DEEP INSIDE || J.JK βœ“ (Traduz...

By TOMYBELOVEDV_

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[COMPLETATA] ❝ Voglio toccare le parti di te che nessun'altro ha toccato. Voglio possedere quel pezzo di te c... More

Γ— Dominante Γ—
! IMPORTANTE !
Capitolo 1 | In ginocchio
Capitolo 2 | Rovente
Capitolo 3 | Solo io posso toccarti
Capitolo 4 | Vieni per me
Capitolo 5 | Starboy
Capitolo 6 | A porte chiuse
Capitolo 7 | In basso per te
Capitolo 8 | Sotto al tavolo
Capitolo 9 | Notte piccante
Capitolo 11 | Solo mia
Capitolo 12 | Dominami
Capitolo 13 | Segreto indicibile
Capitolo 14 | Proteggimi
Capitolo 15 | Dimmi belle bugie
Capitolo 16 | Tieniti a me
Capitolo 17 | Perdonami
Capitolo 18 | L'amore non Γ¨ una scelta
Capitolo 19 | Perderti
Capitolo 20 | Possessivo
Capitolo 21 | Parole che feriscono
Capitolo 22 | Controllami
Capitolo 23 | Perderti
Capitolo 24 | Senza te
Capitolo 25 | Lasciami
Capitolo 26 | Non come te
Capitolo 27 | Appetitoso
Capitolo 28 | Infiammato
Capitolo 29 | Comportarsi in modo curioso
Capitolo 30 | Amore senza fine
- Ringraziamenti.
100k letture ❀️‍πŸ”₯

Capitolo 10 | Senza mai smettere

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By TOMYBELOVEDV_




- Il giorno dopo -

5.30 am.

La mia sveglia del mattino risuona nella stanza, il mio corpo si rotola sul materasso e istantaneamente mi sdraio di schiena per poi raggiungere il cellulare. Sento quel corpo femminile contro il mio e rapidamente blocco l'allarme in modo da non rovinarmi l'umore e mi volto verso Aeri, abbracciandola stretta per poi accoccolare la testa nell'incavo del suo collo.

Sentire il calore del suo corpo dopo essere sempre stato abituato a passare le notti da solo, è come vivere di nuovo per me. Amo la sensazione di stare con qualcuno.

Non importa quanto io voglia rimanere qui, premo un bacio sul suo collo e apro gli occhi per puntare lo sguardo sul suo viso mattutino che non ho mai potuto vedere. Una sensazione di pace mi fa sorridere e le sfioro una guancia, per poi posarle un bacio delicato sulle labbra e lasciare il letto. Non sono davvero dell'umore per lavorare oggi, ho a malapena dormito ieri notte e sento la mancanza di energia nel corpo. Solitamente sono abituato a fare attività fisica ma questa volta è stato totalmente diverso.

Rimango seduto sul bordo del letto, afferrando il cellulare per controllare i messaggi e il programma. Mi sento talmente consumato da non riuscire a far concentrare gli occhi e il telefono è dannatamente pesante.

Dal momento che sono il capo potrei prendermi un giorno di ferie, tuttavia questo sarebbe ingiusto nei confronti di Aeri che invece dovrebbe andare per non far sembrare le cose sospette. Sospiro e controllo la mia bambina alle mie spalle, mi abbasso e faccio passare la mano sui suoi capelli per poi alzarmi.

Non la sveglierò e la lascerò dormire dandole un giorno libero, so già che dev'essere esausta e il corpo le fa sicuramente male. Dato che ho usato solamente un paio di pantaloni della tuta per dormire al suo fianco ieri notte, sistemo quello che c'è dentro e mi dirigo in bagno. Mi faccio una doccia, mi lavo i denti e indosso la mia camicia nera insieme ai pantaloni bianchi dopo aver applicato tutti i miei prodotti per la cura della pelle.

Successivamente dopo aver passato un'ora nel mio bagno, cucino la colazione che io non mangio mai, preparandola solamente per Aeri.

Una volta che comincio non mi fermo più.

...

6.40 am.

