Sono anni che ti aspetto... s...

Oleh aurora_inwonderland

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Se avete seguito la prima parte della storia sapete che Paola e Fabrizio si sono lasciati mentre Ermal e Iren... Lebih Banyak

Sono anni che ti aspetto... seconda parte
Trama
Quando il mondo ti crolla addosso
Incubi
Un buon consigliere
Non posso pensare di passare un altro giorno senza di te al mio fianco
Love boat
Nuovi traguardi
Hai conquistato la famiglia
Ti sei imbucata alle prove!
Buon compleanno!
Roma Palalottomatica
Prove di famiglia
Forum Assago
Catania
Influenza
Il bello di litigare è fare pace
Intanto cadremo in tentazione
Gelosia
La complicità
Finalmente Brescia
Ammirandoti
Sorprese!
Sei una splendida persona
Discussioni
Fine tour
Feste pre natalizie
Natale
Bilanci di fine anno
Desideri di fine anno
Famiglia e momenti di coppia
Viste e rassicurazioni
Cena di famiglia
Rinnovo e festeggiamenti
Fisioterapista e feste di compleanno
Prove di famiglia
Non ce lo vedo Fabrizio con il tutù
San Valentino
Notizie inaspettate
Una luce diversa
Poesia dell'amore ritrovato
Desiderio
Complicità
Festa del papà
Il senso di ogni cosa
Il panico che provoca l'ipocondria
Serenità e complicità
La complicità
Compleanno
Discussioni
Diretta
Dirette speciali
Anniversario
Annunci
Giornate speciali
Mare
Corredino
Compleanni
Benvenuto a un pianto che commuove
Festa a sorpresa
Primo compleanno da mamma
Incontri inaspettati
Feste di Natale
Vita in tour
Ufficio e compleanno
Epilogo

Una sorpresa fallita

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Oleh aurora_inwonderland

#Fabrizio POV

Siamo qui in Sardegna da ormai un paio di giorni, ho provato a seguire i consigli di Irene e ho chiesto aiutato anche ad Ermal e così mentre ora le ragazze sono fuori, hanno voluto fare una passeggiata in centro e un giro anche in spiaggia io ne approfitto per organizzare una sorpresa per Paola. Sono sempre più determinato a riprendermela e tornare ad essere felici insieme.

Ermal ovviamente mi sta aiutando.

- Secondo te le piacerà? - chiedo al mio compare.

Ho parecchi dubbi, so che Paola è romantica ma forse questo è troppo.

- Secondo me si, dopo ciò che è successo ha bisogno di attenzioni e dolcezza e una sorpresa romantica è il massimo. -

- Lo spero. - dico io mentre finisco di sistemare la tavola apparecchiata per due.

Irene non sa molto della sorpresa, sa solo che stavo organizzando qualcosa.

- Voi che farete stasera? -

- Ho prenotato una cenetta sul mare e poi andremo in qualche locale. -

- Me dispiace buttarve fuori di casa. -

- Non ci butti fuori, torneremo tardi e spero che tu e Paola abbiate chiarito. -

- Già. - e sospiro.

- Bizio sei agitato? -

- Un sacco, se nota? - gli domando.

- Abbastanza. Rilassati e vedrai che andrà tutto bene. - dice il riccio.

- Vado a prepararme che è meglio. - dico io.

- Non troppo elegante o penserà che le chiedi di sposarti. -

- Ah ah ah molto spiritoso. -

- Tento di sdrammatizzare la situazione. -

- E l'ho capito, ma insomma dai 'na proposta ora non è la cosa più adatta. - dico al riccio.

- Si rischi un due di picche, una cosa per volta. -

- Esatto e poi non so nemmeno se lei crede nel matrimonio. -

- E tu hai già una tua visione precisa sul matrimonio. - mi ricorda Ermal e io annuisco.

Alla fine indosso un paio di jeans strappati e una delle mie magliette preferite. - Che ne dici? - domando ad Ermal che si sta preparando a sua volta per la serata con Irene.

- Sempre il solito pescatore. -

- A Paola piaccio così. -

- Ci scommetto. - e ride.

Sentiamo la porta aprirsi e scendiamo al piano di sotto.

- Ire abbiamo la prenotazione. - afferma Ermal prendendo Irene per mano ed escono di nuovo di casa.

