Ananke: The Fate

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Ananke, ovvero la necessità, il fato. Jeon Jungkook, ragazzo semplice e insicuro, sarà costretto dal Fato a... More

Introduzione
Capitolo 1- Prima mossa
Capitolo 2-Contratto
Capitolo 3-Kim Taehyung & Jeon Jungkook
Capitolo 4-Festa in villa Kim
Capitolo 5- Promessa
Capitolo 6-Piccola vendetta
Capitolo 7-Tu mi appartieni
Capitolo 8- Patto
Capitolo 9- Mani
Capitolo 10-Dammi un bacio
Capitolo 11- Vittoria
Capitolo 12-Organizzazione
Capitolo 13-Scelte difficili
Capitolo 14-Giovedì
Capitolo 15-Addio al celibato
Capitolo 16- Matrimonio: si va in scena
Capitolo 17- Matrimonio: oggi sposi
Capitolo 18- Paura
Capitolo 19-Prima volta
Capitolo 20- Risveglio
Capitolo 21- Bugiardo!
Capitolo 22- colpa mia?
Capitolo 23- Nuovo Jungkook?
Capitolo 24- A cena...
Capitolo 25- Un giorno come quello
Capitolo 26- Sorriso
Capitolo 27- Inaspettato momento
Capitolo 28- Festa alla Kim
Capitolo 29- Risposte
Capitolo 30- Momenti intimi
Capitolo 31- Fatti valere Jungkook!
Capitolo 32- Conversazione tranquilla
Capitolo 33-Nuove notizie
Capitolo 34-Non sono geloso
Capitolo 35- Martedì mattina
Capitolo 36- Visione sbagliata
Capitolo 37- Tu sei mio
Capitolo 38- Punizione
Capitolo 39- Diverso
Capitolo 40- Ti voglio bene Hyung
Capitolo 41- Ansia
Capitolo 42- Sorprese
Capitolo 43- Notizie
Capitolo 44- Strano
Capitolo 45- Fingere
Capitolo 46- Senso di colpa
Capitolo 47- Piccoli passi
Capitolo 48- Sentirsi sicuri
Capitolo 50- Compromesso
Capitolo 51- Quattro
Capitolo 52-Tempo
Capitolo 53-Cosa mi metto?
Capitolo 54- Iniziamo la festa?
Capitolo 55- Labbra
Capitolo 56- Coriandoli
Capitolo 57- Jimin...
Capitolo 58- Fan
Capitolo 59- Irascibile
Capitolo 60- Succube
Capitolo 61- Nelle tue mani
Capitolo 62- Sbagliato
Capitolo 63- Vasca, vino e ...Castagne!
Capitolo 64- Domande
Capitolo 65- Bacio
Capitolo 66- La cosa giusta
Capitolo 67-Nelle mie mani
Capitolo 68- Spavento
Capitolo 69- Copione
Capitolo 70- Invito
Capitolo 71- Qualsiasi cosa stiamo facendo
Capitolo 72- Al Sicuro
Capitolo 73- Notte Di Gala
Capitolo 74- Catastrofe
Capitolo 75- Discussioni
Capitolo 76- Profumo
Capitolo 77- Lacrima
Capitolo 78- Tempesta
Capitolo 79- Rivelazioni
Capitolo 80- Nuovo giorno
Capitolo 81- Follia
Capitolo 82- Discorsi
Capitolo 83- Rosso
Capitolo 84- Scopriamolo
Capitolo 85- Ci stai riuscendo
Capitolo 86- Ritorno
Capitolo 87- Ospedale
Capitolo 88- Sorpresa
Capitolo 89- Rivincite
Capitolo 90- Artefice
Epilogo...Per adesso!
Ananke: The Destiny

Capitolo 49-Primi indizi

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-Queste cose sembrano proprio buone- esclamò Jimin catturando l'attenzione di qualche commensale loro vicino, ma Seokjin e Jungkook non ci fecero caso, aveva conosciuto e accettato quel lato così espansivo del ragazzo, infondo era davvero simpatico.

