Mi svegliai e vidi Luke dormire tranquillamente tra le mie braccia. Rose stava attaccata alla mia schiena,e sentivo il suo respiro sulla mia pelle. Mi sentivo come il ripieno di un panino. Cercai di alzarmi,ma Luke mugugnò qualcosa di incomprensibile,attaccandomi a lui di nuovo. Baciai dolcemente Luke per svegliarlo.
"Akim smettila"disse girandosi. Mi alzai dal letto arrabbiato e andai in bagno. Stava con me,e pensava ad Akim?. Ma Vaffanculo.
Cercai di calmarmi,ma non ci riuscivo. Quelle poche volte che potevamo stare insieme,lui pensava a quella puttana della sua finta ragazza. Sapevo che non dovevo essere geloso,ma come facevo a non pensare a male,se quando lo baciavo pensava a lei. Cos'aveva più di me?.
Uscì dal bagno e scesi in cucina,dove trovai Rose con la testa spiaccicata sul vetro. Le stampai un bacio sulla guancia,e mi sorrise. Continuò ad indicare fuori dalla finestra. Vidi fuori una vecchietta che cercava qualcosa nella neve. La guardai interrogativa.
"Dietro"disse lei. Guardai dietro la vecchia,e vidi un pupazzo di neve.
"Vuoi fare uno di quelli?"dissi indicandolo.
"Può sembrarti una cosa ridicola,ma non ne ho mai fatto uno. I miei sono sempre stati troppo inpegnati."disse con un po' di malinconia.
"Certo tesoro"dissi appogiando le labbra sulla sua fronte.
"Mikey"disse abbracciandomi. La strinsi,e le accarezzai i capelli bianchi. Sentivo un po' di tristezza,per quello che era successo in camera,sapevo di potermi fidare di Luke,ma avevo paura di finire di nuovo con il cuore spezzato e le lamette a portata di mano.
Ci mettemo giubbino,sciarpa,capello e guanti,ed uscimmo.
Prese una palla di neve ed iniziò a fare una piccola base da ingrandire,per il pupazzo di neve. Mi inghinocchiai con lei e l'aiutai. Mi piaceva vederla così inpegnata. Nick uscì e quando ci vide rise.
"Voi alle sette e mezza,di domenica mattina fate un pupazzo di neve?"disse ridendo.
"Meglio di sentire mia madre url-"mi tappò la bocca Rose
"Si,avevamo voglia di fare qualcosa di significativo insieme."
"Uh,si certo"dissi.
"Allora vi posso dare una mano?"ci chiese. Annuimmo.
-
"Se magnifique!"disse Rose,facendo la francesina.
"Rose,fa schifo"dissi ridendo. La testa del pupazzo stava appesa,ed il corpo era deformato. Uscì Luke con un cappotto addosso e ci salutò. Mi guardò e arrossì,anche se non sapevo il perché.
"Buongiorno!"urlò Rose abbracciando Luke.
"Giorno Rose"sussurrò. Entrai in casa e uscì nel giardino interno. Mi sedetti sull'erba,e mi bagnai con lo strato di neve che lo copriva.
Presi un fiore,e feci 'm'ama,non m'ama'
"M'ama,non m'ama. M'ama,non m'ama-"Luke mi bloccò abbracciandomi.
"Ti amo"disse stampandomi un bacio sulla guancia. Avvampai,e giocherellai con il fiore.
Volevo chiedergli perché la mattina,aveva nominato Akim,ma ci ripensai.
"Qualcosa non va?"mi chiese sedendosi di fronte a me.
"No,é tutto okay."dissi abbassando lo sguardo. Mi baciò e cercia di non far notare il mio rossore.
"Mi piaci quando fai quelle cose dolci"disse con un tono roco e basso,dannatamente eccitante.
"Non faccio le cose dolci,ed io non sono dolce"dissi con voce sottile.
"Stai arrossendo"mi ricordò accarezzandomi la guancia.
"Mh,non é vero. Ho freddo,solo freddo"dissi cercando di convicere più me che lui.
Si alzò ed entrò in casa,non sapevo il perché di questa sua reazione. Di certo non mi potevo aspettare che combattesse per me,tanto io cos'ero?.
Semplicemente un perdente. Perdevo tempo,perdevo speranza,perdevo soluzioni,perdevo amore,perdevo emozioni,perdevo sangue,perdevo lacrime,perdevo le persone a cui volevo bene,perdevo me stesso.
Perdevo lui,Lucas Hemmings.
Mi alzai ed entrai in casa,dove trovai Ashton parlare con mia madre e Luke che gli mandava continue occhiatacce.
"Ash!"dissi abbracciandolo.
"Mikey"disse accarezzandomi la schiena. Mia madre sorrise addolcita dalla scena,di solito non ero un tipo troppo socievole,e non riuscivo a mostrare molto il mio affetto.
Luke mi uccise con lo sguardo,ed io lo ignorai. Perché lo stavo facendo?.
"Possiamo parlare?"mi sussurrò,ed annuì. Lo portai di sopra in camera mia,e chiusi a chiave.
"Mike,scusami. L'altro giorno,ti ho trattato una merda. Giuro,ho sbagliato. Ti prego perdonami"disse con gli occhi lucidi. Era tremendamente adorabile. I capelli ricci gli coprivano il viso,e le labbra leggermente ricurve verso il basso erano secche e screpolate. Sembrava voler scomparire nel suo cappotto nero.
