Ogni secondo

De laragazzadelcieloblu

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Nuova città, nuova casa, nuova scuola, nuovi amici, nuova vita. Addison va incontro a tutto questo cercando d... Mais

1. Addio
2. Welcome to Santa monica
3. Primo Giorno
4. Mensa
5. Nuove conoscenze
6. Beach volley
7. Ginnastica e verbi
8. L'uomo della terza ora
9. Chimica e inviti
10. Pre festa
11. Figure di merda
12. Sette minuti
13. Pancake, "quello" e baci
14. Le feste il lunedì sera
15. Ricordi e fratelli stronzi
16. Baci rubati
17. Calci dolorosi
18. Spiaggia e docce
19. Rivelazioni e falò
20. "Io amo le risse"
21. Amici gay e hockey
22. Dov'è il bagno?
23. Acqua inaspettata
24. Guerra
25. Cambiamenti
26. Amiche e ricerche
27. Elio
28. Litigate
29. Bei modi per fare pace
30. Campione di olimpiadi
31. Febbre e freddure
32. Déjà vu
33. Passaggi
34. Biglietti e punizioni
35. Partita noiosa
36. Gelosia
37. Labbra appiccicose
38."Ti stai ******** mio fratello?"
39. Giochi da bordello
40. Allenamenti e ricordi dolorosi
41. Amatriciana
42. Colpo di scena
43. Mr. Sono un figo e so di esserlo
44. Mi piacciono solo le bionde
45. Fruttivendoli e cibo cinese
46. Ben Qualcosa
47. Venice beach
48. Nessuno lo deve sapere
49. Messaggi senza risposta
50. Baci e vigilie
51. Buon compleanno
52. Moon park
53. Video por*o in diretta
54. Segreti svelati
55. Mi sono proprio persa
56. Patti e sveltine
57. Ora siete anche fidanzati?
58. Ogni secondo
59. Ho urgente bisogno di te
60. Innamorato della vita
62. Amore e sincronie
63. Stasera rimango da Logan
64. Fanculo chi dice che avere un atleta come ragazzo non abbia vantaggi
65. Era una trappola vero?
66. Ho già detto che il coach ha un'aria che incute troppo terrore?
67. Perché le persone non riescono mai a non fare schifo?

61. Vasca

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De laragazzadelcieloblu

Logan's pov
"Ragazzi." Ci richiama il Coach Simmons.
I miei compagni ed io finiamo di allacciarci i pattini e poi accerchiamo il coach, in attesa del suo solito discorso motivazionale pre-partita.
"Tra un'ora ci raggiungeranno quelli della Pacific Christian e dovrete dare il massimo. Vi ho convocati in palestra due ore prima per permettervi di allenarvi ulteriormente. Questa semifinale è la partita più importante di tutto l'anno, anche la finale sarà sicuramente più facile visto che il girone B è composto da squadre di basso livello, per questo voglio vedervi spremere ogni goccia di energia dentro i vostri inutili corpi."

"Coach queste cose le sta ripetendo incessantemente da più di due settimane, credo che tutti abbiano capito.." Lo interrompo beccandomi un'occhiataccia.
"Logan, ricordati che sono io l'uomo che ha il potere di decidere se la tua presenza sarà necessaria in campo oppure no." Ordina sputacchiando in faccia al povero Berny, un primino che ancora non ha trovato bene il suo posto sul campo.
Mi limito ad alzare gli occhi al cielo come risposta.

Stimo il coach, molto più di quanto lo faccia con mio padre, ma lo conosco anche e so che non mi manderebbe mai in panchina, soprattutto nella partita più importante di campionato.
Questo per due motivi: il primo è che sa quanto l'hockey sia importante per me e il secondo è che sono forte, dannatamente forte.
Non penso di essere una persona particolarmente piena di sè, ma ci sono cose in cui la modestia è inutile.
Perchè dovrei stare qui a sminuirmi nonostante sappia di essere il giocatore con più reti del campionato californiano?

"Logan vuoi fare qualche discorso?" Mi chiede il coach strappandomi dai miei pensieri.
"Nah, gli faremo il culo in ogni caso ragazzi." Rispondo stringendomi nelle spalle e sentendo alcuni ragazzi ridacchiare.