Avevano deciso di pranzare in un locale presente nel centro commerciale, un luogo molto riservato poiché aveva un ambiente ristretto, ma allo stesso tempo era molto accogliente. I tre ragazzi ordinarono tutto ciò che avrebbero voluto mangiare, d'altronde quando gli sarebbe ricapitato di mangiare insieme?

-Si Hyung!- lo seguì Jungkook mangiando con gusto il suo cibo - è delizioso!-.

-Mangiate pure, tanto pago io...- rise Jin.

-D'accordo Hyung!- esultarono i due ragazzi.

-Io stavo scherzando-.

Le risate furono da padrone in quel tavolo, anzi in quel locale. 

Passarono altro tempo così come se si conoscessero da sempre. Di fatto per i due ragazzi, Jin e Jungkook, sembrò davvero di conoscere Jimin da secoli. Era un ragazzo troppo buono e sincero per non essergli amico, aveva quel sorriso così gioioso arricchito dalle sue tipiche labbra carnose il tutto accentuato dai suoi occhi che nel momento in cui rideva troppo quasi si chiudevano. 

Forse fu proprio sotto questa considerazione che Seokjin lasciò andare un commento inopportuno.

-Certo però Jimin mi chiedo come un ragazzo come te possa essere così amico con Taehyung!-.

Jungkook guardò l'amico considerando quelle parole poco carine da dire, sia per Jimin che per il marito.

Jimin, di fatto, sobbalzò lievemente quasi non si notò, ma fu evidente lo sguardo triste che comparì sul suo volto.

-Scusami se sono stato inopportuno- chiarì Seokjin dopo aver ricevuto una gomitata ammonitoria da Jungkook - è che avete due caratteri molto differenti...-.

Il ragazzo scosse la testa - No Hyung, capisco... in realtà alcune volte Tae è anche peggio di me-.

Gli altri due lo guardarono perplessi, parlavano dello stesso Taehyung? Kim Taehyung? No perché per loro era impossibile pensare una cosa del genere.

Jimin forse lesse i loro pensieri grazie alle loro espressione, infatti si trovò a precisare - Io e Tae ci conosciamo da quando eravamo piccoli. Io sono di Busan e lui passava sempre l'estate lì- informò- ci siamo conosciuti in spiaggia e da quel momento passavamo ogni estate insieme...-.

-Oh quindi eravate amici estivi?- chiuse curiosamente Seokjin ricevendo un'altra occhiata ammonitoria dal minore, insomma si vedeva che Jimin faceva fatica a raccontare quei dettagli della sua vita, ma purtroppo la curiosità era sempre stata un vizio del maggiore.

-Sì fin quando non mi sono trasferito per l'accademia e il lavoro-.

-Bhé deve essere stato scioccante per te spostarti da Busan a Seoul?- continuò lo stesso.

-Ti dirò neanche troppo, alla fine avevo Tae e Nam con me- sorrise Jimin - Non sapete quante ne abbiamo combinate quando eravamo più piccoli-.

-Non so perché ma credo di immaginarlo...- sorrise divertito Jungkook contagiando anche il biondo più piccolo.

-Eppure faccio fatica a immaginarmi un Taehyung così...-Seokjin si portò una mano sotto il mento cercando di formare nella sua mente una possibile scena.

-Taehyung non è cattivo- lo difese subito Jimin - solo che è molto orgoglioso, testardo e testa di cazzo a volte- si lasciò però sfuggire, d'altronde era il suo migliore amico, aveva ormai accettato quel suo lato anche se alcune volte rimpiangeva quel bambino dal sorriso quadrato che aveva incontrato al mare.

-Ma non farebbe mai quello che fa il Signor Kim, di questo possiate esserne certi-.

Jungkook abbassò la testa riflettendo su quelle parole, più volte infatti si era chiesto se mai il marito avrebbe fatto come il padre? Eppure, per qualche assurdo motivo, non riusciva a dare una risposta positiva a quell'interrogativo, forse perché alla fine non lo vedeva capace di compiere cose del genere, ma poteva esserne sicuro? Insomma si conoscevano da tre settimane.

