"Cazzo." Impreco appena il mignolo del mio piede destro si schianta contro lo spigolo dell'armadio.
Il solito dolore forte e lancinante mi fa gemere e sono costretta a risedermi sul letto.
"Addison se non ti sbrighi non ti do un passaggio, devo essere da Alex tra poco, muovi il culo." Strilla Jaden dal piano di sotto.
Mi alzo lentamente e infilo le mie scarpe da ginnastica disposte 'ordinatamente' sotto la scrivania.
Mi avvicino allo specchio e mi infilo i miei orecchini a forma di cerchio con abbastanza cura.
Afferro la mia borsa e me la metto in spalla, controllando che all'interno ci siano le cose essenziali: telefono, portafogli, chiavi di casa e in questo caso anche il mio breve discorso.
"Addison, veloce." Urla ancora mio fratello.
"Ok ok, sto arrivando Jade." Dico sbuffando e facendo il mio ingresso in cucina.
"Secondo te a scuola ci sarà del cibo?" Gli domando poi fissando attentamente il barattolo di nutella messo sopra il tavolo.
"Non lo so, ma non abbiamo tempo perché tu faccia anche colazione quindi sbrigati." Borbotta dandomi una leggera spintarella in avanti.
"Che palle." Grugnisco uscendo di casa.
~~~~~~~~~~~~~~~
"Eccoci arrivati. Ora va."Sbotta Jaden appena ferma l'auto fuori dal parcheggio della scuola.
"Non mi accompagni nemmeno un po' più vicina? Ti prego, sono stanca e non ho voglia di camminare."
"Sei una rompicoglioni." Borbotta mettendo in moto.
"Tutto ok? Sembri nervoso oggi."
"Wow Addison, sei perspicace."
Ferma la macchina davanti alla scuola e io resisto all'impulso di tirargli uno schiaffo.
"Non fare lo stronzo che sono davvero stanca." Sussurro aprendo lo sportello dell'auto.
"Magari se ieri rimanevi a casa invece di uscire, adesso eri in piena forma."
"Vaffanculo Jade." Sbraito sbattendo la portiera della sua stupida auto con più forza di quanto credevo di averne.
Lo sento imprecare da fuori e poi mette in moto allontanandosi.
Mi giro e stringo la cinta della borsa, guardando l'edificio che stavolta è pieno di adulti, invece che di ragazzi nel pieno delle loro crisi ormonali.
Anche tu ieri sera hai avuto una mezza crisi ormonale..
Zitta, tu non capisci niente.
Probabilmente vi starete chiedendo cosa ci faccio a scuola in una soleggiata mattina di sabato.. ma la risposta quasi non la so nemmeno io al momento.
Giovedì la vicepreside Phillips è venuta nella mia classe di matematica e mi ha portato nel suo ufficio.
Mi ha spiegato che ogni anno la nostra scuola e moltissime altre fanno due giorni di apertura al pubblico, per convincere i genitori ad iscrivere i loro figli.
Essendo nuova, la Phillips ha pensato che io potrei parlare ad alcuni genitori di questo cambiamento e di come mi sono ambientata 'facilmente'.
Non mi sentivo di dire di no, quindi ora eccomi qui, davanti a questa stupida scuola quando potrei tranquillamente stare a casa, al caldo, nel mio letto.
Varco l'ingresso e mi dirigo verso la classe di scienze, doveva la vicepreside mi ha anticipato che dovrò intrattenere i genitori con le mie chiacchiere.
Arrivata in aula mi rendo subito conto di non conoscere nessuno e sbuffo, sedendomi su una sedia ai lati.
Pesco il cellulare dalla tasca e inizio a giochicchiarci.
La noia però mi dà tempo per pensare e mi viene un'idea.
Apro Instagram e vado sul profilo di mio fratello, tra i suoi seguiti digito 'Log..' e subito lo trovo.
Apro il suo profilo e noto che è spoglio, molto di più di quello di Jaden.
Ci stanno solamente due foto: una che lo ritrae insieme ai ragazzi al mare e un'altra in cui sorride abbracciando la ragazza che avevo visto in spiaggia molto tempo fa, Melissa se non sbaglio.
Digito sulla foto per vedere se l'ha taggato ma ovviamente, grazie alla mia amica sfiga, parte un like.
Sospiro e poggio la testa sopra la mano, sperando che non fosse al telefono in questo momento.
"Addison, giusto?" Mi riscuote una voce portandomi alla realtà.
Alzo lo sguardo, puntandolo sul ragazzo dai capelli rossi, che mi sta difronte e gli sorrido, gettando ancora il telefono in tasca.
"Sono io, tu sei?" Chiedo facendo anche un cenno con il capo.
"Ben Watson. La Philips ha detto che manca più di un'ora all'apertura, se ti va possiamo andare a prendere un caffè alla macchinetta." Balbetta mordendosi il labbro.
"Certo, dai andiamo." Sospiro alzandomi in piedi.
Usciamo dall'aula e io riprendo la borsa che avevo posato a terra.
"Vuoi che te la porti io?" Domanda Ben, accennando proprio a quest'ultima.
"Tranquillo, ce la faccio."