"Ora possiamo andare in campo?" Domanda Jonathan emozionato quanto me.
"Si ragazzi." Acconsente dopo uno sbuffo.
Tutta la squadra si riversa nella pista occupando la metà campo destra.
Iniziamo subito con esercizi basici sia per abituarci sui pattini che per sforzare i tiri.

La cosa bella di fare questo sport da una vita è che ogni cosa ti viene naturale.
Prendendo ad esempio proprio questi esercizi, il mio corpo lavora tranquillamente senza alcuna pressione ed ho il tempo di fantasticare su ciò che voglio.

E da due mesi a questa parte ho voglia solo di Addison, in tutti i sensi.
Ieri sera dopo la serata al pub l'ho riaccompagnata a casa rimanendo sul suo vialetto un po' più del dovuto.
È normale che gli avvenimenti passati mi facciano collegare i vialetti alla nostra storia? Dio, credo di no. Sono proprio malato.

Alex oggi sembra uno zombie vivente, le occhiaie molto ben visibili, le guance completamente decolorate e i capelli dove sembra essere passato un trattore.
Lo stimo per essere venuto alla partita, soprattutto dopo non aver visto oggi Jake a scuola.
Io non credo che ci sarei riuscito se fosse successo ad Addison, per quanto l'hockey sia la mia passione.

"Ei." Affianco Alex mentre siamo tutti in fila.
Grugnisce solamente in risposta, con la fronte imperlata dal sudore.
"Tutto ok?" Gli domando gentilmente.
"Non ho voglia di parlarne Logan, soprattutto non adesso."
"Ok, ma lo sai che io ci sono, vero?" Gli dico proprio mentre tocca a lui.
Lui annuisce e poi slitta verso la porta simulando un tiro all'angolo destro.

Sospiro e poi lo imito, puntando però quello sinistro.

~~~~~~~~~~~~~~

"Perché siamo qui?" Strilla il coach mentre siamo tutti radunati sotto le tribune.
"Per vincere." Gridiamo in risposta io e la mia squadra.
Porto la mia mano al centro del cerchio che abbiamo formato, e i miei compagni mi imitano.
"Uno due tre." Urlo sentendo la folla sugli spalti ruggire.
"Adesso." Replica il gruppo.

"Ora entrate in campo e spaccate i culi della Pacific, conto su di voi." Conclude il
Coach Simmons lasciando pacche sulle spalle.
Ci stacchiamo raddrizzandoci e ci mettiamo nelle postazioni per iniziare la partita.
Mi blocco al centro del campo e mi guardo intorno, cercando una persona in particolare.

Sorrido quando individuo Addison parlare con mia cugina sedute a pochi metri da me.
Hanno scelto dei posti molto bassi quindi probabilmente se urlassi riuscirebbero anche a sentirmi.
"Muovi il culo Logan, non abbiamo tutto il giorno." Grugnisce Luke Hudson comparendomi davanti.
Mi riscuoto rendendomi conto che la partita sta per iniziare e che quindi dovrò mettermi in posizione per il face-off, ovvero lo scontro, tra me e l'attaccante avversario, per il dischetto.

Sbuffo alzando gli occhi al cielo e poi sorrido sarcastico.
"Hai così tanta voglia di perdere che non riesci ad aspettare?" Lo provoco sogghignando.
"Meno parole più fatti." Mi rimbecca piegandosi in posizione.
Lo copio e ci fermiamo ad aspettare l'arbitro.
Quando finalmente fischia le nostre aste iniziano a scontrarsi finché Luke non cede, lasciandomi il possesso del dischetto.
Che lo spettacolo abbia inizio!

~~~~~~~~~~~~~~~~~

Questa è di sicuro la partita più sfiancante della mia vita, ogni punto della loro squadra consegue uno della nostra.
Non ce la posso fare.
Sento tutti i tendini bruciarmi per lo sforzo e la canottiera è appiccicata alla mia schiena grazie a tutto il mio sudore.
"L'ultimo sforzo." Sussurro a me stesso mentre avanzo verso la nostra metà campo.
Mi avvicino all'attaccante della Pacific e con uno scatto riesco a rubargli il dischetto da sotto gli occhi.

Lo passo a Jonathan che inizia a pattinare verso la porta mentre tutte le squadre gli stanno alle calcagna. Seguendo lo schema mi apposto alla sinistra della porta avversaria e aspetto il dischetto che mi arriva dopo qualche istante. Sto per spingerlo verso la porta quando sento una superficie dura scontrarsi contro le mie spalle.
Ma che cazzo?

