† Since we were 18 † -Larry S...

By itsyourgirlMM

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《Mossi leggermente le labbra per intensificare il bacio, Louis mi leccò il labbro e quasi come se fosse autom... More

•Capitolo 1•
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•Capitolo 35•
•Capitolo 36•
•Capitolo 37•
•Capitolo 38•
•Capitolo 39•
•Capitolo 40•
•Epilogo•
•Ringraziamenti e novità•
•Epilogo II•
•Epilogo III•
Avviso!
• Spin-off: Cosa è successo ad Eleanor?•
Avviso

•Capitolo 17•

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By itsyourgirlMM

"Hey?", richiamò la mia attenzione.

Cercai di trovare le parole per spiegargli il motivo delle mie lacrime, ma non le trovavo allora mi abbandonai all'istinto.

"Vuoi sapere perché sto piangendo? Ok. Il motivo per cui piangevo sei tu. Tu mi fai arrabbiare davvero tanto perchè prima mi baci, poi mi ridicolizzi davanti a tutti, poi cerchi di fare pace, poi dici che sono tuo, poi che non va bene se stiamo vicini e quindi mi allontani, non torni a dormire, stai con lei. Poi quando piango perchè giustamente ci rimango male e sono confuso vieni qui a chiedermi il motivo per il quale stavo piangendo? Davvero?", mi sfogai arrabbiato, forse un po' troppo infervorato.

Louis sembrava colpito dalle mie parole, tanto che spalancó la bocca e gli occhi e avrei potuto giurare che un sottile velo di lacrime rendeva i suoi occhi più lucidi.

"Mi dispiace.", sussurrò, si schiarì la voce e continuò: "I-io... non pensavo fossi così tanto importante per te."

Mi guardò negli occhi e mi accorsi che gli occhi erano davvero umidi dalle lacrime e che era impallidito.

Per quanto mi intenerì la visione di quella meravigliosa creatura intristita in quel modo, cercai di pensare razionalmente ai motivi per i quali ce l'avessi con lui.

"Non pensavi? Continui ad usarmi, Louis. Continui a baciarmi e a portare avanti questo ridicolo tira e molla, ad allontanarmi, a stare con lei e a tornare.", la mia voce si era addolcita, almeno.

Non rispondeva, sembrava che stesse ancora assorbendo le parole. I suoi occhi erano fissi nei miei e solo quelle iridi che prestavano attenzione a me riuscivano a farmi battere il cuore a mille. Patetico. E io che conservavo la speranza di essere bisessuale. No, ero completamente gay.

Scosse la testa e abbassò lo sguardo, mentre io ripresi a mordicchiarmi le unghie non sapendo come continuare la conversazione, una rabbia nel petto che nemmeno riuscivo a controllare.

"Chi è lei? Perché non sei con lei ora?", decisi di chiedere, abbattendo le paranoie nella mia testa riguardo cosa dire.

"Lei è... Eleanor, la mia ragazza.", mormorò abbassando lo sguardo. La mia ragazza...

Le lacrime calde ritornarono a scorrere sul mio viso freddo, raffreddato dalle lacrime asciutte del pianto precedente. Questa volta non feci niente per evitare di piangere, era come se mi fossi appena svegliato da un sogno ad occhi aperti. Io sono il suo ripiego.

"Ah. E perchè sei qui da me? Dovresti stare con lei.", sbottai, cercando comunque di non far trapelare la mia asprezza.

Riprese a guardarmi negli occhi, il suo sguardo si incastrò nel mio, verde nel blu.

Una sfumatura di paura si leggeva in quegli occhi perfettamente brillanti come un dipinto famoso del colore più giusto, del topazio ceruleo più prezioso, dell'azzurro del cielo più sereno.

"Non so perché io non sia con lei, sincermente.", si alzò in piedi e si avvicinò a me.

"Però una cosa che so per certo è che odio vederti piangere, Harry.", strinse le labbra quasi stesse per piangere e il mio cuore perse mille battiti.

"E odio ancora di più sapere che sono io il motivo delle tue lacrime.", disse, la sua voce tremava sempre di più. Harry, non abboccare.

Mi guardò per qualche secondo negli occhi, io non sapevo cosa dire anche se forse lui si aspettava una risposta. Mi aveva davvero lasciato spiazzato e non sapevo come replicare, non mi aspettavo quelle parole. Non mi aspettavo tutto quel retroscena scomodo e tutto quel casino, tutte quelle complicazioni...

Si girò, sospirando e si diresse verso la porta. Mi stupii quasi quanto Louis quando gli chiesi di fermarsi e mi avvicinai lasciando solo qualche centimetro a separarci. Il suo profumo era meno artificiale del solito, più Louis, meno colonia. Se possibile lo trovai ancora più attraente. Non scappare di nuovo.

Incerto, mi avvicinai a lui e unii le mie labbra alle sue, perchè in fondo non desideravo altro. Lui ricambiò subito in modo disperato, piegò leggermente la testa di lato, sperando di avere un contatto maggiore. Schiusi le labbra per invogliarlo a fare lo stesso e facemmo sfiorare le nostre lingue che si desideravano dopo un tempo troppo lungo da sopportare. Le sue dita si intrecciavano tra i miei ricci come facevano sempre e più le nostre lingue si accarezzavano, più tirava i miei ricci in modo rilassante. Finalmente. Finalmente sei di nuovo mio.

