. Adesso ti sto dicendo la verità! L'ho semplicemente incontrata settimane fa ad una festa. Non sapevo nemmeno che lavorasse con voi!" guarda Jungkook dritto negli occhi, sembrando e risultando sincero. Non so cosa credere in questo momento.

"Sei un fottuto bugiardo!" la sua voce diventa sempre più profonda, quasi sul punto di raggiungere un punto troppo alto per non spezzarsi. Ad ogni modo, lo lascia andare e si allontana. "Mostrami dove tieni quei video. Ora."

Jaemin si strofina il collo nervosamente e per non far infuriare ancora di più Jungkook, fa come chiede e afferra il cellulare lasciato sul tavolino per poi avanzare verso la sua camera guidandoci. "Lo giuro Jungkook...non avrei mai voluto che tutto questo accadesse. Non so nemmeno come è riuscita ad averli..." continua a scusarsi mentre raggiungiamo la sua stanza. Apre la porta e ci fa entrare.

Quando Jungkook è completamente infuriato come adesso, riesco fisicamente a sentire la colonna vertebrale intorpidirsi. E' fin troppo folle.

Noto le mani di Jaemin tremare mentre accende il suo portatile e sento un po' di pietà nei suoi confronti. Tuttavia rimango zitta, non spezzando il silenzio che grava pesantemente sopra di noi. Fa tutto velocemente e allo stesso tempo ansiosamente, il mio stomaco si rigira su se stesso al pensiero che Jungkook possa vedere le immagini di quei video.

"Eccoli..." sposta la sedia di lato, permettendo a Jungkook di piegarsi e controllare il file pieno di video. Non riesco nemmeno a vedere quanti sono, riesco però a contarne più di dieci diversi. "Li avevo nel mio telefono alcune settimane fa però poi li ho cancellati per metterli qui."

Senza nessun tipo di avviso Jungkook tocca il pulsante, cliccando uno dei video a caso, uccidendomi con una sola azione del dito. Sto seriamente per svenire, sia per l'imbarazzo che per la paura.

Rimaniamo tutti in silenzio e i suoni disgustosi del video che si sta riproducendo riempiono l'intera camera. Sentire me stessa, gemere insieme a Jaemin mi fa stare male. Non so il motivo però mi fa venire voglia di scomparire da qui. E' peggio che sentire la mia voce in una registrazione, cento volte peggiore.

Improvvisamente Jungkook chiude il computer. "Per quale motivo hai registrato tutto questo?"

"Io...ehm..." si gratta la testa, distogliendo lo sguardo da quello di Jungkook dal momento che dev'essere insostenibile. "Volevo guardarlo e...semplicemente aiutarmi a migliorare le mie capacità.."

"Migliorare le tue capacità? Che razza di scherzo è questo?" il corvino-biondo non ci va affatto piano con lui, non riuscendo più a mantenere la propria compostezza. "Come puoi migliorare le tue capacità solo guardandoti mentre la scopi?!"

"D'accordo...!" Jaemin alza la voce di punto in bianco. "L'ho fatto anche per masturbarmi davanti ad essi! Sei contento?! Perchè devi mettermi in imbarazzo in questo modo Jungkook?!"

"Metterti in imbarazzo?" la sua voce si approfondisce ad un livello pericoloso, questo significa che sta per sbroccare. "Lo sai come si sentirà Aeri quando quella stronza pubblicherà quei video ovunque?! Come cazzo farà a gestirlo quando centinaia di persone vedranno quella merda e vedranno solo la sua faccia ma non la tua?! Eh?!"

"Per l'amore del cielo, non ho mai dato a nessuno quei maledetti video! Questa fottuta puttana deve aver guardato nel mio telefono quando non ero attento ma ti sto dicendo la verità! Non ho mai diffuso quei video!" trova nuovamente il coraggio di mantenere il contatto visivo con lui. In questo momento mi sento vuota, non so nemmeno cosa fare o dire.

"Dammi il tuo telefono." estende la mano verso di lui mentre riapre il computer. Jaemin digita la password del dispositivo e lo porge a Jungkook. Quest'ultimo afferra rudemente il cellulare e con un singolo click, tutti i file del computer vengono eliminati. "Ma che cazzo-?! Perchè l'hai fatto?!"

"Stai zitto cazzo." Jungkook si raddrizza con gli occhi puntati sullo schermo del telefono, sicuramente controllando che nulla di quei video sia rimasto nel dispositivo. "Non ho nemmeno delle copie!"