Risalgo le scale in pochi secondi, il cibo aspetta di essere mangiato sul tavolo. Entro nella camera da letto e mi dirigo verso la bambina che ancora dorme. Nel tentativo di essere dolce e delicato nelle azioni, mi piego e la sveglio.

"Aeri..." accarezzo la sua pancia da sopra il lenzuolo che le ricopre il corpo, tentando di essere il più tenero possibile in modo da rendere la sua mattina piacevole e calma. Schiude adorabilmente gli occhi, i suoi capelli disordinati mi fanno ridere, più del suo piccolo viso mattutino che cerca di adattarsi alla situazione. "Hmm..." fa una smorfia e si strofina gli occhi, i quali non sono più rovinati dal trucco per colpa mia. Deve essersi dimenticata di avere ancora il trucco addosso ieri notte ed è impossibile per lei sapere che gliel'ho tolto io poco prima di addormentarsi.

"Ti ho cucinato del cibo, io devo andare a lavoro." le sorrido e mi raddrizzo. "E il signor Jeon ti concede di prenderti un giorno di ferie per riprenderti da ieri notte."

"Che...? Perchè non mi hai svegliata Jungkook...?" sbadiglia e cerca il suo cellulare, forse volendo controllare l'ora. "Perchè voglio che ti riposi. Adesso smettila di seccarmi con le discussioni e dormi quanto vuoi, ho messo il cibo in quel piccolo contenitore della Tupperware nel caso tu non volessi svegliarti ancora."

"Ya..." fa ricadere la testa sul cuscino, sbuffando come se avessi qualcosa di male. "Taci e dormi." mi fingo rude e mi abbasso su di lei per poi afferrare le sue guance e premerle un bacio sulla fronte prima di andarmene. "Sentiti come a casa, qualunque cosa è tua." pronuncio mentre esco, in modo che non abbia paura di usare nulla qui e poi vado via per non sentirla lamentarsi.

Sinceramente mi sarebbe piaciuto rimanere lì con lei tutto il giorno, prendermi cura di lei, farle un massaggio dal momento che il suo corpo è sicuramente dolorante e anche farla mangiare come si deve.

L'unica cosa che mi rende difficile il sentirmi profondamente immerso in una sorta di "amore", è il fatto che continuo a chiedermi cosa sono io per lei. E se non fossi nient'altro se non il suo scopamico? Qualcuno che la vuole solo per fare sesso o per compiacerla? Non importa l'apparenza e l'immagine che io do di me stesso di fronte a tutti. Potrebbe far pensare alla gente che sono solo un uomo dominante che si scopa un sacco di ragazze quando vuole ma questo non è affatto il caso.

Nel profondo sono un ragazzo insicuro e premuroso che vuole semplicemente una donna che lo ami con sincerità, e non per la mia faccia o il mio corpo. Il problema è che non saprò mai che tipo di persona è lei davvero se non glielo chiedo. Forse ho corso troppo, forse ho fraintenso quello che mi ha detto Jaemin. Probabilmente mi sta usando per mera soddisfazione sessuale e nient'altro.

Fa male quando ci penso e ho la sensazione di poterla perdere se dovessi chiederle cosa sono io per lei. Magari non le piacciono nemmeno le coccole, forse vuole solo fare sesso con me e io le piaccio per via dell'atteggiamento dominante e severo che riesco ad avere.

Potrebbe rimanerne delusa se sapesse di quanto io possa essere appiccicoso, di quanto io riesca a sembrare bambino o quanto infantile a volte sembri.

12 pm.

AERI POV

I miei occhi si schiudono dopo un apparente lungo riposino, il mio corpo è dolorante come mai prima d'ora, i muscoli sono tesi e duri come se fossi fatta di roccia. Gemo tutta sola nel letto e do un'occhiata al cellulare per controllare che ora è.

Non appena i miei occhi dormienti fanno ricadere l'attenzione sullo schermo, l'unica cosa che noto per prima sono i messaggi che ho ricevuto dallo stesso numero.