Sbatto le palpebre per qualche istante finchè davanti agli occhi non mi appare un volto conosciuto.
"Logan, stai bene?" mi chiede Jonathan schioccando le dita. Annuisco intontito finché non ritorno alla realtà.
Mi giro bruscamente verso Luke che ghigna fiero e sento la rabbia iniziare a scorrermi nelle vene.
Mi rialzo velocemente facendo leva sulle ginocchia.

"Che cazzo pensavi di fare?" Urlo verso 'il coglione' che mi ha sbattuto la testa contro il ghiaccio della pista.
"Logan." Mi richiama Jonathan posandomi una mano sul petto per allontanarmi.
"Credevo avessi più stabilità sui pattini.. chi avrebbe mai potuto immaginare che il mitico Logan con una semplice spintarella si sarebbe ritrovato con il culo a terra."
Ridacchia fiero.
Testa di cazzo.

"Ragazzi, smettetela." Tuona l'arbitro mettendosi in mezzo.
"È la seconda volta che fai così, mi spieghi qual'è il tuo cazzo di problema? Non riesci a vincere senza infortunarmi?"
Sbotto stringendo i pugni.
"Dai Logan era solo un placcaggio." Si giustifica alzando le mani in aria.
"Un placcaggio un po' troppo forte." Mi sostiene anche l'arbitro.
"E quindi?" Chiede in tono annoiato.
"Smettila Luke." Borbotta anche suo fratello.
"Mi scusi, non mi ero reso conto di averci messo così tanta forza." Lecca il culo all'arbitro.

"Va bene ragazzi, riprendiamo." Esclama lanciando il dischetto verso il centro del campo.
Io e Luke ritorniamo nella posizione iniziale per riprendere dalla terza azione.
"Ho sentito che hai deciso di metterti seriamente con quella degli spoiatoi." Esordisce lui appena siamo in posizione.
"A quanto pare, non mi sembra il momento di parlare." Lo riprendo facendolo sbuffare.

"Era carina, io me la sarei fatta subito." Esclama facendomi sussultare.
"Fanculo Luke." Lo insulto serrando le dita attorno alla mazza da hockey.
"Smettila." Aggiungo poi.
Lo conosco da sempre praticamente, da piccoli eravamo anche amici e so i suoi punti forti e quelli deboli.
Il suo piano attuale è quello di farmi incazzare così tanto da tirargli un pugno e finire espulso, il mio invece è semplicemente non farlo vincere.

"Ho chiesto di lei in giro, sai? Pochi la conoscono e sono tutti compagni di scuola. Strano perchè è davvero carina." Dice girandosi a fissarla da sopra le spalle.
I suoi capelli mori le ricadono delicati sulle spalle, ha una postura ricurva e sommata ai palmi serrati direi che è in ansia per la partita.
O forse per me.

"Smetti di fissarla." Ordino dandogli una spinta sulla spalla.
Lo conosco e so che il suo obbiettivo non è nulla di buono. "Perchè? Hai paura che preferirebbe me a te?" Domanda facendomi stringere i pugni.
"Ti piacerebbe coglione, adesso riiniziamo a giocare." Sbotto riprovando a mettermi in posizione.

"Te lo ricordi quando Melissa ha scelto me? Avevi detto a tua cugina di ignorarmi e lei non ti ha proprio ascoltato, sono troppo allettante."
"Anche lei però non era male, non mi aspettavo che una imparentata con te facesse quelle cose a letto." Con uno scatto raddrizzo da mia postura e accorcio le distanze.
"Parla un'altra volta di mia cugina in questi termini e sei finito." Chiarisco.

Una mano mi si posa sulla spalla e la voce di Jonathan mi sorprende.
"Logan, questo è proprio quello che vuole. Torna in te." Sussurra.
"Stai tranquillo farò io il face-off con lui, parti sulla diagonale." Aggiunge poi.

Mi giro per andarmene quando Luke riprende a parlare. "E quella lingua, Logan? Cazzo era paradisiaca. Chissà se Addison è al suo livello, non vedo l'ora di scoprire se tutte le donne della tua vita sono uguali. A proposito, come sta tua madre?" Mi giro di nuovo in tempo per vedere un pugno schiantarsi sul suo volto.
Contrariamente a ciò che probabilmente penserete non è il mio, ma è di Jonathan.

