Ogni secondo

By laragazzadelcieloblu

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Nuova città, nuova casa, nuova scuola, nuovi amici, nuova vita. Addison va incontro a tutto questo cercando d... More

1. Addio
2. Welcome to Santa monica
3. Primo Giorno
4. Mensa
5. Nuove conoscenze
6. Beach volley
7. Ginnastica e verbi
8. L'uomo della terza ora
9. Chimica e inviti
10. Pre festa
11. Figure di merda
12. Sette minuti
13. Pancake, "quello" e baci
14. Le feste il lunedì sera
15. Ricordi e fratelli stronzi
16. Baci rubati
17. Calci dolorosi
18. Spiaggia e docce
19. Rivelazioni e falò
20. "Io amo le risse"
21. Amici gay e hockey
22. Dov'è il bagno?
23. Acqua inaspettata
24. Guerra
25. Cambiamenti
26. Amiche e ricerche
27. Elio
28. Litigate
29. Bei modi per fare pace
30. Campione di olimpiadi
31. Febbre e freddure
32. Déjà vu
33. Passaggi
34. Biglietti e punizioni
35. Partita noiosa
36. Gelosia
37. Labbra appiccicose
38."Ti stai ******** mio fratello?"
39. Giochi da bordello
40. Allenamenti e ricordi dolorosi
41. Amatriciana
42. Colpo di scena
43. Mr. Sono un figo e so di esserlo
44. Mi piacciono solo le bionde
45. Fruttivendoli e cibo cinese
46. Ben Qualcosa
47. Venice beach
48. Nessuno lo deve sapere
49. Messaggi senza risposta
50. Baci e vigilie
51. Buon compleanno
52. Moon park
53. Video por*o in diretta
54. Segreti svelati
55. Mi sono proprio persa
56. Patti e sveltine
57. Ora siete anche fidanzati?
58. Ogni secondo
59. Ho urgente bisogno di te
60. Innamorato della vita
61. Vasca
63. Stasera rimango da Logan
64. Fanculo chi dice che avere un atleta come ragazzo non abbia vantaggi
65. Era una trappola vero?
66. Ho già detto che il coach ha un'aria che incute troppo terrore?
67. Perché le persone non riescono mai a non fare schifo?

62. Amore e sincronie

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By laragazzadelcieloblu

Logan's pov
Giovedì 16 Dicembre 2021.
In assoluto la giornata più brutta di sempre.
Non so quale sia la cosa peggiore tra tutte quelle successe oggi, forse l'aver mandato al rogo il mio migliore amico o forse l'ematoma viola sulle mie scapole, so solo che il fatto che la mia splendida ragazza sia indecisa sul godersi un bagno con me dovrebbe farmi capire quanto il mio fascino stia calando.
"Quindi?" La sollecito un bel po' spazientito.

Non voglio forzarla, capisco tutti i pensieri che le stanno passando per la testa, ma il mio invito è solo questo: un invito.
Non voglio nient'altro da lei se non averla abbracciata a me tra la schiuma e il calore dell'acqua.
Ma da quando sono così dolce?
Non credo di aver mai visto una ragazza in maniera così dolce, non che sia mai stato tanto stronzo da 'entro-vengo-esco-ciao', solo che, per quanto potessi provare a trattarle in modo gentile, la verità era sempre che a me di loro non importava un bel niente.

Mentre guardo Addison mordersi il labbro sovrappensiero mi rendo, per l'ennesima volta, conto di quanto tra noi due sia tutto diverso.
Ogni suo gesto mi provoca un certo effetto fisico, quello che accade ai ragazzi la mattina per intenderci, però nel frattempo comunque vedo così tanto altro.
Sembrerà strano ma oramai sono così tanto innamorato di lei che l'amore per lei va oltre la sua persona.

