Sono anni che ti aspetto... s...

By aurora_inwonderland

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Se avete seguito la prima parte della storia sapete che Paola e Fabrizio si sono lasciati mentre Ermal e Iren... More

Sono anni che ti aspetto... seconda parte
Trama
Quando il mondo ti crolla addosso
Incubi
Una sorpresa fallita
Un buon consigliere
Non posso pensare di passare un altro giorno senza di te al mio fianco
Love boat
Nuovi traguardi
Hai conquistato la famiglia
Ti sei imbucata alle prove!
Buon compleanno!
Roma Palalottomatica
Prove di famiglia
Forum Assago
Catania
Influenza
Il bello di litigare è fare pace
Intanto cadremo in tentazione
Gelosia
La complicità
Finalmente Brescia
Ammirandoti
Sorprese!
Sei una splendida persona
Discussioni
Fine tour
Natale
Bilanci di fine anno
Desideri di fine anno
Famiglia e momenti di coppia
Viste e rassicurazioni
Cena di famiglia
Rinnovo e festeggiamenti
Fisioterapista e feste di compleanno
Prove di famiglia
Non ce lo vedo Fabrizio con il tutù
San Valentino
Notizie inaspettate
Una luce diversa
Poesia dell'amore ritrovato
Desiderio
Complicità
Festa del papà
Il senso di ogni cosa
Il panico che provoca l'ipocondria
Serenità e complicità
La complicità
Compleanno
Discussioni
Diretta
Dirette speciali
Anniversario
Annunci
Giornate speciali
Mare
Corredino
Compleanni
Benvenuto a un pianto che commuove
Festa a sorpresa
Primo compleanno da mamma
Incontri inaspettati
Feste di Natale
Vita in tour
Ufficio e compleanno
Epilogo

Feste pre natalizie

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By aurora_inwonderland

#Paola POV

- E così è vero. - affermo divertita.

- Le strade del Moro so infinite. -

- Ho notato. Mi avevi nascosto per bene questa cosa. - affermo divertita.

- Esatto. - e mi abbraccia.

Siamo al Fabrique a Milano questa sera Fabrizio sarà l'ospite della festa di Natale del Gruppo San Donato.

Saluto le ragazze della Sony che sono presenti anche questa sera e resto dietro le quinte mentre Fabrizio sale sul palco per iniziare ad esibirsi e poco fa ha fatto un post per ringraziare i suoi fan.

- Ma sa i numeri a memoria? - mi chiedono divertiti i dipendenti della Sony.

- Su questo è proprio un precisino quindi si. - e ridacchio.

Il pubblico in sala non si aspettava minimamente la presenza di Fabrizio tanto è vero che sento alcuni fischi alzarsi e io sento il sangue ribollire.

- Stanno fischiando? -

- A quanto pare. - e alzo gli occhi al cielo. - Sta gente non sa cosa è il rispetto. -

- Calmati. - mi dice Maurizio.

- Sai come sono fatta e se mi toccano il mio uomo scatto prima come donna e poi come fan. -

- Lo sappiamo. -

Cerco di mantenere la calma perché so già che Fabrizio ha percepito tra il pubblico che c'è qualcosa che non va.

Pace è appena terminata e di fretta Fabrizio torna dietro le quinte.

Gli sorrido debolmente e lui fa lo stesso.

- Noi abbiamo portato torta e spumante visto che poi torni a Roma e non ci vedremo fino a dopo le feste. - dicono le collaboratrici della Sony.

- Splendida idea. - dico loro.

- Annamo. - e Fabrizio mi trascina verso i camerini seguiti da tutta la band.

- Stai bene? -

- Circa, cerco de non pensare. -

- Mi dispiace. - e gli accarezzo il braccio.

- Sta tranquilla. - e mi abbraccia. - Passerà anche questa. La gente non sa cosa è er rispetto a questo punto. -

- E tu meriti il rispetto della gente e del mondo intero perché sei un essere troppo speciale. - gli dico decisa.

Lui mi sorride questa volta un sorriso vero. - Te amo! -

- Ti amo anche io. -

Siamo tutti in camerini. - Splendida torta. - affermo divertita mentre Fabrizio scherza con il coltello tra le mani e scatto un po' di foto ricordo.

- Ma domani torniamo davvero a casa o pensi di avere altre sorprese? - chiedo divertita mentre assaggio questa splendida millefoglie.

- Domani torniamo a casa. -

- Ottimo. - e gli sorrido.

- Impaziente? - mi chiede Luca.

