#Paola POV
- E così è vero. - affermo divertita.
- Le strade del Moro so infinite. -
- Ho notato. Mi avevi nascosto per bene questa cosa. - affermo divertita.
- Esatto. - e mi abbraccia.
Siamo al Fabrique a Milano questa sera Fabrizio sarà l'ospite della festa di Natale del Gruppo San Donato.
Saluto le ragazze della Sony che sono presenti anche questa sera e resto dietro le quinte mentre Fabrizio sale sul palco per iniziare ad esibirsi e poco fa ha fatto un post per ringraziare i suoi fan.
- Ma sa i numeri a memoria? - mi chiedono divertiti i dipendenti della Sony.
- Su questo è proprio un precisino quindi si. - e ridacchio.
Il pubblico in sala non si aspettava minimamente la presenza di Fabrizio tanto è vero che sento alcuni fischi alzarsi e io sento il sangue ribollire.
- Stanno fischiando? -
- A quanto pare. - e alzo gli occhi al cielo. - Sta gente non sa cosa è il rispetto. -
- Calmati. - mi dice Maurizio.
- Sai come sono fatta e se mi toccano il mio uomo scatto prima come donna e poi come fan. -
- Lo sappiamo. -
Cerco di mantenere la calma perché so già che Fabrizio ha percepito tra il pubblico che c'è qualcosa che non va.
Pace è appena terminata e di fretta Fabrizio torna dietro le quinte.
Gli sorrido debolmente e lui fa lo stesso.
- Noi abbiamo portato torta e spumante visto che poi torni a Roma e non ci vedremo fino a dopo le feste. - dicono le collaboratrici della Sony.
- Splendida idea. - dico loro.
- Annamo. - e Fabrizio mi trascina verso i camerini seguiti da tutta la band.
- Stai bene? -
- Circa, cerco de non pensare. -
- Mi dispiace. - e gli accarezzo il braccio.
- Sta tranquilla. - e mi abbraccia. - Passerà anche questa. La gente non sa cosa è er rispetto a questo punto. -
- E tu meriti il rispetto della gente e del mondo intero perché sei un essere troppo speciale. - gli dico decisa.
Lui mi sorride questa volta un sorriso vero. - Te amo! -
- Ti amo anche io. -
Siamo tutti in camerini. - Splendida torta. - affermo divertita mentre Fabrizio scherza con il coltello tra le mani e scatto un po' di foto ricordo.
- Ma domani torniamo davvero a casa o pensi di avere altre sorprese? - chiedo divertita mentre assaggio questa splendida millefoglie.
- Domani torniamo a casa. -
- Ottimo. - e gli sorrido.
- Impaziente? - mi chiede Luca.
- Beh scendo a Roma e poco dopo devo risalire solo che non mi va già di fermarmi e lasciare troppo solo questo uomo. - indico Fabrizio e gli circondo il collo con le braccia.
- Vuoi strozzarme? -
- No. -
- Ma non te fidi? - rincara la dose Daniele.
- Mi fido ciecamente è che mi mancherebbe troppo e già i primi mesi siamo stati lontani ed era difficile. -
- Capisco. - e mi sorride.
- Quindi Natale sali a Brescia? -
- Si. Non volevo lasciare da sola mia mamma e per quest'anno non si spostano i miei. Mio papà deve lavorare. -
- Quindi pensi che l'anno prossimo sarà diverso? - mi chiede Fabrizio.
- Sicuro, io almeno ci spero e spero che tu sarai d'accordo per trascorrere le feste tutti insieme. -
- Ovvio. - e mi sorride. - Aspetta. - e si avvicina baciandomi. - Eri sporca. -
- E dirlo? -
- Nah così ce sta più gusto. - e ride coinvolgendo tutti.
- Siete proprio belli. - dicono le ragazze della casa discografica e le ringraziamo.
Finito il dolce e i brindisi di rito salutiamo tutti per andare in hotel.
Tra poche ore si rientra a casa, dovrò salutare i ragazzi e sarà veramente dura ma spero di riuscirci.
È sabato pomeriggio quando arriviamo finalmente a Roma.
