My Fairy King

By I74618o0374719

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《Il desiderio è metà della vita, l'indifferenza è metà della morte...》 Gli disse la donna, fissando le sue or... More

Prologo
I - uno splendido inizio
II - qualcosa di interessante
III - apatia in pastiglie
IV - notizie in pillole
V - esponenziali miglioramenti...
VI - ...e ritorno alla pesante normalità
VII - il moto dei ficcanaso
VIII - buonanotte, Roger Taylor
IX - la stella più luminosa
X - un posto per due
XI - bioluminescenza
XII - vieni a mangiare?
XIII - difficile convivere con uno stronzo
XIV- il regale punto di vista
XV - astro eclissato

XVI- a cena fuori

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By I74618o0374719

La grande scritta "Emerald" color dorato splendeva illuminata dalla luce dei lampioni circostanti che si specchiava sulla sua superficie lucida. La porta di vetro e legno che faceva intravedere l'interno.
Il loro locale abituale aveva grandi tavoli di legno scuro, con sedie e sgabelli che avevano la caratteristica di essere tutti diversi l'uno dall'altro, seppure dello stesso materiale.
In un angolo, alla fine del bancone, stava un piccolo spazio rialzato che chiamare "palcoscenico" era un po' esagerato, ma lì si esibivano le band locali in alcune serate a scelta.
Si vedevano alcuni ragazzi circa della loro età montare amplificatori e strumenti, per cui Brian dedusse che quella sera avrebbero approfittato della passione di Crystal, il titolare, per la musica dal vivo.

Ebbe una stretta al cuore vedendo uno dei musicisti maneggiare una chitarra, probabilmente accordandola, e pensando che se avesse colto qualche occasione in più forse ci sarebbe stato lui lì al suo posto con la sua Red Special. 

Ma si riscosse.
Dopotutto aveva molte altre cose da fare e per quanto fosse divertente suonare nel tempo libero una band era un impegno importante, fin troppo per uno come lui.
Brian spinse la porta di vetro, lasciando entrare Roger e rilassando i muscoli contratti sentendo la piacevole temperatura del locale.  

Appena entrati, vennero accolti dal caloroso saluto di Crystal, il proprietario, che stava dietro al bancone ad asciugare pinte vuote. Erano suoi clienti abituali da quasi un anno, da quando avevano scoperto quel piccolo bar vicino a casa loro.
Era rustico, caldo e accogliente un po' come il proprietario.
Dopo aver ricambiato per entrambi, dato che Roger aveva fatto a malapena un cenno con la testa, Brian si avviò verso il tavolo. 

Vide subito due ragazzi che conversavano.
Quello di schiena, con un laccio nero legato al collo e la giacca dello stesso colore con inserti in filo dorato, era Freddie, mentre la ragazza dai lineamenti delicati e la pelle più scura era sua sorella Kashmira. 
La ragazza portava i lunghi capelli scuri, come quelli di suo fratello, sciolti fermati solo da una catenina sulla fronte, che le dava un po' l'aria di una principessa orientale.
I suoi occhi scuri brillavano mentre annuiva e rideva ascoltando il fratello che parlava.
A Brian, che era figlio unico ed era sempre stato solo, sarebbe piaciuto tanto avere una sorella come lei, che era gentile e faceva bene al cuore con la sua risata leggera.  
Fu la prima a vedere i due ragazzi che si avvicinavano, e fece un cenno a suo fratello che si voltò.
Il viso di Kash si aprì in un grande sorriso, mentre Freddie si alzò per salutare i suoi amici:

《Ed ecco che sono arrivati il famoso Roger Taylor e…》

Squadrò l'abbigliamento di Brian dalla testa ai piedi e fece una smorfia:

《E suo nonno. Tesoro, lo sai vero che siamo qui per bere e non ad un simposio sulla rotazione delle nebulose?》

Brian roteò gli occhi al cielo:

《Fred, le nebulose non ruotano.》

A quel punto il moro fece un gran sorriso e gli somministrò due sonori baci sulle guance, che il ragazzo ricevette in modo naturale e lasciandosi andare ad un sorriso.
Era abituato, il suo amico era molto espansivo e salutava quasi tutti in quel modo. 
Freddie provò ad abbracciare anche Roger, ma venne fermato da una sua occhiataccia e si limitò a qualche pacca sulla spalla. 
Kash aveva imitato il fratello alzandosi in piedi, ma si limitò ad un altro dei suoi calorosi sorrisi e un cenno della mano per entrambi. 

