Ananke: The Fate

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Ananke, ovvero la necessità, il fato. Jeon Jungkook, ragazzo semplice e insicuro, sarà costretto dal Fato a... More

Introduzione
Capitolo 1- Prima mossa
Capitolo 2-Contratto
Capitolo 3-Kim Taehyung & Jeon Jungkook
Capitolo 4-Festa in villa Kim
Capitolo 5- Promessa
Capitolo 6-Piccola vendetta
Capitolo 8- Patto
Capitolo 9- Mani
Capitolo 10-Dammi un bacio
Capitolo 11- Vittoria
Capitolo 12-Organizzazione
Capitolo 13-Scelte difficili
Capitolo 14-Giovedì
Capitolo 15-Addio al celibato
Capitolo 16- Matrimonio: si va in scena
Capitolo 17- Matrimonio: oggi sposi
Capitolo 18- Paura
Capitolo 19-Prima volta
Capitolo 20- Risveglio
Capitolo 21- Bugiardo!
Capitolo 22- colpa mia?
Capitolo 23- Nuovo Jungkook?
Capitolo 24- A cena...
Capitolo 25- Un giorno come quello
Capitolo 26- Sorriso
Capitolo 27- Inaspettato momento
Capitolo 28- Festa alla Kim
Capitolo 29- Risposte
Capitolo 30- Momenti intimi
Capitolo 31- Fatti valere Jungkook!
Capitolo 32- Conversazione tranquilla
Capitolo 33-Nuove notizie
Capitolo 34-Non sono geloso
Capitolo 35- Martedì mattina
Capitolo 36- Visione sbagliata
Capitolo 37- Tu sei mio
Capitolo 38- Punizione
Capitolo 39- Diverso
Capitolo 40- Ti voglio bene Hyung
Capitolo 41- Ansia
Capitolo 42- Sorprese
Capitolo 43- Notizie
Capitolo 44- Strano
Capitolo 45- Fingere
Capitolo 46- Senso di colpa
Capitolo 47- Piccoli passi
Capitolo 48- Sentirsi sicuri
Capitolo 49-Primi indizi
Capitolo 50- Compromesso
Capitolo 51- Quattro
Capitolo 52-Tempo
Capitolo 53-Cosa mi metto?
Capitolo 54- Iniziamo la festa?
Capitolo 55- Labbra
Capitolo 56- Coriandoli
Capitolo 57- Jimin...
Capitolo 58- Fan
Capitolo 59- Irascibile
Capitolo 60- Succube
Capitolo 61- Nelle tue mani
Capitolo 62- Sbagliato
Capitolo 63- Vasca, vino e ...Castagne!
Capitolo 64- Domande
Capitolo 65- Bacio
Capitolo 66- La cosa giusta
Capitolo 67-Nelle mie mani
Capitolo 68- Spavento
Capitolo 69- Copione
Capitolo 70- Invito
Capitolo 71- Qualsiasi cosa stiamo facendo
Capitolo 72- Al Sicuro
Capitolo 73- Notte Di Gala
Capitolo 74- Catastrofe
Capitolo 75- Discussioni
Capitolo 76- Profumo
Capitolo 77- Lacrima
Capitolo 78- Tempesta
Capitolo 79- Rivelazioni
Capitolo 80- Nuovo giorno
Capitolo 81- Follia
Capitolo 82- Discorsi
Capitolo 83- Rosso
Capitolo 84- Scopriamolo
Capitolo 85- Ci stai riuscendo
Capitolo 86- Ritorno
Capitolo 87- Ospedale
Capitolo 88- Sorpresa
Capitolo 89- Rivincite
Capitolo 90- Artefice
Epilogo...Per adesso!
Ananke: The Destiny

Capitolo 7-Tu mi appartieni

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- Namjoon! - urlò al telefono Taehyung.

-Cosa c'è? -.

-Dimmi dove cazzo vi trovate tu e Jungkook-.