-Non possiamo parlare per gli altri e in aggiunta utilizzando il futuro- commentò Seokjin un po' amaramente.

Furono proprio quelle parole e l'espressione di Jungkook dopo averle sentito, attonito come se stesse soppesando quelle informazioni, a far decidere a Jimin di raccontare ciò che aveva da dire.

-Sapete, io provengo da una famiglia non molto ricca, anzi nemmeno agiata, diciamo che facevamo fatica ad arrivare a fine mese, ma questo a Tae non era mai importato- sorrise rammaricato il biondo perso in ricordi ormai lontani.

-Tuttavia importava terribilmente al Signor Kim, suo figlio non poteva permettersi di uscire con uno come me...e come sempre aveva impedito a Tae di vedermi, ma potete immaginare come alla fine non abbia seguito quell'imperativo- si morse il labbro - per qualche anno siamo riusciti a fargliela sotto il naso, grazie anche a Namjoon, ma alla fine ci ha scoperti-.

-Sapete...- Jimin posò il suo sguardo sui rimasugli nel piatto-  mio padre cercava sempre di non farmi mai mancare niente, aveva persino venduto la macchina per permettermi di iscrivermi a danza perché era ed è il mio più grande sogno. Finalmente avrei potuto ripagarlo grazie ad una borsa di studio che davano agli studenti liceali se seguivano una professione d'arte...-.

Cominciò a giocare con le bacchette e con il cibo - Era estate ed ero contentissimo perché ero rientrato, finalmente i miei duri sforzi erano stati ripagati e poi così potevo pesare meno su mio padre, corsi il più che potevo per dirlo agli altri, erano felice per me...-.

Jimin si interruppe contenendo forse quello che sarebbe stato un singulto. Jungkook istintivamente gli prese la mano stringendola forte e desiderando che smettesse quel racconto, infondo non gli interessava sapere il suo passato, non perché non volesse conoscere il biondo ma perché non era rilevante, a lui interessa come è il Jimin di adesso.

Ma Jimin continuò prima che il castano potesse dire qualcosa - Non la tiro sulle lunghe...Il signor Kim ci scoprì e proibì a Tae e Nam di incontrarmi, interrompendo anche le loro vacanze prima del previsto ed eliminando il mio nome dai riceventi la borsa di studio...-.

-Cosa?- esclamarono sorpresi i due ragazzi. Sì sapevano della cattiveria del Signor Kim, ma addirittura mettere in mezzo Jimin togliendoli quello per cui aveva lottato era da malati!

Jimin annuì - Quel periodo stavo malissimo avevo perso i miei migliori amici e il mio sogno tutto in un unico minuto...- i due ragazzi furono tristi per lui, sì gli dispiaceva ma sapevano che non avrebbero dovuto compatirlo, nessuno lo voleva davvero.

-Però...- catturò di nuovo l'attenzione - quando ormai pensavo che sarebbe tutto finito che non c'era più niente da fare se non iscrivermi ad una scuola pubblica e lasciare la danza per aiutare mio padre lavorando part-time...- si lasciò sfuggire un sorriso - ecco che mi ritrovo Taehyung davanti alla mia fermata dell'autobus-.

Quelle parole ebbero l'effetto di mettere sull'attenti Seokjin maggiormente, ma anche Jungkook che si sporse leggermente in avanti, come se non volesse perdersi nessuna parola.

-Quello scemo si era fatto da Seoul a Busan in treno all'insaputa di tutti, dio quante volte gli diedi dell'incosciente- sorrise Jimin al ricordo - ma quel giorno ritornai a respirare- lasciò finalmente cadere le bacchette sul piatto - Mi disse che avevo ottenuto una borsa di studio a Seoul, ovviamente a nome Kim, che potevo andarci già dalla settimana dopo e che non c'era bisogno che mi cercassi un appartamento o altro, sarei stato con lui o con Nam e nemmeno dei soldi perché oltre alla borsa di studio avrei lavorato alla Kim-.