Luke cade a terra con un tonfo e alle sue spalle appare il fratello, che si lancia su Jon.
Mi metto in mezzo per difenderlo e ricambio i pugni, trasformando la partita più importante di tutto il campionato in una mega rissa.
Questa cosa non mi piace e credo che il Coach non la prenderà bene.

Addison's pov

"Ma che cazzo?" Sbotta Melissa al mio fianco.
Non riesco a risponderle, troppo scioccata dalla scena che mi si prospetta davanti.
Qualcosa come venti ragazzi, sono occupati a picchiarsi in mezzo alla pista.
Ma queste cose non accadevano solo nei film?

Il rosso macchia le loro maglie mentre dei poveri signori di mezz'età pattinano per il campo provando a fermare il tutto. Le loro magliette a strisce bianche e nere mi fanno pensare che siano arbitri.
"Oh merda" Esclamo alzandomi in piedi all'improvviso, appena vedo un ragazzo avversario colpire brutalmente la bocca di Logan.
"Che facciamo?" Chiedo allarmata verso Melissa.
"Aspettiamo che qualcuno li fermi e poi andiamo giù a vedere come stanno." Spiega, alzandosi anche lei.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Fortunatamente dopo qualche minuto sono intervenuti anche i coach e qualche uomo della sicurezza che sono riusciti a calmare le squadre. La tensione tra i giocatori era percepibile sin dall'inizio, ma chi avrebbe mai potuto immaginare che si sarebbe scatenata una guerra degna di Menelao ed Ulisse dell' Iliade?

Adesso io e Melissa stiamo aspettando fuori dagli spogliatoi, nella speranza che esca qualcuno a spiegare cos'è successo e come evolverà la situazione.
Non possono espellere due intere squadre, vero?
"Logan sta bene secondo te?" Domando a Melissa mordendomi il labbro. Devo pur sfogare la mia ansia in qualche modo.

"Ne so quanto te, però quando sono usciti dal campo lui camminava sulle sue gambe, almeno sappiamo che è ancora vivo." Risponde facendomi sbuffare.
"Per una rissa non si può morire." Replico fredda.
"Lo so, doveva essere una battuta per sdrammatizzare e per farti vedere il lato positivo ma al momento non credo di poterti essere d'aiuto, scusami." Sussurra posandomi la mano sul braccio, in gesto di conforto.
"Scusami tu, mi sto comportando da stronza. È solo che ho tanta paura per lui, non voglio che stia male." Sospiro sconsolata.

È normale che vederlo stare male mi fa quest'effetto? Ci frequentiamo da poco e già una grande parte del mio umore dipende da lui, cosa accadrà dopo sei mesi di relazione? E dopo due anni?
Abbiamo solo diciassett'anni ma al momento non riesco a immaginarmi di fare di nuovo a meno di lui, la mia vita precedente mi sembra cosi vuota e monotona, non ce la faccio a vedere un futuro senza lui accanto.
È questo il primo vero amore di cui parlano nei film? Gli adulti normalmente ne parlano con malinconia, come se quegli anni fossero solo lontani ricordi. Si guardano indietro pensando ai sogni irrealizzati, alle promesse non mantenute e ai rapporti completamente distrutti.
Sono un'ingenua se spero che per me e Logan sarà diverso?

"Addison, ecco Jonathan." Strilla Melissa stringendomi il braccio per richiamare la mia attenzione.
Mi alzo in punta dei piedi per poter arrivare a guardare sopra le teste della centinaia di ragazzini all'interno della stanza.
Riesco finalmente a vedere Jonathan che esce da una porta metallica seguito da qualche altro volto sconosciuto.
"Vieni, infiliamoci tra le persone e arriviamo il più vicine possibile a lui." Mi dice prima di farsi spazio tra due ragazzi con uno spintone.

Nonostante la situazione, ridacchio quando vedo i due ragazzi squadrare Melissa mentre si infila tra le persone in maniera non proprio femminile.
Al contrario io la seguo a testa bassa beandomi dello spazio creato da lei.
"Jonathan" Esclama Melissa facendomi alzare finalmente la testa.
Siamo arrivate alla sbarra di metallo che ci separa da lui quando ci vede.

