Los Angeles 2 - Danger SOSPESA

By CristinaCris00

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Madison Smith è di nuovo nella sua città, con ancora moltissimi dubbi e moltissime verità da scoprire. Qual è... More

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By CristinaCris00

"Oh mio dio, no..Logan, ti prego, fermalo..non potete cazzo!" Quasi lo supplico con gli occhi che diventano lucidi.

Sento che mi sta per venire una di quelle crisi terribili.

Ma non posso pensare di perdere un'altra persona alla quale sono legata, mi sentirei responsabili io di questo.

"Non possiamo fare niente.." Thomas.

Ci deve essere un modo.

Non lascerò semplicemente morire Nate.

***

"ANCORA 3 MINUTI E SI PARTE"

Sento di nuovo parlare quel tizio.

Sposto lo sguardo da Thomas a Logan, non sapendo più cosa fare.

"Io non lo lascerò morire, vado a dirgli di non partecipare"

Prendo coraggio e comincio a camminare verso di lui, ma Logan mi ferma afferrandomi dal braccio.

"Aspetta Madison, non puoi, ti metterai tu nei casini dopo"

"Non me ne frega un cazzo, lui non merita di morire, cioè oh mio dio, davvero avreste lasciato che questo succeda?" Li osservo con disprezzo pregandoli per l'ultima volta di fare qualcosa, di fermare Aaron, con ormai le lacrime agli occhi.

"Va bene" Rompe il silenzio Thomas.

"Cosa?No fratello, abbiamo un accordo, se non lo rispettiamo peggioreremo la situazione"

"Ho un'idea e comunque supereremo anche questo" Dice per poi incamminarsi verso Aaron.

Gli sussurro un grazie e poi mi avvicino a Logan.

"Ma che cazzo ti è successo?"

"Madison, non è facile uscire sempre dai casini sai?Quindi evitarli e farsi i cazzi propri è una buona soluzione" Risponde osservando Aaron e Thomas parlare.

Si fanno la mano e poi Thom va verso Nate preparandosi per partire, dice non so cosa al presentatore che annuisce e poi si sistemano nelle macchine.

Parte di nuovo il countdown.

"Qualsiasi cosa possa succedere, non puoi semplicemente lasciare che uno venga ucciso davanti ai tuoi occhi senza fare nulla!Cosa pensi avrebbe detto Alice?" Cerco di farlo ragionare.

Capisco la sua paura e le sue paranoie, ma la morte o la vendetta non sono la soluzione per niente.

Lui rimane in silenzio cercando di capire le intenzioni di suo fratello.

Bah, probabilmente meglio così.

Nonostante tutto sono felice che Thomas abbia preso le mie parti, spero abbia capito che è una cosa sbagliata e non che l'abbia fatto solo per me, ma ora sono tranquilla.

Probabilmente ha detto ad Aaron che qualsiasi cosa che avrebbe dovuto fare lui lo farà Thomas e invece alla fine non succederà nulla.

Mi arriva un messaggio da Cass preoccupata al quale rispondo con un 'Tutto ok,tranquilla' e poi ritorno con lo sguardo puntata o sulla gara.

"Mi dispiace, io non so come ho potuto davvero pensare di assecondare quel bastardo, mi dispiace" Dice improvvisamente.

Mi appoggio alla sua spalla con ancora il cuore che batte forte per la paura presa prima.

Comunque la gara termina con la vittoria di Thomas.

"Ma che cazzo hai fatto?" Sento dire da Aaron rivolto a Thomas.

Sto coglione insieme a tutti gli altri delinquenti vanno verso Thomas circondandolo.

Lui invece, completamente rilassato, alza la testa verso Logan e altri loro amici dicendo un semplice "Avrò bisogno di aiuto" e subito dopo cominciano tutti a picchiarsi.

"Oh mio dio" sussurro non sapendo come fermarli.

Faccio qualche passo indietro completamente terrorizzata.

Nate si mette in mezzo a loro, da lontano continua ad arrivare gente su gente.

Tutti si posizionano in cerchio cominciando a tifare chi per Williams e chi per Lee, mi pare di aver sentito anche qualche Parker, guardo i miei amici venire verso di me scioccati.

"Dobbiamo fermarli" Dico rivolgendomi a Harry.

"Ci stanno già pensando loro" Risponde alzando lo sguardo verso un gruppo di uomini sulla trentina che sta avanzando verso i ragazzi.