-Ricordo di essere rimasto scioccato, più che altro perché sapevo che il Signor Kim non avrebbe mai voluto la mia presenza, figuriamoci nella stessa città, nello stesso liceo del figlio, dentro la sua casa e in più a lavoro. Dissi a Tae se stesse scherzando rinfacciandogli ogni cosa che il padre mi aveva fatto...-.

-e Lui?- chiese Jungkook, fremeva dalla voglia di conoscere la conclusione di quella storia.

Jimin lo guardò sorridente - Lui fece il suo sorriso- non c'era da dire a quale si riferisse, Jungkook aveva capito bene di cosa stesse parlando il ragazzo - e disse che aveva pensato lui al padre, che gli aveva proposto il tutto e non avrebbe potuto rifiutare, cosa che in effetti non ha fatto-.

-Così? Ti sei trasferito?- domandò Seokjin.

-Sì e ho fatto finalmente quello che più amavo, scoprendo anche che mi piaceva molto sfilare per l'azienda, ero e sono ancora bravo-.

-Mi dispiace che hai dovuto affrontare tutto questo...-.

 Jungkook non sapeva cosa dire se non quelle parole, insomma Jimin gli è sempre sembrato un ragazzo solare, non avrebbe mai pensato che dietro vi era tutta questo contorto racconto, se solo sapesse che in realtà la sua storia non era a fatto conclusa lì, ma per questo non è ancora giunto il momento.

-Tranquillo Jungkook, ormai è acqua passata...- strinse la mano del ragazzo, la stessa che prima cercava di infondergli coraggio.

-Capisco la tua storia Jimin- si intromise Seokjin - e non posso fare a meno di convalidare la cattiva se non ripugnante impressione che ho del Signor Kim...-.

-Ma?- andò dritto al sodo il diretto interessato.

-Ma Taehyung se è riuscito ad aiutarti perché non si è intromesso prima? Perché non ha fermato suo padre prima?-.

Jimin sospirò decidendo di assecondare quella domanda, ma per il bene dell'amico non avrebbe detto il tutto.

-sapete come è il Signor Kim, come funzionano i suoi patti, se da qualcosa deve anche avere qualcos'altro in cambio- Jimin si morse il labbro - all'inizio non sapevo niente, non sapevo il costo che aveva pagato Taehyung per riuscire a farmi avere quella borsa di studio-.

"Il costo pagato da Taehyung?" rimbombò tra i pensieri di Jungkook.

-Cosa è?- le sue labbra si mossero troppo velocemente per riuscire a interrompere quelle parole, in cuor suo Jungkook voleva sapere, sapere il più possibile sul marito.

Jimin lo guardò comprensivo, ma non avrebbe mai potuto tradire la fiducia di Taehyung, aveva giurato che non l'avrebbe mai ripetuto ad altri e lui di fatto aveva mantenuto la promessa, infondo cosa poteva fare lui anche se altre persone ne sarebbero venute a conoscenza, niente. Come tutti non poteva nulla con il Signor Kim, perché oltre al figlio teneva in pugno anche lui. Era l'uomo che gli garantiva la borsa di studio ed un lavoro, altrimenti non avrebbe potuto mai permettersela.

Il biondo portò le sue mani a prendere il portafoglio - Mi dispiace ma non posso...- estrasse una piccola fotografia di quelle che si facevano con le polaroid.

-Per il primo compleanno che trascorsi lontano da casa Tae mi regalò una polaroid, sapeva che mi piaceva avere qualcosa di materiale come ricordo, qualcosa che potessi toccare...Certo non sono bravo con le fotografia, ma ho racchiuse in esse tutti i momenti che ho passato con loro, sia belli che brutti-.

Posizionò quello scatto sul tavolo in modo che i due ragazzi potessero vederla.

-Questa è la prima che ho fatto-.

