lacrime di solitudine | J.D.G

By ayeties

431 76 97

❝le persone mi stanno lontane, lo psicologo dice che sono gelosi, ma io non gli credo. di cosa dovrebbero ess... More

why him?
i am not who i was
i am not okay but it's okay

prologo

193 34 55
By ayeties

Ciao, io sono Jack Dylan Grazer.
Vivo a los Angeles e ho appena compiuto 6 anni.

Qualche giorno fa stavo disegnando in camera mia con papà... ci stavamo divertendo!

Ad un certo punto si è alzato, mi ha dato un bacio sulla fronte e si è avvicinato alla finestra.

Pensavo che volesse far entrare un po' di aria fresca nella stanza, invece si è lanciato.

Ed è caduto! È proprio caduto, come i personaggi dei cartoni animati quando si accorgono che sono sospesi in aria. Peccato, però, che loro non si fanno mai male... papà, invece, è morto.

Le sue ultime parole sono state "ti voglio bene".

Ora sono in ospedale, seduto di fronte ad un uomo vestito di bianco.

Mi sta dicendo che papà aveva tanti problemi, ha preferito andarsene da questo mondo piuttosto che affrontarli. Io non gli credo, lo odio. Papà non mi avrebbe mai abbandonato, lui era un eroe.

--

Ciao, sono Jack Dylan Grazer e ho 7 anni.
Mamma prende sempre delle pastiglie bianche, dice che le servono per dormire la notte.

Quelle medicine non le fanno bene... da quando papà non c'è più è sempre stanca durante il giorno.

Non sa più ridere e scherzare, passa tutta la giornata in camera sua al buio.

La notte la sento piangere.

Io vorrei aiutarla, ma non so come si fa. Insomma, come posso far star bene una persona se l'unica cosa che potrebbe aiutarla ormai non c'è più?

Io ci provo, ci provo davvero tanto, ma papà manca anche a me…

Mamma allora si arrabbia: mi ripete che sono inutile e che non so fare niente.

Mi sa proprio che ha ragione.

--

Ciao, sono Jack Dylan Grazer e ho 8 anni.
Mamma non sta meglio e, secondo il dottore, non sto bene neanche io.

Dice che dovrei divertirmi insieme ai miei amici a scuola, ma io li odio.

Mi prendono sempre in giro e mi chiamano orfano, dicendomi che papà si è ucciso perché non mi voleva più come figlio.

Come posso considerarli "amici"? Io non so cos'é un amico, non ne ho mai avuto uno.

Le maestre chiamano sempre mia madre per dirle che: "suo figlio ha bisogno di essere seguito da una figura professionale".

Per colpa loro sono obbligato ad andare da uno psicologo più volte a settimana. Lo odio. Odio tutti.

Mi ripete sempre le stesse cose, cose ovvie e che so già: "devi socializzare, devi uscire da camera tua, non devi essere triste, devi aprirti con me, devi imparare ad ascoltare i consigli degli altri, devi fidarti delle persone, devi trovare qualcosa che ti faccia stare bene, devi superare la morte di tuo padre".

Devo, devo, devo e ancora devo.
I suoi sono sempre degli obblighi che non riesco mai a fare...

Mi fa sentire inutile.

Continuo a pensare che mamma abbia ragione.

--

Ciao, sono Jack Dylan Grazer e ho 9 anni.

A scuola va sempre peggio.

I bambini mi stanno lontano, dicono che sono strano.

Io non mi sento strano, sono solo un po' diverso...

"Ma tu non hai amici?" Mi dicono sempre.

E allora io mi chiedo, come faccio a diventare vostro amico se mi odiate ancora prima di avermi conosciuto? Penso che loro non sappiano neanche perché mi odiano, lo fanno soltanto per rimanere in gruppo, per essere uniti contro qualcuno.

Mi isolano, ridono di me alle mie spalle. Forse hanno paura perché a volte mi arrabbio e non so come calmarmi.
Anche le maestre mi stanno lontano in quei momenti.

Io non sono cattivo, sono soltanto solo...