《Siete in anticipo, non vi aspettavamo prima di-》
Fece il ragazzo scrutando un orologio inesistente sul suo polso carico di braccialetti sonanti: 
《dieci minuti circa. Secondo le nostre scommesse stavate ancora battibeccando sulla strada più corta da prendere.》

《No, mi ha trascinato contro la mia volontà per la strada più lunga.》

Borbottò Roger, che nel frattempo si era accomodato a capotavola senza chiedere nulla a nessuno. 

《Non vai a salutare Cheril, tesoro?》
Chiese il moro, cambiando discorso: 
《È arrivata poco fa, deve iniziare il turno.》

Il biondo mugugnò qualcosa di indistinto, che Brian tradusse nella sua testa con un "non voglio disturbarla". Inutile dire che stava per "non avevo nessuna voglia di uscire e ho ancora meno voglia di sorbirmi anche lei". 
Sospirando, dopo aver sistemato la giacca sullo schienale della sedia curandosi che non strisciasse per terra, si sedette guardando impazientemente la porta mentre gli altri conversavano, o meglio mentre Freddie e Kashmira cercavano di far parlare quell'asociale del suo coinquilino. 
Vicino a lui c'era un posto libero, e sperava davvero che sarebbe stato occupato da una certa biondina di sua conoscenza. 

Non dovette aspettare molto per vedere la ragazza in questione fuori dalla porta che arrivava insieme alla sua "amica" e  si sfregava le mani per tentare di scaldarle. 
Tentò di reprimere un sorriso idiota senza alcun successo. 

Clare indossava uno spesso piumino invernale bianco, che le stava benissimo peraltro, e tremava comunque dal freddo.
Lui era ben conscio delle sue frequenti lamentele durante i mesi invernali e queste erano l'esatto motivo per cui quando usciva di casa in dicembre e sapeva di doverla incontrare si conciava peggio di un pupazzo di neve tra cappelli, sciarpe e guanti, nella speranza di poterle prestare qualcosa. 
Il risultato era che i due, tra una restituzione di berretti e l'altra, erano diventati molto amici. 

Infatti, quando lo vide gli rivolse un largo sorriso di quelli che riservava a lui solo e Brian faticò a ricordarsi di respirare. 

La vide aprire la porta e lasciar entrare Mary, che si infilò prepotentemente prima di lei, e poi richiudere dietro di sé la porta di vetro e legno del loro bar preferito.
Si fece strada con grazia tra i tavoli scuri e le sedie pesanti, sfilandosi il piumino bianco e posandolo direttamente sulla sedia di fianco a lui. Mentre salutava gli altri che si erano alzati in piedi con convenevoli e baci sulle guance, lui ebbe tutto il tempo di ammirare il suo portamento grazioso ma fiero.
Il morbido vestito giallo di maglie intrecciate, stretto in vita da una spessa cintura marrone, le calzava come un guanto, nonostante il giallo non fosse esattamente il suo colore.
Posò gli occhi sulla pelle chiara del suo viso.
I lineamenti erano animati mentre salutava le persone a lei più care, le labbra sorridevano mostrando i bei denti bianchi e gli occhi azzurri che gli toglievano il fiato guizzavano allegri, posandosi leggeri come colibrì su tutto quello che aveva intorno. 
Poi alzò di poco lo sguardo, e vide che i suoi capelli avevano qualcosa di diverso rispetto al solito.
Normalmente erano biondo scuro, come quelli del fratello.
Non se n'era accorto prima, ma adesso che li vedeva da vicino sotto la luce distingueva uno strano riflesso verde.

Una volta seduta si rivolse a lui: 

《Ciao Brian! Mi avevi riservato il posto?》

Lui aprì la bocca, ma indugiò un attimo di troppo.
Freddie, che fino a poco prima stava salutando affettuosamente una come al solito scocciata Mary, si intromise e rispose al posto suo:

《Beh dire che ti aveva riservato la sedia è dir poco. Stava aspettando che tu arrivassi come un cagnolino, amore. Se guardi bene adesso lo vedi che scodinzola…》

Venne interrotto da un colpo sul braccio assestato dalla sorella. Kash intervenne, mentre l'altro era distratto, con la gentilezza che la caratterizzava:

《Non è un vero gentiluomo? A trovarne ancora così…》

Il ragazzo provò l'impulso di nascondersi sotto il tavolo.
La sua carnagione era passata dal pallore dello studioso al rosso carminio dell'imbarazzo.
Ma venne spiazzato dalla reazione di Clare, che sorrise e ripose: 

《Hai proprio ragione Kashi, è un vero gentleman. Sono molto fortunata…》

E gli strinse gentilmente il braccio, appoggiandosi contro di lui e toccandogli la spalla con la testa.
Il ragazzo avrebbe voluto sciogliersi, ma la ragazza proseguì, in tono confidenziale e fingendo che lui non potesse sentire:

《Poi non è carino quando arrossisce?》
 
Inutile dire che quel complimento lo fece arrossire ancora di più. Guardò verso Clare, e i loro occhi si incrociarono per una frazione di secondo. Le sue iridi azzurre scintillavano furbe e divertite. Brian abbassò lo sguardo. 

