Una canzone che non so | Gazz...

By st133a

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🌕 Che ti ricordi di me, lo so Ma solo quando non ti calcolo 🌕Che ti innamori di me però Soltanto quando non... More

Vaffanculo
Il Solito Vizio
Fagiolini
Ma Sei Tu?
Mori
Pizza
Quella te
Non è come sembra
Le cose che si sentono in giro
Voglia di drink e di venerdì
Risvegli
La vita è così buona, se resti tra le mie lenzuola
Oh, ma che c'hai?
Verità (pt.1)
Verità (pt.2)
Confessione
Sala Prove
E che ne sanno gli altri
Fuori
mi manchi sai, tutto quello che non dico mai
Quando bevo senza te
Gli occhi nostri mescolarsi e diventare gialli
Una canzone che non so

Notizie

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By st133a

Siamo soliti agire di istinto, pubblicare cose u internet senza farci caso, farlo così per ridere, farlo perché ci sembra una cosa bella, farlo perché “se non lo pubblichi non esiste”. Forse sarebbe stato meglio così: il non esistere, era una delle poche volete che avrei voluto non esserci, non esistere.

Anche in questo caso, come tutte le volte, Flavio aveva messo la sua prima storia dopo tanto tempo: una mia foto, sul divano di casa mia, forse gli altri non lo sapevano, ma noi no. Era un video divertente, o almeno finchè non arrivarono le visualizzazioni. C’ero io seduta di fianco a lui, inquadrava prima me, poi inquadrava il suo mezzo occhio, occhio pazzesco, ma non se inquadrato dopo di me. Non che fossi più bella, ma è sempre una questione di visualizzazioni.
Passarono pochissimi attimi, e ad arrivare non furono solo tanti messaggi nel direct di Flavio. Cosa che accadeva solitamente, almeno credo, dato il suo ignorarli e continuare a scherzare con me. Poi arrivarono altre notizie:erano i giornali che si chiedevano come mai io fossi con lui, o lui fosse con me in un posto che non era la nostra sala prove.

Dicevano cose del tipo

“Flavio Pardini, Gazzelle, rinomato cantante indie, fidanzato? È la sua chitarrista, Greta Tirano, ad essere stata immortalata dallo stesso nelle sue instagram stories. Ci sarà altro oltre che ad una semplice collaborazione per lavoro? Sono diverse le storie che la ritraggono in atteggiamenti giornalieri, pochi giorni fa è stata immortalata nell’atto di uscire da un’automobile,ed ora, poche ore fa su di un divano”

Ho sempre odiato i giornalisti, e tutti gli articoli allegorici che scrivevano. Ho sempre odiato quel loro modo di fare strafottente, quello che superava tutto, invadente. Ecco: quello era il termine giusto “invadenti”. Erano capaci di diffondere voci che non esistevano, erano capaci di prendere un innocuo moscerino e di farlo diventare l’insetto più pericoloso al mondo, la causa di tutti i mali.

- Ma come cazzo fanno a pensare ad una possibile relazione da un video del genere? –

Sbottai quasi incazzata nei confronti di Flavio. Lo so, lui non aveva fatto nulla, certo: poteva risparmiarsela una cosa del genere, ma neanche io ho opposto resistenza, conoscendo la sua situazione, sotto i riflettori da un po’ di tempo, non avrebbe dovuto farlo forse.

- Che si fa? –

Sussurrasi sconfortata avvicinandomi a lui  e poggiando la mia testa sul suo petto, potevo sentire il suo cuore battere, era agitato anche se non voleva darlo a vedere per non far agitare anche me che, invece, lo ero visibilmente.

- Ormai che ci siamo… -

Sorrise lui

- Cosa vuoi fare? –

Alzai velocemente la testa e incrociai il suo sguardo, sorrideva nervoso, in attesa di una mia risposta

- Io propongo di darci un bacio a stampo in un’altra storia, confermiamo.., ti va? –

Ero sorpresa dalla sua proposta, decisi di buttarla sull’ironia

- Ma che maniaco! –

Sbottai alzandomi lentamente e mettendomi sulle sue labbra

- Dimmi che lo fai solo per avere un bacio! –

Sorrisi avvicinandomi e lasciando un bacio sulle sue labbra che fu subito approfondito. Fu quando ci staccammo che mi mostrò la foto che aveva scattato a tradimento.