Jungkook si avvicinò per primo alla fotografia, non aveva niente di particolare se non i protagonisti, due ragazzi quattordicenni. Ma era il come era stata fatta il motivo per cui gli scappò una risata.

-Quindi anche Taehyung ha passato quel momento?- provò a dire tra una risata e l'altra fissandosi su quel cappellino andato di moda anni fa.

Jimin lo seguì - Già non dirgli che te l'ho fatta vedere mi ammazzerebbe-.

Sentirono in quel momento il suono di uno scatto, più precisamente quello di un telefono cellulare, o meglio quello di Jin.

-Che c'è?- chiese di fatto quando ricevette puntato gli sguardi dei due ragazzi.

-Queste sono prove che potrei utilizzare per ricattarlo- aggiunse poi.

Finalmente quella tensione e quell'atmosfera di tristezza scomparve dietro delle fragorose risate. Seokjin e Jungkook non chiesero più su quell'argomento, avevano compreso che Jimin non voleva parlarne e accettarono la sua decisione, anche se Jungkook rimase un po' deluso da ciò, aveva d'avvero l'intenzione di sapere di più su Taehyung.

- Scusatemi signori posso portarvi il dolce?- si avvinò una cameriera.

-Sì perché no!- rispose per tutti Jin - ne abbiamo proprio bisogno...-

La cameriera annuì il secondo prima di voltarsi per dirigersi nelle cucine a dare l'ordinazione.

-A proposito di dolce....Che torta vuoi per domani?- domandò Seokjin.

-Oh- fu sorpreso Jimin - io credevo che stessi scherzando-.

-Non scherzo mai sul cibo- si portò una mano sul petto con fare teatrale. 

-Puoi credergli...- affermò Jungkook divertito.

-Allora c'è qualcosa che ti piace?- incalzò il maggiore.

Jimin pensò attentamente a quella proposta, per i suoi primi compleanni non aveva mai avuto una torta, non l'aveva mai chiesta sapeva che non se la poteva permettere, eppure suo padre trovava sempre il modo di fargli un regalo, che sia un muffin o un bignè. Anche dopo con Taehyung o Namjoon nessuno si era preso la briga di fargli una torta, non che ci tenesse, alla fine gli andava bene anche quella comprata per lui era indifferenze, o forse no? 

Perché quando Seokjin aveva davvero espresso quel volere lui aveva sentito come una stretta verso il cuore, si rese conto che nel profondo di se stesso voleva quel tipo di torta.

-Mi è sempre piaciuta alla frutta, ma so che...- mise subito le mani avanti il giovane venendo interrotto dall'altro biondo.

-E torta alla frutta sia!-.

-Evviva è la mia seconda preferita- informò Jungkook.

-Devi dirmi un dolce che non ti piace Jungkook- roteò gli occhi Seokjin.

-Oh è vero...- fu preso sul fatto il minore.

Jimin era rimasto ad osservare- Grazie ragazzi- disse nel momento in cui i due finirono quella scena comica.

Questi ricambiarono il sorriso del biondo.

-Non devi ringraziarci, è il tuo compleanno!- rispose Jungkook.

-Ah senti per il regalo...- provò ad aggiungere Seokjin, ma questa volta fu lui interrotto dall'altro ragazzo.

-Nono- mosse le mani frettolosamente davanti a se per accentuare quella negazione - Non dovete farmi assolutamente niente, è già tanto la torta!-.

-Ma che dici! I regali sono il pezzo forte dei compleanni- chiarì Jungkook.

-Talvolta eh! Alcuni i regali non li sanno proprio fare- commentò in aggiunta il maggiore.

-Se mi avete già fatto un regalo allora non posso dirvi niente, ma se ancora non l'avete fatto potete anche farne a meno...Mi fa piacere il solo passare del tempo con voi-.

Jungkook e Seokjin ebbero gli occhi lucidi, Jimin era davvero un ragazzo d'oro. Si conoscevano da poco e già li faceva sentire importanti.