Paola guarda la scena perplessa e mi fissa. - Stai uscendo anche tu? - chiede mentre la vedo pronta a salire le scale.

- No a di il vero no, vorrei parlarte vieni con me? -

- Che devi dirmi? Non puoi farlo qui? Dove dobbiamo andare? -

- Al posto che fare tante domande seguime e capirai. -

Paola annuisce e mi segue, usciamo in giardino, il sole ormai sta tramontando e l'atmosfera è intima anche per le candele che ho acceso lungo tutto il vialetto e intorno alla piscina. C'è il tavolo apparecchiato per due. E sul prato con i petali di rosa ho composto la scritta. "Ti amo"

La vedo fissare la scena sconvolta, a bocca aperta ma non ha ancora detto nulla.

- Di qualcosa. -

- Sei tu che volevi parlare. - afferma lei dura.

Ovviamente è testarda e non sembra volersi spostare dalla sua convinzione.

- Si ce tengo a spiegarte la situazione. -

- Va bene. - prende un respiro profondo e mi fa cenno di sederci. - Mi sa che andremo per le lunghe. - dice poi.

Sono d'accordo con lei, anche se mi rendo conto che non cambierà nulla, la mia sorpresa non ha sortito l'effetto sperato.

-Poco dopo la nostra discussione so uscito da casa tua e ho raggiunto gli uffici della mia casa discografica, avevo 'na riunione di lavoro ma me ne ero completamente dimenticato. - prendo un respiro prima di continuare. - Daniele s'è accorto subito che era successo qualcosa e poi ne ho parlato anche co' Maurizio e gli altri. Erano sconvolti da quanto accaduto ma subito m'hanno aiutato a fa luce su ciò che fosse successo riguardo la tua assunzione. -

La vedo fissarmi con interesse e allora decido di continuare a parlare, forse riuscirò a convincerla. - Come ben sai da tempo so state annunciate le prime 4 date, i riscontri non so dei migliori e dal momento che la casa discografica non fa molto so intervenuti i miei manager andando a parla con chi organizza gli eventi dunque con Fernando. Volevo lascia la società e organizza in modo diverso o meglio così avevano deciso Maurizio e gli altri mentre io non ne sapevo nulla. -

- E questo cosa c'entra? - chiede Paola.

- Le due cose so strettamente collegate, alla fine c'hanno offerto delle condizioni ragionevoli e i ragazzi hanno deciso de lascia la seconda parte del tour a loro. E a quel punto Fernando ti ha assunta. -

- In che modo sono collegate scusa? -

- È 'n mondo stronzo e te l'ho detto tante volte. Ora tu lavori per loro quindi sanno che non lascerò la loro agenzia. - le spiego con calma.

Lei annuisce.

- Ora capisci perché giravano le voci? - mi chiede poi.

- Forse. -

- E non mi sono messo in mezzo diciamo che hanno messo in mezzo te. -

- Già. -

- Paola perché me sembra che questo pe' te non cambia nulla? - le chiedo. Devo sapere, non posso vivere con il dubbio che lei non mi perdonerà mai.

- Non lo so. Non so che dirti sinceramente. Ho bisogno di tempo per pensare. Anche perché non è un bel momento e sono molto molto confusa. -

- Sei confusa anche su ciò che provi? - provo ad indagare.

- Io non lo so. - e sospira.

Annuisco solamente. - Questa sorpresa quindi non ti ha suscitato alcuna reazione? -

- È tutto molto bello e forse fino a qualche settimana fa sarei stata la donna più felice del mondo ma con ciò che ho subito non riesco ad essere felice. Sto male Fab. -

- Pensi che per me sia facile? - le chiedo. - Anche pe' me se tratta d'una perdita. - aggiungo. - E tu non me permetti nemmeno de starte vicino quindi la cosa finisce per distruggerme doppiamente. -

- Mi dispiace. -

- Organizzo tutto questo e tu nemmeno provi emozioni. -

- Ma che ti aspettavi? Che ti saltasse al collo? - mi domanda Paola alzando la voce. - Mi dispiace ma non ci riesco. La mia vita è abbastanza incasinata e difficile al momento. Non riesco a superare ciò che mi è successo. E ora mi dici tutte queste cose e io devo sistemare tutto ma ho bisogno di tempo e calma. Non mi aspetto che mi aspetterai a vita per cui ti capisco se ti stancherai. -

- Allora non hai capito proprio niente de me, t'amo e non smetterò mai d'aspettarte. - le dico mentre tento di prenderle le mani ma lei si scosta.