Jungkook lo incenerisce con lo sguardo mentre delle parole risuonano forti dalla sua bocca. "Quella ragazza in quei video è mia, chiaro? Se pensi di poterti masturbare davanti ad essa, puoi fottutamente sognartelo."

"Sei un coglione..." mormora sottovoce, credendo che Jungkook non l'abbia sentito. Ad ogni modo quest'ultimo gli lancia indietro il telefono che ricade sul suo grembo. "E adesso vedi di darti una cazzo di mossa e risolvi questo problema se non vuoi che ti uccida." le sue ultime parole rimangono forti e chiare mentre avanza verso di me per poi afferrarmi la mano, trascinandomi fuori da lì.

"Jungkook, e se lei pubblicasse quei video...?" pronuncia la mia voce, tremolante e piena di paura. "Non preoccuparti di niente piccola, me ne occuperò io." la sua voce adesso è dolce mentre parla con me e ci riaccompagna alla sua auto.

...

1 am.

JUNGKOOK POV

I miei occhi si schiudono con lentezza, non c'è nessuna luce o raggio di sole ad accecarmi come accade di solito, quando mi alzo per andare a lavoro. Non vedo niente in mezzo a quell'oscurità notturna che ci immerge nel nero profondo come la pece. In pochi secondi se non addirittura meno, noto che qualcosa non va.

Sono solo nel letto, la luce del bagno passa attraverso i piccoli spazi sotto la porta e le pareti e riesco a sentire alcuni suoni provenienti da lì. Il cucciolo di Aeri che è qui solamente da questa sera, è seduto di fronte alla porta piangendo piano, dandomi la sensazione che la mia bambina possa essere nascosta dietro quei muri, probabilmente lottando con qualcosa, tutta sola.

Non ci penso due volte prima di uscire dal letto, raccogliere il mio intimo da terra e indossarlo mentre Koya mi sente compiendo un percorso verso di me. In un primo momento rimango un po' sorpreso ma poi mi rendo conto del perchè si comporta così. E' in piedi su due zampe e continua a saltellare con esse contro i miei polpacci, come se mi stesse chiedendo di raggiungere il bagno. Passo la mano sul suo pelo bianco morbido e mi alzo, seguendo i suoi passettini veloci che mi guidano verso quella porta.

Gratta la porta con parecchia veemenza e una volta che afferro la maniglia, mi piego e lo prendo in braccio con una sola mano per poi bussare sulla superficie. "Aeri?"

La serratura della porta si sblocca immediatamente, il rumore di lei che tira su col naso risuona chiaro. "Sì?" la sua voce tremolante mi costringe ad aprire la porta senza chiedere il permesso, sapendo già cosa sta succedendo e sento il mio cuore soffrire. Appoggio Koya sul pavimento e spengo di nuovo le luci per poi avanzare verso di lei, dove il piccolo cucciolo si è già affrettato.

"Piccola..." il dolore mi affligge e lei scoppia a piangere non appena la raggiungo, la prendo tra le braccia e la riporto in camera. So il motivo di quel pianto e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è uccidere tutte quelle persone che hanno causato tutto questo. "Hey, calmati..." mi siedo sul letto e la faccio appoggiare sulle mie gambe in modo da essere uno di fronte all'altra. Sollevo le lenzuola sopra di noi e la stringo forte a me. "Piccola, dimmi cosa ti sta passando per la testa..."

"Sono spaventata Jungkook..." le sue braccia si avvolgono disperatamente attorno a me mentre la sua testa è seppellita contro il mio petto. Le sue lacrime mi ricadono sulla pelle e cerco di rimanere calmo il più possibile. "Non c'è motivo di essere spaventata, piccola. Jaemin cancellerà tutto quanto e nessuno pubblicherà quei video." la rassicuro, anche se queste potrebbero essere promesse che potrei non riuscire a mantenere. Con le mani le accarezzo la schiena in modo da confortarla e calmare il suo respiro che adesso risulta fin troppo irregolare e veloce. Premo le labbra sulla sua fronte e asciugo via le lacrime dalla sua guancia. "Il mio cuore soffre quando sei in questo stato piccola mia..."