-Nel primo caso...- si vide costretto ad aggiungere il ragazzo che compiva gli anni - potreste anche darmelo domani visto che è il vero giorno del mio compleanno e che...Bhé si vorrei essere da solo con voi e in tranquillità per ringraziarvi...-.

I due ragazzi a quel punto ne furono convinti, Jimin era il ragazzo più dolce del mondo.

-Ecco i vostri dolci, prego!- ad interromperli arrivò la cameriera che posò i piatti sul tavolo e li lasciò mangiare con tranquillità.

-A proposito...- incalzò Seokjin- Dovremo aspettarci qualcosa questa sera? Tipo robe strane o persone che non si vogliono più rivedere?-.

-Se parli di Dail- colse al volo Jimin - No non è presente, col cavolo che lo invito!- incrociò le braccia al petto.

Jungkook in quell'attimo lasciò andare un sospiro di sollievo, che venne colto dai suoi due amici.

-Tutto bene?- chiese di fatto il maggiore.

-Sìsì è che non so perché ma non riesco a sopportare il solo sentire quel nome-.

-Siamo in due- alzò la mano Jimin- però ti può consolare il fatto che non l'abbia invitato, almeno non si appiccicherà a Tae-.

Jungkook sospirò di nuovo. Già era vero, così non avrebbe avuto il problema Dail, tuttavia non era di certo finita lì la questione. La festa di quella sera era senza ombra di dubbio quella festa! Insomma quelle dove il marito si divertiva. Sì c'era il contratto a garantirgli la fedeltà, se così si poteva dire, del rosso. Ma andiamo poteva esserne sicuro? No ovviamente.

- So a cosa pensi- parlo Jimin anche per conto di Seokjin - e sì è una di quelle feste adatte per Tae, o almeno il Tae non sposato-.

-Già... me lo sono detto anch'io soprattutto adesso che ci è stato ribadito di fingere, ma...-.

-Non ne sei certo- finì per lui il più grande.

Jungkook annuì solamente. Anche se Taehyung non avrebbe potuto tradirlo, non poteva fare a meno di pensare al suo orgoglio. Sì perché quella serata per il marito corrispondeva alla tentazione perfetta, mandereste mai un lupo in mezzo ad un branco di pecore? Ovviamente no! Di certo non si metterebbe a giocare a carte con loro. Le divorerebbe una ad una, così come nella mente di Jungkook si rifletté l'immagine di quel Taehyung dai capelli rossi intento ad assaggiare ogni sua preda.

Scosse velocemente la testa con l'intento di liberarsi da quella scena orrenda. 

-Sai...- Jimin colse al volo come si potesse sentire - non posso dirti che Tae non farà quello su cui stai riflettendo- Jungkook guardò subito verso il ragazzo colto da quelle parole - Ma posso consigliarti di mettere le cose in chiaro con lui. Se Taehyung gioca con i patti, allora fallo anche tu-.

Jimin aveva ragione e ammettendolo a se stesso aveva già pensato a quella situazione, avrebbe dovuto fare un patto con Taehyung, l'ennesimo. Ma questa volta sarebbe stato temporaneo.

Jungkook non approvava al cento per cento quel metodo, da quando i patti erano entrati nella sua vita li aveva odiati, ma c'era altra scelta? La loro storia non si basava sulla fedeltà o l'amore, no proprio no! 

-Ci stavo già pensando anch'io...- fu sincero Jungkook.

-Allora cosa aspetti?- incalzò Seokjin - per una volta puoi avere tu la palla in mano...- solo dopo averle dette e associandole a Taehyung il ragazzo cercò di eliminare il doppio senso che solo lui aveva sentito in quelle parole, infondo il suo Kookie per lui era ancora del tutto innocente su quel lato  - Cioè non letteralmente... vorrei dire....sì, insomma... metaforicamente...NON TI AZZARDARE A FARE UNA COSA DEL GENERE!- urlò poi contro al povero Jungkook.