- Casa dolce casa. - affermo io.
Anche se so che è per poco. - Esatto. Amore ma sei sicura de sta bene? - mi domanda lui mentre appoggia le valigie in camera.
- Mi sento un po' strana un effetti. -
- Cioè? -
- Ho caldo. -
- Mmmh strano. Fa senti. - e si avvicina per sentire se scotto. - Me sa che c'hai la febbre. -
- Scherzi? -
- No. Mo prendo il termometro. -
Alzo gli occhi al cielo, è qualche giorno che sento la gola strana e il naso gocciola più del solito però ho cercato di non darci peso.
- Mettite sotto 'e coperte dai. - e indica il letto.
- Non iniziare a fare l'apprensivo. -
- Me sa che te sei presa l'influenza. -
- Pensi anche io. È qualche giorno che cercavo di non darci peso. -
- E perché non me l'hai detto? -
- Non volevo farti preoccupare. - e gli sorrido. - Però non voglio contagiati. Forse è meglio se torno subito a casa da mia mamma. -
- Che? Contagiarme? Ma manco per idea ormai ho già avuto l'influenza e poi non ho più grandi impegni. -
- Beh tanto devo comunque salire per Natale. -
- Non credo che lei sia tanto d'accordo che tu viaggi con la febbre sa? -
- E quindi che dovrei fare? Ho già prenotato il treno. E non voglio lasciarla da sola. -
- Poi ce pensiamo. Fa vede. -
Tolgo il termometro e leggo la temperatura 37.8.
- C'hai quasi 38. Mo te preparo qualcosa de caldo. -
- Non fare l'ipocondriaco. - gli dico.
- Ce provo. - e mi lascia un bacio a stampo.
Sparisce in cucina e io decido di fare qualcosa di utile ed inizio a svuotare i bagagli per poi accendere la lavatrice.
- Ma sai sta ferma? -
- Difficilmente. -
- Va a letto. Poi te porto la tachipirina quando hai magnato. -
Annuisco solamente mentre torno sotto le coperte. - Ma che ne dici di farmi compagnia? -
- Certo. -
- Però devi cantare il 31. -
- Sarò in forma e sicuro non la prendo di nuovo. -
- Sei troppo sicuro. -
- Ovvio. - e mi stringe a se. - Che te senti? -
- Un po' di mal di gola. Raffreddore e qualche dolore ovunque. -
- Ah ottimo e come ho fatto a non accorgermene. -
- Sono brava a mascherare. -
- Vojo che me dici tutto. -
- Promesso era solo per non farti preoccupare. - gli dico decisa.
- Va bene. Poi chiama tua mamma. - aggiunge lui.
- Pensi che mi arrenderò? -
- Spero o te farà arrende lei. -
- Vuoi coalizzarti con lei? -
- Se necessario. - e ride.
- Scemo. -
Fabrizio accende la tv e poi recupera il mio telefono. - Che fai? -
- Chiama. -
- Dopo. -
Lo vedo sbloccare lo schermo e aprire Instagram ed inizia a fare delle storie che salva nella galleria di noi due che guardiamo la TV abbracciati.
- La smetti di fare storie? -
- Nah. - e ride.
- Mo le pubblico sappilo. -
- Nun ho problemi. -
Recupero il telefono e decido di pubblicarne un paio. < Quando hai la febbre e @fabriziomoropage ti ruba il telefono e ti tortura con le stories. Aiutoooooo 😂😂😂 >
- Stronzetta. -
- Ti amo. -
- Anche io. Tanto. - e mi bacia. - Che vuoi per cena? -
- Non saprei. Decidi tu. -
- C'hai fame? O vuoi sta leggera? -
- Ho fame. -
- Buon segno. - e mi sorride. - Preparo qualcosa così poi te puoi prende le medicine. -
- Va bene. Mi metto sul divano intanto. - gli dico ma prima mi concedo una doccia veloce e accendo la seconda lavatrice e la prima lavasciuga.
- Tu non sai proprio sta ferma ve? - mi chiede Fabrizio quando lo raggiungo in cucina.
- Nah. - e ridacchio.
