#Paola POV
Adoro svegliarmi con il rumore del mare in sottofondo e con il braccio di Fabrizio intorno alla vita.
- Buongiorno. - sussurra lui baciandomi una spalla.
- Buongiorno a te. - e mi giro per far incontrare le nostre labbra.
- Come stai piccolè? -
- Sto benissimo e tu? - indago.
- Anche io. Sto ancora pensando a ieri sera. -
- Si? Hai dei ripensamenti? - provo a chiedergli con cautela.
- Assolutamente no, non vedo l'ora di vederte sempre in giro per casa e sentire il tuo profumo oltre che avere in giro tutte le tue cose. -
- Non farmi passare per una disordinata cronica. - affermo io fintamente offesa.
- Dai! - e mi abbraccia attirandomi contro il suo petto.
- Non attacca Bizio. - e lo guardo male.
- Dai bimba. - e mi bacia. - Come posso farme perdona? - mi chiede poi guardandomi dolcemente.
- Mmm facciamo che ci penso su. - e fingo di pensarci.
- Sicura? - e mi bacia il collo.
- Bizio la devi smettere. - dico ridendo divertita.
- Di fa cosa? - chiede anche lui divertito.
- Di farti perdonare così in fretta. - replico io.
- Oh buono a saperse. -
- Devi smettere di usare questa cosa a tuo favore. - e incrocio le braccia al petto.
- Io non uso la cosa a mio favore. - mi risponde lui. - Che ne dici di anda a fare colazione? -
- Dico che ho fame. -
- Non sai quanto me rende felice sentirte di questa cosa. - mi dice Fabrizio. - Che si fa oggi? - mi domanda poi mentre scendiamo le scale per raggiungere la cucina dove ci sono già Ermal e Irene.
- Non ho idea. Ora chiediamo ai nostri compagni di avventura. - rispondo. - Buongiorno ragazzi! - e mi siedo vicino ad Irene iniziando a preparare il mio tea caldo.
- Buongiorno come va? - mi chiede il riccio.
- Tutto bene e voi? -
- Bene bene. Stavamo pensando cosa fare oggi. -
- Mi facevo la stessa domanda. - dice Fabrizio finendo di mangiare un cornetto al cioccolato. - Proposte? - prova ad indagare.
- Pensavo di fare un giro in barca visto che ho la patente. -
- Oh si si assolutamente. - dice Fabrizio. - Piccolè che ne dici? -
- Ci sto vediamo come se la cava Meta al timone. - affermo io.
- Rossa hai dubbi? -
- Si sa mai. - e rido.
- Sicura che non hai paura? - mi chiede Fabrizio.
- No tranquillo. Ire tu che dici? -
- Dico che mi va proprio di stare in mezzo al mare isolati dal mondo. -
- Perfetto. Allora direi di prepararci. - e dopo aver sistemato le cose della colazione nella lavastoviglie saliamo al piano di sopra per prepararci.
Indosso il costume e un abito in tinta. Fisso Fabrizio.
- Ma a te i tatuaggi spuntano come funghi? - domando divertita.
- Può esse ma sai bene di chi è la colpa. - replica lui fissando il nuovo tatuaggio sul petto un cuore con all'interno la scritta punk.
- Si conosco la colpevole, sei la sua cavia preferita. -
- Eh già. - mi dice divertito mentre recuperate tutte le nostre cose raggiungiamo il noleggio delle barche e prendiamo un piccolo motoscafo ma che può ospitarci tutti in comodità.
- Ermal potreste insegnarme? - chiede Fabrizio al riccio.
- Certo. - e il riccio gli sorride.
Io osservo la scena preoccupata. - Sei serio? -
- Certo piccolè perché? -
- Perché sono un po' preoccupata. -
- Fidate di me. - e mi bacia prima di mettersi al timone al fianco di Ermal.
- Fa molto Titanic. - dico io.
- Non essere tragica. - replica Irene sedendosi comodamente e decido di fare lo stesso anche io.
- Ci provo. - e mi perdo ad osservare il mare.
Questo blu che mi mette pace, poi sposto lo sguardo su Fabrizio alla guida della nostra imbarcazione. Recupero il telefono e decido di fargli anche un video.
-Che stai a fa'? - mi chiede divertito.
-Riprendo il momento, penso che sia un momento da ricordare. -
- Giusto. Che ne dici de fa una storia per i miei fan? - mi domanda porgendomi il suo telefono.