Tiro un sospiro di sollievo mentre sti grandini si mettono in mezzo alla rissa.

"Ora basta!Fermatevi se non volete avere problemi" Parla uno di loro, facendo fermare Williams e Thomas.

"Bastardo!Tu eri con me!Perchè?" Urla il primo.

"Ho sbagliato punto. Non c'è bisogno di esagerare cazzo!" Sputa de sangue per terra.

Oh mio dio, sono entrambi ridotti malissimo, ma Thom è inguardabile.

"Vaffanculo!" Aaron gira i tacchi e dopo aver sputato del sangue anche lui, se ne va seguito dai suoi amici.

La massa comincia ad allontanarsi e tutto sembra tornare alla normalità in pochi secondi.

"Stai bene?" Si avvicina Nate che fortunatamente non si è fatto nulla.

"Si" Lo guardo tranquilla del fatto che stia bene, mi sono affezionata a lui, è sicuramente un buon amico e non merita quello che gli sarebbe potuto succedere.

Si avvicina aprendo le braccia mentre io lo stringo forte.

Dopodiché se ne va insieme ai suoi amici.

"Ehi Madi, noi pensavamo d andare un po' al Sound, che ne dici?" Cass.

Non ho per niente voglia di andare ora al Sound, non so nemmeno vestita bene.

Faccio una delle mie smorfie cercando di rifiutare l'invito gentilmente.

"Va bene tranquilla, allora ti accompagnamo al College e poi andiamo"

"Ehm..oh va be-"stavo per dire prima di essere interrotta.

"La accompagno io" La figura di Thomas si affianca alla mia.

Cass mi guarda come per chiedervi se va bene ed io annuisco sorridendo.

Dopodiché vanno via tutti e mi sembra quasi di vedere Emily fare uno dei suoi ghigni.

"Stai bene?" Mi giro mentre cominciamo a camminare verso non so dove.

Non risponde.

Va bene, farò un'altra domanda.

"Logan..?"

Nessuna risposta.

Chiudo gli occhi inspirando l'aria fresca, cercando di tranquillizzarmi e di mantenere la calma.

"Senti, fai senza essere incazzato, dovrei essere io quella arrabbiata siccome stavi per assistere all'omicidio di un mio amico senza fare assolutamente nulla, mi fa piacere che tu abbia sistemato le cose, ma se ora non mi parlerai per tutto il tempo prenderó un tax-"

Ecco fanculo la calma.

Si ferma, mettendosi davanti a me, mi fissa negli occhi mentre poggia le mani sulle mie spalle.

"Non sono incazzato, puoi...solo...calmarti?"

Riprende a camminare lasciandomi completamente spiazzata, ma che gli è successo a sto qui?

Non vuole litigare?

Non vuole complicare le cose?

Oh mio dio, wow.

"Sei in moto?" Domando, capendo la direzione verso la quale stiamo andando.

È stranissimo, non vado in moto da un sacco di tempo.

"Si"

Sistema la moto, passandomi il casco.

"Non dovresti metterlo tu siccome devi guidare?"

"Devi proteggerti tu" Dice semplicemente.

Per quanto sia semplice e sopravvalutata questa frase, queste tre parole, mi fanno emozionare e un sacco.

Abbasso la testa sorridendo, dio mio quanto mi mancava tutto questo, tutte queste cose che fa per sorprenderti.

Saliamo in moto e sfrecciamo verso la nostra scuola.

"Sei ridotto proprio male..." Lo osservo mentre scende dalla moto.

"Che peccato, avrei proprio bisogno di qualcuno che mi disinfetti le ferite" sorride mostrando le sue fossette.

Scuoto la testa sorridendo e cercando di mandare giù quel groppo in gola, venuto per l'emozione.

Cioè tu, ok?Cioè non puoi passare da serio a protettivo a fare le battute in meno di 10 minuti.

Dammi un attimo per riprendermi.

Mi segue fino ad arrivare nella mia stanza, accendo la luce e la prima cosa che noto è il letto completamente disfatto di Denise.

Lee segue il mio sguardo "Abbiamo chiuso" dice semplicemente.

Ah ok.

Il mio stomaco comincia a ballare insieme a tutti gli altri organi della mia piaccia, provo così tanto sollievo che nemmeno credevo di poter provare.