Quando penso ad Addison non mi viene più in mente il suo aspetto, invece mi viene in mente ciò che provo per lei.
Come una forte spirale al centro del petto che succhia via ogni mio altro pensiero dalla testa, non riesco a fare a meno di lei, è diventata oggettivamente la mia dipendenza.

"Nudi?" Domanda lei, strappandomi dai miei pensieri.

"Tu come lo fai solitamente il bagno? Vestita?" Replico imbronciandomi.
"Ok, per me va bene. Aspettami dentro." Acconsente finalmente.
"Grazie. Ti prometto che non te ne pentirai." Esclamo facendo un sorriso sghembo.
Le lascio un veloce bacio a fior di labbra e mi sbrigo ad entrare nel bagno.
Mi libero dei boxer e dei pantaloni in un colpo secco, lanciandoli nel cesto delle cose da lavare e poi infilo uno alla volta i piedi nella vasca.

Conoscendo Addison l'acqua sarà fredda quando arriverà, passerà minimo un quarto d'ora maledicendosi per aver accettato la mia proposta e poi quando verrà qui, io le farò scordare di tutte le paranoie che le riempiono il cervello, o almeno spero.
Mi immergo completamente nell'acqua e distendo le gambe.
Mia madre quando ci siamo trasferiti in questa casa, tredici anni fa, ha fatto ingrandire la vasca del mio bagno in modo che potessi starci super comodo, adesso qui dentro potrebbero entrarci tre Logan.

Afferro la mia solita confezione di shampoo e mi riempio il palmo con il liquido chiaro.
Appena mi sembra di averne messo abbastanza, rivolgo il palmo verso il basso lasciandolo scivolare dentro l'acqua.
Ho sempre amato la schiuma e mi sembra proprio la giusta occasione per usarla.

Un lieve rumore risuona nel bagno e io di scatto mi volto verso la porta.
Si sente di nuovo bussare e io mi costringo a sussurrare un veloce "avanti".

Seguo attentamente il movimento della porta che si apre, trattenendo nel frattempo il respiro.
Appena entrata squadro il corpo di Addison coperto solo dalla mia maglietta.
"Lo sai che adesso te la dovrai togliere vero?" Le chiedo ridacchiando.
Arrossisce abbozzando un sorriso e poi si afferra i bordi della maglietta, tirandoli verso il basso per coprirsi le gambe.

"Entro?" Domanda a bassa voce.
Annuisco, incapace di distogliere gli occhi dalle sue curve perfette per me.
Mi si secca la gola quando mi rendo conto del movimento del tessuto della maglietta che le risale lungo il corpo.
Si sta spogliando con una lentezza straziante e appena finisce si copre nei punti più salienti.
Sento una scarica elettrica passarmi per la schiena fino ad arrivare esattamente al mio cazzo.
So che avevo detto che sarebbe stato solamente un invito e che mi sarebbe bastato averla abbracciata a me, ma chi aveva realmente realizzato che lei sarebbe stata nuda?
Dovevo fare più attenzione alla parola nudi, un'altra prova del fatto che Addison abbia sempre ragione.

"Logan spostati, devo entrare." Mi richiama lei facendomi sussultare.
Possibile che anche il mio nome sulle sue labbra in questo momento contribuisca ad accrescere la mia eccitazione?
Scorro verso destra lasciandole più spazio possibile.
Non devo saltarle addosso, non devo saltarle addosso, non devo saltarle addosso.
"Puoi anche stare più vicino eh." Mi dice distogliendo lo sguardo.
I ruoli si sono appena invertiti e io non me ne sono accorto?
"Hai ragione, scusa." Sospiro.

Spingo il braccio destro contro il bordo della vasca, in modo da riuscire ad alzarmi leggermente, poi lentamente scorro verso Addison.
È tutto così lento, sicuri che non si si fermato il tempo?
Mi fermo solamente quando il mio fianco entra in contatto con il suo e sorrido.
Aspetto che si abitui e poi le circondo la vita con il braccio, infilando anche un piede tra i suoi, amo sentirmi vicino a lei.