Il dottor Charon dice che sono invidiosi, ma io non gli credo.. insomma, non ho neanche un padre.

--

Ciao, sono Jack Dylan Grazer e ho 10 anni.
Mamma ha perso il lavoro ed è sempre più triste.
Ora si chiude in casa ed esce soltanto per andare al supermercato, anche se mangia davvero poco.

Le pastiglie, però, continua a prenderle.
Dice che le servono, ma costano molto e noi non abbiamo abbastanza soldi.

Ha deciso di non mandarmi più dallo psicologo per risparmiare... forse è meglio così.

Riusciamo a vivere grazie ai soldi che ci manda la zia.
Io non l'ho mai vista, ma so che odia mia mamma: dice che è colpa sua se suo fratello si è suicidato. Probabilmente gli faccio pena e ha voluto aiutarci.

I miei momenti di rabbia incontrollata sono ancora presenti: per colpa loro io e mamma continuiamo a litigare..

Una volta ho iniziato ad urlare e a lanciare bicchieri: non riuscivo più a calmarmi.
Lei si è spaventata ed ha iniziato a piangere...

"Dovevi morire tu, non lui."

--

Ciao, sono Jack Dylan Grazer e ho 12 anni.
I miei compagni alle elementari avevano paura di me e mi trattavano male, nonostante non avessi fatto nulla di brutto nei loro confronti.

Dicevano che ero cattivo? Bene, si renderanno conto solo ora di quanto posso esserlo.

"Non voglio più stare zitto e subire, costi quel che costi. " mi ripetevo tutti i giorni a scuola.

È passato solo un anno da quando ho iniziato la scuola media e, non pensavo che l'avrei mai detto, ma mostrarsi "cattivi" ha funzionato:

Ora tutti mi stanno lontano, hanno paura di me, esattamente come una volta.
La differenza sta nel fatto che nessuno mi prende più in giro.

Mi temono. Mi rispettano.

Soprattutto dopo ciò che è successo con quel ragazzo di terza: stavo uscendo dal cancello della scuola, quando ho sentito qualcuno ridere di me e chiamarmi "orfano".

Fu un attimo.

Mi bloccai, iniziando a sentire il sangue ribollire nelle vene.

Sentii come una voce dentro di me che mi incitava ad attaccarlo, a fargli del male. Fu come se la parte razionale del mio cervello si fosse spenta, lasciando il controllo del mio corpo a ciò che chiamerei il mio "istinto primordiale".
Non potevo subire.
Non più.

Lo attaccai: un pugno, poi un altro e un
altro ancora.

Il ragazzo non se lo aspettava di certo... Nonostante fossi più piccolo riuscii a farlo cadere al suolo,continuando a colpirlo, finché le urla dei ragazzi riuniti attorno a noi hanno richiamato l'attenzione di un docente che passava per di là.
Ci hanno separato e io sono stato sospeso per una settimana.

Il preside ha convocato mia madre avvisandola di ciò che era successo: "riteniamo che suo figlio debba essere seguito da una figura professionale che lo aiuti a gestire la sua rabbia. Ha seri problemi comportamentali che devono essere risolti..."

Lei ha sorriso, dicendo che avrebbe provveduto a ciò.

Sapevo che mentiva.
Era riuscita a trovare un lavoro ma non avevamo abbastanza soldi per permetterci uno psicologo.

Mi sarei arrangiato, come sempre.





Eccoci qui con una nuova storia del amaterrimo (hahahah) Jack Dylan Grazer.
Vi avviso che ci sarà anche una piccola dose di fack.
Spero Che vi piaccia!

Continue Reading

You'll Also Like

7.4K 620 26
"Che razza di nome è Duccio?" "Sai, come primo approccio non mi pare il massimo"
199K 7.4K 70
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
8.8K 698 44
Ilaria è una ragazza di 20 anni che non aveva mai pensato di poter trasformare la sua passione per la musica in un lavoro finché non è entrata ad Ami...
incontri By mad

Fanfiction

21.8K 1.4K 15
raccolta di os della socmed twitter (simone modello e manuel giornalista)