- T'ho preparato un po' de risotto al pomodoro. -
- Grazie amore, i piccoli? - chiedo poi.
- I piccoli arrivano domani se per te non è un problema. -
- Ma che scherzi? Mi fa piacere, però avvisa Giada che ho la febbre. -
- Già fatto. -
Sorrido e lo bacio. - Sei perfetto. -
- Seh. - e ridacchia.
- Perchè hai sempre da ridire? -
- E' nella mia natura. -
- Eh certo. - e ridacchio.
Aiuto Fabrizio a sparecchiare e accendere la lavastoviglie.
- Relax? - propongo io.
- Ovvio. -
E mi trascina sul divano addosso a lui. - La cosa potrebbe essere interessante. - affermo appoggiando le mani sul suo petto per poterlo guardare meglio.
- Si? -
- Si, moltissimo. - e gli accarezzo la guancia. - Sei stanco? -
- Un po'. -
- Quanto durerà la pausa? -
- Non lo so. - e ride. - Che sei già impaziente? -
- Come te, chi appena si ferma e vuole già ripartire. - affermo divertita.
- Esatto, però me vojo riposà un po'. -
- Io il 7 torno comunque a lavoro. -
- Giusto. - e mi sorride.
- Che ti ridi? Trovi divertente che io lavoro comunque? -
- Beh lavoro pure io eh. - si giustifica lui.
- C'hai ragione. - e appoggio la testa sul suo petto mentre lui mi accarezza la schiena. - Sai che resterei così per sempre? - gli domando.
- Pure io, amo stringerte forte. -
- Il mio poeta. - e faccio incontrare le nostre labbra.
- Hai chiamato tua mamma? -
- No, il 24 salgo, mi sento già meglio. -
- Testarda! - e mi guarda male.
- Mi ami anche per questo. - lo punzecchio sui fianchi.
- Guarda che finisce male. - replica lui.
- Certo. - e lo prendo in giro.
In breve Fabrizio inizia a torturarmi a suon di solletico, rido divertita e penso che questi sono i momenti che valgono oro, i momenti in cui siamo solo noi e lui per me è solamente Fabrizio l'uomo che mi fa battere forte il cuore. Non esiste più nulla all'infuori di noi.
E' domenica e stiamo passando una giornata rilassante con i bambini.
- Siete contenti? - chiedo io.
- Si. - e Anita mi abbraccia. - Stai con noi a Natale? -
- Mi piacerebbe tesoro, ma vado dalla mia mamma e dal mio papà. -
- E non possono venire loro qui? -
La sollevo facendola sedere in braccio a me. - Magari l'anno prossimo, quest'anno è impossibile perchè il mio papà lavora anche il giorno di Natale. -
La piccola annuisce. - Quindi quando torni? - chiede poi Libero.
- Il 27. - dice Fabrizio.
- E tu papi stai con noi? -
- Si, il 25 pranziamo dai nonni poi la sera vado da Paola così saluto la sua famiglia e il 27 torniamo e stiamo di nuovo insieme fino al 30 che dite? -
I piccoli sono a dir poco entusiasti.
Dopo cena Fabrizio ha postato una foto di lui e Anita definendola la cena con la donna della sua vita.
Sorrido divertita e commento il suo post. < Due splendide anime a cena, io e Libero ci sentiamo esclusi però ahahahah >
- Che fai? -
- Rispondo alla tua foto. -
- Vedere. - e mi ruba il telefono.
Scoppia a ridere. - Che siete gelosi? - chiede a me e Libero che è sul divano al mio fianco e ha collaborato al commento.
Lui annuisce e io ovviamente lo imito. - Che dici Any facciamo le coccole anche a loro? - chiede alla più piccola di casa.
E lei non se lo fa ripetere due volte venendo subito a fare le coccole con me.
La stringo e mi rendo conto di quanto questi bambini siano a dir poco adorabili.
- Hai letto i commenti? - mi chiede Fab mentre coccola Libero.
- Su cosa? -
- Sul fatto che dicono che Anita sia uguale a me. -
- Beh è risaputo e ti assomiglia davvero tanto. -
- Trovi? -
- Certo, t'ha staccato la faccia. - e rido.