"Logan." Mi chiama lei.
Smetto di disegnarle piccoli cerchietti sulla mano e le rivolgo la mia attenzione.
"Dimmi."
"Ti ricordi quando prima ti ho detto di volerti bene?" Chiede facendomi ridacchiare.
"Come dimenticarlo." Replico facendola arrossire.
"Hai capito che non era quello ciò che volevo dirti, vero?"
Mi lecco le labbra e annuisco.

"Hai capito anche qual era il vero messaggio che volevo darti?" Leggo la speranza nei suoi occhi e non riesco a non esserne orgoglioso mentre dico le parole che una donna ama sempre sentire e che un uomo nonostante tutto si ritrova sempre a dire.
"Ti amo anche io." Dico semplicemente, sperando che i suoi occhi non riescano a vedere quanto al momento sia insicuro.
E se il punto della conversazione non fosse stato quello?

Non sono mai stato un ragazzo paranoico in niente, ma adesso ho talmente tante paranoie in testa che mi sembra di scoppiare.
Le labbra di Addison sulle mie mi fanno tornare alla realtà e il mio cuore aumenta così tanto la sua velocità che credo che una maratona di quaranta chilometri non potrebbe essere messa a confronto.

La mia ragazza geme nella mia bocca quando le succhio il labbro inferiore e le sue mani vanno a posarsi alla base del mio collo.
"Sei la cosa più bella che mi sia capitata." Esclama tra un bacio e l'altro.
Percepisco gli occhi diventarmi lucidi e per non farglielo notare riprendo a baciarla con più trasporto.
Picchietto con la punta della lingua sulle sue labbra, facendogliele schiudere.
La mia lingua entra in contatto con la sua e provo la sensazione di essere di nuovo a casa, il mio posto nel mondo è dentro Addison, in tutti i sensi.

Le mie mani vagano sulle sue clavicole con più dolcezza possibile, la sfioro così piano che non sembra neanche un vero tocco.
La sua lingua però mi distrae e la mia mano finisce un po' più giù, più precisamente sul suo seno pieno.
Lei contrariamente a ciò che mi aspettavo non si ritrae, anzi, si inarca al mio tocco sollecitandomi a realizzare uno dei miei più grandi sogni.

Lascio la mia mano scivolare verso il basso finché non arrivo al ventre piatto.
Lei ansima e si inarca ancora di più, chiedendomi silenziosamente di toccarla.
Prendo una decisione dettata dall'istinto e allontano i miei palmi da lei facendola mugugnare contrariata.
Li sposto però sulla sua vita e la sollevo posandomela in grembo.
Arriva praticamente seduta a cavalcioni sulle mie gambe e sento baby Logan trasmettermi vibrazioni incazzate anche da qui.
Credo che mi odi, come potrebbe essere altrimenti però? È forse la decima volta, da quando conosco Addison, che mi porto fino al limite senza però concludere niente che non implichi mani e labbra.

Sospira soddisfatta quando le riporto
nuovamente le mani sul ventre e la sua lingua si blocca nella mia bocca quando torno a sfiorarle un seno.
Inizia perfino a tremare quando comincio a disegnare dolci giri intorno ai suoi capezzoli.
"Logan?" Si lamenta staccandosi da me.
So cosa prova, sono stato con abbastanza ragazze da conoscere a memoria i segnali dei loro corpi, ma comunque rimango piacevolmente sorpreso quando Addison reagisce esattamente come speravo.

L'aria mi si incastra in gola mentre provo a prendere un sospiro profondo mentre Addison trema visibilmente.
Lascio scivolare le mie mani fino ai suoi fianchi e poi le passo lentamente sulla sua schiena liscia immersa per metà dall'acqua.
Ho praticamente il braccio incastrato intorno a lei, quando le afferro dolcemente i capelli e mi piego per poter risucchiare il suo piccolo capezzolo nella mia bocca.
I suoi respiri si fanno ancora più ansimanti mentre io mi limito a dare qualche tenero colpo di lingua al piccolo bocciolo.

