Pov Narratore
Jeff andò da T/n trovandola addormentata nel letto, aprì la finestra ed entrò silenziosamente.
La guardò dormire, le accarezzò la guancia con le sue dita fredde, che appena toccarono la sua pelle calda, lei si mosse sentendo un brivido, ma continuando a dormire.
Jeff si stese accanto a lei osservandola dormire, mentre si sentivano le lancette della sveglia, stette lì tutta la notte e se ne andò all'alba accarezzandogli l'ultima volta la guancia.
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T/n si alzò sentendo qualcosa accarezzargli la guancia, ma non c'era nessuno, si alzò dal letto e si vestì velocemente andando a scuola accompagnata da suo padre.
La macchina si fermò davanti la sua scuola, e T/n sospirò.
"Perché hai detto una bugia riguardo l'assassino dei miei genitori?" gli chiesi, mentre lui sospirò, e si voltò verso T/n
"Perché nessuno di crederebbe ci prenderebbero per pazzi, T/n stai lontano da questa storia per favore" implorò T/n mentre lei annuiva, mentre lo salutava ed andò nella sua classe, mentre Alison corse verso di lei parlandole del ballo.
"Sai cosa ci siamo dimenticate?" chiese lei con sopracciglio alzato a T/n, mentre lei scuote la testa e Alison saltò improvvisamente come se le fosse venuta un'allucinazione.
"Non abbiamo un cavaliere, o meglio tu non hai un cavaliere" disse verso T/n mentre lei sospira a e prendeva spalle appoggiava le mani alle sue spalle
"L'importante è che io vada al ballo, non importa se sarò sola, mi divertito sicuramente, e non voglio che tu ti metta in testa che io debba avere un cavaliere è chiaro?" disse T/n mentre Alison annuiva sbuffando, e sedendosi per la lezione.
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T/n si ritrovò Alison davanti alla sua porta, piena di buste piene di trucchi, e robe varie, mentre T/n spalancava gli occhi, guardò l'orologio che segnavano le quattro e mezza del pomeriggio.
Alison entrò e salì immediatamente nella camera di T/n mentre gli ordinò di fare una doccia, e lei sbuffo, prese un accappatoio e dell'intimo mentre Alison preparava il necessario.
T/n si mise sotto il getto d'acqua si lavò i capelli e il corpo velocemente, e uscì dalla doccia rischiando di cadere, si mise l'intimo e uscì e andò nella sua stanza, trovando Alison seduta sul letto.
"Dio mio quando sei magra" mi disse guardandomi dalla testa ai piedi, mi guardai allo specchio notando il mio corpo pelle e ossa.
Fortunatamente Alison non notò le cicatrici lasciate da Jeff, mentre T/n si mise una maglia che arrivava sopra alla ginocchia, si sedette sulla sedia, mentre Alison cominciava a truccarla.
Si trovò davanti allo specchio, ma molto più bella di prima, fece una giravolta e guardò il suo abito blu notte, con una striscia di sopra nera, con le braccia e sopra il seno ricamato, la lunga gonna che arrivava fino alle ginocchia, le sue zeppe color rame mescolato con l'oro, e nere, i capelli neri e pieni di boccoli ricadevano sulle sue spalle, e con il trucco la rendevano magnifica.
(Vestito di T/n)
(Zeppe di T/n)
T/n si guardò a lungo allo specchio, e per la prima volta si sentiva bella, mentre sentiva Alison prepararsi.
Lei aveva i capelli raccolti in un chignon, il suo vestito e bianco con delle sfumature di nero, che la rendevano una principessa, le sue zeppe erano nere.
Scesero di sotto dove c'erano Grey e John che appena le videro gli si illuminarono gli occhi.
Grey si avvicinò a T/n sorrindendole e dandogli un bacio sulla fronte e dicendole che era bellissima, e John fece la stessa cosa con Alison
Andarono al ballo accompagnate dal cavaliere di Alison che indossava uno smoking, i suoi capelli erano tirati all'indietro, era molto bello, il suo vestito copriva a mala pena la sua corporatura massiccia, i suoi occhi erano azzurro cielo.