< Hey...sei sveglia? ]

< Oh, dimenticavo. Dopo che finisci di mangiare non serve che lavi i piatti. Lo farò io e se vuoi dei vestiti, guarda dentro al mio armadio nel caso tu non volessi indossare gli indumenti con cui hai lavorato. Li ho lavati questa mattina insieme al tuo intimo e al tuo reggiseno...Spero non ti dispiaccia ma volevo solamente assicurarmi di farti sentire a tuo agio con i tuoi vestiti... ❤ ]

Sorrido alla sua dolcezza, la mancanza di sicurezza che traspare dai suoi messaggi mi fa sciogliere il cuore. Non visualizzo e basta ma gli rispondo immediatamente.

[ Mi sono appena svegliata e mi sento come una tartaruga senza energia o muscoli...apparte questo sto bene. Laverò i piatti che userò e grazie per i miei vestiti. ❤ >

In un batter d'occhio ricevo una risposta quando invece non mi sarei aspettato potesse essere così veloce.

< Sono felice di sapere che non ti sei arrabbiata a riguardo ❤  ]

[ Perchè dovrei esserlo? >

< Beh...perchè si tratta della tua roba...]

[ Dopo quello che abbiamo fatto la scorsa notte ancora ti preoccupi se puoi avere il permesso di toccare il mio intimo o no?>

< Già...devo ammetterlo...hai ragione... ]

[ :) ❤ >

Mi invia l'ultimo messaggio con un cuore e quindi metto giù il cellulare, prendendomi una pausa dopo aver tenuto in mano il dispositivo per così tanto. Non sarebbe una sorpresa se mi alzassi e scoprissi di non riuscire a camminare.

Mi era già successo con il mio ex ragazzo ma diamine, non era stato così rude e non mi aveva mai reso impossibile camminare.

Tuttavia, mi costringo ad alzarmi e il colore della mia pelle attorno ai polsi mi sciocca. Segni violacei e rossi, visibili anche su cosce, braccia e fianchi. Ma che diavolo? Non mi aspettavo che le sue mani avessero potuto lasciare così tanti segni su di me.

Non presto più di tanta attenzione ad essi dal momento che senza mentire a me stessa un po' mi piacciono e con grande sforzo, mi sollevo dal mio angolo. Ho corso per tutto il giorno ieri? Non riesco a capire se sono io a non riuscire a sentire il mio corpo o è così dolorante da risultare intorpidito.

Ad ogni modo, devo farmi una doccia e mangiare quello che Jungkook ha cucinato per me. Adesso è strano doverlo chiamare signor Jeon o capo, quindi è meglio usare il suo nome.

1 ora dopo...

I piatti sono puliti e riposti in un angolo che penso sia quello giusto, pulisco il tavolo in cui ho mangiato e sento la porta di casa aprirsi quando in realtà non ci dovrebbe essere nessuno.

Il mio cuore smette di battere e il sangue raggiunge il mio viso facendomi rabbrividire.

"Aeri?" quella voce familiare abbassa istantaneamente la mia paura, un sospiro netto lascia i miei polmoni che erano compressi per l'ansia. "Sì?" rispondo all'uomo che non mi aspettavo di poter vedere così presto, asciugando il tavolo per l'ultima volta mentre lo sento mettersi comodo.

Non risponde nient'altro quindi poso la spugna che avevo in mano sul bancone della cucina e mi dirigo nel salone. "Come mai hai lasciato il lavoro così presto?" sbircio oltre il muro, sentendomi timida dopo la notte passata insieme e per il tipo di relazione tra noi che sembra poco chiaro.

"Oh...beh..." scrolla le spalle ed evita i miei occhi mentre noto che tiene in mano un sacchetto di plastica. "Volevo..." mostra un altro lato di lui sembrando timido e avanza verso di me, i suoi capelli lunghi dondolano adorabilmente sulla testa ancora china.

"Stai bene?" domando con della preoccupazione, non capendo questo improvviso cambio d'umore. Una volta che raggiunge il mio livello, i suoi grandi occhi incontrano i miei con diverse emozioni rispetto al solito. Il suo sguardo pare dolce ma allo stesso tempo stressato. "Sì." un sorriso dall'aspetto falso si forma sul suo viso. "Hai mangiato bene?"