- Beh scendo a Roma e poco dopo devo risalire solo che non mi va già di fermarmi e lasciare troppo solo questo uomo. - indico Fabrizio e gli circondo il collo con le braccia.

- Vuoi strozzarme? -

- No. -

- Ma non te fidi? - rincara la dose Daniele.

- Mi fido ciecamente è che mi mancherebbe troppo e già i primi mesi siamo stati lontani ed era difficile. -

- Capisco. - e mi sorride.

- Quindi Natale sali a Brescia? -

- Si. Non volevo lasciare da sola mia mamma e per quest'anno non si spostano i miei. Mio papà deve lavorare. -

- Quindi pensi che l'anno prossimo sarà diverso? - mi chiede Fabrizio.

- Sicuro, io almeno ci spero e spero che tu sarai d'accordo per trascorrere le feste tutti insieme. -

- Ovvio. - e mi sorride. - Aspetta. - e si avvicina baciandomi. - Eri sporca. -

- E dirlo? -

- Nah così ce sta più gusto. - e ride coinvolgendo tutti.

- Siete proprio belli. - dicono le ragazze della casa discografica e le ringraziamo.

Finito il dolce e i brindisi di rito salutiamo tutti per andare in hotel.

Tra poche ore si rientra a casa, dovrò salutare i ragazzi e sarà veramente dura ma spero di riuscirci.

È sabato pomeriggio quando arriviamo finalmente a Roma.

- Casa dolce casa. - affermo io.

Anche se so che è per poco. - Esatto. Amore ma sei sicura de sta bene? - mi domanda lui mentre appoggia le valigie in camera.

- Mi sento un po' strana un effetti. -

- Cioè? -

- Ho caldo. -

- Mmmh strano. Fa senti. - e si avvicina per sentire se scotto. - Me sa che c'hai la febbre. -

- Scherzi? -

- No. Mo prendo il termometro. -

Alzo gli occhi al cielo, è qualche giorno che sento la gola strana e il naso gocciola più del solito però ho cercato di non darci peso.

- Mettite sotto 'e coperte dai. - e indica il letto.

- Non iniziare a fare l'apprensivo. -

- Me sa che te sei presa l'influenza. -

- Pensi anche io. È qualche giorno che cercavo di non darci peso. -

- E perché non me l'hai detto? -

- Non volevo farti preoccupare. - e gli sorrido. - Però non voglio contagiati. Forse è meglio se torno subito a casa da mia mamma. -

- Che? Contagiarme? Ma manco per idea ormai ho già avuto l'influenza e poi non ho più grandi impegni. -

- Beh tanto devo comunque salire per Natale. -

- Non credo che lei sia tanto d'accordo che tu viaggi con la febbre sa? -

- E quindi che dovrei fare? Ho già prenotato il treno. E non voglio lasciarla da sola. -

- Poi ce pensiamo. Fa vede. -

Tolgo il termometro e leggo la temperatura 37.8.

- C'hai quasi 38. Mo te preparo qualcosa de caldo. -

- Non fare l'ipocondriaco. - gli dico.

- Ce provo. - e mi lascia un bacio a stampo.

Sparisce in cucina e io decido di fare qualcosa di utile ed inizio a svuotare i bagagli per poi accendere la lavatrice.

- Ma sai sta ferma? -

- Difficilmente. -

- Va a letto. Poi te porto la tachipirina quando hai magnato. -

Annuisco solamente mentre torno sotto le coperte. - Ma che ne dici di farmi compagnia? -

- Certo. -

- Però devi cantare il 31. -

- Sarò in forma e sicuro non la prendo di nuovo. -

- Sei troppo sicuro. -

- Ovvio. - e mi stringe a se. - Che te senti? -

- Un po' di mal di gola. Raffreddore e qualche dolore ovunque. -

- Ah ottimo e come ho fatto a non accorgermene. -

- Sono brava a mascherare. -

- Vojo che me dici tutto. -

- Promesso era solo per non farti preoccupare. - gli dico decisa.

- Va bene. Poi chiama tua mamma. - aggiunge lui.

- Pensi che mi arrenderò? -

- Spero o te farà arrende lei. -

- Vuoi coalizzarti con lei? -

- Se necessario. - e ride.

- Scemo. -

Fabrizio accende la tv e poi recupera il mio telefono. - Che fai? -

- Chiama. -

- Dopo. -

Lo vedo sbloccare lo schermo e aprire Instagram ed inizia a fare delle storie che salva nella galleria di noi due che guardiamo la TV abbracciati.

- La smetti di fare storie? -

- Nah. - e ride.