È completamente inarcata verso di me tanto che mi chiedo come sia possibile essere così snodate.
Dopo qualche altro lento giro mi stacco e lascio piccoli baci a stampo su tutto il percorso per arrivare al suo secondo seno.
"Logan." Pronuncia ancora il mio nome e io credo di avere le palle blu dalla voglia di colmare ogni parte di lei.
Trattengo un gemito di dolore quando stringe completamente una mano attorno ai miei capelli e tira come se io fossi l'unica cosa che lo possa tenere con i piedi per terra.

Non ho idea di quanto tempo passi quando mi sento tirare di nuovo in alto, preso per il ciuffo di capelli, finché le mie labbra non sono di nuovo a portata della bocca della mia ragazza.
La mia presa sui suoi fianchi si intensifica e provo ad alzare il bacino alla ricerca di un po' di sollievo.
Quello che trovo però è solo un contatto inaspettato che mi fa boccheggiare.

I miei fianchi e il bacino di Addison si sono praticamente scontrati e ho percepito come una scossa di piacere durata troppo poco.
Siamo entrambi nudi quindi sono consapevole che non ci impiegherai tanto a mettermela in grembo e ad entrarle dentro, però so anche che stiamo parlando della prima volta di Addison, la ragazza più bella su cui abbia mai posato gli occhi e più dolce a cui abbia mai rivolto la parola.

Lei non rende assolutamente le cose facili provando a far strusciare di nuovo i nostri bacini, forse alla ricerca di quel qualcosa che avevo provato prima anche io.
"Addison." Mugugno stringendo la presa sulla sua vita.
Alza lentamente lo sguardo che aveva puntato sul mio petto e i suoi occhi sono incredibilmente profondi, sembrano enormi sprazzi di cielo stellato.

"Logan?" Borbotta lasciando le labbra dischiuse.
Sembra un leoncino spettinato grazie alla sua chioma disordinata e alle guance rossastre, io d'altro canto non sarò tanto meglio.
Il mio sguardo è fisso sulle sue labbra carnose, soprattutto quando la punta della lingua decide di andarle a bagnare lentamente.
Cazzo, questa ragazza inconsapevolmente sarebbe in grado di portarsi a letto pure il papa.

È con questa consapevolezza che riprendo a baciarla dimenticando il punto chiave della situazione.
Tra lo schiocco dei baci e i gemiti insoddisfatti credo che ci sentiranno persino dalla casa affianco.
Nel momento in cui le unghie di Addison si conficcano nella mie spalle però, capisco di non riuscire più a trattenermi.
Lascio scendere le mie mani finché non arrivano ad afferrare le curve del suo fondoschiena e provo a sistemarmela in grembo.
La nostra posizione però è dannatamente scomoda perché, nonostante la vasca sia enorme, l'acqua è un'impiccio tra i nostri corpi, così, facendo leva con le spalle sulla parete, provo a rialzarmi.
Addison rimane in braccio a me ed emette un gemito sorpreso appena si rende conto che non siamo più nella vasca.

Allaccia le gambe intorno alla mia vita e riprende a baciarmi, incurante del fatto che alla ceca potrei tranquillamente farci cadere entrambi.
Al diavolo.
Le infilo la lingua in bocca mentre provo a non sfracellarci nell'uscita dalla vasca.
Prima un piede, poi l'altro e oplà siamo vivi e completamente fuori dall'acqua.
Arrivare alla porta invece è molto più facile, peccato che io rovini tutto non riuscendo ad aprire la porta senza sbatterci Addison sopra.
Sentite provateci voi a non farvi coinvolgere da questa ragazza, fidatevi è impossibile.