Mi sento come se mi fossi tolta un peso, più tranquilla.

"Ah..mi dispiace" provo a dire, cercando di capire se gli importasse qualcosa.

"Ma smettila...la odiavi" Scoppia a ridere.

Lo guardo confusa, ok, quindi questo vuol dire che non gli importa molto.

"Questo non lo posso negare" Dico per poi farlo sedere su una sedia mentre vado a prendere il disinfettante in bagno.

"Non credi sia il momento di togliere questa giacca di merda?" Parla mentre preparo tutto.

Allunga la mano sfilandomi la giacca di Nate per poi buttarla sul letto vuoto di Denise.

Lo guardo negli occhi mentre sorride soddisfatto della sua magnifica azione.

"Così va meglio" Chiude gli occhi alzando la testa e permettendomi di pulirgli il sangue uscito dal naso e dalle labbra.

Sussulta facendomi quasi paura, non voglio fargli del male.

Mi abbraccia le cosce avvicinandomi di più a lui.

"Riuscivo anche prima eh" sorrido mentre lo vedo aprire un occhio.

"Prova così.." Di colpo, non so con quale forza, mi apre le gambe facendomi sedere sopra di lui.

"Thomas.." Cerco di spostarmi.

"Dai, continua.." Mi tiene salda a lui, impedendomi di muovermi.

Non posso negare il fatto di sentirmi abbastanza imbarazzata.

Ma non per la posizione e nemmeno per la vicinanza, mi sento in imbarazzo perché tutto ciò mi fa effetto e non riesco a nasconderlo probabilmente.

"Abbiamo finito..posso alzarmi ora?" appoggio il dischetto  sul tavolo di fianco.

"Ricontrolla, sono sicuro che manchi ancora qualcosa da disinfettare" Apre gli occhi per osservare il mio sorriso, per poi richiuderli subito sorridendo.

E che cazzo!

Sembriamo due cazzo di coglioni.

Siamo qui da mezz'ora a sorriderci a vicenda!

Peró va bene, mi piace questa situazione.

"Okay.." sussurro cercando di riprendere il dischetto di cotone, ma mi sento, improvvisamente, un peso addosso.

"Dovresti alzare la testa..."

Mugola qualcosa di incomprensibile per poi restare in quella posizione.

Io sopra di lui, lui abbracciato a me e la sua testa sulle mie tette.

"Thom..." cerco di dire osservandolo così rilassato, è da tanto tempo che non lo vedevo così, ma mi piace.

Mi calma.

Provo a fermare la mia mano che purtroppo con scarsi successi si impiglia nei suoi capelli cominciando a giocarci.

Tra l'altro ho appena notato che non se li taglia da un po', sono più ricci del solito e più folti, sono belli.

Appoggio la mia testa sulla sua e stiamo in silenzio per probabilmente 5 minuti buoni, sinceramente penso che vada bene così.

Certe volte il silenzio è migliore di mille parole.

Ad un certo punto pensavo addirittura che si fosse addormentato.

"Mi manchi" Dice poi.

"Ma se sono qui.." Rispondo accennando un sorriso.

"Si, ma non sei mia"

Oh cazzo.

Chiudo gli occhi respirando e cercando di regolare il mio respiro in modo tale da non fargli notare nulla di strano.

Ma pensa te se uno deve dirti ste cose così all'improvviso?Ma soprattutto, pensa te se io dopo poco più di un anno devo provare le stesse identiche emozioni, se non più intense.

"Sento il tuo cuore battere più forte.." Continua poi.

Tutto ciò mi fa diventare rossa come un peperone, ringrazio dio del fatto che non mi veda.

Ma che cazzo ha oggi?E perché fa così caldo?Deve essere ubriaco per forza.

"Ti prego piccola..." sussurra alzando la testa.

Incastra i miei occhi nei suoi.

"C-cosa?" Chiedo sapendo benissimo la risposta.

"Vuoi che te lo dica esplicitamente?" Accenna un sorriso.

Sento le mie guance andare a fuoco, mi sento arrossire e non vorrei farmi vedere così da lui, ma non saprei dove altro guardare.

Toglie le sue mani da attorno la mia vita e quasi mi rattristo, sentendo come un senso di vuoto, ma poi mi sorprende per la millesima volta.

"Io..." Comincia.

Con le sue mani afferra le mie portandomele in basso, dietro la schiena, mentre lui alza la testa.