- Senti lunedì ce vieni alla cena coi miei soci? -
- Ovvio e non mi serviva che mi invitassi. - replico io.
- Perchè? -
- Già me l'avevano detto. - e gli faccio la linguaccia.
- Bambini ma avete visto? -
Le due pesti annuisco. - E sapete che se fa ai bambini monelli? - chiede ancora lui ai due. - Solletico. -
E in breve mi trovo travolta da loro tre e mi rendo conto che siamo sempre più una famiglia e la cosa mi piace da morire.
- Ti rendi conto che ormai siamo una famiglia? - chiedo a Fabrizio quando la tortura è finita e stiamo guardando i piccoli prepararsi per andare a dormire.
- Ed è splendido, ti amo! -
- Ti amo anche io. - e lo bacio.
Mettiamo a letto i due e andiamo anche noi a dormire. - Oh guarda il commento della tua amichetta. - dico notando la fan più rompiscatole di sempre. - Si pensava che ci fossimo lasciati? - chiedo io.
- Ma che te frega. - e butta il telefono sul tappeto e io scoppio a ridere. - Se l'hai rotto vedi. -
- Nah! - e ride.
E così in questo lunedì 23 dicembre ci troviamo a festeggiare con i soci di Fabrizio.
- Domani parti? - mi chiede Daniele.
- Si, torno dai miei per un paio di giorni. -
- Ti mancano? -
- Credevo che non sarei mai riuscita a vivere lontano da casa, fino a prima di conoscere Fabrizio era impensabile per me qualcosa del genere, lui ha cambiato tutte le mie prospettive devo dire e i miei progetti. Sto bene a Roma ovvio che avrò sempre bisogno di mamma e papà. -
- E' normale. -
- Immagino. - e sorrido vedendo la presenza di tanti bambini.
- Come sta andando con loro? - mi domanda Gabriele.
- Benissimo, l'adorano. - dice Fabrizio. - E io so proprio felice che c'hanno sto splendido rapporto. Pensavo che mai nessuna avrebbe conosciuto i bambini ma lei è stata speciale da subito, è la seconda donna della mia vita. -
Sorrido divertita. - Ti perdono solo perchè la prima è Anita e non posso toglierle il posto. -
- Hai superato mi madre però. - e ride.
- Giusto. - e rido divertita anche io. - Comunque ormai dicevo anche a Fabrizio che siamo come una grande famiglia e la cosa mi piace un sacco. -
- Beh si nota che state bene e la stessa cosa i piccoli adorano stare con voi. - fa eco Maurizio.
Scattiamo alcune foto ricordo di questa cena e di questa serata speciale. - Sei stata preziosa in questo tour. -
- Grazie. - e sorrido. - Per me è stato a dir poco un onore. -
Scontriamo i bicchieri per il brindisi e ci scambiamo gli auguri come da tradizione.
- Auguri! -
Salutiamo tutti poco prima di mezzanotte e siamo pronti a tornare a casa. - La valigia? - mi chiede Fabrizio.
- Già pronta, domani mi accompagnate in stazione? - chiedo io sentendo un po' il magone.
Lui annuisce sorridendomi. - Solo poco più di 24 ore e ti raggiungo, pensi de potercela fa? -
- L'abbiamo fatto per mesi per cui ci riusciremo anche questa volta però mi mancherai. -
- Tu mancherai a me e l'anno prossimo se recupera co' gli interessi. -
Gli sorrido prima di baciarlo al semaforo rosso. - Il prossimo anno tutti insieme senza se e senza ma. -
Una volta a casa mettiamo a nanna Anita e Libero, chiudo la valigia portandola già vicino all'ingresso e poi nanna anche per noi o meglio una nottata a sussurrarci parole d'amore e scambiarci baci.
* Buonasera a tutti, come va? Spero ovviamente tutto bene. Che ne dite di questo capitolo? E' abbastanza ricco di eventi e direi di passaggio, attendo comunque con ansia i vostri commenti. Come sempre grazie di vero cuore a chi legge, vota e commenta sempre. Al prossimo aggiornamento! *