DEEP INSIDE || J.JK βœ“ (Traduz...

Par TOMYBELOVEDV_

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[COMPLETATA] ❝ Voglio toccare le parti di te che nessun'altro ha toccato. Voglio possedere quel pezzo di te c... Plus

Γ— Dominante Γ—
! IMPORTANTE !
Capitolo 1 | In ginocchio
Capitolo 2 | Rovente
Capitolo 3 | Solo io posso toccarti
Capitolo 4 | Vieni per me
Capitolo 5 | Starboy
Capitolo 6 | A porte chiuse
Capitolo 8 | Sotto al tavolo
Capitolo 9 | Notte piccante
Capitolo 10 | Senza mai smettere
Capitolo 11 | Solo mia
Capitolo 12 | Dominami
Capitolo 13 | Segreto indicibile
Capitolo 14 | Proteggimi
Capitolo 15 | Dimmi belle bugie
Capitolo 16 | Tieniti a me
Capitolo 17 | Perdonami
Capitolo 18 | L'amore non Γ¨ una scelta
Capitolo 19 | Perderti
Capitolo 20 | Possessivo
Capitolo 21 | Parole che feriscono
Capitolo 22 | Controllami
Capitolo 23 | Perderti
Capitolo 24 | Senza te
Capitolo 25 | Lasciami
Capitolo 26 | Non come te
Capitolo 27 | Appetitoso
Capitolo 28 | Infiammato
Capitolo 29 | Comportarsi in modo curioso
Capitolo 30 | Amore senza fine
- Ringraziamenti.
100k letture ❀️‍πŸ”₯

Capitolo 7 | In basso per te

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Par TOMYBELOVEDV_




...

7 pm.

"Ci vediamo domani Bangwon." mi inchino al mio ultimo dipendente, o forse dovrei dire l'ultimo di cui non mi interessa un cavolo. Non appena i suoi piedi lo guidano all'esterno, mi lecco le labbra e mi sposto dal muro su cui ero appoggiato per poi farmi strada verso l'ufficio della mia ragazza.

Dal momento che so che sta ancora lavorando, non busso ma entro direttamente nella stanza per poi vederla sobbalzare al suo posto, respirando bruscamente. "Signor Jeon..." la sua mano si appoggia sul petto, esprimendo il piccolo spavento preso per via della mia entrata improvvisa. "Mi chiami ancora Signor Jeon?" la stuzzico scherzosamente, amando sentirla chiamarmi così anche dopo quello che è successo poco fa. Questo mostra semplicemente quanto sottomessa lei possa essere per me.

"Beh...ho pensato di doverlo fare..." sorride mentre la porta si chiude alle mie spalle e avanzo verso di lei, appoggiando la borsa sulla scrivania proprio accanto al suo lavoro. "Torna a casa immediatamente, non te lo ripeterò due volte." le dico seriamente, fingendomi autoritario per farle capire di non scherzare con me. "E sì, tesoro," mi piego al di sopra della superficie piatta per fissarla negli occhi. "Dovrai chiamarmi ancora Signor Jeon e nelle occasioni speciali, mi chiamerai daddy o padrone perchè mi piacciono quei kink del cazzo."

Le sue labbra si incurvano in un ghigno divertito anche se abbassa lo sguardo in basso, sui fogli, cercando di riordinare come ordinato. Non mi muovo né indietro né sposto l'attenzione da lei e per l'appunto noto qualcosa che è molto più di un semplice piacere per il mio ego. Si alza dalla sua sedia con un po' di difficoltà e non si risiede, infilando le sue cose nella sua borsa.

"Ti fa male il culo a causa mia?" ridacchio gratificato solo a sapere cosa le ho causato. Lei non mi risponde con le parole ma si limita a guardarmi con un sorriso nervoso, il quale parla da solo dicendo che l'ho scopata così forte che probabilmente non riuscirà a sedersi per giorni.

"E' colpa tua, mi hai fatto irritare." mi raddrizzo senza sentirmi colpevole e semplicemente ridacchio come un coglione, adorando il fatto di sapere di essere stato rude e bravo abbastanza. "Allora non ti farò arrabbiare di nuovo..." pronuncia silenziosamente mentre afferra la sua borsa chiusa. "Oh, io penso che forse potrai amarlo, non importa come tesoro." sghignazzo io prendendo la mia borsa per poi seguirla e contemplarla da dietro.