"..ti voglio" Finisce cominciando a darmi baci sul collo.

"Dio mio..." mi esce un gemito.

Sta per succedere, dopo così tanto sta per succedere.

E, a dirla tutta, non voglio tirarmi indietro.

Sto così bene.

"E allora cosa aspetti?" Mi avvicino unendo le nostre labbra.

Quanto mi sono mancate.

Quanto mi è mancato.

Incrocia le dita delle sue mani con le mie, stringendole forte, come se avesse paura che io scappi..tranquillo non vado da nessuna parte.

Questo sí che è un bacio.

Un bacio passionale, pieno d'amore e sopratutto tanto, davvero tanto desiderato da entrambi.

Le nostre lingue danzano come se già si conoscessero a memoria, che in effetti, pensandoci bene, è esattamente così.

Cerco di tirare via le braccia da dietro la schiena, voglio così tanto toccargli i capelli come facevo sempre, ma non me lo permette.

Il che mi rende ancora più eccitata...e istintivamente, come se nulla fosse, comincio ad assecondare il bacio con qualche movimento di bacino.

Lo sento emettere un suono abbastanza strano, un gemito, un mugolio, non so cosa sia di preciso, ma so che gli è piaciuto e proprio per questo lo ripeto mille altre volte.

Lo sento.

In tutti i sensi, lo sento sulla mia coscia.

"Aspetta..." si stacca dal bacio facendomi ritornare quel senso di vuoto che tanto odio.

"Se non vuoi, è meglio che ci ferm-"

Cazzo, stai zitto e non rovinare tutto.

Ritorno a baciarlo senza permettergli di terminare la frase e lo sento sorridere sulle mie labbra.

Mi lascia andare le mani, mentre le sue volano sulle mie braccia, sfilandomi la maglietta che avevo.

Lo imito facendo la stessa cosa con la sua.

Se prima avevo freddo ora posso dire che mi sento quasi bollire, la mia pelle deve davvero scottare, mi sento un fuoco dentro.

Si alza, portandomi sul mio letto, nel farlo però tira una testata al letto di sopra, siccome siamo in un letto a castello.

Scoppio a ridere, cercando di sdrammatizzare la situazione, ma vengo subito fermata da un altro suo bacio.

Le sue mani vanno sulla mia gonna sfilandomela e quindi lo imito per la seconda volta, sfilando anche io i suoi jeans.

Si sposta dalle labbra baciando qualsiasi parte del mio corpo.

Scende al collo sul quale si sofferma per più tempo, dopodiché mi toglie il reggiseno e quindi si sofferma sui seni, scende sulla pancia e sorride al notare del mio respiro che aumenta.

Le mie mani vanno di nuovo verso i suoi capelli stringendo forte.

Dopodiché si rialza, con le dita si fa spazio tra le mie mutandine cercando di calmare i miei gemiti con un bacio per poi posizionarsi, mettersi il preservativo ed entrare finalmente dentro di me.

Apro le gambe cercando in tutti i modi di permettergli di entrare il più infondo possibile, si muove lentamente, poi veloce, a ritmo irregolare, insomma.

Porta le mie mani accanto alla mie testa dove le incrocia con le sue.

E ogni volte che spinge dentro le nostre mani si uniscono.

E in quel momento sembrava davvero una cosa romantica.

Dopo essere venuti si stende accanto a me, mi appoggio al suo petto e chiudo gli occhi godendomi tutte queste sensazioni al 100%.

"Mi sei mancato tanto anche tu" Sussurro.

Accarezza i miei capelli mentre io disegno piccoli cerchi sul suo addome.

"Dimmi che ora sei mia"

Mi appoggio sul gomito rialzandomi e fissandolo negli occhi.

Nonostante il buio della stanza riuscivo a vedere quelle iridi luccicare.

"Cazzo sì" dico.

Mi fiondo di nuovo sulle sue labbra e ci uniamo di nuovo per un altro round.

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SPAZIO AUTRICE

Sapete che non sono solita a fare queste cose, non ho mai scritto nulla nello spazio autrice in nessuno dei due libri, ma cazzo ragazze/i diciamocelo!QUESTO CAPITOLO MERITA!

Quanto cazzo vi sono mancati?

#THOMISON PER TUTTA LA VITA.

Grazie a tutti per l'idea, vi voglio bene.

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