Attraversarono la stanza, e andarono in palestra, dove si svolgeva il ballo, e c'erano studenti che ballavano, bevevano e scherzavano tra loro, gli insegnanti erano messi in disparte, e parlavano tra di loro.
T/n si mise anche lei in disparte controllando la sua amica, e vedendo come si divertiva, guardava anche le sue compagne che si divertivano.
"Dimenticavo che ti mettevi sempre da parte" disse una voce a T/n famigliare e quella di Anna, si girò verso di lei e sfoderò il suo sorriso migliore.
"E tu sai anche del perché" ribatte T/n mentre Anna sorrideva e andava in mezzo alla folla prendendo da bere.
Sentì qualcuno avvolgerle la vita e si girò verso di essa ed era Jeff.
"Che ci fai qua?" chiese T/n mentre lui si avvicinava al suo orecchio, facendole venire dei brividi, indossava uno smoking, e abbassava la testa per non farsi riconoscere.
"Porto cenerentola via dal ballo prima di mezzanotte" sussurrò al suo orecchio prendendola per mano.
Si trovarono al parco, e trovarono delle altalena, Jeff prese quella a destra, mentre T/n prese quella sinistra.
Guardò in alto, il suo sguardo era rivolto verso le stelle, e i suoi pensieri affollarono la sua mente.
"Sei bellissima" disse a T/n che tolse lo sguardo dal cielo e si voltò verso Jeff, i suoi occhi erano seri e T/n lo ringraziò.
Lui si alzò e si mise davanti a T/n, le tese la mano e sospirò.
"Mi congedi questo ballo?" gli chiese mentre metteva della musica attraverso a un cellulare, T/n gli prese la mano, mentre lui metteva la mano sul suo fianco, e lei sulla sua nuca e appoggiò la testa sul suo petto.
Mentre la canzone Hold On di Chord Overstreet, si diffondeva nell'aria, il silenzio avvolgeva i due.
"Perché tutti pensano che tu non esista, se sei qui davanti ai miei occhi?" chiese T/n più a se stessa che a Jeff.
"Perché credono che io sia un cartone animato, ed è meglio per loro e per la mia fama" disse Jeff
T/n non disse che sapeva il suo passato, non era il momento giusto, la canzone finì, ma T/n e Jeff rimasero immobili, come se la canzone non fosse mai finita.
Si guardarono negli occhi, mentre Jeff non faceva altro che pensare a come fosse bello il suo profumo, a come fosse bella lei, la guardo negli occhi, e per poco non si perse.
Tutto era magico, ma nello stesso tempo strano, perché Jeff non sapeva del perché c'è l'avesse sempre dentro la testa, tutto si fermò quando di udì un colpo di proiettile, e Jeff vide la sua mano macchiata di sangue, ma non il suo, ma quello di T/n che fu colpita sul fianco.
Lei cadde a terra e Jeff la tenne, mentre fissava la ferita sul fianco, ma poi il sul sguardo si soffermò sul suo viso.
"Resta sveglia, resta viva" disse Jeff dandogli un colpetto sulla guancia
"Sto morendo......nelle braccia.....di colui che.....ha...ucciso...i miei genitori" disse gemendo.
"Tu non morirai.............tu...non devi morire" disse Jeff sentendo una voragine nel letto, mentre si sentivano delle gocce dal cielo.
'Si invece" disse T/n mentre chiuse gli occhi e Jeff cominciò a scuoterla sentendo delle lacrima scorrere sul suo viso e gridare, prese in braccio il suo corpo e cominciò a correre, mentre la pioggia cadeva forte.
Si trovò davanti all'ospedale, e chiese aiuto, ma nessuno o stava ascoltando.
Prese il coltello riuscendo a reggere in piedi T/n e avvicinandosi a una dottoressa puntandogli il coltello alla gola.
"O tu la curi, o morirai troia" disse Jeff mentre lei spalancava gli occhi e annuì terrorizzata di paura prendendo il corpo di T/n
La misero su una barella e la portarono via, mere Jeff cacciava via le lacrime, e la sagoma di T/n sulla barella scomparve.
Lui non piangeva, si vendicava è basta, non sarebbe rimasto lì a piangersi addosso, ma a vendicare il suo onore.
