Los Angeles 2 - Danger SOSPESA

By CristinaCris00

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Madison Smith è di nuovo nella sua città, con ancora moltissimi dubbi e moltissime verità da scoprire. Qual è... More

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By CristinaCris00

"La casa sul lago!Cazzo quanto mi era mancata!"

Scendiamo per poi correre dentro e cazzo!È bella e accogliente come la prima volta quando ci sono entrata.

"Ti piace venire qui?" Chiede mentre ci togliamo le scarpe.

"È il tuo posto amore, certo che mi piace, mi fa sentire speciale.."

"È il nostro posto piccola, non più il mio" si avvicina baciandomi di nuovo e poi tutto si può intuire.

***

Molto spesso noi ragazzi pensiamo tanto al nostro futuro...

Ci facciamo mille domande su come sarà la nostra vita tra 10/20/30 anni.

Ci domandiamo sempre che lavoro vorremmo fare...
con chi ci sposeremo..SE ci sposeremo.

Davvero molto spesso abbiamo paura del futuro, di scoprire cosa abbia in serbo per noi.

'Credi nel destino?' È forse una delle domande più fatte in questi tempi, una di quelle domande che ti fanno venire ansia e ti fanno sorgere mille dubbi e ulteriori domande.

Ci focalizziamo sempre su noi da adulti, come saremo, come ci comporteremo o semplicemente come vorremmo essere e come vorremmo comportarci.

Cerchiamo sempre di sorpassare quello che è il destino, di dimostrare a tutti che siamo noi quelli forti e che nessuno decide per nessuno.

Fin da piccoli ci insegnano a studiare e imparare nuove cose per poi essere capaci di fare qualcosa da grandi.

Ci insegnano che andare a scuola è importante per essere grandi e avere un buon lavoro.

Ci insegnano che nella vita non sarai nessuno senza un documento che provi le tue capacità e le tue conoscenze.

E io ogni volta mi continuo a chiedere quanto sia triste questa cosa..

Viviamo in una società piena di pregiudizi, piena di odio, piena di tante cose negative.

Le persone giudicano, feriscono, deridono e nemmeno se ne accorgono.

Criticano tanto la nostra generazione, ma non pensano mai al fatto che se siamo diventati così è stata colpa di un adulto come loro.

Un adulto che non ha saputo gestire un affare economico o un affare di famiglia e ha cominciato a fare di tutto per ottenere qualche soldo in più e rovinare tutto.

Danno la colpa a noi perché è sempre stato facile incolpare i più piccoli, i giovani, etichettati come quei ragazzini che non studiano e stanno tutto il tempo al telefono.

Ecco perché fin da piccoli i genitori ci preparano, ci dicono che potremmo diventare dei buoni dottori, che potremmo fare la maestra o lavorare nell'economia, per essere sicuri che avremmo dei soldi e che staremo bene economicamente.

Ogni bambino appena nato è felice e curioso, ha voglia scoprire qualsiasi parte del mondo, del suo piccolo mondo.. e tanto volte si caccia anche in una marea di guai, ma è giusto così.

I bambini nascono puri, senza malvagità e impazienti di vivere la loro vita.

I genitori ci preparano ad entrare in un mondo pieno di nero e grigio, colori che probabilmente un bambino innocente ancora non capisce.

Quindi forse se siamo arrivati a condurre questa vita, una vita piena di paure, di ansia e di pregiudizi, non è colpa delle nuove generazioni, ma di tutte quelle persone che pensano solo a loro stesse, al loro orgoglio e hanno perso di vista l'obiettivo principale, vivere in salute e in pace.

Quindi la mia conclusione è: smettiamola di pensare al futuro, godiamoci la nostra vita, divertiamoci, sbagliamo, innamoriamoci, cerchiamo di fare ora qualcosa per vivere meglio e non dobbiamo aspettare di avere 18 anni per avere diritto di parola o di esprimere la nostra opinione.