AERI POV

Esco fuori dalla stanza con il Signor Jeon alle calcagna, la mia testa è ancora piena dei ricordi di poco fa, mentre il mio corpo non riesce a dimenticare la sensazione di lui dentro di me. Non mi sarei aspettata che potesse essere talmente rude e così ben messo là sotto, ha sollevato decisamente i miei standard, davvero tanto, con una lunghezza simile.

Sospiro e libero la mente dai precedenti eventi eccitanti che continuano a ripetersi nella mia testa, come se non volessi smettere di volerlo ancora, per poi spostarmi verso l'ascensore silenziosamente.

"Hai parecchio lavoro da fare oggi, non è così?" interrompe questa pausa che stavo usando per rilassarmi e calmare me stessa al meglio. "Già..." annuisco contro il mio volere, sperando semplicemente di non avere nulla da fare una volta che avrò finito con il mio lavoro. Mi guarda con un ghigno, essendo la ragione per cui dovrò passare l'intera sera più la notte a lavorare ai miei file. Lo ignoro e una volta che le porte si schiudono, entro nell'ascensore, sentendomi leggermente tesa per via del corpo robusto alle mie spalle che mi segue senza nessuna buona intenzione.

Deglutisco e premo il dito sul pulsante "O" in modo da raggiungere il nostro piano ed essere confinati insieme in questo spazio ristretto per dei lunghi secondi.

Non dico nemmeno una parola e mantengo le braccia di fronte al mio corpo mentre lo spilungone maschile è alle mie spalle premuto contro di me. "Lo trovi eccitante?" la sua voce vibra profonda all'interno del mio orecchio mandandomi dei brividi fino all'osso per via del suo tono sexy e del suo respiro pesante. Involontariamente chiudo gli occhi, il suo membro duro mi tocca. Come se potessi fingere di non apprezzare la sensazione che mi dona. Il suo respiro solletica un lato del mio collo ora che la tensione mi rende dannatamente rigida. Piega la testa in avanti e i suoi capelli mi solleticano la pelle per poi baciare il mio collo sensibile.

"N-Non adesso..." mi mordo le labbra mentre la presa sulla mia borsa si allenta in modo incontrollabile ma nonostante ciò lui non mi ascolta e semplicemente fa scorrere una mano intorno alla mia vita, afferrandola per poi spingermi maggiormente contro di sé baciando il mio collo in modo sensuale, riempiendomi di lussuria alla sensazione di lui che si indurisce. La sua lingua mi stuzzica, il mio respiro si affretta. Getto la testa all'indietro e la inclino di lato senza nessun tipo di controllo sulle mie azioni, in modo che la sua bocca diffonda onde di piacere attraverso di me.

Probabilmente non riuscendo a manipolare la dolcezza che sta usando, sposta il mio corpo sul muro in modo da schiacciare la sua erezione contro il mio sedere. La sua mano scivola di fronte a me, afferrando a coppa il mio seno per poi stuzzicarmi mentre mi fa un succhiotto. Non riesco a trattenere i gemiti, questa sensazione è dannatamente paradisiaca e mi è mancato il piacere sessuale che mi riempiva alla velocità della luce, bruciandomi dall'interno.

"J-Jungkook..." afferro il corrimano di metallo mentre il piacere mi colpisce terribilmente, il mio corpo viene scosso da centinaia di sensazioni differenti scorrendomi attraverso le vene, il mio sangue ribolle, le mie gambe si stringono da sole mentre le sue mani mescolano la mia mente sempre di più ogni volta che la sua bocca succhia il mio collo.

La sua mano libera lascia cadere la borsa sul pavimento, sollevandosi sulla mia testa per poi far passare le dita sui miei capelli afferrandoli. Li tira all'indietro e strofina la sua erezione su di me prima di respirare affannosamente proprio nel punto in cui mi ha marchiata con la sua bocca. "Ho intenzione di trattenermi dal fottere ancora il tuo corpo prezioso piccola." preme le labbra sulla mia pelle in una delle maniere più dolci e si sposta da me, il mio corpo si sente tutto eccitato e acceso proprio quando non dovrebbe.