Si alza e rientra in casa di corsa, mi prendo la testa tra le mani e mi rendo conto che ho rovinato tutto.

Prendo un bicchiere di vino ed inizio a berlo, a stomaco vuoto non ho per niente fame.

Non so quanto tempo sia passato ma Ermal e Irene stanno rientrando.

Camminano mano nella mano mentre ridono e scherzano, pensare che anche io e Paola potevamo essere così ora ma non abbiamo chiarito per niente.

- Che è successo? - mi chiede Ermal.

- È andata male. - dico io semplicemente.

Vedo Irene guardarsi intorno curiosa. - No ma magari la prossima volta chiedi aiuto a me. - mi dice lei. - Seriamente pensavi che avreste chiarito così? Fiori e candele? Cioè per carità Paola è romantica ma in questo momento penso che le servisse altro. -

- Tu non sei propriamente romantica. - la riprende Ermal.

- Fatto sta che io a Paola ho anche spiegato tutta la situazione e ciò che è successo. -

- E questo ci sta e va bene. -

- Però dice d'esse confusa e dopo ciò che è successo non è più la stessa. -

- È normale Fabbrì. - mi dice Irene. - Non è una cosa facile. -

- Nemmeno pe' me è facile perché nessuno lo capisce? Anche io ho perso quel bambino. - e alzo la voce.

- Lo so Fab. - e si siede al mio fianco. - Nessuno dice che per te è facile ma lei è devastata, non è più la stessa, ha bisogno di tempo per riprendersi. -

- E penso che abbia anche bisogno d'ave vicino qualcuno che la supporta e la ama. - dico ad Irene.

- Penso lo stesso anche io. - mi dice lei.

- E allora perché sembra che non voglia saperne di me? Non mi ama più? - chiedo alla sua amica.

Irene mi sorride. - Certo che ti ama ancora. - mi rassicura. - Penso che abbia bisogno di tempo e poi non si aspettava minimamente questo genere di cosa. Capisci la sua confusione e dalle tempo. - mi dice saggiamente. - Siete fatti per stare insieme. -

- Lo pensi sul serio? - chiedo ad Ilenia.

- Non ne ho il minimo dubbio. - e mi abbraccia. - Comunque la prossima volta chiedi aiuto a me e non al riccio. - e mi fa l'occhiolino.

Ermal scuote la testa. - Praticamente hai capito chi è il romantico dei due. - dice il riccio.

Annuisco e poi saluto i due che spariscono.

Io non ho sonno per cui sparecchio la tavola e sistemo il giardino raccogliendo i petali di rosa sparsi un po' ovunque. Mi sistemo sulla sdraio con la mia fidata chitarra e inizio a strimpellare.

#Irene POV

Raggiungo la camera e mi dirigo a passo spedito verso il bagno, con questo caldo ho bisogno di una doccia ma anche di fuggire da Ermal, non voglio discutere anche se temo che a breve succederà, posso rimandare la mia esplosione a dopo la doccia però.

- Dove scappi? - mi domanda quando vede che sto per entrare in bagno.

- A fare la doccia. -

- Possiamo affrontare subito l'argomento? -

- Come lo sai? -

- Perchè ormai ti conosco e anche abbastanza bene, quindi se dobbiamo discutere facciamolo subito così poi faremo pace. - mi dice lui pacato.

Ammiro la sua calma mentre io se perdo la pazienza è la fine. - Sei così convinto che faremo la pace? - gli chiedo incrociando le braccia al petto.

- Si, sono bravo a farmi perdonare. - dice sicuro di sè.

- Mi sembri un po' troppo sicuro di te. - replico io stizzita. - E ti ricordo che non sono nemmeno romantica quindi la vedo dura. - aggiungo poi.

- Stiamo seriamente discutendo per la mia battuta di poco fa? - chiede alzando gli occhi al cielo.

- Si Ermal, e non alzare gli occhi al cielo. Non mi sembrava per niente una battuta. - gli dico sincera. - Mi dispiace non essere romantica quanto te, forse non sono romantica nemmeno quanto Silvia, non sono il genere di ragazza a cui dedicare ragazza paradiso perchè io lo troverei banale, come trovo banale una cena a due con petali di rose e candele per farsi perdonare, sono un altro genere di persona e dovresti saperlo. -

- Lo so benissimo, so che sei particolare, so che sei diversa da tutte le altre donne e proprio per questo ho deciso di volerti al mio fianco. Sai a quante basta la dedica di ragazza paradiso? - mi chiede.