I liceali giocatori di hockey a quanto pare in questa città vengono trattati davvero come star.
Una barriera di metallo? Sul serio?
Il viso di Jon si addolcisce appena incontra i nostri sguardi e si avvicina.
"State bene?" Domanda lui appena ci è davanti.
Lascio rispondere a Melissa perchè i loro sguardi confermano il dubbio che mi era venuto alla festa: tra questi due c'è qualcosa.

"Noi? Ti sei appena azzuffato con un coglione che è due volte te e chiedi a noi se stiamo bene? Hai sbattuto troppe volte la testa sul ghiaccio cretino." Parte subito a parlare in quarta.
"Punto primo: Luke non è due volte me." Si imbroncia. "Punto secondo: é un modo carino per dirmi che ti sei preoccupata per me?" Riacquista la sua solita espressione spavalda.
Se non fosse per il fatto che la sua faccia è piena di piccoli lividi scuri  e che all'attaccatura con i capelli è depositato un cerotto, dal suo viso potrebbe tranquillamente sembrare che abbia appena passato il momento più bello della sua vita.
Possibile che sia così bravo a mascherare le sue emozioni?

"Punto primo: hai ragione ma è comunque pieno di muscoli. Punto secondo: certo che mi sono preoccupata per te, anche se una parte di me ti sta odiando. Cosa può aver detto Luke di così brutto da farti iniziare una rissa che ha coinvolto anche tutto il resto della squadra?" Gli punta un dito sul petto e io decido di intromettermi.

"Dov'è Logan? Sta bene?" Chiedo venendo però ignorata completamente.
"Sai ha fatto una delle solite battute sul fatto che non sono in grado di giocare e sono scattato, devo imparare a gestire la rabbia." Si stringe nella spalle tranquillo e Melissa assottiglia gli occhi scrutandolo.
"Direi di sì! Mio cugino si è buttato nella mischia solo per una stupida provocazione? Dovete imparare a controllarvi cazzo." Quasi urla attirando gli sguardi di tutti.

"Concordo, ma dov'è Logan?" Chiedo sconsolata. Ho solo voglia di stringere il mio ragazzo fino alla fine dei tempi.
"Ci stanno facendo visitare cinque alla volta, lui è entrato dopo di me quindi tra non molto sarà qui." Mi risponde finalmente.
Il mio cuore si libera di un peso e sospiro. Grazie a Dio.

"La partita invece non si gioca più?" Chiede Melissa. Beata lei che riesce a essere così razionale, io mi sono completamente dimenticata di tutto ciò che non riguarda Logan in prima persona.
"L'hanno ritardata alla prossima settimana, io e Luke però non potremo giocarla, hanno deciso di punire solo noi due che siamo quelli che hanno iniziato tutto." Ci spiega senza un briciolo di emozione.

Sento un cigolio e mi ritrovo a guardare la porta metallica che si apre una seconda volta.
"Mi spiace Jon, so quanto era importante questa partita per te." Gli dice la ragazza al mio fianco mentre io sono impegnata a guardare il bellissimo ragazzo castano che percorre e passo lento lo spazio che ci separa.
"Finalmente." Esclamo soffiando sul suo orecchio appena Logan, incurante della barriera, mi stringe a sè.

"Stai bene?"Gli chiedo allontanandolo ma sempre tenendolo per le spalle.
"Più o meno." Sussurra mentre io mi soffermo ad osservarlo. Un taglio gli solca il labbro inferiore e anche lui ha qualche livido qua e là.
"Tu invece?" Mi domanda posandomi la mano ghiacciata sulla guancia.
"Bene, sono solo molto preoccupata per te." Rispondo.

Lui mi afferra per la vita e mi solleva adagiandomi dall'altra parte della barriera, accanto a lui. Mi spiegate con che forza riesce a sollevarmi visto che peso quanto un sacco ripieno di migliaia di barattoli di nutella?
"Ti ho già detto che è tutto ok, adesso però torniamo a casa. Ho tutti i muscoli indolenziti e ho bisogno di un bel bagno caldo." Piagnucola lasciandomi un dolce bacio a fior di labbra.

"Siete così disgustosamente dolci."  Borbotta Jonathan con uno sbuffo al nostro fianco.
"Lo siamo." Concorda Logan senza distogliere lo sguardo da me.
"Ma adesso possiamo tranquillamente andare a casa? Cioè dopo tutto il casino che è successo là dentro ve la cavate con qualche graffio e una sospensione?" Chiedo, vedendo Logan sobbalzare all'ultima parola.