- Stronzo –

Sorrisi, era una bella foto però e dai, mi andava di farlo sapere a tutti, nel limite però. Le due figure nella foto erano sfocate, ma comunque riconoscibili, eravamo noi. Sorrisi annuendo.

- Vai, però mettici una bella canzone -.

Conclusi abbracciandolo.

Pubblicò la storia e, come avevo chiesto, ci aggiunse una canzone: scelse “Greta”. Sorrisi pensando alla grandissima contraddizione

“Greta non innamorarti mai
Delle cose troppo vere”

Ed io invece cosa avevo fatto? Mi ero innamorata, di una cosa verissima, o almeno a quanto dava a vedere.

Ore 17.30

La notizia del fidanzamento era stata diffusa, tutti i giornali ne parlavano, cartacei e digitali, e questa volta con la sicurezza e con la certezza data da Flavio nella sua storia. La notizia però arrivò anche a lui: Claudio, l’ex chitarrista di Flavio che non aveva perso tempo e mi aveva contattata su instagram.

Era stata una chiacchierata breve, lui mi chiedeva di parlarmi e io gli ho proposto casa mia: ero sola, Flavio era andato via e non sarebbe tornato. Avevamo vent’otto anni ed eravamo insieme da troppo poco tempo per vivere insieme. Fuori pioveva, casa mia era il posto perfetto.

Erano le cinque del pomeriggio, forse qualcosa di più, e sentii suonare al campanello.

Aprii.

Salì in fretta le scale e quando giunse sulla soglia della porta mi salutò con due baci, scoccati amichevolmente, sulle guance ed io ricambiai.

- Piove ancora? –

Sorrisi accogliendolo e notando la stronzata che avevo appena chiesto: certo che pioveva, era tutto bagnato

- Ehm… si –

Sorrise lui, cordiale come sempre, o almeno così mi era sembrato: l’avevo visto solo due volte ed era quella l’impressione che mi aveva trasmesso
Lo feci accomodare in casa dopo che si tolse la giacca e gli chiesi se gli andava qualcosa di caldo da bere.

La risposta fu affermativa

- Tieni –

Gli dissi porgendogli la tisana zenzero e curcuma, la mia preferita nell’ultimo periodo a causa di Pietro che, ogni volta che veniva a casa, mi chiedeva quella tisana. Pensandoci, fu lui a comprare quella confezione dato che ogni volta non avevo quello che mi chiedeva.

- Cos’ è? –

Chiese lui assaggiando il contenuto della tazza

- Zenzero e Curcuma –

Sorrisi

- Buono –

Concluse lui.

I minuti di silenzio non mancarono e, come sempre, fui io ad interromperli

- Cosa dovevi dirmi? –

Chiesi, anche sapendo già perche il ragazzo era lì davanti a me.

- Lo sai bene… -

Cominciò lui

- Ma come cazzo ti viene in testa? Fidanzarti con Flavio, dopo tutto quello che ha fatto a me, alla mia ragazza, e, soprattutto dopo che io ti ho informata di tutto! –

Concluse lui. Il suo tono non era alto, anzi, sussurrava quasi, ma era arrabbiato. Arrabbiato per quello che Flavio gli aveva fatto, e arrabbiato perché, forse, temeva lo facesse anche con me. Aveva ragione, io lo capivo, ma allo stesso tempo non incolpavo Flavio. Io sapevo anche la sua versione, anche quello che la fidanzata di Claudio aveva fatto, la causa del “tradimento”.

- Clà ne ho parlato con Flavio –

Pronunciai abbassando la testa e allungando la mano verso il vassoio con i biscotti che avevo posizionato al centro del tavolo, così da non bere la tisana senza aver assaggiato qualcosa. Qualcosa di molto buono, qualcosa che però non avevo preparato io, non ne ero capace.

- Di cosa? –

Chiese

- Di lui e della tua ragazza –

Cominciai

- Tu ne hai parlato con lui? –

Sorrisi

- No –

Ammise tranquillizzandosi, lo notai dai suoi occhi

- Fossi in te ci proverei. Io so la vera versione dei fatti. Confrontati con lui e poi ne riparliamo –

Sorrisi stringendogli amichevolmente la mano che aveva allungato per prendere il biscotto. La nostra conversazione andò avanti finchè non lo convinsi a parlare con Flavio.

Spazio autrice

Fatemi sapere che ve ne pare,
a prestooo

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