Non ho idea di quando tempo passi, quando finalmente mi sento pronto a riprendere il percorso verso la meta finale: il letto.
Usciamo dal bagno e arrivo fino al letto con pochi passi.
Cautamente ci appoggio Addison sopra, fregandomene del fatto che bagneremo completamente tutti i copriletti e le lenzuola.
Prima che io possa fare qualcosa però, Addison mi tira ancora verso di lei facendoci sdraiare entrambi sul letto, io sopra di lei.
Inizio a mordicchiarle il labbro inferiore sentendola gemere e poi riporto le mie mani sui suoi fianchi.

Adesso sono palesi le sue intenzioni, lo vuole quanto me.
Non mi fermerò se lei non mi chiederà di farlo.
Mi stacco da lei e, incurante del suo gemito contrariato, inizio a lasciargli piccoli baci su tutta la mandibola, arrivando poi fino al collo.
Mi blocco su un preciso lembo di pelle, sulla parte di collo appena prima delle clavicole, e lo prendo tra i denti.
Inizio poi ad alternare lingua, denti e labbra su di lei.
Scendo un po' più in basso con le labbra solo quando mi rendo conto che una stupenda macchia violacea giace sulla sua pelle.

"Logan." Mi blocca proprio quando la mia bocca è pronta per atterrare sul suo ventre.
Ti prego non fermarmi, non fermarmi, non fermarmi.
"Posso fare una cosa?" Mi chiede.
Annuisco deluso dal fatto di essere stato bloccato proprio prima di arrivare dove puntavo.
Le dolci mani di Addison si staccando lentamente dai miei capelli per poi avvicinarsi alle mie spalle e stringerle.

Mi spinge di fianco a se, ribaltando le posizioni, e poi riunisce le nostre labbra.
Allora non voleva fermarmi.
Ci muoviamo in maniera febbrile, lo schiocco dei baci risuona nella stanza insieme ai piccoli gemiti che emettono le nostre bocche.
Le nostre intimità si sfiorano mentre lei, nuda, praticamente dondola sopra di me.
"Addison, cazzo." Borbotto dopo un'immensa lotta con me stesso.
"Che c'è?" Mi chiede provando ad allungarsi verso di me per ricominciare il bacio.

"Sei sicura? Vuoi farlo?" Le domando facendola annuire.
"Ti voglio come non ho mai voluto nessuno Logan e ti amo come non ho mai amato nessuno." Sussurra facendomi sospirare.
"Ti amo anche io, Addison." Soffio sulle sue labbra queste parole prima di ricongiungerci per riprendere dall'interruzione.

Percepisco l'esatto momento in cui le labbra di Addison sfiorano il mio petto con una bollente scarica di adrenalina.
Le mani sono appoggiate al materasso per tenersi sollevata mentre scivola verso il basso.
Ogni centimetro di pelle baciato, dalle deliziose labbra delle mia ragazza, mi crea un buco nello stomaco così profondo da non riuscire a respirare.

Se questo è il paradiso vi consiglio a tutti di passare la vita facendo buone azioni.
Ma che cazzo?
Addison ha appena aperto la bocca, lasciandomi un bacio bagnato e, oh mio dio, è ancora meglio di prima.
Ok si, questo è sicuramente il paradiso.
Alzo il bacino d'istinto quando la sua bocca arriva a sfiorarmi l'anca.
È così vicino al punto in cui il mio corpo ne ha bisogno che mi sento costretto a sfogare l'adrenalina in qualche modo e stringo il lenzuolo accanto a me.

Essendo entrambi nudi mentre scivola i nostri petti si sfiorano ed ogni fibra del mio essere è pronta a ciò che so stare per succedere.
La sollevo di nuovo portando la sua testa vicino alla mia e gemo quando la lingua di Addison sfiora la mia.

Inverto nuovamente le posizioni e le porto una mano ai capelli, stringendoli e accarezzandoli mentre ci baciamo.
"Non ci serve un p-preservativo?" Mi chiede Addison d'un tratto bloccandomi.
Trattengo una risata perché so quanto siano suscettibili le ragazze su questi argomenti.