- Mo le pubblico sappilo. -

- Nun ho problemi. -

Recupero il telefono e decido di pubblicarne un paio. < Quando hai la febbre e @fabriziomoropage ti ruba il telefono e ti tortura con le stories. Aiutoooooo 😂😂😂 >

- Stronzetta. -

- Ti amo. -

- Anche io. Tanto. - e mi bacia. - Che vuoi per cena? -

- Non saprei. Decidi tu. -

- C'hai fame? O vuoi sta leggera? -

- Ho fame. -

- Buon segno. - e mi sorride. - Preparo qualcosa così poi te puoi prende le medicine. -

- Va bene. Mi metto sul divano intanto. - gli dico ma prima mi concedo una doccia veloce e accendo la seconda lavatrice e la prima lavasciuga.

- Tu non sai proprio sta ferma ve? - mi chiede Fabrizio quando lo raggiungo in cucina.

- Nah. - e ridacchio.

- T'ho preparato un po' de risotto al pomodoro. -

- Grazie amore, i piccoli? - chiedo poi.

- I piccoli arrivano domani se per te non è un problema. -

- Ma che scherzi? Mi fa piacere, però avvisa Giada che ho la febbre. -

- Già fatto. -

Sorrido e lo bacio. - Sei perfetto. -

- Seh. - e ridacchia.

- Perchè hai sempre da ridire? -

- E' nella mia natura. -

- Eh certo. - e ridacchio.

Aiuto Fabrizio a sparecchiare e accendere la lavastoviglie.

- Relax? - propongo io.

- Ovvio. -

E mi trascina sul divano addosso a lui. - La cosa potrebbe essere interessante. - affermo appoggiando le mani sul suo petto per poterlo guardare meglio.

- Si? -

- Si, moltissimo. - e gli accarezzo la guancia. - Sei stanco? -

- Un po'. -

- Quanto durerà la pausa? -

- Non lo so. - e ride. - Che sei già impaziente? -

- Come te, chi appena si ferma e vuole già ripartire. - affermo divertita.

- Esatto, però me vojo riposà un po'. -

- Io il 7 torno comunque a lavoro. -

- Giusto. - e mi sorride.

- Che ti ridi? Trovi divertente che io lavoro comunque? -

- Beh lavoro pure io eh. - si giustifica lui.

- C'hai ragione. - e appoggio la testa sul suo petto mentre lui mi accarezza la schiena. - Sai che resterei così per sempre? - gli domando.

- Pure io, amo stringerte forte. -

- Il mio poeta. - e faccio incontrare le nostre labbra.

- Hai chiamato tua mamma? -

- No, il 24 salgo, mi sento già meglio. -

- Testarda! - e mi guarda male.

- Mi ami anche per questo. - lo punzecchio sui fianchi.

- Guarda che finisce male. - replica lui.

- Certo. - e lo prendo in giro.

In breve Fabrizio inizia a torturarmi a suon di solletico, rido divertita e penso che questi sono i momenti che valgono oro, i momenti in cui siamo solo noi e lui per me è solamente Fabrizio l'uomo che mi fa battere forte il cuore. Non esiste più nulla all'infuori di noi.

E' domenica e stiamo passando una giornata rilassante con i bambini.

- Siete contenti? - chiedo io.

- Si. - e Anita mi abbraccia. - Stai con noi a Natale? -

- Mi piacerebbe tesoro, ma vado dalla mia mamma e dal mio papà. -

- E non possono venire loro qui? -

La sollevo facendola sedere in braccio a me. - Magari l'anno prossimo, quest'anno è impossibile perchè il mio papà lavora anche il giorno di Natale. -

La piccola annuisce. - Quindi quando torni? - chiede poi Libero.

- Il 27. - dice Fabrizio.

- E tu papi stai con noi? -

- Si, il 25 pranziamo dai nonni poi la sera vado da Paola così saluto la sua famiglia e il 27 torniamo e stiamo di nuovo insieme fino al 30 che dite? -

I piccoli sono a dir poco entusiasti.

Dopo cena Fabrizio ha postato una foto di lui e Anita definendola la cena con la donna della sua vita.

Sorrido divertita e commento il suo post. < Due splendide anime a cena, io e Libero ci sentiamo esclusi però ahahahah >

- Che fai? -

- Rispondo alla tua foto. -

- Vedere. - e mi ruba il telefono.

Scoppia a ridere. - Che siete gelosi? - chiede a me e Libero che è sul divano al mio fianco e ha collaborato al commento.

Lui annuisce e io ovviamente lo imito. - Che dici Any facciamo le coccole anche a loro? - chiede alla più piccola di casa.