《Ma Clare, hai fatto qualcosa hai capelli?》
 
Freddie era sempre un mago nell'interrompere qualsiasi cosa. Però Brian notò con piacere che lei non aveva ancora staccato la mano dal suo braccio. 

《Beh, si da' il caso che la tua fidanzata abbia accidentalmente mescolato una tinta verde con una nuova maschera per capelli che avevo comprato e si sia accidentalmente scordata di dirmelo. Perciò, stasera l'ho provata ed ecco il risultato.》
Clare aveva parlato con tono leggero, e non era affatto un buon segno. Solitamente, il suo tono leggero era una specie di avvertimento, come dire "guarda come mi spaccio per carina e innocente mentre distruggo tutto ciò a cui tieni".
Ma poi si riscosse e sembrò veramente divertita, anche se continuava a lanciare occhiate taglienti alla ragazza in braccio a Freddie:
《Beh, almeno ho scoperto che il verde mi dona. La prossima volta che vado dal parrucchiere ho tutte le intenzioni di farmeli fare verdi seriamente, e non solo come riflesso accidentale. Che ne dici, mi starebbero bene, Roger?》  

Chiese spostando l'attenzione verso suo fratello. Brian non lo aveva più guardato, ma sembrava essersi appena risvegliato da un bel sogno, e come contrappasso divenne ancora più truce di prima.

《Cosa?》

Grugnì. Clare sospirò:

《Roger, avanti! Di solito ti sforzi per tentare di nascondere il tuo cervello da bradipo, ma in questi giorni stai veramente facendo del tuo meglio per convincerci che stai diventando ancora più stupido! Uff, cosa ti interpello a fare. Brian, dimmi la tua, che mi interessa di più.》

Fred e Kash si lanciarono uno sguardo di intesa e un mezzo sorriso, mentre Roger tornava a fissare il vuoto.
Era sempre più preoccupante, di solito tra i due sarebbe nato un battibecco che si sarebbe trascinato fino all'arrivo della cameriera.
Invece, il ragazzo non l'aveva interrotta e aveva lasciato che Clare proseguisse interpellando un'altra persona, cioè lui.
Brian, distratto, sussurrò:

《Saresti bella di qualsiasi colore secondo me…》

Poi si rese conto di essersi lasciato sfuggire quello che pensava davvero.
Si trattenne dallo sbattere la testa contro il muro.
Per quale motivo non riusciva a mettere due parole in fila senza sembrare un'idiota? 

Si voltò verso di lei temendo il peggio, e invece vide che era comparso un lieve rossore sulle sue guance, e lei sembrava piacevolmente sopresa, come non se lo fosse aspettato.
Brian spalancò gli occhi, stupito.
Lui, un imbranato senza speranza, era riuscito a far arrossire Clare Elizabeth Taylor? 
Lei velocemente si riprese, e rispose con un: 

《Oh, sono piuttosto sicura che se mi tingessi di rosso sangue sembrerei appena caduta in un rossetto di Mary, quindi magari non proprio tutti i colori, eh?》

Fece lei, beccandosi l'ennesima occhiataccia dalla sua coinquilina.

Brian concentrò l'attenzione sulla ragazza bionda seduta vicino -quasi addosso, in realtà- a Freddie, che le teneva un braccio poggiato sulle spalle. Indovinò che era arrabbiata perchè il suo scherzo, patetico e meschino secondo lui, non era riuscito.

Probabilmente sperava che la ragazza non avrebbe osato uscire con i capelli conciati in quel modo, sottovalutando il menefreghismo di Clare verso l'opinione altrui, e le dava fastidio che fosse più presente e tagliente che mai, sempre pronta al sarcasmo che rasentava la maleducazione.
Brian sospirò, perso tra i suoi pensieri. In effetti, si era innamorato di una ragazza piuttosto difficile. 



○●○●○●○●○●○●○

Salve amici, qui è Anna che parla. Pare che questo capitolo sarà l'ultimo per un pochino.
Nel caso non l'aveste visto, il motivo è negli annunci del mio profilo.







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