- Immagino tante. -

- Invece tu sei diversa, tu sei una donna forte e indipendente. Tu sai essere romantica ma non banale. Per te può essere romantico un aperitivo sperduti in un bosco e starsene a guardare le stelle, per te è romantico anche che io partecipi a una conferenza sulla fisica. - mi dice lui.

- Si per me si. - gli dico.

- Ma questo non significa che tu non apprezzi se ti preparo una cena, ho aiutato io Bizio pensando che la cosa potesse piacere a Paola e mi sento in colpa per aver toppato, forse dovevo chiedere davvero a te. - e lo vedo prendersi la testa tra le mani. - Oggi non ne faccio una giusta, ho rovinato il piano di Bizio e ho persino discusso con te offendendoti. -

Alzo gli occhi al cielo mentre mi siedo al suo fianco. - Ermal oltre al più romantico dei due non fare anche il più paranoico perchè quello è un ruolo che solitamente spetta a noi donne. - gli faccio notare.

Ridacchia leggermente. - Mi sento seriamente in colpa, mi dispiace per tutto. -

- So che ti dispiace. -

- E comunque ti amo. -

- Anche io ti amo e so essere anche io romantica soprattutto per tutto quello che riguarda te ricciolino. - e gli accarezzo i ricci.

- Pensi che devo andare a parlare con Paola? - mi chiede.

- No. - mi affretto a dire. - Le parlerò io domani mattina. -

- Sicura di voler aspettare tanto? - mi domanda lui.

- Penso che abbia bisogno di tempo e spazio. -

- Se lo dici tu. -

- Dico che tu ora devi farti perdonare. -

- Siamo arrivati al momento della pace? - mi chiede mentre si alza dal letto.

- Si. -

- Allora tu fa la doccia che io mi organizzo. -

Annuisco e mi chiudo in bagno pronta ad una doccia rilassante, pensavo andasse peggio, ma sinceramente non pensavo che Ermal si sentisse tanto in colpa.

Mi asciugo velocemente prima di indossare l'intimo e il pigiama estivo, poi mi asciugo velocemente i capelli di fronte allo specchio e in camera sento un po' di casino segno che il riccio è ormai tornato.

- Ecco qui. - e mi porge una vaschetta di gelato e anche dei biscotti.

- La butti sulla dolcezza? -

- Avrei usato la cioccolata ma sai che non sono un fan. -

- E dopo questa dovrei lasciarti ne sei consapevole? -

- Invece stai ancora con me e la cosa mi fa sentire tremendamente importante. - mi dice mentre prende il mio viso tra le mani.

- Perchè sei importante riccio, vedi di non dimenticarlo. - gli dico mentre iniziamo a mangiare il gelato. - E' buonissimo. -

- Penso sia la migliore gelateria dell'isola. - mi dice divertito.

- Bizio vuole proprio riconquistarla eh? - chiedo io.

- Si, che pensi possa fare? -

- Non lo so, o meglio penso che debba darle del tempo. La vedo confusa anche io. -

- Dici che lei non lo ama più? -

- Lo ama deve solo sbatterci il naso per capirlo. - gli spiego.

- E come si può fare? -

- Non si può fare o meglio deve capirlo da sola, non possiamo aiutarla o forzarla. Domani proverò a parlarle ma anche con me non si sta confidando molto, è chiusa in se stessa dopo la perdita del bambino. - e sospiro.

- Vedrai che tornerà la solita Paola. -

- Io credo fortemente che per tornare la solità Paola ha bisogno di Fabrizio al suo fianco e qui ne siamo convinti tutti. -

- Esatto, tempo al tempo. - mi dice il riccio mentre mangia un biscotto.

- No, ma io voglio sapere dove metti tutto quello che mangi. - dico divertita dato che abbiamo fatto un apericena abbondante e ora gelato e biscotti come se non ci fosse un domani.

- Eh è il mio segreto. - e ride.

- Cretino. - lo colpisco io leggemente.

- Ahio. - borbotta lui lamentadosi.

- Ti ho fatto male? - domando stando al gioco.