"Mi dispiace..." si soffoca con le sue stesse parole e la sua voce si incrina, spezzandomi ancora di più il cuore. Raddrizzo la schiena, sentendomi male per quello che ho appena detto e la tengo stretta contro di me, le sue gambe sono avvolte attorno a me. Le bacio una spalla e la cullo lentamente con Koya accanto a noi, preoccupato tanto quanto me per la nostra donna. "No...non dirlo piccola. Sono io quello a cui dispiace..." le pettino i capelli e continuo a far dondolare i nostri corpi aggrovigliati da una parte all'altra, incrociando le dita per far sì che questo problema finisca il prima possibile.

Non l'ho mai vista così ferita prima e adesso che sto affrontando tutto questo, riesco a vedere quanto possa essere debole il mio cuore. Non è solamente un dolore mentale, ma anche fisico e vorrei che questo potesse essere successo a me e non a lei, non posso sopportarlo.

"Farò di tutto per evitare che accada qualcosa di brutto, te lo prometto." la mia mano rimane sulla sua nuca e le mie dita si muovono tra i suoi capelli. Metto a riposo la sua mente con quello che posso e le faccio la doccia con i miei baci. "Hm? Lo sai che non permetterei mai a nessuno di ferire la mia piccola, vero?" le parlo piano, piegando la testa in avanti guardando il suo viso sepolto sul mio petto dall'alto. Annuisce e schiaccia la guancia contro di me, sicuramente sentendo il mio battito accelerato. Io le pettino i capelli delicatamente e nel mentre osservo i suoi lineamenti, posando un bacio pieno d'amore sulla punta del suo naso, facendo lo stesso sulla fronte e sulla tempia.

Non mi sono mai sentito così impotente in vita mia. So che una volta che quei video saranno pubblicati, non sarò in grado di bloccare gli innumerevoli problemi che ne conseguiranno. L'unica cosa che potrò fare sarà quella di tenerla lontana dai social media e non farla ritornare a lavoro. Tutto va veloce ultimamente e sono spaventato anche io, solo che non lo do a vedere per non peggiorare le cose per lei.

"Piccola mia..." le sussurro io, forzando un sorriso in modo che lei lo veda e magari si senta meglio. Sollevo il suo viso facendo incontrare i nostri occhi e mi torturo a vederla anneggare tra le lacrime, piena di tutta quell'angoscia che non sono in grado di portarle via. La tengo ferma con un braccio e con l'altro libero cancello quelle lacrime che scorrono così tanto frequentemente. "Andrà tutto bene piccola. Ti amo e ti proteggerò da cose o persone cattive...te lo prometto." parlo a cuore aperto con voce bassa, sapendo quanto le piaccia quando parlo in questo modo.

Le sue piccole mani non lasciano mai la mia schiena e rivolge gli occhi in basso, soffocandosi nei singhiozzi. Posiziono le braccia attorno ai suoi fianchi e la bacio sulla fronte, rimanendo semplicemente in silenzio. Magari ha solo bisogno di questo. Delle mie braccia attorno a sé, del mio conforto, dei miei baci. Probabilmente le mie parole sarebbero di troppo.

"Piangi se ti fa sentire meglio amore..." la punta del mio naso sfiora una delle sue guance. La mia voce bassa e delicata le dà il permesso di procedere e di non vergognarsi di fronte a me. E sentendo che le sue lacrime non hanno intenzione di smettere, mi appoggio alla testiera del letto con la schiena, accompagnandola con me nei movimenti e lasciandola stare su di me mentre butta fuori tutte le sue emozioni. Afferro alcuni fazzoletti dalla scatola e le sollevo il mento per soffiarle il naso. "Soffia." le sorrido e lei lo fa, quindi pulisco e poi asciugo il suo naso colante. "Ecco qua." per il momento appoggio i fazzoletti sporchi sul comodino e mi metto in una posizione più comoda, coprendo poi il suo prezioso corpo mentre continuo a tenerla con me.

"Se cantassi molto piano pensi che ti aiuterebbe a calmarti e a dormire?" faccio passare il retro delle mie dita sulla sua guancia bagnata ancora una volta, rimuovendo quella tristezza dal suo viso che non mi piace. Un delicato ma tremolante "sì" vola via dalla sua bocca e così, la tengo tra le braccia come una bambina iniziando poi, a cantare per lei.


- Il giorno dopo -

10 am.