-Ma Tae, sono passate due ore, la lezione di economia 2 è finita da un pezzo, l'ho lasciato che aveva un'altra lezione- gli rese noto il grigio.

Taehyung non aveva sbollito ancora la rabbia di quello che era successo a pranzo, doveva farla pagare al più presto a Jungkook. Per questo lo stava cercando in ogni dove, fin quando non si ricordo che lui e Namjoon erano andati alla stessa lezione.

-Che poi toglimi una curiosità, che cazzo è venuto a fare con te? Non è più piccolo? - continuò il rosso.

-Si ma secondo quando mi ha detto, il prof gli ha proposto di frequentare anticipatamente il corso siccome si trovava avanti in economia 1 rispetto ai suoi coetanei -.

-Si vabbé cose che non contano! Dimmi dove cazzo si trova? -.

-Ma sei scemo? Ti ho detto che non lo so! Però mi ha detto che oggi finisce molto tardi-.

-Quanto tardi? -.

-Per le 19 se non ricordo male-.

-Grazie Nam! Ah e guarda che non mi sono dimenticato come ti sia coalizzato contro di me-

Il rosso senti Namjoon ridere dall'altro lato del telefono.

-Non mi sono coalizzato con nessuno, semplicemente è stato bello come Jungkook sia riuscito a far tacere Kim Taehyung-.

-Vedo che sei passato ha chiamarlo per nome ora! -disse stizzito l'altro.

-è davvero una brava persona Tae, quel ragazzo non ti merita -.

-Tzh- rispose il rosso.

-Più tosto cosa hai intenzione di fare? -.

-Io, niente di che? -

-Ti conosco abbastanza bene da sapere che non è vero e che hai dipinta in faccia quella dannata espressione sadica-.

Di fatto il grigio aveva centrato in pieno - Non so ancora cosa gli farò -.

Sentì l'altro sospirare - potresti almeno contenerti? -.

-E perché dovrei? -

-Perché è davvero una brava persona-.

-Sei noioso! - commento l'altro.

-Senti Tae so che non posso fermarti... -

-Hai centrato il punto bravo - fu sarcastico Taehyung.

-Ma ricordati che non sei il solo che è stato costretto a sposarsi-.

Il rosso sbuffò - Finito di fare la paternale? No perché la pausa è finita e dovrei tornare a lezione-.

-Sì Taehyung ho finito! -.

-Bene, a dopo! -riattaccò il rosso.

Non ebbe il tempo di rientrare in aula che il cellulare vibrò. Per un attimo pensò che fosse di nuovo Namjoon a fargli la ramanzina su come gli aveva chiuso in faccia, già altre volte era successo, ma dovette ricredersi non appena riconobbe il numero della madre.

-Mamma! - rispose di fretta, ogni volta che lo chiamava non era mai un buon segno - Stai bene? È successo qualcosa? -.

-Ciao tesoro, oh no sto bene. Volevo solo chiederti una cosa- disse la donna dolcemente.

-Oh dimmi pure mamma-

-Ti ricordi che domani abbiamo la cena a casa dei Jeon, vero? -

-Si mamma per decidere le cose per la cerimonia-

-Già tu e Jungkook ne avrete sicuramente già parlato, vero? - scherzò la donna.

-Bhe sì- rispose titubante il ragazzo.

-Ah però non era questo quello che volevo dirti. Volevo fare un dolce per domani come ringraziamento per l'ospitalità -

-Mamma non ti affaticare-

-Che caro tesoro mio! Ma era per non portare la solita costosissima bottiglia di vino come diceva tuo padre. Sinceramente tuo padre penso proprio che non cambierà idea quindi avevo intenzione di portare anche qualcosa fatto in casa, tu che dici? Potrebbe far piacere a Jungkook? -.

-Bhé credo di sì- si ritrovò a rispondere titubante il rosso.