"Con calma piccola." Le sussurrò invece riprendendo a baciarla.
Lascio i suoi capelli mentre faccio scivolare le mani verso la sua vita, accarezzandole lentamente i fianchi.
La sua bocca praticamente si blocca contro la mia quando scendo leggermente sfiorandole l'osso idilliaco.
Ne approfitto per staccarmi e lasciarle un bacio sul collo, proprio sotto l'orecchio.

Sfrutto il momento per lasciare scivolare le mani verso il suo centro e stavolta sono io a gemere quando percepisco quanto sia bagnata.
Non resisto più e le lascio il collo tornando ad unire le nostre labbra. Baciare Addison è fottutamente esaltante, è come se il mio corpo si riempisse di brividi e io non fossi più conscio di niente.
"Sono pronta." Sussurra Addison sulle mie labbra e capisco a cosa si riferisca.
appoggio i gomiti sul materasso e mi sporgo verso il comodino, aprendo il cassetto alla ricerca della scatoletta in cartone.

Stavolta è Addison ad approfittare del momento per lasciarmi piccoli baci a stampo sul collo e non riesco a fare a meno di sorridere per la perfezione di tutto ciò che sta accadendo.
Appena afferro la scatoletta estraggo uno dei tanti profilattici e ritraggo il braccio.
Lo poso sul letto accanto alla vita di Addison per averlo a portata di mano.
Riunisco lo nostre labbra e nel frattempo le spalanco le cosce, infilandomici in mezzo.

Ho il cuore che mi rimbomba persino nelle orecchie e mentre afferro il preservativo e me lo infilo ho il
cervello completamente andato.
Finalmente permetto ai nostri bacini di incontrarsi e non esiste sensazione più bella.
"Sei sicura?" Domando un'ultima volta.
"Si." Emetto un sospiro di sollievo, perché in caso contrario non sarei riuscito a fermarmi.
"Farà male." Sussurro ad Addison prima di sprofondare in lei.
Emette un urlo strozzato che mi spezza il cuore, le lascio dei veloci baci sulle palpebre chiuse mentre le permetto di abituarsi alla sensazione.
"Dimmi quando ci sei." Aggiungo.
Addison annuisce velocemente ma, dal mondo in cui strizza le palpebre, capisco che deve farle parecchio male.

Soffio sulla sua bocca e aspetto qualche altro istante finché non la vedo un po' più tranquilla.
"Sto bene, continua." Mi dice infatti.
Continuo a farmi spazio lentamene fino alla fine.
"Dio mio." Sono completamente dentro Addison, vi prego lasciatemi vivere per sempre così.

Aspetto di vederla di nuovo in sè e poi riprendo a baciarla.
Addison lentamente si scioglie tanto che  durante il bacio spinge i fianchi verso l'alto facendomi impazzire.
Non capisco più niente mentre i nostri corpi iniziano a trovare la sincronia che i nostri cuori hanno già da tempo.

Continuiamo a fare l'amore come non l'ho mai fatto e, tra coccole post-orgasmo, bacetti con un po' troppa lingua e conversazioni insensate ci addormentiamo ancora all'alba, non facendomi desiderare nient'altro.


🦋🦋🦋🦋🦋🦋
Non so davvero come scusarmi per aver messo la storia in 'pausa' per cosí tanto.
È stato un periodo molto incasinato e non ho avuto nè il tempo nè la forza di impegnarmi a scrivere questo capitolo che per me è davvero molto importante.
Spero che non mi stiate odiando e che vi sia piaciuto perché ho provato a scriverlo il meglio possibile ma non è il mio forte 💕

Grazie mille per aver letto e per non esservi dimenticati di me, scusatemi per gli errori e per l'assenza, VI AMO e MI ERAVATE MANCATI
-Azzu💓

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