- Va bene. - e inizio a registrare la storia. - Mi dispiace informarti che c'è poco campo. - aggiungo quando ho finito il video ma vedo che ci sono evidenti difficoltà nella pubblicazione.
- Beh tanto le mie storie spesso se pubblicano ore dopo. -
- Questo perché tu e la tua connessione non andate d'accordo. - replico divertita.
Lui scuote la testa e continua a guidare imperterrito sotto le istruzioni di Ermal.
- Rilassati. - mi dice Irene.
- Ci provo. - e mi distendo godendomi la sensazione del sole sulla pelle che brucia.
- Hai intenzione di abbrustolirti? -
- Può essere. - dico ad Irene. - Voglio essere bella abbronzata per quando tornerò a Roma. -
- Devi fare invidia a qualcuno? -
- Mmm si dai. - e ridacchio.
- A chi? -
- Alla faccia delle colleghe sparlone. - le dico.
- Giusto. Però non pensarci. Loro non hanno ragione e lo sai. Tu meriti quel lavoro e meriti questa felicità. Per cui goditela. - mi dice sincera.
So che ha ragione. - Hai ragione ma mi prenderò qualche soddisfazione comunque. -
- E questo ci sta. -
Sento la barca fermarsi e poco dopo i due ci raggiungono.
- Che ne dite se ci fermiamo un po' qui? - chiede Ermal.
- Certo. - dice Ire e anche io annuisco mentre Fabrizio mi abbraccia.
- Ho sentito il tuo discorso e ti meriti tante soddisfazioni e che ne dici di fa rosicare ancora un po' quelle stronze? - mi domanda il mio uomo.
- Che idee hai? - chiedo divertita dal discorso.
- Mmm ne ho tante di idee. - e ride.
- Cretino. - lo prendo in giro io sorridendo mentre siamo abbracciati e vedo di nuovo Ermal scattarci una foto.
Quando mi accorgo che la foto è stata scattata proprio con il mio telefono decido di postarla sui miei social.
< Love boat #loveboat #vitadamare #mareealtririmedi #Sardegna #semplicementenoi #èsoloamore >
- Penso che rosicheranno un sacco. - mi dice Fabrizio.
- Dici? -
- Dico dico. -
- Beh in fin dei conti siamo belli sai? -
- Ovvio. - e mi sorride. - Siamo uno spettacolo. -
- Anche modesti. - ci prende in giro Ermal.
- Mi pare ovvio. - lo spalleggia Irene.
- Avete finito? - chiedo fintamente offesa.
- No. -
- Meta smetti di bullizzarci. - gli dice Fabrizio.
- Sono in astinenza dal bullizzare qualcuno. - e si finge disperato.
- Su su su. - lo prendo in giro io. - Va da Montanari. -
- Eh ma anche no, sta bene qui con me. - replica Irene abbracciandolo.
- Ecco che diventa romantica. - replica il riccio sorridendo alla sua fidanzata.
- Ogni tanto sono romantica anche io. - dice Irene.
- Questa vacanza riserva sorprese insomma. - dico mentre mi distendo appoggiando la testa sulle gambe di Fabrizio.
- Già. - dice anche la mia amica.
Restiamo per un po' a prendere il sole e goderci la giornata tra risate e scherzi prima di decidere di tornare verso riva.
Siamo tornati a casa, Ermal e Irene sono rimasti in giro per fare aperitivo e incontrare alcuni amici del riccio che sono in Sardegna. Invece io e Fabrizio abbiamo preferito tornare a casa per rilassarci e stare un po' insieme da soli.
- Che ne dici di un bagno in piscina e poi ceniamo in giardino? -
- Direi che mi piace come programma anche perché dovresti sapere che per me l'importante è passare il tempo con te. -
- Perfetto. Ordiniamo qualcosa da mangiare? - mi propone lui.
- Pizza. - dico decisa.
- E pizza sia. - recupera il telefono iniziando ad ordinare per il resto siamo già in costume da bagno per cui metto i piedi in ammollo in piscina sedendomi sul bordo mentre osservo il tramonto.
Poco dopo lui mi imita. - Dobbiamo inizia ad organizzare le cose per il tuo trasloco. -
- Dovrei dire la notizia anche ai miei genitori. -
- Sanno che siamo tornati insieme? -
- Si ma non sanno tutto ciò che mi è successo e penso di dovergli spiegare un po' la situazione e così capiranno meglio anche la nostra decisione di vivere insieme. -
- Lo trovo sensato. - e mi sorride prima di andare a recuperare le nostre pizze che mangiamo seduti in giardino.