Quest'ultimo di fatto non sapeva se ridere o essere esasperato per l'amico, nel dubbio decise di accontentarlo.

-Sì Hyung, tranquillo!-. 

-Che poi...- continuò Jimin maliziosamente verso il maggiore - Tu non vorresti fare una cosa del genere con Namjoon?-.

Inutile dire che le gote del ragazzo in questione divennero rosse, forse sì imbarazzò più di Jungkook nell'arco della sua intera vita.

-Ma che dici!- si trattenne dall'urlare giusto perché già l'aveva fatto prima e non voleva di nuovo raccogliere l'attenzione dei restanti commensali.

-Jin-hyung guarda che lo sappiamo tutti che Namjoon-hyung ti ha invitato a cena- disse Jungkook.

-Cosa e chi te l'ha detto?-.

-Yoongi-hyung-

-e Yoongi come fa a saperlo?-.

-Bhé...- si tocco gli indici Jimin - potrebbe essermi scappato mentre lavoravamo-.

-Questo non cambia la verità! Questa sera esci con lo Hyung- continuò Jungkook - Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo...- cantilenò dopo - lo sapevo che Kim Namjoon ti avrebbe invitato ad uscire, lo sapevo, lo sapevo-.

-Dio Jungkook finiscila o ti spezzo in due!- gli urlò contro Jin, ma per sua sfortuna a continuare fu Jimin.

-Jin-hyung esce con Namjoon-hyung, Jin-hyung esce con Namjoon-hyung, Jin-hyung esce con Namjoon-hyung...-.

-SMETTETELA TUTTI E DUE!-.

-Hyung sei in super imbarazzo, perfino le tue orecchie sono diventate rosse- lo schernì Jungkook.

-Oh Jungkook hai proprio ragione!-.

-BASTA IO VADO A PAGARE! E quando avete finito di prendermi in giro raggiungetemi- Seokjin si alzò dal suo posto lasciando i due ragazzi nelle risate più assolute, si asciugarono anche alcune lacrime che non riuscirono a trattenere per il troppo ridere.

- Forse sarà meglio andare o lo Hyung ci lascia qui- riuscì a dire Jungkook.

-Mi sa proprio- lo seguì il biondo.

Una volta usciti dal locale Jin guardò per l'ultima volta male i sue due amici, i quali avevano continuato a ridere anche nel mentre pagava.

-Mio Dio siete...siete...-.

-Sei ancora in imbarazzo Hyung?- domandò ironicamente il minore.

-Smettila Jungkook!-.

-Ma Hyung non devi fare così- parlò Jimin - Namjoon-hyung è davvero una bravissima persona e si merita di essere felice e se lo è con te ne sono contento-.

Gli altri due ragazzi rimasero a guardarlo confusi mentre si dirigevano verso l'uscita del centro commerciale.

-Cosa intendi?- chiese Seokjin.

-Dico solo che lo Hyung si è sempre preoccupato per me e Taehyung, fa bene pensare un po' a se stesso e sono felice che voglia farlo con te- fu sincerò Jimin - e poi sareste una bellissima coppia-.

-Già lo penso anch'io- proseguì Jungkook - Sareste una bella coppia e poi...è vero Hyung anche tu non dedichi mai del tempo a te stesso...Forse farebbe bene ad entrambi uscire insieme-.

Seokjin rimase a rimuginare qualche minuto, il tempo di scendere le scale, su quelle parole. Sì gli interessava Namjoon ed era stato super felice di ricevere un suo invito, ma non aveva mai pensato che il suo migliore amico potesse vederla in quel modo. Gli era sempre stato accanto per proteggerlo ovviamente, ma Jungkook ne soffriva perché lo vedeva rinunciare alla sua di vita.

-Bene ragazzi- attirò l'attenzione Jimin - da qui le nostre strade si dividono, devo andare a lavoro...-.

-Ma ho la macchina ti accompagno volentieri- propose Jin.

-No hyung figurati, sono davvero molto vicino e poi vorrei proprio farmi una camminata-.

-Allora non indugio oltre- .