Dimostriamo a tutti che non siamo noi quelli sbagliati..facciamo qualcosa oggi per poter vivere la nostra vita oggi ed essere felici adesso.

Basta vivere con il pensiero nel futuro, godiamoci il presente cazzo!

Smettiamola di mettere pressione ai bambini chiedendo cosa vogliano fare da grandi quando sono nel pieno della loro infanzia e hanno la possibilità di vivere nel loro piccolo mondo rosa e fiori.

Non roviniamo il presente di qualcuno per essere egoisti e migliorare solo il nostro futuro.

E in tutto ciò CARPE DIEM.

***

"Ora però mi sento in debito con te" Dico fissandolo negli occhi leggermente imbarazzata.

"Siamo fidanzati Madison, è giusto tutto ciò"

"La prossima sorpresa che avrai sarà da parte mia sappilo" Lo stringo fotte a me guardandolo sorridere.

E siamo ancora qui, pelle contro pelle, fuoco contro fuoco, che ci stringiamo stretti con la paura che uno di noi sia pronto a staccarsi a breve.

Siamo venuti alle terme, ecco a cosa serviva il costume e nonostante la mutandine abbastanza stretta, Thomas non ha ancora fatto nessun commento strano.

Lui crede che io non me ne accorga, ma lo vedo eccome.

Non mi dice più 'sei sexy da morire con quel intimo' come anche all'inizio della nostra relazione... è diventato un 'sei bellissima' detto ogni due per tre anche mentre mangio e sono con il mio solito pigiama ad unicorno.

Se prima diceva 'voglio scoparti' ora dice...no niente questo lo dice ancora.

Non credo che sentirò mai Thomas dire 'facciamo l'amore'...però va bene così, è semplicemente lui.

Sono così contenta di aver trovato una persona come lui al mio fianco, sto benissimo e il solo pensiero di poterlo perdere un giorno mi fa venire le lacrime agli occhi.

Thomas è famiglia, è casa, è amore e lo amerò per sempre.

"Madison..?" Attira la mia attenzione mentre mi stringe ancora forte contro il bordo della piscina.

"Si..?" Lo invito a parlare.

"Io ti ho vista mentre parlavi con quel cameriere.." sussurra mentre continua a dare dei baci leggeri alla mia spalla provocandomi a ogni suo tocco la pelle d'oca.

"Thomas, io pos-"

"Non devi spiegare, io mi fido di te e so che entreranno altri ragazzi a far parte della tua vita, non ti posso evitare tutto, solamente per favore.." si stacca in modo tale da guardare i miei occhi "..non farmi del male, ti ho persa per un anno e non posso perderti ancora"

È questa la sua paura? Che lo lasci da solo?Senza nessuno?

"Ma che dici amore, io ti amo e ti amerò per sempre, lo sai vero che ci sei solo tu per me"

Mi guarda un secondo per poi spostare lo sguardo di lato, lo osservo mentre passa la lingua tra le labbra e sorride leggermente mostrando quelle sue fossette che si nascono sempre di più a causa del leggero velo di barba.

Scuote la testa, per poi chiudere gli occhi e ancora sorridendo si appoggia alla mia spalla.

"Ti ho davvero detto quello che ho detto?" Mugola.

È così carino e dolce anche mentre si vergogna.

"Si, mi hai proprio pregato di non farti del male" lo stuzzico.

Restiamo un secondo in silenzio.

"Promettimi che nemmeno tu mi farai del male" Lo invito ad alzarsi in modo tale da incrociare di nuovo i suoi smeraldi.

"Lo prometto" Dice sicuro di sé mentre passa le sue mani accarezzandomi le braccia e le spalle.

"Lo prometto anche io...croce sul cuore" Faccio il segno della croce.

Mi guarda confuso mentre aspetto che lo faccia anche lui.

"Che cosa?"

"Croce sul cuore" lo guardo di nuovo aggrottar le sopracciglia mentre sorride leggermente "..non dirmi che non sai cosa sia"

Scuote la testa.

