Pov T/n
I thought I found a way, yeah
But you never leave
So I guess I should stay for now
Oh, I hope someday I can find a way out of here
Even if it will take me a night or a hundred years
I need a place to hide, but I can't find one near
I want to feel alive, outside I can fight my fear
"Io entro per primo, la donna è mia, l'uomo è tuo" ordinò Offenderman, annuisco salendo le scale e respirando profondamente.
Offenderman apre la porta principale della casa entrando e la stessa cosa feci anche io, saliamo le scale cominciando ad aprire ble porte silenziosamente, Offenderman mi fa segno di averli trovati.
Cado sopra l'uomo facendolo svegliare di scatto insieme alla donna che rotolò fuori del letto cadendo.
L'uomo mi guardò un momento chiedendo che cosa volessimo, pregando per la loro vita, cerca di ribellarsi ma la mia presa e forte, e salda.
Guardai il suo collo, vedendo la vena pulsargli, i miei occhi cominciarono a diventare rossi, i miei canini allungarsi e un'improvvisa voglia di nutrirmi di lui.
Mentre lui urlava, ma poi smise abbandonandosi al dolore.
I miei canini attraversarono la sua pelle come un ago, il sapore metallico del sangue arrivò alle mie papille gustative, affondai ancora di più, la fame prese il sopravvento e l'istinto animale prese il controllo, fino a quando la sua testa cade a terra,
Mi alzai dal letto pietrificata, da ciò che avevo appena fatto senza nemmeno essermene accorta, i miei occhi si fermarono a guardare lo specchio dietro di me,e quasi non mi riconobbi.
Le mie labbra completamente macchiate di sangue, e la mia maglia sporca anche essa del rosso metallico del sangue, i miei occhi rossi formando delle vene, ma poi ritornarono normali.
"I tuoi occhi diventeranno così se non ti nutri" disse Offenderman accanto a me, completamente macchiato anche lui di sangue.
"E se io non volessi?" chiesi.
"Oramai quegli occhi fanno parte di te come il mostro che c'è in te" rispose si avvicinò mettendosi dietro di me e guardandomi.
"Adesso devi mettere la tua firma" disse
Presi del sangue dal corpo della mia vittima, cominciando a scrivere sul muro.
Il tempo avanza a passo diverso con diverse persone. Ti dirò con chi il tempo va d’ambio, con chi il tempo va al trotto, con chi il tempo va al galoppo, e con chi sta fermo.
The dark monster
Guardai la lunga frase di William Shakespeare, quella stessa frasi, ma l'ultima parte parla di me, il mio tempo ad un tratto si è fermato, e non sa come riprendersi.
Guardai la testa del l'uomo che avevo fra le mani, stesi il corpo mettendogli la testa e chiudendo i suoi occhi, uscì fuori dalla porta, inspira i l'aria fredda e mi trasformai in licantropo correndo per i boschi.
Quando arrivai a casa vado immediatamente in bagno chiudendomi a chiave, mi tolgo velocemente i vestiti, e vado sotto il getto d'acqua, sotto i miei piedi l'acqua diventa rossa, alzai la testa chiudendo gli occhi e lasciandomi travolgere dalla'acqua calda.
Non piansi, non urlai, non mi sentì in colpa, nel mio corpo sentivo solo il freddo glaciale.
Mi chiedo il perché non mi sentivo in colpa, e non avessi un rimorso nel aver ucciso un uomo, e la cosa non mi fece piacere, anzi mi confondeva ancora di più.
La mia mente vagava e pensava a quel breve attimo del bacio tra me e Jeff.
Jeff cominciò ad approffondire il bacio, misi le mie gambe sulla sua vita, sapevo che me ne sarei pentita, ma non potevo rifiutarmi, il suo tocco mi bruciava, le sue mani si muovevano esperte sotto la mia maglia, mi sbatte contro il muro.
Gli tolgo la maglia e di conseguenza lui la toglie a me, stava per togliermi il reggiseno fino a quando sentiamo la porta principale aprirsi bruscamente, questo era Offederman.
Mi rimisi la maglia e di conseguenza Jeff si rimise la sua.
"Devi andare" dissi mentre lui scosse la testa.
"Io non ho paura di lui" disse.
"Io non ho paura per me, ma per te" dissi ad un tratto, lui si fermò di scatto, e quando mi accorsi di quello che avevo detto era troppo tardi, perché i suoi passi stavano venendo verso di me
"Vai" gli dissi mente lui annuì.
"Ci vediamo davanti al lago" disse uscendo dalla finestra.
Mi misi l'intimo e una felpa larga nera, e delle pantacalze altrettanto bere, e delle scarpe bianche, scesi di sotto e Offenderman venne verso di me
"Dove vai?" chiese
"Vado ad allenarmi" dissi voltandogli le spalle.
"Quell'uomo era un assassino e la donna una prostituta" disse, mi girai di scatto guardandolo con occhi freddi.
"Ma non meritavano di morire" dissi andandomene, arrivai davanti al lago e trovai Jeff seduto a terra che contemplava il cielo.