-Sì Hyung, davvero ci vediamo questa sera!- salutò Jimin mentre si dirigeva dalla parte opposta.

Jungkook sorrise - Visto Hyung te l'avevo detto Jimin è simpatico-.

-Già...- rispose mentre riprendevano il passo per raggiungere il parcheggio.

-Scusami Jungkook...- disse ad un tratto Seokjin - Non credevo che...-.

Non ebbe bisogno di aggiungere altro, anzi fu lo stesso Jungkook che lo comprese.

-Hyung ti sono grato per tutto quello che hai fatto per me, ma vorrei che per una volta pensassi anche a te stesso...Hai rinunciato a tante cose per me...-.

-L'ho fatto perché lo volevo Jungkook-.

-Lo so Hyung, ma questa volta sono io che voglio che tu vivi la tua vita. Siamo amici e ci saremo sempre l'uno per l'altro, ma non puoi rinunciare a te stesso per me, io ora sto bene-.

Seokjin lo guardò, forse più attentamente di quando aveva mai fatto, il suo Junkookie stava crescendo, forse non se ne accorgeva ma lentamente stava maturando.

-Vuoi davvero uscire con Namjoon-hyung?- gli chiese di fatto il minore.

-Sì Jungkook-

-E ti piace veramente?-.

-è troppo presto per dirlo, ma sì mi interessa-.

-Allora per me va bene- sorrise il castano - So che Namjoon-hyung è una brava persona-.

-Lo dici perché è il cugino di Taehyung o...-.

-L'ho capito e basta- rispose Jungkook.

-D'accordo- acconsentì il maggiore.

-Sai già cosa metterti?- cambiò l'aria di quel discorso.

Seokjin sorrise - Ovvio! Cadrà ai miei piedi-.

Jungkook scoppiò a ridere - Sei sempre il solito Hyung, ma so che succederà!-.

-Ne sei così sicuro?-.

-Sì ho visto il modo in cui ti guarda...diciamo che è cotto a puntino-.

-Ma sentitelo da quando sei così audace?-.

Jungkook alzò le spalle - Non saprei, ma vorrei davvero che tu riuscissi a trovare la persona giusta per te, che ami e da cui vieni amato-.

-Vorrei lo stesso per te- commentò Seokjin.

Jungkook abbassò lo sguardo soppesando quelle parole. No, lui non avrebbe mai potuto provare una cosa simile, ma sarebbe stato lo stesso felice se le persone intorno a lui avrebbero incontrato l'amore della loro vita. Gli andava bene anche così infondo. I suoi amici avevano fatto di tutto per lui, sfidando anche il padre stesso, per questo desiderava ardentemente che i loro sforzi venissero ripagati. Non solo sul piano sentimentale ma anche su quello lavorativo, anche lì avevano affrontato le più terribile sfide. Si disse che desiderava solo quello, far star bene i suoi amici, che da sempre lo avevano aiutato. Non gli importava se lui avrebbe dovuto vivere per sempre sotto l'ombra del padre o del Signor Kim o di Taehyung stesso. L'unica cosa che davvero voleva era ripagare Jin, Yoongi e Hoseok. 

-Hyung per il regalo a Jimin ho avuto un'idea- informò Jungkook cambiando argomento.


Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti, eccovi altri due capitoli!

Finalmente un momento di spensieratezza per i nostri ragazzi!!

Cosa ne pensate dalla storia di Jimin? Ed il modo in cui Jungkook viene aiutato dai ragazzi?

Vi anticipo subito che dal prossimo aggiornamento ci saranno vari speciali, in quanto finalmente siamo giunti al tanto agognato compleanno di Jimin e lo avevo organizzato con l'aggiunta di capitoli mooooltooooo speciali!

Vi dico solo che il prossimo sabato usciranno ben tre capitoli dove si analizzeranno le altre "coppie"!

Come sempre spero che i capitoli vi siano piaciuti, perdonatemi eventuali errori!

Un abbraccio

Dede

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