"Croce sul cuore!Si dice quando fai una promessa importante e quindi fai la croce sul cuore" Ok forse sono stata poco chiara quindi decido di aiutarlo rifacendo il segno.

"Vorresti dire questo?" Alza la mano incrociando il medio e l'anulare.

"Si ma fare la croce sul cuore è più bello" sorrido vedendoci così.

"Senti Madison, posso farti anche tutti i segni del mondo, io ti amo e non ti ferirò mai, croce sul cuore" Sorride per poi avventarsi sulle mie labbra e cogliermi alla sprovvista in un bacio pieno di amore e di passione.

Questo non manca mai con Thomas Lee.

***

"Sei pronta?" Domanda mia sorella mentre con troviamo davanti alla casa che un anno fa era più o meno la mia casa.

Ci troviamo davanti alla casa dove tutto è iniziato e dove tutto è finito.

Ci troviamo davanti alla casa di mia madre biologica che per tutto il tempo in cui sono stata qui mi ha tenuto nascosto troppe verità che io meritavo di sapere.

Spero solo di aver è il coraggio di perdonarla e di vivermi il presente senza pensare a quello che avrebbe potuto o non avrebbe potuto fare.

Spero solo che abbia delle buone ragioni per aver abbandonato sua figlia.

"Si" Guardo Alexis per poi suonare insieme il campanello.

Sentiamo un grande rumore e notiamo anche la grande porta spalancarsi rivelando così la figura di... "Stilver, oh mio dio, da quanto tempo!" Dico alzando leggermente la voce e andandogli incontro per abbracciarlo.

"Signorina Madison, qual buon vento la porta qui?" Sorride sotto i baffi.

"Conversazioni sospese veramente" sorrido per poi seguire Alexis e lui dentro casa.

Sento la voce leggermente squillante di Hanna salutare Alexis senza nemmeno vederla siccome sono in cucina.

"Alexis, ti aspettavo più tardi...come mai se qui?" Parla di nuovo.

Prendo un grande respiro per poi entrare in cucina "Ciao anche a te mamma"

Le loro facce sono indescrivibili.

John, un misto tra felice e sorpreso, d'altronde lui mi è sempre stato molto simpatico mentre Hanna, un'espressione indimenticabile.

Mi fissa con la bocca e gli occhi spalancati, di tanto in tanto sposta lo sguardo da me ad Alexis, muove la bocca per parlare ma non esce alcun suono.

Forse solo ora mi rendo conto che io e Alexis insieme siamo una vera coppia, siamo forti, possiamo superare qualsiasi cosa...staccate siamo una cosa, ma insieme tutt'altro.

"Dai Hanna so tutto ormai, quindi adesso io mi siederò qui e tu hai una sola possibilità per spiegarti altrimenti non mi vedrai mai più" Pronuncio rimanendo seria.

È stranissima questa situazione.

Io seria e severa, Stilver scioccato, John sorpreso e mezzo sorridente e Hanna scioccata.

Si schiarisce la gola per poi prendere parola "Venite ragazze...Stilver portaci per favore del thé"

"Ma certo"

La seguiamo in salotto, sedendoci sul divano...

"Immagino tu sappia tu la storia con tu padre e Al-"

"So tutto" La interrompo.

"Ok...allora, io e tuo padre non andavamo più d'accordo, dovevamo separarci, per questo abbiamo preso questa decisione,è stata dura, ma è stata la cosa giusta da fare" abbassa gli occhi mentre si tortura le mani, è nervosa e si vede.

"Ah, quindi non ti penti di quello che hai fatto?Come facevi a parlarmi, a guardarmi negli occhi mentendomi per tutto il tempo quando ero qui?"

"Madison, non potevamo rimanere senza le nostre bambine, sin da quando siete nate io e tuo padre vi amavano, abbiamo provato a stare insieme per vedere se ci fosse ancora qualcosa tra noi, ma era finita e dovevamo accettarlo, così abbiamo deciso di separare anche voi, non vi sareste mai dovute conoscere.." Alza lo sguardo verso di me.