-Bene allora è deciso, che dolce sia! - Taehyung non poteva vederla ma sapeva che stava sorridendo, da quando era uscito l'argomento matrimonio la vedeva più radiosa e forse anche più in salute. Come dirle che era tutta una falsa? Non poteva ovvio.

-Va bene mamma! - per qualche assurdo motivo si ritrovò a sorridere anche lui, d'altronde sua madre gli faceva questo effetto, era sempre capace di far nascere un sorriso sincero su quelle labbra che erano sempre deformate da un ghigno.

-E sapresti dirmi che dolce piace a Jungkook? Così glielo preparo! -domandò la madre.

Taehyung ci pensò su mentre vedeva alcuni suoi compagni rientrare in aula, segno che la lezione stesse riprendendo - Ehm... torta al cioccolato-.

-Eh torta al cioccolato sia- sorrise di nuovo la madre.

-Ehm mamma io devo ritornare in aula, ci vediamo dopo- salutò frettolosamente Taehyung.

-Oh sì, ciao caro! -.

Taehyung rientrò alla svelta e si posizionò al suo posto solo allora ragionò su quello che aveva detto alla madre. Perché diamine gli aveva detto proprio quella torta? Poteva sfruttare l'occasione per fargli un dispetto e fargli preparare ciò che più odiava al mondo, così da costringerlo a mangiare! Si sarebbe divertito a vedere le sue espressioni, così imparava a mettersi contro di lui! Eppure no, doveva dire torta al cioccolato, che poi neanche sapeva quale era il piatto che disgustava, ora che ci pensava bene.

Sospirò e si accasciò sul banco mentre osservava il professore spiegare alla lavagna il concetto che aveva precedentemente interrotto per concedere ai suoi studenti dieci minuti di pausa. Il rosso sbuffò, non aveva più voglia di seguire. Ora che ci pensava doveva anche scoprire in quale aula si trovava Jungkook, di fatto l'università copriva una zona immensamente grande, proprio perché era l'insieme di più facoltà e dell'accademia delle arti, e per questo aveva uscite differenti. Anche se la mattina si entrava tutti dallo stessa entrata principale, ciò non valeva per l'uscita e molti ragazzi infatti preferivano utilizzare quelle secondarie, che davano direttamente su una delle strade principali della città, pur di evitare di passare per le vie in mezzo al campus, decisamente più isolate e, soprattutto di sera, lugubri. D'un tratto gli venne l'illuminazione, stando attento a non farsi scoprire dal professore, estrasse il suo cellulare dalla tasca e aprendo Instagram digitò "#taekook". Non c'era niente di nuovo se non qualche foto che riguardavano loro due a mensa.

"Possibile che nessuno abbia scattato una foto di Jungkook in questo momento? Andiamo proprio adesso dovete iniziare a farvi i cazzi vostri?" pensò tra se il rosso mentre scorreva verso il basso per ricaricare la pagina.

Eccola! Una foto era stata appena pubblicata da una tizia. Ritraeva Jungkook, seduto al banco, che invece di seguire la lezione era visibilmente perso nei suoi pensieri. La tizia aveva scritto "Sta pensando al suo amato, che tenero...#taekook". Taehyung non si soffermò su quello e passò a riconoscere la stanza che si intravedeva dalla foto. Vi era solo un'aula che aveva quei particolari banchi uniti e allineati poiché era di dimensione ridotte. Perfetto! Sapeva dove trovarlo!

...

