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By oxymin

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By oxymin

~ Chenle ~

stavo beatamente dormendo quando un bussare alla porta continuo mi fece svegliare di soprassalto.
uscii dalla mia camera, non badando nemmeno al mio aspetto disordinato, tanto mica avrei incontrato il mio principe azzurro.

aprii la porta di casa e immediatamente rimasi bloccato , tra tutte le persone che potevano esserci perché proprio lui?

"perché mi stai evitando?? non rispondi né ai miei messaggi né alle mie chiamate!" disse Jisung preoccupato e intanto portò le sue mani sulle mie spalle, arrossì leggermente.

ormai ogni suo gesto, anche se banale, mi fa questo effetto.

"scusami, non sto molto bene, poi ho tanto da studiare..." mentii.

la verità è che lo sto evitando perché sono innamorato di lui, non so come e quando sia capitato è successo e basta.

prima riuscivo a controllare i miei sentimenti ma ora mi stanno quasi soffocando, come se stessero per esplodere da un momento all'altro.

Jisung annuì in risposta anche se non sembrava molto convinto. "sai che sei il mio migliore amico e puoi dirmi sempre tutto?" mi chiese avvicinando il suo volto al mio

forse non si è bevuto la mia piccola bugia, in fondo sono sempre stato pessimo a mentire.

"s-si, lo so.." risposi, cercando di mantenere la calma e rompendo il contatto visivo, non so per quanto avrei potuto resistere.

okay" disse Jisung, poi entrò in casa mia e si buttò a peso morto sul divano.

mi metteva così a disagio, ovvio non era la prima volta che stavamo da soli abbiamo persino dormito insieme nello stesso letto. ma prima era...diverso.

"tua madre è fuori città?" mi domando Jisung.

"si, per tutto il weekend" risposi sedendomi sul divano, mantenendo una certa distanza.

il biondo si avvicinò a me, mettendo un braccio attorno alle mie spalle.

"come mai tutta questa distanza? ti faccio paura?" disse con un sorriso malizioso.

"n-no, semplicemente non voglio attaccarti l'influenza" dissi con poca convinzione.

Jisung si limitò ad annuire, ma successivamente avvicinò il suo viso al mio.

iniziai a sentire le guance andare a fuoco, il mio sguardo dai suoi occhi passò alle sue labbra.

la voglia di baciarlo era tanta, il sapere che sapore avessero quelle labbra color ciliegia ma semplicemente avevo paura, non volevo rovinare il nostro rapporto, rischiando di perderlo per sempre dato che lui non mi vede nel modo in cui lo vedo io.

ritornai alla realtà.

"dai levati Jisung!!" gli dissi spingendolo via e lui rise.

"hai già cenato?" mi chiese il ragazzo toccandosi lo stomaco.

"no, non ho molta fame" in realtà ne avevo ma non volevo mangiare insieme a lui, sicuramente avrei fatto qualche brutta figura come l'ultima volta che in mensa mi versai addosso tutto il latte alle fragole, ed ero pure vestito di bianco!

"vabbè, allora ordinerò qualcosa solamente per me. ma se cambi idea sarò disponibile a condividere" mi fece l'occhiolino poi si alzò e andò in cucina.

mi portai immediatamente le mani al petto cercando di fermare il mio cuore che aveva iniziato a battere incessantemente.

"calma Chenle è solamente Jisung, il tuo migliore amico"

"Dio, sembro una ragazzina con la sua prima cotta" mi maledissi mentalmente.

Jisung tornò in salotto e dopo un giro di canali decidemmo di mettere un film iniziato da pochi minuti.

***

"ma perché non si dichiara?! È ovvio che è innamorata di lui!" urlò Jisung, puntando la forchetta contro la tv e lanciando dei pezzi di cibo chissà dove.

"non vuole rovinare l'amicizia che c'è tra di loro" replicai.

"si ma così lei soffrirà" disse Jisung.

"soffrirebbe il doppio se si dichiarasse e lui le dicesse di no, poi perderebbe il suo migliore amico" spiegai tranquillamente.

"ma magari lui prova le stesse cose! deve solamente provarci!" ribatté immediatamente.

"se lui provasse qualcosa, non andrebbe dalle altre e farebbe lui la prima mossa!" risposi urlando.

