The Alpha King

By AlessiaS2000

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HO RIPUBBLICATO LA STORIA L'11 OTTOBRE 2023. MA LA VERSIONE È DEL 2020✨ PRIMO libro. RIENTRATO NELLE PRIME 60... More

Prologo: Katherine (✅)
Capitolo 1: L'evento inaspettato (✅)
Capitolo 2: Il Re Degli Alpha (✅)
Capitolo 3: La Villa (✅)
Capitolo 4: La verità (✅)
Capitolo 5: L'attacco (✅)
Capitolo 6: Pericolo (✅)
Capitolo 7: Gli ibridi (✅)
Capitolo 8: Il passato (✅)
Capitolo 9: La guarigione (✅)
Capitolo 10: Il secondo beta (✅)
Capitolo 11: Eloise (✅)
Capitolo 12: La sala del trono (✅)
Capitolo 13: La lettera (✅)
Capitolo 14: Dens (✅)
Capitolo 15: La corsa (✅)
Capitolo 16: La trasformazione (✅)
Capitolo 17: La biblioteca (✅)
Capitolo 18: Tradizioni (✅)
Capitolo 19: L'uscita (✅)
Capitolo 20: L'annuncio (✅)
Capitolo 21: La partenza
Capitolo 22: L'hotel
Capitolo 23: La storia
Capitolo 24: La nave
Capitolo 25: L'Antartide
Capitolo 26: I vampiri
Capitolo 28: Cassandra
Capitolo 29: Halem
Capitolo 30: Il ciondolo
Capitolo 31: Il vecchio villaggio
Capitolo 32: Il cambiamento
Capitolo 33: Il tradimento
Epilogo: L'amore

Capitolo 27: Il ritorno

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By AlessiaS2000

Alexandra sembrava molto spaesata, era successo tutto così in fretta e non poteva prendere sotto il suo comando un branco che l'aveva sempre conosciuta come Luna. «Sebastian, non la possiamo lasciare così, senza che prima non la aiutiamo. Rimaniamo almeno una settimana.» affermò autoritaria, mentre l'uomo si girava verso di lei e poi dava gli occhi alla nuova Alpha. Si era lasciato prendere dalla rabbia, tanto che non aveva nemmeno pensato alle conseguenze. Era lui a formare i nuovi Alpha, quindi quella donna sarebbe stata sotto la sua responsabilità fino a che non avrebbe imparato ad essere Alpha. «Cosa diavolo è successo?» chiese lei, mentre anche le due bambine si avvicinarono e guardarono l'Alpha come se fosse un alieno. Era la prima da quando era diventato Re che destituiva un Alpha. Forse aveva esagerato, ma i lupi dovevano capire che non tutti i mostri lo erano. I bambini e i ragazzi in particolar modo. «Qual è la regola principale che continuo a ripetervi da quando sono Re?» domandò il lupo, mentre tutti abbassavano la testa e Hans chiudeva gli occhi, forse per vergogna. «I bambini e i ragazzi non si toccano, a prescindere dalla razza» risposero tutti in coro, mentre Katherine sentiva per la prima volta quelle parole.

Non credeva che il compagno desse così tanta importanza a quelle regole. Lei conosceva, o meglio, aveva conosciuto molti lupi che torturavano bambini e ragazzi e sentire quelle parole la fece sorridere: era davvero un uomo giusto, non avrebbe mai smesso di dirlo. Erano rimasti un solo giorno lì, e Katherine, anche se non vedeva l'ora di tornare a casa, voleva almeno stare una settimana in quel luogo. Avevano viaggiato tanto, e lei non aveva la forza di affrontare le ore che la separavano dalla Villa. «E sapete anche che se uno qualsiasi di voi trasgredisce, allora non sarà più Alpha o verrà mandato in un altro continente, in un altro branco. Dal momento che Hans ha lasciato che una ragazzina che doveva ancora trasformarsi e morire per diventare un vampiro chiusa in una cella al gelo, la punizione la sapete tutti. Se la mia decisione non sta bene a qualcuno, può benissimo lasciare il branco o andare a vivere in un villaggio di umani qualsiasi» replicò secco, mentre tutti i lupi che aveva davanti annuivano subito e non osavano dire la loro. Hans aveva sempre tenuto il viso rivolto verso la neve candida che sembrava macchiarsi dopo quello che avevo fatto. «Se anche noi iniziamo a uccidere vite innocenti, non siamo tanto diversi dai vampiri.»