"Si da il caso che io sia finita in questa casa però" Cerco di rimanere ancora seria, ma la verità è che le lacrime stanno già reclamando la loro uscita e non so ancora per quanto riuscirò a trattenerle.

"Ho sempre saputo che in questa casa ti saresti trovata bene, Alexis doveva sparire e non tornare mai più" Gira lo sguardo verso la sua seconda figlia guardandola severamente.

"È stata una tua idea l'incidente vero?" Cerco di giungere alla conclusione che nessuno capiva sono ad'ora. "..tu hai voluto che lei si allontani per farmi venire qui e 'stare bene'?!Non ci posso credere.." Mi alzo dal divano passandomi le mani sul viso, ci sarebbe davvero da mettersi le mani nei capelli. Non ci posso davvero credere.

Abbassa di nuovo lo sguardo "..mi dispiace, ma era per il tuo bene"

"Per il mio bene, hai fatto soffrire tantissime persone Hanna, come hai potuto fare una cosa del genere ad Alexis?Mandarla via e farla litigare con tutti solo per il tuo egoismo?" Chiedo mentre seguo i movimenti di Stilver che ci porta il tea.

Non ho assolutamente voglia di berlo, non dopo quello che ha detto.

"Mi dispiace davvero tanto, ma qui saresti stata al sicuro e non mi pento di quello che ho fatto, lo rifarei altre volte, adesso siete grandi e forti e bellissime, vi è servito.." Dice accennando un sorriso.

"Già, anche a me dispiace di averci creduto.." Mi giro andando in cucina e lasciandola lì.

Queste non erano le mie intenzioni, volevo ascoltare che le dispiacesse avermi lasciata, volevo sentirla chiedermi scusa, volevo sentirla dire che se fosse tornata indietro non l'avrebbe fatto e invece non è stato così...

Le dispiace solo che io l'abbia scoperto, che io sia tornata, non le dispiace avermi abbandonata ma vedermi qui, i suoi piani non sono andati come previsto...e ora che l'ho scoperto e so tutto cosa succede? Niente, solo non doveva succedere.

"Ehi posso sapere dov'è Jordan?" Mi avvicino a Stilver.

"È andato in montagna insieme a Isabelle e ad un suo amico per un po', tornerà presto"

"Perfetto, chiamami quando torna, vorrei fargli una sorpresa" Sorrido facendo sorridere anche Stilver.

"Ma certo"

"Grazie mille"

Mi avvicino alla porta vedendo Alexis avvicinarsi a me "Se vuoi restare, non fa niente tranquilla.." la abbraccio forte, dandole anche un bacio sulla guancia.

"Madison!" Mi ferma John prima che esca di casa. "Stanno bene i ragazzi?Non li sento da un po' veramente"

"Stanno tutti bene" accenno un sorriso.

Non sono arrabbiata con John, perché dovrei esserlo? Ama una donna e ha mantenuto un suo segreto, ha fatto bene.

Ha creduto all'amore e ad Hanna, anche se ha mentito a tutti quanti.

Mi rivolge un sorriso per poi lasciarmi uscire.

Guardo la mia presunta madre per un'ultima volta vedendola con il viso rivolto a terra, non ti disturberò più tranquilla.

Mentre cammino per le strade, facendo quelle vis che conoscevo e conosco tutt'ora a memoria mi lascio andare a qualche lacrima.

Ero pronta a perdonarla se solo avesse detto quelle tre cose che non vedevo l'ora di sentire.

Io ero pronta...

Forse in qualcosa che ha detto ha ragione, ora siamo forti, non ci facciamo mettere i piedi in testa, abbiamo carattere e una nostra personalità, abbiamo in mente tante idee per noi stessi, per oggi e per il nostro futuro.

Questa cosa ha aiutato un po' tutti.

Ci ha aiutato a lasciare andare le persone, non sono tutti poi così buoni come sembrano.

"Ma vaffanculo" sussurro cercando di scacciare via quelle lacrime assolutamente non meritate.

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