"Piccola..." passo le dita tra i capelli di Aeri mentre dorme ancora. Ho deciso di non andare a lavoro oggi in modo da controllarla e tenerla qui, lontana dai problemi e adesso che ho finito di pulire casa, dato da mangiare a Koya e preparato la colazione, mi prendo tutto il tempo necessario per svegliarla.

Non ho mai dovuto prendermi cura di un cucciolo o di un gatto ma Dio...questo piccoletto è una vera e propria batteria, non si stanca mai.

La mia piccola schiude gli occhi e dolcemente viene accolta da questo nuovo giorno senza luce, dal momento che ho abbassato le tende per lei. Mi piego in avanti con un sorriso e mi sdraio accanto a lei accarezzandole una guancia. "Piccola mia..." mi comporto da infantile e faccio del mio meglio per farla sorridere. Non appena il suo sguardo incrocia il mio, le regalo un sorriso raggiante, in modo da curare il suo cuore spezzato e premo un bacio sulle sue labbra.

"Mi sei mancata mentre dormivi..." pronuncio io sulle sue labbra, per poi sentirmi l'uomo più felice sulla terra quando percepisco le sue labbra incurvarsi contro le mie. Ciò significa che sono riuscito a creare un po' di felicità sul suo viso angelico. Le mie dita continuano a sfiorare la sua pelle liscia e i nostri occhi nuotano entrambi nell'anima dell'altro. Premo un altro bacio sulle sue labbra e la sento accocolarsi a me, avvolgendo il mio proprio corpo con il mio.

"Uhh...mi piace quando lo fai." la tengo stretta e le bacio l'orecchio e il collo. "Non vuoi più parlarmi piccola?" le punzecchio la vita molto dolcemente e il suo corpo si contrae facendomi ridere. "Sì, invece..." la sua voce che mi parla all'orecchio mi fa svolazzare il cuore e la bacio di nuovo, girandomi di schiena in modo da averla su di me. "Il tuo pancino è pronto a mangiare tutto il cibo che ho cucinato per te?"

"La mia pancia non è piccola..." mormora piano, parlando a caso. "Sì che lo è. E' un piccolo pancino che amo tanto."

"Smettila di essere così dolce, il mio cuore si sta sciogliendo." le sue guance si schiacciano contro le mie e il suo sorriso ormai è ovvio grazie a questo stretto ma adorabile contatto. "Non ti piace...?" le mie insicurezze a riguardo riemergono, temendo che potrebbe piacerle solamente il mio lato dominante e non questo imbarazzante e infantile.

"Non mi piace..." scuote la testa e mi pugnala al cuore con la sua risposta diretta. "Lo amo."

In un secondo rilascio un sospiro di sollievo. Il suo piccolo scherzo mi ha ucciso e allo stesso tempo resuscitato. Grazie a Dio, per un momento ho pensato fosse seria.

"E allora non ho intenzione di smettere..." sbaciucchio il suo collo e mi raddrizzo tenendola tra le braccia. La sollevo e usciamo entrambi dal letto lasciando insieme la stanza. "Ti ho cucinato la colazione, voglio che mangi bene. D'accordo?"

"Va bene..." non allenta la presa sul mio collo e rimane tra le mie braccia. La porto in cucina e veniamo seguiti dal suo cucciolo che lei ama più di qualsiasi altra cosa. "Non preoccuparti per Koya, gli ho dato da mangiare e ha già bevuto." la rassicuro io prima che potesse chiedermelo.

"Okay..." mi dà un bacio sulla guancia e lentamente si lascia andare mentre io la appoggio su una sedia attorno al tavolo. "Di solito mi faccio una doccia e lavo i denti prima di mangiare però..." afferra il bicchiere di latte freddo che le servo e beve.

"Va bene, puoi farlo dopo." mi siedo al suo fianco e osservo Koya che cerca di salirle in grembo senza fermarsi. "Koya, questo non è per te..." con la sua voce dolce cerca di farlo smettere e lo mette seduto accanto a lei in modo che possa guardare. E' adorabile da morire con il suo pelo lungo, morbido e bianco. Potrei coccolarlo per tutto il giorno.

Sorrido alla vista di questi due bimbi e la mia attenzione devia, dal momento che sento il telefono vibrarmi nella tasca dei pantaloni della tuta. Do subito un'occhiata al numero che mi sta chiamando dato che Aeri si sta godendo il cibo. Rispondo non appena leggo il nome del mittente e lascio la stanza, assicurandomi che lei non possa sentirmi.

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