Detto questo prese la mano della compagna e si diressero alla volta della casa che avevano lasciato di soprassalto. «Ora faremo quella corsa nel bosco, se te la senti» sussurrò dolcemente alla lupa che lo guardò stranita. Era strano come potesse cambiare tono così velocemente. «Certo che me la sento, la mia lupa non vede l'ora di uscire.» Non voleva toccare l'argomento 'Hans', avrebbe aspettato che fosse lui a parlargliene. Sebastian le carezzò la testa, per poi darle un bacio sulla fronte. «Sei di una bellezza disarmante.» Le sorrise, mentre la bionda lo osservava deglutendo e arrossendo. Pochi secondi dopo, il Re si trasformò nel suo lupo e la giovane lo seguì a ruota. Era strano poter camminare tranquillamente sulle zampe quando fino a un mese prima non sentiva nemmeno la lupa. <<Ora aprirò il collegamento mentale con questo branco. All'inizio sarà tutto confuso, ma vedrai che piano piano imparerai a controllare la tua voce>> disse Sebastian, mentre le faceva segno di avvicinarsi. Il lupo nero poggio la testa sopra quella della lupa grigia, emettendo di mugugni. Katherine non aveva mai assistito a come un Alpha riuscisse ad aprire il collegamento mentale per un branco.

Rimasero in quella posizione per un bel po', fino a quando la giovane provò un dolore lancinante alla testa. Iniziò a sentire tante voci insieme, tanto che non riusciva a distinguere quella di Carter. Uggiolò di dolore, cercando di rimanere calma. <<Piccola, calmati, chiudi gli occhi e concentrati sulla mia voce>> affermò il Re con fare calmo e paziente, mentre lei faceva come le aveva ordinato, anche se non riusciva a calmarsi. Si ritrasformò, urlando dal dolore. «Basta! Mi fa troppo male!» gridò ancora una volta, mentre anche il compagno si ritrasformava e la guardava con i suoi occhi rossi. «Guardami» disse, prendendole il viso tra le mani. Aprire il collegamento mentale ad un altro Alpha risultava molto doloroso, visto che i capo branco dovevano aprirselo da soli. Katherine però non era ancora pronta per farlo. Nel guardare gli occhi da Alpha, anche i suoi cambiarono colore e si calmò. In quel momento aveva iniziato a sentire altre voci, ma erano molte meno rispetto a poco prima. «Prova a parlare mentalmente con me, come fai di solito, vedrai che capirai come fare per tenere le altre voci alla larga da te.»

La bionda seguì il suo consiglio e, dopo vari tentativi, riuscì a capire abbastanza come fare. Il Re sorrise, accarezzandole la guancia e ritrasformandosi, intimandole di fare lo stesso. I due poi uscirono in forma di lupo, mentre tutti si giravano verso di loro e si inginocchiarono. Sebastian ringhiò, mentre iniziava correre alla volta della foresta innevata che si trovava a pochi chilometri dal villaggio. Ogni due secondi voltava lo sguardo per vedere come stesse Katherine visto che era la seconda volta che si trasformava, ma sembrava stesse molto bene. Voltò la testa in avanti e si beò del gelo che entrava a contatto col suo pelo. Osservò con meraviglia il panorama che aveva davanti, notando il ghiaccio che si stava formando sui rami degli alberi. Spostò gli occhi sul terriccio coperto dalla neve dove c'erano le sue impronte. Inspirò l'aria, tanto che si sentì vivo per la prima volta da quando era arrivato. Il rumore della neve sotto le sue zampe era qualcosa di meraviglioso, lo era soprattutto poter correre con gli altri animali della foresta. <<Ti piace piccola mia?>> domandò notando che la lupa grigia si era messa al suo fianco.

<<Lo adoro>> rispose subito, continuando a correre e superando il Re. <<Ogni cosa è bella se ci sei tu con me>>. Aumentò anche lui la velocità, invaso da una nuova forza che aveva sperimentato già la prima volta in cui l'aveva vista. Corse al suo fianco, voltando il muso di tanto in tanto per osservare quella lupa che colorava i suoi sogni sin dalla prima volta in cui l'aveva vista. La foresta ghiacciata finì, lasciando spazio a un panorama mozzafiato. Osservare le calotte di ghiaccio che sovrastavano qualsiasi cosa, pareva essere quasi in un altro mondo. <<Sto pensando a tutte le cose che ho perso e che non saputo guardare quando non c'eri tu>> le fece notare, mentre continuava a osservare il ghiaccio. La giovane lo osservò e notò quanti lupi ci fossero dietro di loro. Anche se era impossibile vederlo, era molto imbarazzata, quindi ringraziò enormemente di essere in forma di lupo. <<Vieni, ti devo far vedere una cosa.>> Cominciò a camminare nella direzione opposta, portandola lungo un sentiero sempre innevato. Si ritrasformò in umano appena davanti a una piccola casetta. Entrò e poi ne uscì con dei vestiti sia per lui che per lei. «Amo l'Antartide perché in giro ci sono sempre queste casette di salvataggio, dovremo installarne anche noi in Svizzera» disse ridacchiando, mentre Katherine si ritrasformava in umana e si vestiva velocemente.