Jungkook era esausto, finalmente aveva finito tutte le lezioni di quel lunedì. Non vedeva l'ora di stendersi sul letto, ma purtroppo per lui la strada verso casa era ancora lunga dato che l'ultima lezione che aveva si teneva nella zona più periferica del campus. Di fatto la Seul University era stata costruita non su una zona pianeggiante, bensì su una piccola collina, costruita artificiosamente, per garantire così anche gli spazi verdi. Avrebbe dovuto fare a piedi tutto il tragitto del campus, fino a raggiungere l'entrata principale per poi proseguire alla stazione, prendere la metro, e in fine dirigersi a casa. Bhé almeno avrebbe fatto un po' di attività data la quantità di dolci che aveva mangiato quel giorno. Rise al solo pensiero di essere riuscito nel suo intento, l'immagine di Taehyung incredulo gli vorticava ancora nella mente. Salutò dei compagni che gli si erano avvicinati per congratularsi con lui dato il matrimonio e si diresse verso la parte opposta che presero quest'ultimi. Per Jungkook conveniva passare in mezzo al campus, invece che raggiungere la via principale di Seoul, solo perché così facendo si trovava molto più vicino alla stazione. Iniziò così a percorrere il sentiero che portava verso il viale principale dell'università. La sera era scesa lentamente e i premi segni dell'oscurità si posarono leggiadramente davanti gli occhi di Jungkook, eppure essa venne poi accentuata dal fatto che il ragazzo stava entrando nella parte del campus che era ricoperta da alberi. I rima infatti coprivano la debole luce che ancora combatteva contro l'oscurità, rendendo così la camminata di Jungkook ancora più buia, per fortuna che avevano istallato dei lampioni lungo tutto quel tratto! Anche se quest'ultimi emettevano davvero poca luce, ma per il ragazzo andava bene così, data la sua andatura veloce sarebbe arrivato in fretta all'ingresso principale del campus. Eppure non si accorse che qualcuno lo stava seguendo.

Taehyung che lo stava pedinando da quando era uscito dall'aula, si manteneva un po' distante per evitare di essere scoperto. Era andando fin lassù con l'intendo di prendere il minore e fargliela pagare in qualche modo, ma quando lo vide separarsi dai suoi compagni e prendere il viale, bhé non resistette nel mettere in atto quello che la sua mente elaborò in un secondo. Vide il ragazzo fermarsi e per tanto lo fece anche lui, rimanendo qualche passo indietro e cercando anche di respirare più piano possibile. Lo vide estrarre dalla tasca del suo zaino il telefono e le cuffiette, mettersi quest'oggetto nelle orecchie e scorrere sul telefono, probabilmente alla ricerca di una possibile playlist, reggendo con la mano la cartella. Quale miglior momento di agire se non quello?

Quasi come una tigre si avvicina lentamente, con passo felpato, ad un antilope o una zebra, allo stesso modo fece Taehyung, solo che la sua preda era un tenero coniglietto ignaro di cosa gli sarebbe accaduto da lì a poco.

Jungkook stava ancora scorrendo la sua playlist quando improvvisamente si senti stringere per il petto e venire spinto all'indietro mentre una mano premeva sulla sua bocca. Il povero ragazzo spalancò gli occhi dalla paura visto che non avrebbe potuto urlare, ma dubitava che lo avrebbe fatto anche se la sua bocca fosse stata libera, era rimasto completamente pietrificato. "Oddio un assassino? Mi vuole uccidere!" pensò il ragazzo prima di vedere brillare sotto la fioca luce l'anello che aveva al dito e cambiare la sua versione "No è un ladro, mi taglierà il dito e si porterà via l'anello!".

Sentì la presa dello sconosciuto farsi più forte tanto da avvicinarlo di più a lui. Jungkook, dato che l'aula dove prima si trovava era piccola e per tanto estremamente calda, si era legato in vita il giacchetto che si era portato appresso, così da rimanere con quella semplice e leggera maglia a maniche corte che metteva in mostra il suo fisico. Lo sconosciuto sembrò percepirlo tanto che il povero ragazzo sentì il suo respiro sul collo, mentre la mano che lo tratteneva iniziava a tastare il suo corpo da sopra la fine maglietta. "ODDIO, è un maniaco! Mi stuprerà" si ritrovò di nuovo a cambiare versione. Sentì un solletichio alla base del collo dove si era poggiato qualcosa di freddo, probabilmente il naso del tizio, che pian piano risaliva fino al suo orecchio, che fu travolto da un caldo respiro. Jungkook tremava dalla paura e d'istinto strinse gli occhi, doveva fare qualcosa, provare a liberarsi...