Lui annuisce solamente e poi indica il punto, mi avvicino per baciarlo e ben presto finiamo per fare la pace nel modo migliore che conosco.

- Ah sesso riparatore. - mi dice divertito.

- Allora pensi che dobbiamo litigare più spesso? - gli chiedo.

- Si. - e ride.

- Buono a sapersi. - e rido anche io mentre tento anche di recuperare fiato.

Raggiungo la stanza di Paola ancora piuttosto presto ma sento che sta già trafficando e quando apro la porta vedo che sta preparando la valigia.

- Dove stai andando? - le chiedo incrociando le braccia al petto.

- Penso che faccio meglio ad andarmene sai? - mi chiede. - Ieri l'ho trattato di merda, ho sentito anche la vostra discussione, sono la stronza della situazione e penso solo a me stessa, penso che sia inutile restare qui, non ce la farei nemmeno a guardarlo negli occhi. - dice lei. - Mi sento di troppo. -

- Tu non sei di troppo. Lui ti ama e sta soffrendo anche lui. Dagli modo di starti accanto, ci sta che sei confusa ma ormai sai la verità e il tuo cuore sa che lo ami. Non continuare a negarlo a te stessa, e per favore resta. - e inizio a svuotarle la valigia.

- Non so se lo amo ancora. -

- Invece si perchè lo amavi ancora e stavi male senza di lui, ora hai perso il bambino e sei sconvolta, ti sembra che tutto sia finito e sfuggito al controllo ma puoi riprendere in mano la tua vita. -

- Ne sei così sicura? -

- Si, e so che appena ci sbatti il naso sarai la prima a fare pace con lui. - dico decisa. - Disfa quella valigia, se la vede Bizio si deprime ancora di più, ieri sera ha finito la bottiglia a stomaco vuoto. -

- Non mi aspetterà in eterno. - dice Paola.

- Invece lo farà perchè ti ama e vuole te. E se non vuoi farlo per Fabrizio resta per me ed Ermal, soprattutto per Ermal si sente in colpa perchè ha aiutato Bizio ed è stato un fallimento. -

- Ok resto. - e inizia anche lei a risistemare ogni cosa.

- Che vuoi fare? -

- Andiamo in spiaggia? - mi chiede Paola.

Annuisco e una volta pronte raggiungiamo quella che è la spiaggia privata di questa splendida villetta e troviamo anche i due.

- Vado a scusarmi con Ermal. - mi dice Paola e io ne approfitto per parlare con Fabrizio.

- Come va oggi? - gli chiedo mentre lui non toglie gli occhi di dosso a Paola.

- Va. - e sospira. - Lei come sta? -

- Confusa, deve solo riprendere in mano la vita ma è difficile. -

- Lo so. -

- Tornerà da te, tornerete insieme ne sono certa. - e gli sorrido.

- Come lo sai? -

- Sei l'uomo della sua vita, ti ama da quando la conosco praticamente anche se non ha mai voluto ammetterlo e il destino vi ha fatto scontrare e penso che sia sufficiente come ragione. - gli spiego io.

- Abbastanza. - e ridacchia leggermente. - Grazie. - aggiunge poi.

- Comunque anche lei è la donna della tua vita, penso che si veda. -

- Ah si? -

- Ovviamente insieme a tua madre e Anita. - aggiungo poi divertita.

- Giusto. -

- Come stanno i bimbi? - tento di virare discorso.

- Stanno bene, sono in vacanza con Giada. -

- Ottimo. - e gli sorrido prima di dedicarmi ad un po' di tintarella mentre vedo Paola parlare fitto fitto con Ermal e spero veramente che lui possa aiutarla.


* Buon sabato, scusate l'assenza ma è un periodo folle. Il lavoro non mi lascia respiro e non ho quasi nemmeno tempo per scrivere e per di più ho anche altri problemi nella vita privata comunque sono tornata e prometto che quando posso aggiorno sempre le storie. Che ne pensate di questo capitolo? Fabrizio vuole riprendersi Paola ma lei non sa più cosa prova e vuole dopo che ha perso il bambino direi una reazione assolutamente normale. Che dite riusciranno i due a chiarire? Fatemi sapere nei commenti cosa pensate, grazie mille a chi mi ha aspettato, grazie a chi legge silenziosamente, grazie anche a chi vota e commenta sempre. Al prossimo aggiornamento! * 

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Kamu Akan Menyukai Ini

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