"S-sospensione?" Ripete Logan spalancando gli occhi.
"Non giocherò la prossima settimana Log, nè io nè Luke." Dice Jonathan beccandosi un'occhiataccia dal mio ragazzo.
"Non possono farlo cazzo, non è giusto. Tu hai solo reagito alle SUE provocazioni." Lo giustifica.
"Non dovevo farlo Logan, ho detto a te di calmarti mentre io non lo ero affatto. Oramai è andata, adesso ho voglia di sbronzarmi da qualche parte." Sospira per poi allontanarsi.

"Meli posso chiederti un favore?" Domanda Logan a sua cugina.
Lei annuisce e lui riprende a parlare.
"Potresti assicurarti tu che Jonathan arrivi a casa? Se riesci da Alex, oggi non è abbastanza in sè per incontrare sua madre." Le spiega lasciandomi confusa.
"Certo." Risponde lei abbozzando un sorriso e poi girandosi per inseguire Jon.

~~~~~~~~~~~~~~~

"Perchè sei così tranquillo? Ti accadono spesso cose del genere?" Chiedo a Logan quando mi apre la portiera del suo pick-up.
"No, mai, però ho sfogato tutta la mia rabbia. Mi rimane solo il senso di colpa adesso." Replica, facendo marcia indietro nel parcheggio.
"Senso di colpa?" Ripeto curiosa.
"Esatto, questa era l'ultima partita di Jonathan, l'ultima volta che metterà piede sulla nostra pista." Sospira.

"E perchè?" Sono l'unica che non capisce il punto? Se Jonathan non ha più voglia di giocare sarà anche più contento di non aver dovuto giocare questa partita, o sbaglio?
"Non ha i soldi per pagarsi il corso e la nostra scuola, essendo pubblica, non può dare borse di studio per le attività extracurriculari" Mi spiega Logan lasciandosi andare con uno sbuffo alla fine della frase.
"Jonathan? Il Jonathan che conosco anche io? Non avrei mai detto che fosse al verde, sembra sempre così spensierato." Esprimo la mia idea ricevendo uno sguardo contrariato dal mio ragazzo.

"Jonathan è tutto tranne che spensierato. Ha migliaia di problemi in testa e prova a scacciarli bevendo e festeggiando al di fuori dei limiti.
"E noi non possiamo fare nulla per aiutarlo?"
"Alex già lo lascia vivere a casa sua, io invece ho provato ad offrirmi per pagare il suo corso ma non ne vuole proprio sapere. Questa doveva essere la sua ultima partita." Solo quando finisce di parlare mi rendo conto di essere già arrivata a casa di Logan.
"Posso stare un po' da te?" Gli chiedo intrecciando la sua mano destra alla mia.

"Certo, ma non credo che stasera sarò molto di compagnia, ho il morale più basso degli orsi a cui riccioli d'oro rubò le zuppe." Replica facendomi ridere.
"Vorrà dire che io trasformerò la bestia" Gli punto un dito contro il petto. "In un magnifico principe." Logan sorride alla mia frase e si avvicina per unire le nostre labbra.
Come al solito combaciano perfettamente, alimentando l'amore che provo per lui.

Risucchia il mio labbro inferiore nella sua bocca bagnandolo poi con una dolce leccata.
D'un tratto sento un forte bisogno che, per essere realizzato, implica di allontanare il mio bel ragazzo.
Tasto le sue spalle muscolose un'ultima volta finchè non gli lascio una leggera spintarella.

"Io-" Annuncio bloccandomi.
"Tu?"Ripete Logan rimanendo comunque a dieci centimetri dal mio viso.
"Ti voglio bene." Sussurro persa nelle sue iridi.
Ma che cazzo?
Almeno però non gli ho confessato di amarlo.

"Mi vuoi bene?" Verifica Logan ridacchiando. Le sopracciglia corrugate e le labbra in fuori lo fanno apparire più giovane e, se possibile, ancora più bello.
Annuisco a disagio e lui si esibisce in un sorrisetto sghembo.
"Anche io ti voglio bene." Replica dopo qualche istante.
"Va bene." Esclamo come un'idiota.
Ma che mi prende?
"Benissimo." Concorda anche Logan.
"Tutto ok."
"Adesso basta, scendiamo da questa macchina prima di morire di fame. Siamo fermi nel vialetto da più di un quarto d'ora." Mi ricorda dopo qualche secondo.