-Ciao mogliettina- sentì dire dallo sconosciuto in modo sensuale.

"Che?" fu quello che pensò Jungkook in quel momento. C'era solo una persona che lo chiamava in quel modo. Si voltò verso quella voce e di fatto i suoi sospetti furono giusti.

-Sorpreso di vedermi mogliettina- continuò ancora il rosso mentre non resistette nel leccare il lobo del ragazzo. Non so cosa fece trovare il coraggio a Jungkook, se la consapevolezza che il suo stupratore fosse Kim Taehyung o il gesto che compì. Comunque entrambe incisero molto. Jungkook di fatto morse la mano di Taehyung che per il dolore lasciò andare la presa sul ragazzo.

-Ma dico sei scemo- disse Taehyung che scuoteva la mano in aria.

-IO SAREI SCEMO? - gli urlò contro il castano - Ma ti rendi conto che mi hai fatto prendere un infarto, pensavo di essere spacciato-.

-Bhé caro mio, nelle mie mani lo sei- sogghignò il rosso.

-Tu sei pazzo! - fu esasperato Jungkook, mentre raccoglieva lo zaino, che per quanto era impaurito, non si era accorto che gli fosse scivolato dalle mani.

- Che cosa vuoi? -proseguì il minore.

-Io? -.

-Si tu, vedi qualcun altro qui? - disse spazientito il castano.

-Bhe in giro ci sono molto malviventi! -.

-Qui l'unico malvivente che vedo sei tu! -.

-Oh questa ha fatto male- si portò una mano al petto il rosso.

-Davvero? - fu incredulo il minore.

-No in realtà no! - ghignò l'altro.

-Idiota! - si volto Jungkook pronto a riprendere il suo cammino. Brutta mossa dare le spalle a Kim Taehyung. Il povero ventenne infatti non ebbe il tempo neanche di fare un passo che si ritrovò di nuovo bloccato dal maggiore, questa volta però la sua bocca non venne tappata, anzi le mani di Taehyung si posizionarono una sul petto e l'altra lungo l'addome.

-Cosa fai lasciami! - ordinò il minore mentre provava a dimenarsi, ma ottenendo il risultato opposto, ovvero Taehyung lo avvicinò di più a se.

-E se non volessi? - chiese sensualmente il rosso.

A quelle parole Jungkook rimase per qualche secondo interdetto - S-saresti un maniaco! -.

Taehyung rise a quelle parole - Ma davvero, e come tale allora dovrei fare così non trovi-. Le mani del maggiore presero a muoversi lungo il corpo del minore, addirittura una entro sotto la sua maglia riuscendo a toccare la pelle, mentre contemporaneamente l'altra scendeva verso la cintura.

-C-che s-stai facendo? - traballò Jungkook.

-Secondo te? -domandò maliziosamente il rosso.

-Smettila! - ordinò di nuovo cercando di staccare quelle mani dal suo corpo, ma ancora una volta non riuscì nel suo intento. Taehyung infatti aveva spostato tutto il peso verso di se, lasciandosi cadere per terra e portandosi con se il minore in modo da ritrovarsi seduto con lui tra le sue gambe, le quali lo bloccavano definitivamente, impedendogli ogni movimento.

-Taehyung fermo! - continuò Jungkook non appena sentì le sue mani ritornare a percorrere il suo corpo.

-Perché dovrei? Ah è vero, sei del tutto vergine- disse con voce seducente.

Jungkook provò a fermare le mani del ragazzo, cercò di togliere quella più vicina alla sua intimità, ma questa venne bruscamente scansata da quella dell'altro. Sentì i suoi polsi venire bloccati al centro del suo petto dalla mano sinistra di Taehyung, mentre l'altra continuava il suo percorso.

-Teahyung ti prego- disse a quel punto il ragazzo.