"Sì..." annuisco anche se rimango dubbiosa sulla sua risposta, quindi dal momento che sta entrando in cucina per mettere giù la roba, lo seguo da vicino. "Vedo che hai preso una delle mie felpe." mi rivolge una breve ma destabilizzante occhiata, provocando un'improvvisa timidezza che mi sovrasta. "Mi è piaciuta subito quando l'ho vista..."

"Ti sta bene." pronuncia a malapena, tirando fuori gli oggetti dal sacchetto. L'atmosfera risulta fredda e non so il motivo.

"Vuoi che me ne vada dato che sei tornato?" rimango immobile nel mio posto, temendo che possa essere successo qualcosa che lo abbia fatto sentire diverso nei miei confronti. "No, voglio che resti qui. Altrimenti non avrei lasciato il lavoro prima..."

"Un momento..." mi acciglio alla sua risposta diretta. "Te ne sei andato solo per stare con me?" la mia domanda lo fa sorridere e poi si volta per aprire il frigo e riempirlo con le cose appena comprate. "Sarebbe tanto ridicolo?" non mi guarda nemmeno una volta. "No, affatto... sarebbe carino..."

"Ti piacciono gli uomini carini?" se ne viene fuori dal nulla, facendomi chiedere cosa potrebbe essere successo dentro alla sua testa oggi. Il solito Jungkook mi avrebbe baciata, toccata o stuzzicata. "Mi piacciono gli uomini carini e sexy...ma più di tutto...quelli fedeli."

"Ah...buono a sapersi." scuote la testa come se le mie parole lo avessero fatto sentire soddisfatto e va avanti e indietro dal frigo al tavolo, per riporre i vari oggetti al proprio posto.

"Che ti succede Jungkook...? E' successo qualcosa di male...?" finalmente mi permetto di tirare fuori tutto, non gradendo la strana sensazione che c'è tra noi. "Uh?" gira la testa nella mia direzione e infine posa gli occhi su di me per alcuni secondi buoni.

Sollevo le mani per rendere ovvio il fatto che si sta comportando in modo strano con il suo atteggiamento, le maniche della felpa mi coprono tutte le dita per intero. "Guardati...riesco a vedere che c'è qualcosa che non va..."

"Non c'è nessun problema..." raddrizza la schiena e non distoglie mai gli occhi da me. Mostro il mio fastidio per la bugia e incrocio le braccia al petto prima di guardare altrove. "D'accordo..." dico e semplicemente entro in salone in modo da non rimanere lì, dove riesco a sentire quanto è disonesto.

"Che cosa vuoi per cena stasera?" pensavo che non avrebbe seguito i miei passi e invece sta appoggiato sullo stipite della porta che divide la cucina dal salotto. Ad ogni modo, siccome mi conosco più di chiunque altro, semplicemente mi dirigo su per le scale. "Non lo so...non rimango in ogni caso quindi-"

"Perchè...?" la sua voce risulta sofferente. "Pensavo che saresti rimasta qui...con me..."

"Non mi piace vedere che menti e mi nascondi cose quindi...no..." gli do una semplice spiegazione, non sopportando più il tutto. "Aeri..." la sua mano passa attraverso i suoi lunghi capelli morbidi, le ciocche si adagiano dolcemente una sopra l'altra per poi ricadere sulla sua pelle. "Mi sento strano da questa mattina...continuo a pensare ad un sacco di cose..."

"A cosa?" non faccio le scale ma aspetto che parli. "E'...sono solo spaventato che questo potrebbe rovinare tutto tra di noi..."

"Tra di noi?" una sensazione di dolore mi trafigge, i pensieri mi incasinano la mente e mi fanno già pensare al peggio. "Sì...voglio dire...non so cosa pensi di me..."

"Jungkook..." mi rivolgo a lui ma rimango al mio posto, lontana da lui e ognuno di noi sta nel proprio angolo della stanza. "L'hai fatto con un'altra ragazza? Hai una fidanzata e mi hai mentito?"