"Ash,ti ho perdonato da sempre"dissi buttandomi tra le sue braccia. Mi baciò,e rimasi semi-sconvolto. Io non lo amavo,non volevo illuderlo,ma non volevo neanche perderlo. Avrei dovuto spiegargli di me e Rose,mantenere una relazione segreta con lui,e mantenerne un'altra con Luke. Ma io ero innamorato di Luke,e penso che gli avrebbe fatto molto più piacere sapere la verità.
"Ashton,ho delle cose da dirti"dissi facendolo sedere con me sul letto.
"Parla"disse mordendosi il labbro.
"Ecco,Rose per mia madre é la mia ragazza,ma non lo é. Io sono gay. E vedi sono innamorato di un altro ragazzo"dissi sentendomi sempre più piccolo ed impotente di fronte a lui.
"Luke?"mi chiese.
"No"dissi poco convinto.
"Se dovesse essere lui,non fidarti troppo. É una merda"disse duro.
"Non é vero"dissi staccandomi da lui. Sapevo che da un lato aveva ragione,Luke rimaneve sempre l'unico che si era fatto quasi tutte le ragazze della scuola. Ma io lo amavo,e se lo avessi perso avrei preso sul serio l'idea di farmi prete.
Mi riabbracciò e scoppiò a piangere sulla mia spalla,sussurrando delle cose scollegate. Cercavo di capirlo,ma lui forse non voleva farsi capire.
"Lo sai che ci sarò sempre per te?"dissi dolcemente.
"Anch'io per te"disse sorridendo.
Scendemmo in cucina e vidi Jack,Rose,Luke e Nick,tranquillamente seduti sul divano. Mi misi affianco a Luke.
"Sono tornati i due froci"ridacchiò. In quattro di loro lo guardarono storto,tranne io che mi alzai e mi chiusi nel bagno. Sentivo gli occhi pizzicarmi e il cuore accellerare di battiti. Scoppiai a piangere. Mi alzai e guardai il mio riflesso allo specchio. Ero un semplice stupido perdente. Lo ruppi,e piccoli pezzi di vetro scheggiato mi tagliarono le nocche delle dita,facendo scorrere varie goccie di sangue. Aveva ragione Ashton,Luke era uno stronzo. Ma io ero innamorato di quello stronzo. Presi uno dei pezzi più compatti del vetro sparso per terra,e lo sporcai con il sangue che era scorso dalle mie mani. Scrissi loser,sul muro e scoppiai a piangere di nuovo,cercando di non farmi sentire,ma con il fracasso che avevo fatto nessuno avrebbe evitato di sentirmi. Era colpa mia,io ero l'errore,io dovevo soffrire.
"Michael!"sentì la voce di Luke rimbombare contro la porta. Scoppiai a ridere,mentre le lacrime sembravano bruciare sul mio viso.
"Michael porca puttana,apri!"urlò sbatendo la mano sulla porta. Sussultai per il rumorore che provocava. Vidi in un pezzo di vetro come mi ero combinato.
"Michael ditti addio"dissi prima di chiudere gli occhi sfinito.
-
Aprì gli occhi e vidi Ashton,Rose e mia madre guardarmi. Ashton mi accarezzava i capelli,Rose intrecciava le sue dita con le mie,e mia madre stava a telefono.
"Derek,é tuo figlio"la sentì dire. Parlava con mio padre,dopo tanto tempo...
"Okay,ti aspetto"disse infine. Cercai di sollevarmi,ma era come se il mio corpo non rispondesse a ciò che gli ordinassi. Cercai Luke con lo sguardo,ma non c'era.
"Mikey"disse sorridendo Rose. Arriciai le labbra,quando sentì un dolore colpirimi le tempie.
"Tesoro!"urlò mia madre abbracciandomi. Sapevo che un po', dopo tutto,mi voleva bene.
"Che cazzo ti é saltato in mente!?"continuò. Mi alzai con il busto,e sentì Ashton avvolgermi tra le sue braccia.
"Ragazzi,vado a vedere tuo padre dov'é,state attenti a Michael"disse e sparì dietro la porta.
"Piccolo come stai?"mi chiese Ash,appoggiando la mia schiena al suo petto.
"Bene,penso."dissi cercando di riprendere del tutto controllo su me stesso.
"Ashton,scusa"disse Rose. Lo guardai e gli schiaffeggiai la gamba. Sbuffò,poi fece un adorabile sorriso alla sorella.
"Principessa vieni qui!"disse aprendo le braccia verso di lei,e allontanandosi da me. Sbuffai,ma decisi di non rovinate in momento.
"Luke?"chiesi.
"É andato via,quasi subito"disse Rose.
"Michael!"urlò mio padre venendomi in contro. Lo abbracciai.
"Papà."
"Mike come va?"mi chiese guardando i miei capelli.
"Bene,e non mi fissare in quel modo inquietante"dissi ridendo.
"No é che mi ricordavo i capelli lilla"rise. Mia madre si mise affianco a lui ,e mi comparve un piccolo sorriso.
"Michael,ecco noi avevamo pensato una cosa"disse mia madre.
"Ti piacerebbe venire da me,per un po'. Ultimamente mi ha spiegato Karen,che ti comporti in un modo abbastanza strano,e volevo farti venire un po' con me. Conoscerai anche Juliet e Marie"disse sorridendo.
"Ma-"cercai di di dire,ma fui interrorro.
"Michael devi andare,é un ottima idea"mi impose mia madre. Io? lontano da Luke?.