Mi sedetti accanto a lui un po' più distante, mi guardò con i suoi occhi freddi, per poi prendere parola
"Ci sei riuscita?" chiese e io guardai il lago che mostrava il mio viso, più guardavo il mio riflesso, più non mi riconoscevo, annuì non riuscendo a guardarlo negli occhi.
"È stata la fame ad aiutarmi" dissi guardandolo negli occhi.
"Allora che cos'è che non va?" chiese.
"Non ho rimorso, non ho nemmeno pianto, vuol dire che sono un mostro" dissi abbracciando le mie gambe e appoggiando il mento sulle ginocchia, lui non rispose rimase in silenzio, alzandosi.
"Ma allora perché non mi sento in colpa?" chiesi ma lui non rispose, mi alzai ripetendo la domanda ma lui stava zitto a fissarmi, forse i suoi occhi cercavano di dirmi che avrei dovuto sapere la risposta da sola, mi.guardò un'ultima volta voltandomi le spalle e andandosene
Entrai nella mia stanza chiudendo la porta a chiave e buttandomi sul letto, non capivo deo perché Jeff non rispondesse alla mia domanda, ma evidentemente era orgoglioso nel avermi fatta diventare un mostro.
Cercai di dormire inutilmente, mi alzai andando in biblioteca gira per tutta la stajza leggendo i titoli del libro, e osservando l'immagine della copertina e cercando di immaginare la storia.
Entrò Offenderman appoggiandosi al muro, e osservandomi attentamente anche se non ha gli occhi, sentivo che mi stava osservando.
"Ancora sveglia?" chiese e io annuì dicendo di non riuscire a dormire.
"Stai pesando all'uomo che hai ucciso oggi?"
"Si, quando ho cominciato a nutrirmi di lui, e quando ho sentito il sapore metallico del sangue, non riuscivo a smettere di nutrirmi fino a staccargli la testa, e dopo che la sua testa si staccò dal suo corpo, non ho provato dolore o sensi di colpa, ma piacere" dissi continuando a guardare la biblioteca davanti a me.
"Perché una volta che l'oscurità ti abbraccia, non puoi più libera te ne" disse andandosene.
Rimasi a lungo nella biblioteca, per poi andare nella mia stanza, appena aprì la porta vidi Jeff di spalle che osservava il paesaggio fuori dalla finestra, appena si accorse della mia presenza si girò verso di me.
"Cosi sei the dark monster, stanno parlando tutti di te" disse.
"Ne sono contenta" ribatti togliendo la giacca e andando in bagno ignorandolo, mi disfai dei miei vestiti, entro dentro la doccia , vengo investita dall'acqua calda, proveniente dal getto d'acqua, all'improvviso sento una spugna piena di sapone accarezzarmi la schiena.
Il mio respiro diventa forte, il mio cuore batte forte fino ad arrivarmi in gola, la sua mano libera accarezza il centro della mia schiena facendomi rabbrividire.
Mi giro verso di lui guardando i suoi capelli bagnati sotto il getto d'acqua, il suo respiro era affannoso, di desiderio, dentro i suoi occhi si intravedeva una scintilla.
La mia testa diceva di uscire, ma il mio cuore diceva tutt'altro, la mia maschera dal vestito bianco diceva di andarmene prima di fare qualcosa di avventato, mentre quella dal vestito rosso diceva di lasciarsi bruciare dal desiderio, mentre io non facevo altro che pensare alle sue mani sul mio corpo, e vinse la maschera cattiva.
Gli accarezzai capelli nero pece e bagnati, e lo baciai senza esitare e lui mi strinse a se come se mi amasse, ma sapevo benissimo lui non poteva amare.
Misi le mie gambe attorno alla vita, e lui mi sbatte contro il muro facendomi gemere dall'eccitazione.
Le sue mani esploravano ogni parte del mio corpo, insieme alle sue labbra, ho provato a fuggire da questa gabbia, ma lui fa di tutto per fare in modo che non esca.
Entra dentro di me si fisicamente che mentalmente, le nostre anime sporche e piene sangue si erano cercate per tanto tempo, e una volta che si trovarono non si volevano più lasciare.
Mi aggrappò alla sua schiena graffiandola, le nostre labbra si uniscono insieme alle nostre lingue che danzano per la prima volta volontariamente.
Aprò lentamente gli occhi ritrovandomi un braccio sulla mia vita, quello di Jeff che dorme con la maschera sugli occhi, dalle tende si può vedere il sole.
Vedo Jeff agitarsi nel sonno, mi metto a cavalcioni su di lui e cominciai a chiamarlo, gli tolsi la maschera dagli scuotendolo, ma lui non si svegliava.
Lo baciai sulle labbra, e lui si fermò svegliandosi, mi strinse a se lasciandosi andare, e si mise a cavalcioni su di me, si staccò da me accarezzandomi i capelli.
Quel gesto mi fece uno strano effetto, e qualcosa stava cambiando, ma non sapevo ancora per certo che cosa il destino avrebbe riservato.