"Cosa?" le sue espressioni facciali cambiano improvvisamente. "Certo che no, Aeri. Non lo farei mai. Dicendo questo intendo che ho paura di come tu vedi la nostra relazione e che dicendoti come la vedo io invece, potrei rovinare tutto..."

"Perchè all'improvviso pensi a questo?" la mia ansia scompare di grado in grado una volta che spiega il problema. "Perchè...penso che non sia giusto. Non voglio una relazione basata esclusivamente sul sesso. So che potrai pensarmi ridicolo e meno virile per essere un sentimentale ma...odio questo tipo di cose da 'amici con benefici'..." i suoi denti mordono le labbra, il nervosismo è leggibile attraverso il suo linguaggio del corpo.

Mai nella vita mi sarei aspettata che lui potesse essere quel tipo di ragazzo. Ha un aspetto così duro e autoritario ma anche un po' maschio e rude anche se ricordo quanto è stato dolce con me quelle due volte, durante quel giorno in cui abbiamo avuto quel momento di intimità.

Un sorriso si forma sul mio viso, una grande gioia attraversa il mio corpo realizzando che potrebbe essere un vero uomo. "Pensi davvero che possa non piacermi? E perchè diavolo pensi di poter essere ridicolo o meno maschio per via di questo? E' completamente l'opposto, sei perfino più virile e migliore perchè è così che dovrrebbe essere un uomo. Neanche a me piacciono quel tipo di relazioni, lo sai...te l'ho perfino detto quando abbiamo discusso..."

"Quindi...non mi vuoi solo per il sesso, vero?" il suo sguardo da cucciolo mi spezza il cuore, il suo lato dolce e amorevole mi influenza. "No, Jungkook."

"Però mi ami?" si tortura le labbra continuamente, non lasciandole in pace per via del nervosimo. Non posso rispondergli subito. "Jungkook...io...entrambi ci conosciamo già da alcuni mesi ma preferisco dire che mi piaci piuttosto di 'amarti'. Dopo la relazione che ho avuto non mi piace più usare quella parola con facilità."

"Hm..." annuisce, sembrando ancora deluso. "Lo capisco ma ti amo. Anche se so che è un po' troppo veloce da dire, non mi importa. So solo che è amore."

Gli sorrido e distolgo lo sguardo timidamente, temendo di ritrovarmi nuovamente con il cuore spezzato anche se allo stesso tempo, amo le parole che mi sta dicendo. "Quindi...rimani qui oggi?" chiede di nuovo a voce bassa, sorprendendomi di continuo con la sua persona dolce che non mi aveva mai mostrato prima. "Se lo vuoi, sì."

"Certo che lo voglio." si pettina i capelli con le mani in modo carino, schiarendosi la gola in seguito. Questo non corrisponde al Jungkook di ieri però continua a piacermi. "Quindi dovrai sopportarmi ancora un po'." avanzo verso il divano e ricado su di esso piena di gioia, facendo comunque con calma per via del sedere. Jungkook mi raggiunge senza dire nulla e avvolge le braccia attorno a me per poi sdraiarsi con me sotto.

"Mi sento debole per colpa tua...non va bene..." mormora contro l'incavo del mio collo, tenendomi stretta mentre io ricambio l'abbraccio ed entrambi ci arrampichiamo uno sull'altro. "Oh. Riesco a rendere debole il signor Jeon?!" boccheggio fingendomi scioccata e ridendo silenziosamente da sola. Lui solleva il mento per guardarmi e mi uccide con lo sguardo, spingendo il suo corpo contro il mio. "No. Mai. Tu mi rendi debole perchè sono Jungkook, e non il signor Jeon per il momento."

"E dov'è il signor Jeon? Appare solamente quando sei eccitato?" ghigno e lo vedo fissarmi le labbra, come se fosse affamato di esse, raggiante come un bimbo di fronte a me. "Sono sempre eccitato." le sue parole contrastano con il suo viso adorabile. "Wow...per qualche ragione non sono nemmeno sorpresa."