-Vuoi che la smetta Jungkook? - gli sussurrò all'orecchio l'altro.

-S-sì-.

-Allora di che mi appartieni-.

-cosa? - fu incredulo il castano

-Di che mi rispetterai e che fari tutto quello che ti dirò- continuò il rosso mentre giocherellava con la cintura del minore.

-N-no i-io... - provò a dire l'altro.

Taehyung impetuoso slacciò il bottone dei jeans di Jungkook, il quale spaventato ritornò a dimenarsi.

-No fermo- disse con gli occhi lucidi - No ti prego- lo supplicò a fermarsi.

Taehyung prese la cerniera della lampo e lentamente la tirò giù.

-Va bene, sì farò... farò t-tutto quello che vuoi, ma ti prego - provò a dire il più piccolo in preda alle lacrime.

-Non basta Jungkook- ghignò il ragazzo mentre prendeva la stoffa dei pantaloni e provava ad abbassargliela - di che mi appartieni-.

-Ti prego Taehyung...- provò a supplicare l'altro.

-Dillo Jungkook! -.

-I-io... io ti a-appartengo- singhiozzò a quel punto.

-Visto, non era tanto difficile- lo lasciò andare Taehyung. Jungkook appena venne liberato si catapultò lontano da lui mentre cercava di rivestirsi. Tuttavia non poté andare lontano perché le sue gambe, ancora tremanti per l'accaduto, non ressero quello sforzo e ricadde poco più avanti dal maggiore.

Il rosso dal canto suo, dopo aver visto quella scena, si decise ad alzarsi per poi spolverarsi i pantaloni.

-Su andiamo, si sta facendo tardi- disse come se nulla fosse successo. Jungkook spalancò gli occhi e ancora rannicchiato, tra le lacrime, volse lo sguardo su di lui. Come poteva essere così indifferente? Lo stava violentando fino ad un attimo prima. Lo vide avvicinarsi e d'istinto si scansò, non voleva essere toccato, né da lui né da nessuno.

Taehyung sospirò - Non ti farò niente, mi sembra che tu abbia capito la lezione-.

Jungkook lo guardò dal basso confuso, così che il rosso si ritrovò a precisare - Se farai quello che dico non ti succederà niente, evita di farmi fare la figura dello stupido davanti ad altri e non verrai punito-.

"Che cosa?" fu incredulo Jungkook, tutto quello era per quanto accaduto alla mensa? Ma quanto stava male Taehyung per fare una cosa del genere per una cavolata!

-Oh Jungkook, non ti hanno insegnato che ad ogni azione corrisponde una reazione- proseguì il rosso abbassandosi al suo stesso livello.

-Va via- rispose l'altro.

-Su andiamo, si sta facendo tardi! - continuò come se nulla fosse il maggiore.

-Non c'è bisogno che fai il gentile adesso! - si spazientì il minore - Posso anche tornare da solo-.

-Ma come è così che tratti il tuo fidanzato che ti sta offrendo un aiuto- gli porse la mano il rosso. Jungkook lo guardò, a quel punto fu sicuro. Aveva promesso di tener testa al rosso e c'era anche riuscito quel giorno, ma si rese conto che poteva riuscire a gestire il Taehyung che appariva in pubblico, ma non quello che era realmente. Tuttavia si decise ad alzarsi da solo, scansando la mano dell'altro.

-Te l'ho detto Jungkook, non farmi arrabbiare e non ti succederà niente- ribadì quest'ultimo sospirando.

Jungkook non parlò, ma si limitò a seguirlo.

Angolo dell'autrice:

Eccomi di nuovo! Cosa ne pensate di questi due capitoli?

Che stronzo che è stato Tae! Povero Jungkook...

Chissà cosa succederà nei prossimi capitoli...

Detto questo psero che la storia vi stia incuriosendo, magari fatemelo sapere con un piccolo commento o perché no anche lasciando una stellina...

Vorrei davvero sapere se questa idea possa piacere

Un bacio

Dede

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