Non ditelo a mio fratello

By sugar9403

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Genesis Evans è la sorella minore del mitico portiere Mark Evans. Due persone completamente differenti nonost... More

Chapter One
Chapter Two
Chapter Three
Chapter Four
Chapter Five
Chapter Six
Chapter Seven
Chapter Eight
Chapter Nine
Chapter Ten
Chapter Eleven
Chapter Twelve
Chapter Thirteen
Chapter Fourteen
Chapter Fiveteen
Chapter Sixteen
Chapter Eighteen
Chapter Nineteen
Chapter Twenty
Chapter Twenty-One

Chapter Seventeen

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By sugar9403

Ed anche l'ultima campanella della giornata è suonata!

Dopo aver parlato con il signor Dark sono tornata in classe e ho proseguito con le mie lezioni fino al suono dell'ultima campanella. Finalmente iniziano gli allenamenti! Mi alzo dalla sedia, raccolgo le mie cose dal banco e le posiziono all'interno della cartella, una volta fatto questo mi metto la tracolla in spalla e vado verso la porta. Appena varcata la soglia del corridoio vedo Rosmary con alcune sue amiche e un pensiero mi attraversa la mente.

"Rosmary!" esclamai chiamandola

"Ei Gene, dimmi" mi rispose gentilmente lei

Le sue amiche ci stavano guardando a bocca aperta, in questi mesi io e lei non siamo mai, e sottolineo mai andate d'accordo e oggi, dopo aver parlato ore intere sembriamo quasi amiche, ho detto sembriamo!

"Stavo pensando che magari questo sabato tu e il tuo gruppo potevate assistere alla partita" dissi guardando le ragazze una per una

"Intendi Royal contro Raimon?" mi chiese una ragazza dai capelli blu

"Esatto, è la partita più attesa di tutto il campionato" le risposi gentilmente

"Io ci sarò!" esclamò Rosmary "Grazie per l'invito" proseguì

"Perfetto! Scusatemi, adesso devo andare agli allenamenti, sono in ritardo, ci vediamo!" dissi iniziando a correre verso gli spogliatoi.

Una volta indossata la divisa mi precipito in campo e inizio il riscaldamento, ad un certo punto sento delle mani affermarmi da dietro e qualcuno esclamare "Bhuu" spaventandomi a morte.

Mi giro lentamente, non so con quale espressione in volto, e guardo malissimo colui che mi ha spaventato ritrovandomi un Jude piegato in due dalle risate

"Molto divertente si" dissi trucidandolo con lo sguardo

"Si, lo è stato" mi rispose ancora con il sorriso sulla faccia

"Senti, parlando di cose serie, ci vediamo dopo nel corridoio nord, devo parlare con voi ragazzi" proseguì

"Oh, okay" risposi perplessa

Perchè vuole fare una riunione in corridoio? Spero solo che non si sia convinto di voler giocare una partita lealmente, la Raimon è migliorata molto e mi duole ammetterlo ma hanno il cinquanta percento di probabilità di batterci, e questo non solo porterebbe ad una mia sconfitta personale ma anche al fatto che Jude non rivedrà più sua sorella Celia. Perchè deve essere tutto così difficile?

L'entrata in campo dell'allenatore mi distrasse dai miei pensieri e sotto i suoi ordini iniziamo a correre per il campo.

Finiti gli allenamenti mi feci una doccia e mi incamminai verso il luogo dell'appuntamento con la squadra, il corridoio nord. Una volta arrivata li vidi già alcuni ragazzi ad aspettare, tra cui Jude così mi unì a loro e iniziai una conversazione con i miei compagni di squadra, in attesa degli altri. Cinque minuti dopo eravamo tutti presenti.

"Scusa Jude, perchè hai voluto vederci qui?" chiese Joe

"Perchè volevo essere sicuro che nessuno ci sentisse!" iniziò guardando per terra "Ragazzi, io non sono d'accordo con i metodi di Dark, e anche voi, non vorreste portare a casa una vittoria in modo pulito?" domando guardandoci

I ragazzi della squadra iniziarono a guadarsi fra di loro, sorpresi di questa domanda.

"Io sono d'accordo con te!" esclamò David mettendosi al fianco dell'amico

Piano piano tutti si schierarono dalla parte del moscone, mancavo solo io, ma alla fine essendo l'ultima arrivata nella squadra accettai, o almeno questo è quello che mi ha detto di fare Ray Dark.

"Jude, possiamo parlare?" li chiesi davanti a tutti

"Si,certo" mi rispose "Grazie ragazzi, ci vediamo domani" disse salutando i nostri compagni e iniziando a camminare al mio fianco.

Dopo esserci allontanati dai nostri compagni Jude si appoggiò al muro e mi misi davanti a lui

"Non credi di star commettendo un errore mettendoti contro Dark?"chiesi

"No! Io voglio giocare pulito, non voglio più vincere usando degli sporchi trucchetti, voglio meritarmi la vittoria, incazzarmi per una sconfitta esultare quando un mio compagno segna. Non voglio fare del male alle persone" mi rispose guardandomi negli occhi, o almeno credo.