- E i tuoi sanno che siamo tornati insieme? -
- Si gli ho dato la notizia proprio ieri e anche io devo dirgli cosa è successo. Anche se forse Giada avrà già sparlato.- e alza gli occhi al cielo.
- Non pensarci. -
- Penso solo a se dovesse mettere in giro la notizia, è una cosa nostra privata e non voglio che lei possa farti soffrire ancora in qualche modo. -
- Ehi sta tranquillo. - e gli prendo la mano.
Lui mi prende il polso trascinandomi sulle sue gambe dove mi siedo e lo abbraccio. - Davvero non penso che possa arrivare a tanto sai? È una donna e anche madre quindi magari non pensare il peggio. -
- Devo dirle che voglio presentarti i bambini e che verrai a vivere da me. -
- Non so se sarà d'accordo. -
- Non può fare altro ed è il naturale percorso delle cose. Io con te faccio molto sul serio e voglio passare il resto della mia vita con te quindi deve mettersi in testa che farai parte della mia vita e anche di quella dei bambini che le piaccia o no. -
- Va bene. Calmati. - gli dico vedendolo così preso dal discorso e decido di baciarlo e devo dire che la cosa funziona discretamente come calmante.
- Tu sai sempre come calmarmi. -
- Ne sono felice. - e lo bacio di nuovo.
Un bacio che si fa sempre più passionale e in breve tempo decidiamo di raggiungere la nostra camera da letto cambiando i nostri programmi.
- Allora quando torniamo a Roma porto le mie cose da te. - dico decisa mentre sto ancora recuperando fiato.
- Non vedo l'ora. - mi dice Fabrizio mentre siamo ancora a letto abbracciati dopo aver fatto l'amore.
- Anche io. -
- E sei pronta per tornare al lavoro? - mi chiede curioso.
- Penso di sì. -
- Vuoi prenderti un po' di tempo? -
- Non credo che sia necessario, magari ne parlerò con il medico però penso che potrei lavorare semplicemente in ufficio. -
- Si penso che tu abbia bisogni di riposare ancora un po'. -
- Forse. - e mi stiracchio. - E tu hai già iniziato a pensare ai dettagli del tour? - gli domando curiosa.
- Mmm forse. - e mi sorride.
- Mi vuoi tenere sulle spine? -
- Esatto, tanto a breve dovremo lavorarci su insieme e non potrò nasconderti nulla. -
- Tu non devi nascondermi nulla capito? - chiedo fingendomi minacciosa cosa che non mi riesce per niente.
- Sai che non ti mentirei mai. - e mi sorride.
- Lo so. - e lo bacio.
- Comunque sarà uno splendido tour soprattutto con te al mio fianco, non vedo l’ora di iniziare le prove sai? -
- So che ti manca il palco e anche tanto. - e gli sorrido. - E’ strana per te questa estate di pausa vero? -
- Molto strana, mi manca stare sul palco, mi mancano i miei ragazzi delle transenne, mi manca l’adrenalina e tutta la vita on the road ma so che avevo bisogno di un po’ di riposo soprattutto mentalmente e sto avendo anche tante idee che sicuramente poi metterò in pratica. -
- Ottimo allora. - gli dico.
- E a te non manca la vita on the road? -
- Per il momento no. - replico io. - Ma forse l’ho vissuta troppo poco e sono curiosa di vedere da vicino tutto il tuo lavoro, credo che la cosa sarà ancora più intensa. -
- Avevi già preso dei biglietti? - prova ad indagare.
- Forse. - e ridacchio.
- Beh mi dispiace toglierte il divertimento. -
- A me non dispiace perchè sarò molto più parte di ciò che realizzerai. So che sarà qualcosa di molto emozionante. -
- Molto sicura. -
- So che con il tuo lavoro indipendentemente da pubblico o collaboratrice mi sentirò totalmente coinvolta da ciò che fai. -
- Interessante. - e mi sorride. - Che vuoi fare? -
- Non lo so, che ore sono? -
- Le 23. Bagno di mezzanotte? -
- Manca ancora un’ora a mezzanotte. -
- Allora cosa proponi? -
- Coccole. - e gli sorrido.
- Sei peggio di Anita. - mi dice divertito.