"Chi non sarebbe eccitato per te in ogni caso?" finalmente sbaciucchia le mie labbra, tornando poi a guardarmi negli occhi dopo questo tenero contatto. "Tutti tranne te."

"Non ha senso." comincia una discussione che probabilmente non avrebbe mai una fine se solo non me la desse vinta. "Diavolo no. Ho sempre ragione quindi stai zitto." una delle mie mani si muove sulla sua bocca per coprirla ed evitare di farlo parlare ma lui non riesce a trattenersi dal leccarla, facendomela ritrarre. "Sono io ad avere ragione. Non farmi incazzare, non contraddirmi o altro oppure sai cosa succede."

"Cosa succederebbe?" lo sprono a darmi i dettagli, amando quando mi parla in modo sporco. "Dovrei punirti...legarti al mio letto per poi fare l'amore con te fino a quando il tuo corpo non è più in grado di muoversi."

"Sono riuscita a malapena ad alzarmi questa mattina.." gli dico la verità senza vergogna, sapendo che questo avrebbe fatto bene al suo ego. "Ti fa così tanto male il culo?"

! CONTENUTI MATURI ALL'INIZIO !

"Già...un sacco e pure tutto il corpo..." annuisco e lo guardo con un sorriso, sentendomi timida a riguardo quando penso che questo tipo di dolore mi piace. "Potrei dirti che stasera farei l'amore con te, lentamente, con passione mentre ti bacio profondamente senza essere mai rude...anche se, mi conosci...una volta che mi eccito diventa difficile per me controllarmi..." preme le sue labbra sulle mie, le sue parole mi fanno venire in mente la completa immagine, desiderandola.

"Posso sentire il tuo corpo sul mio, tu dentro di me che ti muovi lentamente..." chiudo gli occhi e descrivo quello che vedo. "Dimmi di più." si sposta sopra di me, le mie gambe si sollevano per avvolgersi ai suoi fianchi. Le sue braccia forti mi stringono come un neonato prezioso e pianta dei baci lungo il mio collo, mirando al mio punto debole ancora una volta. "Riesco a sentirti spingere i fianchi e ruotarli nel modo perfetto per farmi gemere il tuo nome. A volte aumenti il ritmo per eccitarmi...i tuoi capelli lunghi ti rendono ancora più attraente. Le tue braccia forti mi tengono stretta...il tuo corpo nudo e sudato che sovrasta il mio, entrambi premuti uno sull'altro...annaspando per dell'aria guardandoci negli occhi e a volte baciandoci come se fosse la prima volta..." le farfalle riempono il mio stomaco e schiudo gli occhi, guardandolo.

"Amo quando dici queste cose." pronuncia con voce bassa e sexy, i nostri visi quasi si toccano per via della vicinanza. "Io amo di più quando sei tu a farlo."

"Veramente?" mi bacia sulle labbra mentre un delicato sorriso si forma sul suo viso. "Quindi se dicessi qualcosa come 'amo scoparti forte', lo ameresti?"

"Hm...forse..." fingo di non essere sicura, ghignado ed evitando i suoi grandi occhi che fissano i miei come se volessero possedermi l'anima. "E...'ti piace quando il mio cazzo ti sfonda così forte da non farti nemmeno rendere conto di aver squirtato, non è vero?' oppure 'mi piace colpire il fondo della tua gola con il mio grande cazzo duro e sentirti soffocare con esso...perfino più di quando ti vengo dentro e ti vedo ingoiare e leccare tutto come una brava bambina'..."

Il mio viso inizia a sentirsi bollente, la mia risata scappa silenziosa mentre non riesco a non farmi prendere dal nervosismo.

"Uh vedo che ti piace." ghigna e mi schiaccia, i suoi fianchi si muovono perfettamente in modo da eccitarmi. "Ti ecciterebbe di più se ti dicessi che sono duro alla sola sensazione della tua entrata bagnata contro il mio cazzo? Quando la mia lingua scivola dentro di te e tu inizi a tremare e a dimenarti...quando la senti sforbiciare dentro di te o sul clitoride? Ti piace il casino quando te la lecco e ingoio i tuoi umori? Hm?"