"Ci vediamo domani signorina Han." mi bacia sulla nuca e afferra la sua borsa, lasciandomi da sola mentre le porte si aprono.

Come ha potuto farmi questo? E' vizioso e cattivo...

...

Dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro, faccio una pausa e mi sdraio sul letto. Il mio corpo è dolorante dopo quello che mi ha fatto poco fa l'uomo su cui ho sempre fantasticato. Dopo ciò i miei pensieri non avevano smesso di essere selvaggi, non riuscivo a smettere di riprodurre tutto il piacere misto al dolore che mi aveva dato e causato, pensavo che non sarei mai stata debole abbastanza da lasciarlo controllare il mio volere ma è successo comunque, mi ha quasi avuta in ginocchio.

Il mio cellulare che vibra sul materasso attira la mia attenzione, il mio cuore sobbalza dentro al petto per la sorpresa. Afferro il dispositivo per poi sbuffare una volta letto il nome della persona che mi ha tradita.

"Ciao a te, coglione." rispondo educatamente, mostrando direttamente la mia simpatia verso quest'uomo, creando l'atmosfera giusta. "Hey, mio piccolo angelo...come stai?"

"Come sto? Oh beh..." mi schiarisco la gola per essere pronta a rilasciare del sarcasmo. "Ho avuto una giornata perfetta pensando a come il mio migliore amico di cui mi fidavo mi ha semplicemente fregata, spifferando tutto come il peggior stronzo." le parolacce che non ero abituata ad usare scappano dalla mia bocca con rabbia, la pillola è ancora incastrata in gola non riuscendo per niente ad ingoiarla.

"Hey! Non sono uno stronzo...d'accordo?!" si difende debole, la sue scuse non funzionano mai con me. "Jungkook è come se fosse il mio migliore amico tanto quanto lo sei tu per me ma...non sono riuscito a trattenermi...! Sapevo già che lui aveva parlato bene di te e di quanto fossi speciale per lui quindi gli ho detto la verità. Smettila di avere il broncio...non mi piace quando lo fai..."

"Avresti dovuto pensare prima. Non hai pensato potesse essere imbarazzante per me affrontarlo e sentire tutte le cose sporche che ho condiviso esclusivamente con te, solo perchè sono stata stupida a fidarmi di te?" nasce una nuova discussione tra noi, la mia frustrazione si esprime da sé dopo quello che non posso né dimenticare né perdonare. "Non me ne pento in ogni caso...so che avrai il suo corpo contro il tuo molto presto solo per merito mio, quindi ringraziami. Ti va?"

"Fottiti Jaemin." gli chiudo il telefono in faccia e lascio cadere il cellulare sul materasso. Non vuole nemmeno scusarsi seriamente per le cose che ha fatto. Pensavo di morire proprio davanti al mio capo solo per le parole che aveva usato e quello che avevo detto di lui, tutto ciò era imbarazzante e terribile per me. Non importa cosa sia successo oggi...sono comunque incazzata con il mio migliore amico.

I miei occhi saettano in direzione dello schermo non appena la luce blu illumina i bordi. Se si tratta di un nuovo messaggio da parte sua, lo strangolo non appena ci vediamo.

Decido di essere gentile e do un'occhiata al messaggio, realizzando che il mittente non è quello che mi aspettavo.

< Hey, non dimenticare di arrivare alle 7 in punto. Potrei non essere dell'umore adatto per lasciare passare un tuo cattivo comportamento domani. ;) ]

[ Jungkook? >

< Scusami? Ti ho per caso detto di chiamarmi con il mio nome?]

[ Beh...non mi hai detto di non farlo...>

< Wow. L'audacia di giocare con le parole ora. Faresti meglio a consegnarmi dei buoni contenuti del lavoro domani, è un avvertimento signorina Aeri. ]

Non rispondo nulla alle minacce e rimango calma, mettendo giù il cellulare lasciando ciò che mi rende perfino più stressata del mio stesso lavoro. Penso che farei meglio a ritornare ai miei schizzi.