Prendiamo a camminare il silenzio lungo il corridoio e noto il ragazzo al mio fianco lanciarmi varie occhiate.
"Cosa vuoi? Un caffè?" Mi domanda Ben appena ci fermiamo davanti alla macchinetta.
"Una cioccolata calda per favore."
Ben ordina per entrambi e, quando arriva il momento di pagare, evita i soldi che gli porgo e paga lui.
"Dove abitavi prima di venire qui?" Mi domanda lui.
"Santa Barbara."
"Bello." Commenta lui.
"Lo so. Ti dispiace se vado un attimo al bagno?" Domando stringendo poi le labbra in una linea sottile.
"Vai, ti aspetto qua." Sussurra appoggiandosi con le spalle al muro.
Percorro la poca strada che mi separa dai bagni e poco prima di essere arrivata, mi sento strattonare da qualche parte.
Mi ritrovo in pochi secondi dentro l'aula di geografia con due bellissimi occhi verdi davanti a me.
"Logan?" Sussurro ad un passo dalle sue labbra.
"Addison." Mormora prima di unirle completamente.
Senza staccarmi indietreggio finché non sbatto la schiena contro la cattedra.
Le mani di Logan si spostano dalle mie braccia al mio fondoschiena, palpandolo leggermente e prendendomi in braccio.
Gemo e gli strattono i capelli mentre infilo la lingua nella sua bocca.
Incrocio le caviglie dietro la sua schiena facendo scontrare i nostri bacini.
Si stacca da me e passa a darmi baci umidi sulla mandibola.
Stringo la sua maglietta in due pugni e alzo la testa verso il cielo, con gli occhi leggermente chiusi.
"Logan?" Sussurro non sentendo più le sue labbra su di me.
"Ei." Ridacchia lui abbassando la mia testa alla sua altezza.
"Questo per che cos'era?" Domando riprendendo fiato.
"Per dimostrarti che ricordo tutto." Dice baciandomi il naso.
Mi mordo il labbro per evitare di sorridere e noto il suo sguardo puntarsi proprio là.
"Chi era il tipo?" Chiede all'improvviso corrucciando le sopracciglia.
"Quale tipo?" Ribatto confusa.
"Quello con cui parlavi." Spiega portandomi una ciocca di capelli castani dietro l'orecchio.
"Oh.. Ben qualcosa."
"Perché ci parlavi?"
Alzo gli occhi al cielo e mi posiziono meglio sulla cattedra.
"È stato gentile e visto che avevamo un po' di tempo sono andata con lui a prendere qualcosa da bere."
"Sai di cioccolata." Si lecca il labbro.
"Ma non potevi venire da me?" Aggiunge.
"Come facevo a sapere che eri a scuola? A proposito perché sei qui?" Domando accarezzandogli lievemente l'accenno di barba che ha sulla mascella destra.
"Hockey e altre cose." Conclude il discorso ripoggiando le sue labbra sulle mie.
Le sue mani sui miei fianchi lasciano una scia di fuoco e non riesco a non approfondire il bacio.
Lui ne sembra felice perché geme e lo sento tremare tra le mie braccia.
Un rumore strano echeggia nell'aula ma non ci do peso.
"Ragazzi."
Provo a staccarmi da Logan, ma lui mi riavvicina a sè e mi distraggo dalla voce.
"Addison." Stavolta è inevitabile allontanarsi e quando incontro lo sguardo imbarazzato di Ben, capisco di aver fatto bene.
"Stanno facendo entrare i genitori, dovremmo tornare in classe." Sussurra fissando Logan in modo strano.
"Arrivo s-subito." Balbetto guardando di sbieco il ragazzo tra le mie gambe.
"Ok." Borbotta lui prima di uscire.
Appena la porta si chiude con un tonfo sordo Logan scoppia in una fragorosa risata e io mi copro il volto con le mani.
"Sei un idiota. Smetti di ridere." Sbotto contrariata.
"Ok ok. Devi proprio andare?" Domanda imbronciandosi.
"Credo di sì. Mi spiace." Rispondo dandogli un ultimo bacio a stampo prima di alzarmi.
"Dopo ti riporto a casa?".
"Mi faresti un favore, Jade sta da Alex."
"Lo so, ci vediamo dopo." Conclude incamminandosi verso la porta.
Potrei abituarmici.
"Ah Addison." Si riprende Logan.
"Uhm?" Mormoro facendogli un cenno con lo sguardo.
"Stamattina mi hai messo un like tattico?" Dice e io trasalisco.
Inizio a tossicchiare e sento le mie guance scaldarsi.
"Che carina che sei imbarazzata."
"Sei uno stronzo." Borbotto lanciandogli una penna posata sulla cattedra.
Lui ridacchia e finalmente esce dalla classe.
Scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate se sono completamente scomparsa..
Ho scoperto delle cose nuove a proposito degli esami di terza media che dovrò fare quest'anno e sono stata molto pressa da quest'ultimi.
Detto questo.. cosa ne pensate del capitolo?
Logan dolce vi piace?
Scusate per gli errori che sicuramente ho fatto e grazie mille per aver letto..
VI AMO UN SACCO
-Azzu💕