- Come pensi che possa prenderla? -
- Penso e spero bene, è una bambina estremamente intelligente e la nostra relazione non cambia l’amore che provo per lei. -
- Ovviamente, non mi sogno di prendere il posto dei tuoi figli anzi se avrai bisogno di spazio per loro non avrò problemi. -
- Non devi darmi spazio a meno che non sia tu a non sentirti pronta. -
- Sai che sono curiosa di conoscere i tuoi figli, certo ho paura che possa andare male. - dico sincera.
- Di cosa hai paura? - mi domanda mentre si appoggia meglio contro la testata del letto.
Anche io mi sollevo e indosso la sua maglietta. - Ho paura che possano odiarmi, che non prenderanno bene la nostra storia. Forse ancora sperano in un lieto fine tra te e Giada. -
- Io penso che t'adoreranno, e sanno che tra me e la loro mamma ormai è finita e le cose non possono tornare come prima. -
- Allora vedremo come andrà. -
- Esatto, e qualsiasi cosa ci sono io con te. -
- Lo so amore. - e lo bacio. - Andiamo a fare il bagno allora? -
- Certo. -
Indossiamo velocemente i costumi e torniamo in direzione della piscina tuffandoci immediatamente.
Scoppiamo a ridere quando ritorniamo in superficie. - Sto capelli! - e decido di giocare con i suoi capelli.
- Che c’è non ti piacciono? -
- Mi piacciono fin troppo. - dico sincera.
- Ti prego dimmi che c’è qualcosa di me che non te piace. - e si finge disperato.
- Mi dispiace ma ancora non ti ho trovato un difetto. - e gli faccio la linguaccia. - Tu invece su di me? -
- Difetti ne hai come tutti e come ne ho io, sei una grande testarda e questo sicuramente non credo che cambierà. -
- In effetti penso che sia difficile che io possa cambiare, ma ti prometto che in futuro non mi comporterò più come alcune settimane fa. -
- Lo so, non puoi stare senza di me anche se volevi fare quella orgogliosa e che non provava più nulla. -
- Ero veramente confusa visto il momento che stavo attraversando e si sono anche orgogliosa e hai ragione quando dici che non posso stare senza di te. -
- E nemmeno io posso e voglio stare senza di te. - mi dice abbracciandomi e spingendomi contro il bordo della piscina.
- Buono a sapersi. - dico divertita.
- E con il tempo avremo tutto ciò che sogniamo te lo prometto. -
- Lo so, prendiamoci del tempo però. - dico decisa.
- Assolutamente si. - e mi sposta i capelli dietro l’orecchio.
- Ehi piccioncini! - ecco Irene ed Ermal che rientrano ora a casa.
- Ehi come è andata la serata? - chiedo curiosa.
- Oh è andata benissimo vero? - chiede il riccio ad Irene.
- Si molto bene, praticamente mi ha presentato ad un casino di gente e ho una confusione in testa pazzesca. - e ridacchia.
- Beh ti capisco. - e sorrido. - Bagno di mezzanotte anche voi? - chiedo ai nostri amici che ovviamente decidono di accettare e anche loro si buttano in piscina.
- La vostra serata tutto bene? - mi chiede la mia amica curiosa.
- Si, abbiamo parlato un sacco e ne avevamo bisogno. -
- Ottimo. -
- Ah allora non passate tutto il vostro tempo a fare altro? - domanda quasi deluso il riccio.
- Esiste anche altro. - replica Fabrizio divertito.
- O forse sei tu che inizi ad accusare il tempo che passa? - lo provoca il riccio.
- Per niente caro mio. - e finge di darsi delle arie. - Vero amò? -
- Riccio funziona tutto alla perfezione, e non ti darò altri dettagli. -
- Spero che non l’abbiate fatto in piscina. -
- Mah chi lo sa. - e rido, ho deciso di prenderlo in giro apposta.
- Che schifo, amore usciamo. - dice il riccio e anche Irene scoppia a ridere.
- Smettila di fare il tragico. - afferma Irene.
Restiamo ancora un po’ a ridere e scherzare come nostro solito prima di deciderci ad andare a dormire.
* Eccoci qui, finalmente va tutto a gonfie vele! Le nostre coppie sono sempre più innamorate e a breve Paola conoscerà i bambini di Fabrizio come pensate che andrà? Fatemi sapere nei commenti. Grazie mille per le letture, i voti ed i commenti. Al prossimo aggiornamento! *