Mi chiedo però come abbia avuto il mio numero, sicuramente centra il traditore e non mi sorprenderebbe affatto.


- Il giorno dopo -

10 am.

"Signorina Han, il tuo capo vuole vederti urgentemente." la segretaria del signor Jeon irrompe nel mio ufficio esprimendo dell'ansia, come se qualcosa non andasse. Deglutisco all'improvvisa apprensione che sento e annuisco.

'Che cosa vuole ancora?' sospiro non appena la donna gentile esce, la porta adesso è chiusa. Lascio il mio lavoro per un momento e mi alzo dalla sedia per poi abbassarmi la gonna e uscire fuori da qui senza aspettare oltre.

Sono arrivata in orario questa mattina, non mi ha chiamata nemmeno una volta e non ci siamo ancora visti. Cosa potrà essere successo per far quasi tremare la sua segretaria per il solo fatto di avvertirmi?

Cerco di non pensarci troppo e rimango in piedi di fronte al suo ufficio, bussando alla porta.

"Avanti." la sua voce profonda mi permette di entrare quindi lo faccio e mi chiudo la porta alle spalle per poi avanzare verso di lui, il quale è davanti alla sua scrivania appoggiato all'indietro con le braccia conserte sul petto. "Buongiorno signor-"

"Dov'è il mio lavoro?" mi interrompe bruscamente, i suoi grandi occhi scuri fissano i miei come se avessi fatto qualcosa di sbagliato. "E' nel mio ufficio..."

"Nel tuo ufficio?" inclina la testa, le sue sopracciglia si sollevano e il mio sguardo ricade sullo scollo a V della sua camicia nera. E' ancora profondamente aperta e ora che abbassa le braccia per infilare la mani in tasca, riesco a scorgere i muscoli definiti del suo petto e quelle clavicole che mi fanno sentire fin troppo eccitata.

Non ho smesso di pensare a quello che è successo ieri e la mia mente è piena di immagini oscene mentre il mio corpo si gode le sensazioni provocate da esse.

"Signorina Han!" la sua voce potente mi prende alla sprovvista, il mio corpo sobbalza sul posto. Mi raggiunge sicuro di sé e afferra a coppa il mio mento con la sua mano bollente. Una di quelle che ieri mi toccava e mi marchiava la pelle ieri.

"Vuoi che ti punisca ancora?" abbassa il tono di voce, la sua profondità mi fa sempre sentire strana. "No..." scuoto la testa e abbasso lo sguardo sulle sue labbra rosse e succose. Probabilmente nota quello che i miei occhi stanno fissando e rafforza la presa, sollevandomi la testa un po' di più in modo da farmi guardare solo i suoi occhi marroni, scuri.

Il suo respiro caldo colpisce la mia pelle, il profumo di fragole ammorbidisce la sua aura autoritaria che solitamente mi fa cedere le ginocchia. Non mi lascia nemmeno respirare o perfino parlare che mi strattona in avanti con la sua mano e il mio corpo si schianta sul suo, robusto e la mia mascella quasi si rompe sotto la sua forza.

Dal momento che so che non dovrei dire nulla, rimango in silenzio e lo osservo sogghignare mentre la sua mano viaggia per tutta la mia mascella per poi andare giù verso l'orecchio, accarezzandomi il collo. Nessuna parola rompe il silenzio imbarazzante ricolmo di tensione sessuale e ingloba con le mani la mia nuca, afferrando con alcune delle sue dita i miei capelli tirandoli per poi avvicinare le labbra al mio orecchio. "Vai a prendere il tuo lavoro e torna qui."

Le sue labbra racchiudono il mio lobo, questa zona erogena mi tradisce ogni volta che tento di rimanere calma. Il mio cuore fluttua incessantemente e una volta che lui indietreggia per poi tornare a sedersi sulla sua scrivania, io punto lo sguardo in basso nervosamente e lascio la stanza come ordinato.


ANGOLO TRADUTTRICE:

Scusatemi per il ritardo ma come potete vedere, questa traduzione mi impegna parecchio tempo perchè elaborata.

In ogni caso vi avviso, preparate il kit acqua santa + santino in limited edition per il prossimo capitolo. Ne avrete bisogno.

Ros.

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