"intendi dire che farebbe così?" Jisung prese le mie mani e pian piano avvicinò, per la seconda volta, il suo viso al mio.

la distanza era veramente poca, mi sarebbe bastato un minimo movimento e avrei assaporato finalmente quelle labbra tanto bramate se non fosse stato per il telefono di Jisung che iniziò a squillare.

"pronto mamma, si sono da Chenle..." si alzò e mimo con le labbra un "vado un attimo in bagno".

mi portai le gambe al petto e fissai il vuoto, pensando a quello che sarebbe potuto accadere se non ci fosse stato quel maledetto telefono ma i miei pensieri vennero interrotti dal mio stomaco che brontolò, allora presi la ciotola di noodles sul tavolino e iniziai a mangiare, continuando a vedere il film.

"meno male che non avevi fame" la voce di Jisung mi risvegliò dal mio stato di trance, poi si sedette accanto a me "posso?" mi chiese avvicinando le bacchette al piatto, feci un cenno e mangiammo insieme, senza dirci una parola.

***

il film finì con la protagonista che vivrà per sempre con il rimorso di non aver detto al suo migliore amico di essere innamorata di lui.

"che film di merda!" disse Jisung stiracchiandosi, io non risposi, ero rimasto a pensare se anch'io vivrò per sempre con il pentimento di non aver detto i miei sentimenti al biondino accanto a me.

ma qualcosa mi risvegliò: Jisung mise una mano sulla mia coscia.

"senti Chenle, sarò diretto... tu mi p-piaci! E so che anche tu ricambi i miei sentimenti..."

non risposi, ero scioccato, era come se la mia voce non volesse uscire dalla mia bocca.

"Chenle non lasciarmi sulle spine! ti prego! forse ho capito male o fors-" lo interruppi baciandolo.

finalmente.

non mi stupì il fatto che le sue labbra sapessero veramente ciliegia.

portò la sua mano sulla mia vita, stringendola subito dopo.

"J-Jisung" dissi staccandomi dalle sue labbra e fissando i suoi occhi.

rimanemmo in silenzio per qualche minuto poi presi la sua mano sussurrando, cercando di essere più sensuale possibile.

"andiamo in camera mia"

"cazzo si!" disse prendendomi in braccio in modo talmente tanto svelto da confondermi.

mi misi a mo' di koala e ci avviammo verso la mia camera. Jisung aprì la porta per poi richiuderla subito dopo.

entrambi finimmo sul letto con il respiro affannato a causa dei baci disordinati condivisi durante il breve 'traggito'.

fece per baciarmi, di nuovo, ma lo fermai mettendogli una mano sul petto "Jisung, ma tu e Yu- "

"mon c'è mai stato niente, ero solo confuso...
scusami se ti ho ferito, non era la mia intenzione" disse per poi posare le sue labbra sulle mie.

posai lentamente una mia mano sulla sua spalla e l'altra sul suo viso, come per reggerlo.

intanto la sua mano andò a finire sotto la mia maglietta, facendomi rabbrividire alla sensazione fredda contro il mio corpo rovente a causa della situazione in cui ci trovavamo.

ci allontanammo dal bacio e Jisung sollevò la mia maglietta lanciandola in chissà quale parte della stanza.

portai le mie mani alla sua camicia e iniziai a sbottonarla, "le tue mani sono così carine" mi disse con un ampio sorriso.

"non rovinare l'atmosfera" gli risposi togliendo la sua camicia e posando le mie labbra sul suo collo e provando a fare un succhiotto.

Jisung fece un piccolo gemito che aumentò la mia eccitazione.

salii su di lui posando le mie mani sulle sue spalle.

le sue mani si posarono delicatamente sui miei fianchi e successivamente al mio sedere che strinse con forza.

ansimai sulle sue labbra e portai le mie mani sul suo petto, toccando i suoi addominali scolpiti.

avevo immaginato tantissime volte questo momento e ora stava diventando reale.

portai la mia mano, con un movimento lento, alla zip dei suoi pantaloni e li sbottonai subito dopo.

lui si alzò togliendoli del tutto e la stessa cosa la feci io con i miei.

rimanemmo entrambi in mutande.

ci guardammo e io arrossì, mentre lui mise le sue mani sulla mia vita e mi portò sotto di sé.
alzò il viso e vedo che fece un ghigno.

"vuoi succhiarmi il cazzo, oppure faccio io?" domandò.

"p-penso di p-poterlo far-e" dissi salendo a cavalcioni su di lui.