"Io non capisco! Mi hai sempre detto che quando entriamo in campo non dobbiamo farci prendere dai sentimenti, che le troppe emozioni fanno prendere decisioni affrettate e che rischiamo di sbagliare, cosa ti ha spinto a cambiare idea?" replicai

"Vuoi la verità?" mi chiese, io annuì "Tuo fratello, la determinazione che mette in campo, l'incoraggiamento che da ai suoi compagni, l'aiuto che da loro...la sua passione per il calcio..ogni volta che vedo Mark giocare mi innamoro sempre di più di questo sport, voglio giocare una partita con il cuore"

"E Celia? Non ci pensi al fatto che rischi di perderla per sempre?" chiesi iil suo discorso su mio fratello

"E se vincessi? Cos'è hai paura di perdere? Hai paura di farti battere da tuo fratello? Hai paura del fatto che lui è più forte di te? É una mia scelta Gene, se voglio rischiare sono problemi miei, non tuoi, tu non sei nessuno per dirmi cosa devo fare" mi rispose

"Tu non sei nessuno"

Non sono mai stata una ragazza a cui importava il giudizio altrui, ho sempre ignorato chi mi disprezzava, e mai avrei creduto che una semplice frase a cui prima avrei risposto a tono, perché ritenuta senza senso, adesso mi avrebbe destabilizzato così . Eppure dette da lui, anche delle semplici e insignificanti parole come queste, hanno un peso e non fanno altro che risuonarmi in mente, come il suono di una campana, sempre più forte.

"Tu non sei nessuno"

Dopo tutti questi mesi, dopo quello che si era creato fra di noi questa era l'ultima cosa che poteva dirmi... io che ho imparato a conoscerlo in così poco tempo, io che l'ho sopportato durante gli scleri per i compiti di letteratura, io che stavo iniziando a provare qualcosa di forte nei suoi confronti, non so se é amore, non l'ho mai provato prima, quindi non so cosa comporta. Con il ragazzo del mare é stato un colpo di fulmine, era veramente bello ma non ho mai avuto l'occasione di approfondire quel rapporto e magari far si che tramutasse in qualcosa di più. Non so se amo Jude, non l'ho ancora capito, ma è diventato una parte fondamentale della mia vita, non è solo il mio ragazzo, ma è anche il mio migliore amico, a lui posso dire tutto o almeno così credevo fino a poco fa

"Tu non sei nessuno"

Io non sono nessuno, e allora tutte le nostre uscite, le risate che ci siamo fatti, tutti i nostri abbracci, i nostri baci... la torre inazuma o semplicemente casa sua, non sono niente per lui? Aveva detto di amarmi, ed io ci sono cascata. Magari era proprio questo il suo intento, conquistare l'unica ragazza della squadra per vantarsi e poi "rovinarla" facendola innamorare e piantando in asso con qualche stupida scusa. Non dovevo fidarmi di lui, alla fine è sempre così, quando ti affezioni a qualcuno ricevi sempre una pugnalata alle spalle...

E così, senza aggiungere altro, mostrai tutta la mia forza e senza far fuoriuscire i miei sentimenti mi voltai e mi incamminai verso l'uscita.

"Aaah! Gene aspetta!" - Urlò Jude correndomi dietro - "Non volevo dire quelle cose"

"Ormai l'hai detto!" Esclamai in risposta continuando a camminare verso l'uscita.

Usciti dalla scuola non vidi nessuno, erano tutti andati via, come sempre eravamo gli ultimi ad uscire. Fantastico pensai, adesso non posso neanche evitarlo.

Poco prima di arrivare al cancello sentì la mano di Jude afferrarmi un braccio e mi fece voltare verso di lui. In un primo momento cercai di liberarmi dalla sua presa ferrea, non volevo parlargli, almeno non ora.

Il moscone, capendo le mie intenzioni prese il mio viso tra le sue mani in modo tale da creare un contatto visivo tra i nostri occhi, e iniziò a parlare

"Ti chiedo scusa per la cavolata che ho detto, io non volevo dire quelle cose, è colpa della rabbia, io non penso che non sei nessuno anzi.. È solo che voglio giocare lealmente, voglio vincere perché me lo merito e non essere il più forte regista in circolazione solo perché non abbiamo mai perso una partita. Io voglio provare le emozioni che sono il calcio dà. Per favore Gene, gioca con me, senza barare, un gioco pulito e se non ti dovesse piacere torneremo a giocare come abbiamo sempre fatto, ci stai?"

Il signor Dark, durante la nostra conversazione avvenuta in mattinata nel suo ufficio, mi ha detto che devo fermare Jude dall'interno, cioè agire come una spia, e se necessario mentirgli.
Oggi quando il ragazzo davanti a me ci ha chiamati per quella riunione improvvisata ho accettato contro il mio volere e questo lui lo sa. Ma adesso sono combattuta, io devo fermarlo non assecondarlo nelle sue pazzie...cosa faccio? Accetto o non accetto? E se poi Mark riesce a battermi? Fallire il mio obiettivo... battere mio fratello giocando a calcio. Ma se Jude avesse ragione? Se giocando pulito riuscissimo a provare quell'emozione che trasmette Mark e che riesce a far emozione chi gli sta intorno ? Il bello di Mark è sempre stato questo, l'emozione che prova per il calcio è sempre stata la cosa che l'ha contraddistinto fin da quando era piccolo. Il calcio è la sua vita... anch'io ho la stessa passione di Mark? Questo non so ma so che finché non avrò raggiunto il mio obiettivo io non lascerò mai la Royal Academy, costi quel che costi!

"Va bene...ma non ti prometto niente, sappilo" dissi rompendo il contatto fra i nostri occhi per alcuni secondi dato che Jude riportò i suoi occhi nei miei

"Ti amo" disse appoggiando delicatamente le sue labbra sulle mie in un delicato bacio a stampo.

Una volta allontanato da me, mise il suo braccio sinistro attorno alle mie spalle avvicinandomi a lui

"Dai andiamo, ti accompagno a casa" proferì iniziando a camminare verso casa mia.

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