Non avrebbe mai dimenticato quel gelo, e in fondo capiva perché in quel continente non viveva quasi nessun umano. Si avvicinò all'uomo, prendendogli il viso tra le mani e alzandosi in punta di piedi e tuffandosi nel mare dei suoi occhi. Alcune lacrime sgorgarono dai suoi occhi, facendo preoccupare il ragazzo davanti a lei. Da quando stava affrontando la gravidanza, era molto più emotiva, soprattutto in momenti emozionanti come quelli. «Io stavo pensando anche un'altra cosa... se solo i nostri genitori si fossero incontrati una volta sola noi avremmo avuto una vita completamente diversa.» Lo guardò e sorrise. «Già, in più ci eravamo già trasformati entrambi... il destino non ci voleva insieme a quell'età, non possiamo farci niente.» Le carezzò una guancia e poi la abbracciò. I lupi potevano riconoscere le loro compagne, solo se entrambi avevano avuto la prima trasformazione. Se invece la compagna o il compagno era umana, allora questa regola non esisteva più. I due si staccarono, successivamente il Re la condusse davanti a una caverna di ghiaccio e la intimò a entrare. La curiosità della giovane uscì allo scoperto, così, senza tante cerimonie, varcò la soglia e rimase sbigottita nel vedere due statue interamente ghiacciate che ritraevano lei e il compagno.

Rimase a bocca aperta per tutto il tempo, non riusciva a credere che dei lupi avessero realizzato una cosa tanto bella. «Anche io sono rimasto sbigottito la prima volta che mi hanno portato qui, devo dire che ti hanno ritratta proprio bene.» Ridacchiò e si avvicinò meglio alle due statue. «Sebastian... mi ero ripromessa che avrei aspettato, ma non riesco... Perché Alexandra è la nuova Alpha del branco?» Non riusciva davvero ad aspettare e sperava davvero che le spiegasse cosa fosse accaduto. Il lupo raddrizzò le spalle. «Come avrai sentito, non voglio che vengano toccati i bambini e ragazzi, ma Hans ha portato qui una ragazzina che era praticamente umana e l'ha rinchiusa in una cella.» Prese una pausa e si portò una mano davanti alla bocca. «Stava quasi morendo di ipotermia, così l'ho subito portata in casa, ora non so come stia, ma non potrò mai perdonare Hans. Essere un Alpha non significa solo comandare, ma guidare ed essere un esempio per tutto il tuo branco. Non so dove abbia fallito, ma so anche che io ho dato il mio cuore ad ogni branco.» Katherine lo osservò e gli poggiò una mano su una guancia.

«Puoi donare il cuore a chiunque, ma lo devono saper custodire.» Il lupo fece un sorriso e sospirò. «Sai, sono davvero felice che hai fatto diventare Alexandra Alpha. Credevo che scegliessi un beta, come accade spesso.» Finalmente anche le donne potevano guidare dei branchi dal momento che erano sempre viste come troppo deboli e non in grado di guidare un branco. «No, credo che Alexandra sia all'altezza e poi non avrei mai potuto scegliere un beta. Mio padre mi ha sempre detto che le donne sono molto forti, anche più di noi, quindi mi sembra giusto averla scelta.» Le fece l'occhiolino e poi continuò a contemplare le statue. «Quindi anche io potrei prendere il tuo posto?» domandò divertita. Non avrebbe mai voluto prendere il suo posto, prima di tutto perché non sapeva cosa comportasse essere il Re Degli Alpha, poi perché doveva ancora conoscere tutti i lupi degli altri branchi. «Certo che puoi, così faccio una pausa» replicò più serio che mai, mentre l'altra lo guardava come se fosse pazzo. «Guarda che stavo scherzando.» «Io no.»