E lei non se lo fa ripetere due volte venendo subito a fare le coccole con me.

La stringo e mi rendo conto di quanto questi bambini siano a dir poco adorabili.

- Hai letto i commenti? - mi chiede Fab mentre coccola Libero.

- Su cosa? -

- Sul fatto che dicono che Anita sia uguale a me. -

- Beh è risaputo e ti assomiglia davvero tanto. -

- Trovi? -

- Certo, t'ha staccato la faccia. - e rido.

- Senti lunedì ce vieni alla cena coi miei soci? -

- Ovvio e non mi serviva che mi invitassi. - replico io.

- Perchè? -

- Già me l'avevano detto. - e gli faccio la linguaccia.

- Bambini ma avete visto? -

Le due pesti annuisco. - E sapete che se fa ai bambini monelli? - chiede ancora lui ai due. - Solletico. -

E in breve mi trovo travolta da loro tre e mi rendo conto che siamo sempre più una famiglia e la cosa mi piace da morire.

- Ti rendi conto che ormai siamo una famiglia? - chiedo a Fabrizio quando la tortura è finita e stiamo guardando i piccoli prepararsi per andare a dormire.

- Ed è splendido, ti amo! -

- Ti amo anche io. - e lo bacio.

Mettiamo a letto i due e andiamo anche noi a dormire. - Oh guarda il commento della tua amichetta. - dico notando la fan più rompiscatole di sempre. - Si pensava che ci fossimo lasciati? - chiedo io.

- Ma che te frega. - e butta il telefono sul tappeto e io scoppio a ridere. - Se l'hai rotto vedi. -

- Nah! - e ride.


E così in questo lunedì 23 dicembre ci troviamo a festeggiare con i soci di Fabrizio.

- Domani parti? - mi chiede Daniele.

- Si, torno dai miei per un paio di giorni. -

- Ti mancano? -

- Credevo che non sarei mai riuscita a vivere lontano da casa, fino a prima di conoscere Fabrizio era impensabile per me qualcosa del genere, lui ha cambiato tutte le mie prospettive devo dire e i miei progetti. Sto bene a Roma ovvio che avrò sempre bisogno di mamma e papà. -

- E' normale. -

- Immagino. - e sorrido vedendo la presenza di tanti bambini.

- Come sta andando con loro? - mi domanda Gabriele.

- Benissimo, l'adorano. - dice Fabrizio. - E io so proprio felice che c'hanno sto splendido rapporto. Pensavo che mai nessuna avrebbe conosciuto i bambini ma lei è stata speciale da subito, è la seconda donna della mia vita. -

Sorrido divertita. - Ti perdono solo perchè la prima è Anita e non posso toglierle il posto. -

- Hai superato mi madre però. - e ride.

- Giusto. - e rido divertita anche io. - Comunque ormai dicevo anche a Fabrizio che siamo come una grande famiglia e la cosa mi piace un sacco. -

- Beh si nota che state bene e la stessa cosa i piccoli adorano stare con voi. - fa eco Maurizio.

Scattiamo alcune foto ricordo di questa cena e di questa serata speciale. - Sei stata preziosa in questo tour. -

- Grazie. - e sorrido. - Per me è stato a dir poco un onore. -

Scontriamo i bicchieri per il brindisi e ci scambiamo gli auguri come da tradizione.

- Auguri! -

Salutiamo tutti poco prima di mezzanotte e siamo pronti a tornare a casa. - La valigia? - mi chiede Fabrizio.

- Già pronta, domani mi accompagnate in stazione? - chiedo io sentendo un po' il magone.

Lui annuisce sorridendomi. - Solo poco più di 24 ore e ti raggiungo, pensi de potercela fa? -

- L'abbiamo fatto per mesi per cui ci riusciremo anche questa volta però mi mancherai. -

- Tu mancherai a me e l'anno prossimo se recupera co' gli interessi. -

Gli sorrido prima di baciarlo al semaforo rosso. - Il prossimo anno tutti insieme senza se e senza ma. -

Una volta a casa mettiamo a nanna Anita e Libero, chiudo la valigia portandola già vicino all'ingresso e poi nanna anche per noi o meglio una nottata a sussurrarci parole d'amore e scambiarci baci.


* Buonasera a tutti, come va? Spero ovviamente tutto bene. Che ne dite di questo capitolo? E' abbastanza ricco di eventi e direi di passaggio, attendo comunque con ansia i vostri commenti. Come sempre grazie di vero cuore a chi legge, vota e commenta sempre. Al prossimo aggiornamento! * 

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