"sono la tua prima volta volta?" chiese posando la sua mano sulla mia coscia.

annuii timidamente e scesi aprendo le sue gambe.

abbassai suoi boxer e sbarrai gli occhi alla grandezza della sua intimità. cristo, non mi sarei aspettato che fosse così grande.

portai la mia mano sul suo pene e poco dopo mi avvicinai per poi posare le mie labbra sulla punta che baciai delicatamente.

successivamente presi in bocca la sua lunghezza e sentii la mano di Jisung posarsi sulla mia testa e, mamma mia, quanto ho adorato questa cosa.

prese delle ciocche dei miei capelli fra le mani, facendomi scendere su tutta la sua grandezza, fino a toccare la mia gola.

mi staccai tossendo, quasi soffocando dalla grandezza.
vidi tutto il piacere presente nei suoi occhi e mi avvicinai al suo viso.
posò le sue labbra sulle mie e finì sotto di lui, togliendomi i boxer in un colpo solo.
arrossì e mi avvicinai a Jisung baciandolo.

con la sua mano iniziò a masturbarmi facendomi gemere nella sua bocca
"o-oppa p-piú veloce" dissi chiudendo gli occhi e portando la testa indietro per il troppo piacere.

non prendetemi per pazzo, ma Jisung aveva un oppa kink.
sapevo che chiamandolo così l'avrei fatto impazzire.

dopo un po' si fermò e si allontanò dalle mie labbra, aprì le mie gambe mettendosi in mezzo. iniziò a posare dei baci nel mio interno coscia tenendo un contano visivo con me.
sentì le mie guance andare andare a fuoco ma comunque continuai a guardarlo.

iniziò a lasciare dei segni violacei nell'interno coscia che mi fecero gemere il suo nome.
successivamente sentì le sue dita posarsi sulle mie labbra.

capii le sue intenzioni e aprì la bocca accogliendo le dita, che poco dopo vennero lubrificate dalla mia saliva.

"ti amo" disse baciandomi subito dopo.

sorrisi e poi sentì il suo dito entrare dentro di me, iniziai a provare un fortissimo dolore, infatti mi scese una lacrima che lui mi asciugò immediatamente.

"cazzo jisung, vacci piano" dico stringendo il suo polso.
annuì in risposta e pian piano aggiunse altre due dita.

passarono circa 5 minuti in cui lui mi preparò infatti ora il dolore è diventò piacere che mi portò a chiedere sempre di più "J-jisung, ti voglio" dissi gemendo.

mi guardó, stupito dalla mia intraprendenza, poi mi stampò un bacio sulla fronte.
entrò dentro di me e io gemetti forte per il dolore.

dopo qualche spinta il dolore passò e il piacere mi pervase tutto il corpo "J-Jisung, p-puoi m-muoverti".
iniziò a spingere dentro di me, trattenendo i miei fianchi e tenendo una presa stretta su di essi.

"cazzo" gemette continuando a spingere con una velocità quasi disumana.
ribaltai la nostra posizione salendo sopra di lui, Iniziando a muovere i fianchi e accogliendo tutta la sua grandezza.

"oh cazzo" disse sorridendo leggermente.
portai le mie mani alle sue spalle, per avere una maggiore presa e sentii le sue posarsi sul mio sedere che strinse con forza.

"sei così bravo, piccolo" mi elogiò portando una mano al mio capezzolo e giocandoci.
poi portò l'altra alla mia intimità iniziando a pomparla.

dalla sorpresa spalancai la bocca e iniziai a gemere ancora più forte.
ribaltó nuovamente la posizione facendomi trovare sotto di lui, prendendo la mia gamba e la posandola sulla sua spalla.

gemetti continuamente il suo nome "o-oppa s-sto per v-venire" dissi tra un ansimo e l'altro.
"anch'io, piccolo" rispose fra una spinta e l'altra.

"c-ci sono~ ahh~ cazzo" gemetti.
iniziai a masturbarmi per poi sentire la sensazione di calore allo stomaco avvolgermi.
venni sul mio stomaco con un gemito soffocato dalle labbra di Jisung che si posarono sulle mie.

senti che anche lui era vicino quando iniziò a spingere in modo più profondo di prima.
venne dentro di me subito dopo uscì e si stese accanto al mio corpo, ormai senza forze.
entrambi ridacchiammo.

"ti amo Zhong Chenle" disse per poi posare le mie labbra sulle sue.
"ti amo anch'io Park Jisung" e ci addormentammo l'uno nelle braccia dell'altro.

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