"Smettila..." rafforzo la presa attorno al suo collo e lo spingo giù, sentendomi timida dal mio eccitamento e di quanto sto arrossendo per via di alcune parole. Le sue labbra stuzzicano nuovamente il mio collo, la sua lingua e i denti si aggiungono al gioco con le mie emozioni. Stringo le gambe attorno alla sua vita e sento che spinge la propria erezioni ancora di più contro di me, muovendosi avanti e indietro.

Non smetteremo mai. Seriamente.

"La mia bambina è sempre eccitata." sussurra contro la mia pelle bollente, i suoi capelli lunghi e morbidi mi solleticano la guancia e l'orecchio. Mi mordo le labbra e passo le mani su quelle ciocche, afferrandole e tirandole leggermente. Non nego le sue parole e semplicememte rimango in silenzio mentre mi bacia il collo.

Entrambi gradualmente asciutti dal desiderio. La sua mano afferra l'orlo della mia felpa sotto alla quale indosso solamente l'intimo e non sentendolo più muoversi, apro gli occhi per controllare cosa sta facendo.

"L'hai fatto di propostito, eh?" solleva la felpa, rivelando parte del mio stomaco e della parte inferiore. Scuoto la testa e faccio ricadere i piedi sui cuscini mentre lui fissa le mie mutandine rosse. "Sei una cattiva ragazza, non hai il diritto di stuzzicare il tuo dominatore in questo modo, bambina."

"Non sto facendo nulla...semplicemente non sono riuscita a trovare nulla di comodo e la mia gonna sarebbe sembrata brutta con questa..." gli dico la verità e vengo intimidita dal suo sguardo profondo e prolungato, quegli occhi marrone scuro che colpiscono il mio cuore sempre, senza alcuno sforzo. Ghigna e sposta la felpa un po' più in su, in modo da avere il mio seno di fronte e lascia alcuni baci dove il reggiseno non mi copre.

Le sue dita giocano con uno di essi, il mio corpo si riempie di brividi e va più in basso con la bocca, baciandomi il ventre e facendosi strada lì, dove devo trattenere tutto. Come mi aspettavo, mi rende le cose difficili guardandomi negli occhi mentre si abbassa. Tiro un po' più giù l'unico tessuto che possiedo in modo da nascondere le mie curve e le sue labbra sfiorano il mio centro da sopra l'intimo.

Ho gli occhi chiusi e le mie mani iniziano a tremare, il respiro scappa. Fa tutto mentre indosso ancora le mutandine, facendomi bagnare in pochi secondi. La sua bocca lavora sempre così perfettamente. "Jungkook..." gemo inconsciamente il suo nome, sentendolo mormorare creando così una vibrazione laggiù che mi fa boccheggiare dal piacere.

Senza nessuna spiegazione, lascia alcuni baci e poi si sposta, lasciandomi frustrata sessualmente. "Verrai punita per essere stata una cattiva ragazza." si lecca le labbra e passa le dita sul mio intimo umido prima di alzarsi dal divano.

Mostro la mia delusione e tiro la felpa per coprire tutto e mi acciglio dalla rabbia. "La scorsa notte non ti ho dato il permesso di venire e mi hai squirtato addosso, meriti di essere punita." si allenta la cravatta mentre ghigna sfrontato. Semplicemente lo guardo e mi metto seduta, odiando il mio corpo che ogni volta si lascia eccitare da lui così facilmente.

I miei occhi volano in direzione della porta a destra, molto più indietro del divano. Il campanello sta suonando, Jungkook si toglie la cravatta e la lancia su di me rivolgendomi un sorrisetto intimidito prima di avanzare verso la persona che si cela dietro alla porta.

Curiosamente sbircio e una volta che apre la porta, percepisco una voce familiare.

ANGOLO TRADUTTRICE:
Bene, bene, bene.
Che ne dite di questo capitolo?
Io personalmente adoro il vero lato di Jungkook, sembra quasi bipolare 🤔
Secondo voi chi ha suonato al campanello? (Per chi non ha letto l'originale)

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