Si staccò per prendere aria e poi si rifiondò su di me. Mi spinse sul letto e mi fece stendere sotto di lui. Mi tolse il maglioncino spostando l'aria tra di noi e un brivido di freddo mi percorse tutto il torace. Fece fare la stessa fine al suo maglioncino e incollò i nostri petti nudi leggermente unticci dal sudore in un intreccio erotico di pelle e carezze disperate e fameliche. Eccoci di nuovo in una situazione della quale mi pentirò.

"Scusa, scusa, scusa, scusa.", mormorava sulle mie labbra. Mi resi conto solo in quel momento di quanto mi fossi lasciato trasportare dalla rabbia e dalle sensazioni forti che avevo provato. Non posso di nuovo andare contro il mio buon senso.

Fui bloccato dai miei pensieri e per una volta diedi loro retta.

"No.", dissi staccandomi. I suoi occhi si sgranarono dalla delusione.

"Non possiamo baciarci o fare altro finchè tu sei con lei, hai una ragazza Louis. Mi confondi troppo.", sospirai sconfitto coprendomi la faccia con le mani. Cazzo, stavo partecipando ad un tradimento.

Lui mi guardò rassegnato ed io mi tirai a sedere sul letto, approfittando della bolla d'eccitazione scoppiata per dargli le spalle.

"Tu ami lei. Ti sta solo confondendo stare qui con me." mi fece male al cuore dire quella frase. Forse anch'io non avrei lasciato andare Tracy se non fosse stato per questo casino con Louis.

Inaspettatamente iniziò a massaggiarmi i ricci ed io mi rilassai al suo tocco, il mio corpo si arrendeva ad ogni suo tocco come se Louis ne fosse il vero padrone.

"Se l'amassi starei da lei ora, non credi?", replicò e io non potei fare a meno di sorridere nonostante fosse inappropriato e stupido da fare, tanto non mi vedeva perchè ero di spalle.

"Se non la ami perché è la tua ragazza?", chiesi ancora più confuso.

"Perchè mi sembrava la cosa giusta da fare.", sospirò. "Tutto quello che gli altri si aspettano da me...", la sua voce era più dolce di una ninna nanna anche se le cose che dicevano mi ferivano profondamente.

"Allora..." mi stoppò con uno "sh" e con un dito sulle mie labbra.

Mi voltai tanto quanto bastava per guardarlo, lui mi sorrise ed io feci lo stesso. È solo confuso, ha una ragazza solo per schiarirsi le idee. Non è la stessa cosa che volevo fare io con Tracy? Che male c'è?

"Baciami, Harry.", mi supplicò. Come fai a farmi tremare le cosce così, Louis? Sei erotismo allo stato puro. Ma come ci sono finito a petto nudo con questo pazzo seduti su un letto a discutere della cosa giusta da fare?

Fissai gli occhi azzurri dei quali stavo iniziando proprio ad innamorarmi ed esaudii la sua preghiera. Era un bacio diverso dagli altri, più dolce e innocente, senza lingua. Le nostre labbra si sfioravano appena e le sue guance erano rosse come le ciliegie di Giugno. Mi tirò di nuovo a sè stesi l'uno accanto all'altro e mi abbracciò, facendo intrecciare le nostre gambe.

"Ti va di cenare con me?", domandò mentre io mi facevo cullare dal battito del suo cuore. Ogni parola di quella domanda mi aveva accarezzato l'incavo del collo, insieme alla sua barbetta. Cristo, Louis.

È un appuntamento? Saremo solo io e lui? Mamma mia che ansia.

"Sì che mi va.", eravamo come due bambini sorridenti che giocavano a nascondino con i propri sentimenti.

Il suo telefono squillò, più forte dei pensieri che stavo facendo.

"Eleanor?", sbuffò Louis. Mi veniva da urlare dall'odio per quella ragazza.

"Avevo da fare.", continuò Louis parlando ancora con lei.

"Non mi interessa...", sbottò e aggrottò le sopracciglia, facendo formare una V proprio sopra il suo naso, tra le due sopracciglia. Come fai a far sembrare erotica anche una smorfia, Louis?

Iniziai ad accarezzare quella V tra le sopracciglia come se fosse un'opera d'arte e la sentii svanire sotto il mio dito mentre lui si rilassava al mio tocco visibilmente, puntò il suo sguardo addolcito nei miei occhi verdi e curvò le labbra in un sorrisino che subitò sparì quando sbuffò.

"Eleanor, stasera ho da fare.", cercava visibilmente di mantenere la calma senza risultati. Ha da fare con me, troia... Ridacchiai per i miei pensieri irrispettosi senza nemmeno conoscere la ragazza. Magari era davvero una persona splendida, se no perche Louis l'aveva scelta.

"Ciao.", sospirò e riagganciò.

"Scusa.", sussurrò pianissimo e mi baciò a stampo in un modo che mi fece impazzire. Louis, Louis, Louis. Cosa mi hai fatto?

"Vado in palestra a giocare una partita, poi stasera usciamo, vero?", cercava conferma nei miei occhi.

Gli sorrisi felice come un bambino il giorno di Natale. Annuii e lo baciai ancora, poi gli lasciai prendere la maglia e infilarsela velocemente. Si allacciò le converse e un borsone e mi congedò, uscendo dalla stanza.

Mi stesi sul letto con un sorrisetto appena chiuse la porta. Arrossii all'immagine di noi due che cenavamo insieme. Io e un ragazzo a cena fuori, chi l'avrebbe mai detto?

Louis ormai era la mia felicità.

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