Si diresse immediatamente nel bosco, e trovò lui, il traditore, o per meglio dire lo schiavo del traditore, si ritrovò davabti al ragazzo dalla felpa gialla, il suo viso coperto da una machera nera con i tratti facci al rossi, si precipitò al ragazzo aggredendolo.
"Non avresti dovuto" urlò Jeff dalla collera
Mentre veniva fermato dal suo aiutante dalla coperto anche lui da una maschera bianca e con dei tratti facciali neri, indossava una felpa arancione.
Jeff cercò di ribellarsi, mentre cominciava a insultarli pesantemente.
Arrivò l'altro ragazzo con due certe dietro le spalle e con una mascherina sulla bocca, e un felpa con il cappuccio che aveva messo in testa, anche se fuori qualche ciuffo di capelli ribelli.
"Che succede?" chiese mentre li guardava.
Mentre Jeff si liberò dalla presa e puntò il coltello verso il ragazzo con in mano la postola e la felpa gialla.
"Lui ha ferito la MIA vittima" urlò mentre avanzava verso il suo bersaglio, mentre il ragazzo dalle cette sulle spalle si mise in mezzo.
"Ha dovuto farlo" disse freddo.
Jeff sentiva ogni nervo del suo corpo arrabbiarsi e si schiantò contro il ragazzo che si mise in mezzo.
"Stai diventando dolce Woods" disse il ragazzo ridendo a ogni pugno che Jeff dava alla sua faccia.
I due ragazzi spartirono Jeff mentre lui teneva stretto il suo coltello.
"È stato un ordine dell'operatore" disse con la pistola in mano
"Dov'è?" chiese Jeff cercando di controllare i suoi nervi.
"Sta arrivando" disse il ragazzo con le cette.
Jeff sentì una presenza dietro alle sue spalle si girò, e vide lui, aveva indosso uno smoking, e una cravatta rossa, dietro la sua schiena si trovavano i suoi viscido tentacoli, il suo viso completamente bianco e senza tratti facciali, Slenderman.
Mentrei i tre ragazza, i tre proxy se ne andarono.
Slnderman prese Jeff con i suoi tentacoli e lo portò nel suo studio, nel quartiere generale, ovvero nella creepyhouse.
"Perché hai ordinato di uccidere T/n la mia vittima?" chiese Jeff cercando di calmare la sua ira, stringeva ancora di più il coltello.
"La tua vittima non è una semplice umana" disse Slenderman con voce roca.
"Che significa?" chiese Jeff
"Il suo cuore fermerà di battere" disse Slenderma
"È con questo, lei morirà, IO DOVEVO UCCIDERLA, E NESSUN ALTRO AL MONDO" urlò Jeff pieno di rabbia, attaccando Slenderman, ma fu fermato da uno dei suoi tentacoli, la rabbia aveva preso il sopravvento insieme alla ragione, ma Slenderman lo fermò con i suoi tentacoli.
"Sai benissimo che non puoi batter mi Jeff" disse Slenderman con voce calma e fredda, lui tra tutti era il più saggio, ma anche il più paziente, e riusciva a controllarsi meglio di chiunque altro.
Jeff si calmò, e chiese che cosa jntendava Slenderman.
"Tutto al suo tempo debito" rispose
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Grey si precipitò in ospedale nell'attesa di una sua notizia.
Nella sala operatoria i medici si affrettarono.
"Bisturi" ordinò il medico, e un suo assiestente lo passo, fece un lungo taglio nella ferite, e prese delle pinze, cercò il proiettile più in fretta possibile, mentre la macchinetta cominciò ad allarmarsi avvertendo che il cuore di T/n cominciava a battere lentamente.
Prese il proiettile e cominciò a dare i punti, finalmente finirono, ma la macchinetta continuava continuava ad allarmarsi.
Presero i ferri e cominciarono a caricare, e a metterli sul suo petto, ma continuava a suonare, fino a quando il suonò cambiò e fece 'dinnnnnnn' guardarono lo schermo, che mostrava una linea, il cuore di T/n si era fermato.
Il medico guardò l'orologio.
"Decesso della vittima 00:00" disse il medico mentre gli assistenti coprirono il corpo con una coperta.