Sebastian era divertito dalla situazione, anche se le avrebbe lasciato volentieri il posto. Serviva anche a lui una pausa e poi era di vitale importanza che anche la compagna riuscisse ad assolvere a tutti i compiti di un Alpha. La bionda era ancora sconvolta, ma cominciò a pensarci su. Non aveva mai avuto l'opportunità di essere Alpha, non poteva lasciarsela sfuggire. «Appena nascerà Jonathan, allora prenderai il mio posto per un po', se la senti. Ti aiuterò piccola» affermò, avvicinandosi a lei e accarezzandole la pancia. «Come fai a dire che è maschio? Non puoi saperlo.» Incrociò le braccia al petto, abbastanza offesa. Lei sperava con tutta se stessa in una femmina, soprattutto perché voleva che diventasse la prima Regina Degli Alpha. C'erano troppi Alpha maschi e lei non ne poteva più. «Credimi, sarà maschio.» Poggiò una mano sulla sua spalla quasi per scusarsi di quella liberazione. «Maschilista» borbottò, scuotendo la testa. A dire il vero, anche se voleva una femmina, non vedeva l'ora di tenere tra le braccia suo figlio, anche se fosse stato maschio. Passarono lì quasi un'ora, fino a quando la giovane non volle uscire. «Hai scoperto qualcosa sugli ibridi, ho sentito che non hai dormito con me questa notte...»

Lo osservò e aspettò con ansia una sua risposta. Sperava davvero che avesse trovato qualcosa di utile in modo che quando sarebbero tornati a casa, si sarebbero liberati di quegli esseri e avrebbero vissuto una vita finalmente serena. Però, dall'espressione del viso dell'uomo capì che non doveva avere belle notizie. Si fermò, per lasciargli il tempo di dire quello che aveva scoperto. «Sono molto diversi dagli ibridi che uccisi anni fa. Questi possono perfino diventare invisibile e nessuno sa come ucciderli. Siamo in un bel guaio. E questo vuol dire che possono entrare nella Villa senza che noi possiamo rendercene conto, siamo tutti in pericolo. Allenerò Alexandra il più in fretta possibile, poi torneremo subito a casa. Stanotte ho spedito una lettera ad Adam, così cercheranno di stare più attenti possibile» sussurrò, per poi guardarla. «Non so se troveremo un modo per ucciderli, ma forse la compagna di Magnus potrà dirci qualcosa. Spero davvero che faccia parte del branco degli ibridi modificati, il problema è che forse non ci dirà niente» affermò abbastanza irritato, soprattutto perché era sempre riuscito a trovare una soluzione per ogni cosa, ma in questo caso non poteva. «Ce la faremo, dobbiamo avere fiducia.»

La compagna gli diede una carezza e poi percorsero nuovamente la foresta innevata e arrivarono al villaggio. «Comincerò subito ad allenare Alexandra, così potremo tornare il prima possibile.» Dopo quelle parole, i giorni nel villaggio passavano abbastanza lentamente visto che Sebastian non era mai a casa. Non poteva lamentarsi perché non era mai sola, ma le mancava il compagno, troppo. Quando finalmente finì di allenare la nuova Alpha e affrontarono il viaggio di ritorno, a nessuno dei due sembrava vero di essere in piedi, davanti alla Villa. «Bacerò ogni centimetro di pavimento» affermò la ragazza che aveva anche imparato a gestire il collegamento mentale. Sebastian sorrise e, dopo che dei lupi uscirono pere prendere le valigie, anche il resto nel branco si catapultò fuori per dare il bentornato ai due Alpha. Katherine, dopo tanto tempo, sentì il calore tipico di una famiglia e sorrise sornione. Era così bello avere un luogo dove tornare e soprattutto avere un branco che ti aspettava. Eloise si fece spazio tra la folla e gettò subito le braccia al collo all'amica che la strinse subito a sé. «Oh Eloise, mi sei mancata tantissimo!» disse la bionda, mentre rideva data la gioia dell'altra nel rivederla.

«Sei incinta?» chiese a voce bassissima al suo orecchio, mentre Katherine sbarrava le palpebre. «Chi te l'ha detto?» domandò abbastanza preoccupata che lo sapesse tutto il branco, anche se prima o poi lo avrebbero scoperto. «Adam. Ha detto che gliel'ha riferito Magnus. Però non arrabbiarti con lui va bene?» Non si sarebbe arrabbiata con nessuno dei due, a meno che non lo avessero spifferato a tutto il branco. «Comunque sì, sono incinta. Ma non dirlo al resto del branco, ok? Vogliamo fare l'annuncio ufficiale tra pochi giorni, anche perché la pancia comincia a farsi notare.»

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