Apro lo sportello e mi fiondo fuori, aspettando Logan appoggiata ad esso.
"Log mi dispiace tanto per la partita." Sussurro appena mi raggiunge. Si limita ad alzare le spalle e io sospiro.
Anche lui prova a nascondere le emozioni come Jonathan, la differenza è che il tempo mi ha aiutato a conoscerlo meglio e adesso riesco a catturare piccoli dettagli che lo rendono come un libro aperto ai miei occhi.
"Vieni a casa con me?" Mi domanda cambiando discorso.
Annuisco indecisa se riprendere l'argomento o se limitarmi a fornirgli una distrazione.

"Grazie di tutto." Mi dice, lasciandomi un bacio a stampo sulla guancia che genera una scossa elettrica nel mio corpo.
Possibile che ogni volta che le sue labbra entrano in contatto con una qualsiasi porzione della mia pelle mi riempio completamente di brividi?
Gli afferro le mano e insieme iniziamo a camminare verso casa sua.

Dopo essere entrati Logan si getta sul divano, seppellendo la testa sotto i pochi cuscini.
"Addison posso chiederti un favore?" Mugugna rimanendo immobile.
"Certo."
"Potresti accendere il condotto per riempire d'acqua la vasca?"Mi domanda.
"Sta nel bagno di camera tua?"
"Esatto, sono stanco morto." Sospira.
Mi avvio e, appena arrivo in camera di Logan, entro nel bagno.

La vasca è alla sinistra della porta ed è bella grande, minimo due metri in lunghezza.
Una piccola manopola è situata sul bordo destro ed io dopo qualche tentativo riesco a girarla facendo partire lo scroscio dell'acqua.
Mi assicuro che sia calda e poi esco dal bagno, urlando dalla sorpresa.
Logan a petto nudo è in piedi davanti allo specchio osservando il suo riflesso.

"Dio mio, mi hai fatto paura." Esclamo dopo essere riuscita a ricontrollare il respiro.
"Scusa." Mormora troppo preso però a osservare la sua figura.
Mi avvicino lentamente e rimango scioccata quando noto che cosa sta guardando.
Una macchia violacea gli occupa gran parte del fianco e anche un po' di addominali. È enorme e dal colore è evidente che debba fare parecchio male.
"Logan." Pronuncio preoccupata.

Non riesco a frenare la mia mano che va direttamente a sfiorare i suoi addominali doloranti.
Il mio ragazzo pare risvegliarsi perché saltella indietro e distoglie lo sguardo dal suo riflesso.
"Non farlo più." Mugugna.
"Scusami, non volevo farti male. Credevo di aver fatto piano."
"Se per mi tocchi contraggo gli addominali e se contraggo gli addominali sento tanto male." Mi spiega.

Lo scroscio dell'acqua si interrompe, lasciandoci capire che la vasca è pronta per il suo utilizzo.
"É pronto, vai a farti il bagno e rilassati, magari stasera scrivimi." Mi raccomando.
"Cosa? Perché? Non te lo fai con me?" Domanda stupito.
In che senso?
"Intendi il bagno?" Chiedo.
"Si, vieni in vasca con me." Mi prega.
"Insieme? Io e te?" Ripeto.
"Si Addison, insieme."
"Scherzi?"
"No che non scherzo."

Rimango zitta finché Logan non sbuffa imbronciandosi.
"Entri in vasca insieme a me, si o no?" Domanda poi.
Entro in vasca insieme a lui si o no?
Credo di aver bisogno dell'aiuto da casa.

🦋🦋🦋🦋🦋🦋🦋🦋🦋🦋🦋
È strano da credere lo so, ma ESISTO ANCORA, NON HO ABBANDONATO WATTPAD.
Sto passando un periodo un po' difficile nel tentativo di apprezzare me stessa e non è sempre facile trovare uno spazio per scrivere.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE per tutti i voti e commenti positivi che mi lasciate, non potete immaginare quanti mi faccia piacere❤️

Detto questo.. nuovo capitolo ragazzi, che ne pensate? Deludente? Noioso? Passabile? Carino? Fatemi sapere nei commenti<3

Scusate per tutti gli errori che sicuramente ci saranno stati, grazie mille per aver letto e complimenti per non esservi dimenticati di me in questa lunga assenza.. *altre scuse*
VI AMO
-Azzu💗

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