Un nuovo inizio

By Natalihpa

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Gli ultimi mesi del 1998 incombevano, l'estate era finita e il valoroso gruppo dei Grifondoro portava ancora... More

1|Espresso per Hogwarts
2|Aileen Powell
3|Lezione di pozioni
4|Richiesta d'aiuto
5|Perdono
6|Madama Piediburro
7|Strane sensazioni
9|Biglietti
10|"A te piace!"
11| Scelte difficili
12| Consapevolezza
13|Pensieri
14|"si vede"
15|Nessun errore
16|Festa di Natale
17|Inviti
18| "a noi"
19|Errore di percorso
20|"Perfetta per me"
21|1999
Epilogo
Avviso!
Sequel

8|Tutti possono sbagliare

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By Natalihpa

Hermione e Draco erano diretti verso la classe di Pozioni insieme, il che era strano perché nessun studente di Howgarts li aveva mai visti così vicini.
"senti, la scorsa settimana non è andata benissimo, sta volta puoi rimediare" disse Hermione fermando Draco costringendolo ad ascoltarla. In effetti la settimana prima il ragazzo non era riuscito a parlare con Potter, ma aveva creato situazioni imbarazzanti per tutti e tre e non solo. L'ultima lezione, quando Harry chiese a Draco perché avesse la testa tra le nuvole, proprio in quel momento il biondo rovesciò una fiala piena di un liquido viola sul banco, andando a creare un buco enorme, provocando la conseguente perdita di punti a entrambe le case e un Harry Potter arrabbiato.
Hermione fu l'unica ad aiutarlo, e a zittire la classe quando tutti si erano messi a ridere.
"tutti possono sbagliare! voi non siete di certo migliori!" Draco si ripeteva quella frase nella mente, lei lo aveva difeso e non si sarebbe mai aspettato niente di simile. Nessuno era mai stato così gentile con lui.
Lei in seguito si procurò un'occhiataccia dai fratelli Weasley, ma una faccia compiaciuta da Paciock, ma Draco non capì cosa intendesse con quell'espressione.
Per fortuna Lumacorno li perdonò, non cacciandoli dal Lumaclub ma dando alla fine dei consigli per stare più attenti la prossima volta, ma ormai era fatta, Harry era furioso e non rivolse più la parola a Draco per il resto dell'ora. Nemmeno quando gli assegnarono altri punti per l'ottimo lavoro svolto alla fine, con grande senso di colpa di Draco che non sentiva di meritarseli.
"dopo la figura dell'altra volta non vorrà parlarmi" disse Draco sconsolato, per poi sedersi in un angolo del corridoio non curante delle persone che passavano accanto a lui.
Hermione lo raggiunse e lo guardò negli occhi, e Draco si sentì già più tranquillo. Quegli occhi color nocciola avrebbero guarito qualsiasi malanno, pensò il ragazzo.
"Draco non offenderti...ma hai fatto di peggio!" disse la ragazza in modo ironico, anche se in realtà entrambi sapevano che aveva ragione, ma riuscì comunque a farlo ridere.
"ho un idea, chiedigli scusa per l'altra volta, inventati qualcosa e poi digli che non succederà mai più, e stasera al Lumaclub cerca di essere più gentile che puoi" disse la ragazza cercando di essere convincente e Draco annuì.
"e poi?" chiese il ragazzo, che non capiva in che modo lui l'avrebbe perdonato di tutto il resto.
"poi ci penserò io, non preoccuparti" disse la ragazza alzandosi e suscitando non pochi dubbi in Draco, poi lei le diede la mano aiutandolo ad alzarsi e andarono in classe.

"senti Potter mi dispiace per l'altra volta, ero solo agitato per un compito all'ora dopo...non succederà più" disse Draco cercando di essere il più persuasivo possibile. Harry quando sentì le sue scuse fece uno scatto verso il ragazzo, aveva un sopracciglio alzato e sembrava non aver capito cosa avesse detto.
"tutto ok?" chiese Draco, cercando di farlo parlare.
"si...ok non preoccuparti, ora facciamo questa cosa" disse Harry insicuro, per la prima volta Draco chiedeva scusa a lui per una scemenza.
"senti anche io ho sbagliato la scorsa volta, ero arrabbiato per le selezioni di quidditch e mi sono comportato male, scusa" disse Harry lasciando Draco sorpreso, poi il primo tornò a lavoro lasciando Draco ed Hermione con la bocca aperta per lo stupore.
Così i due si guardarono, e lei cercò di fargli capire che non sapeva niente della storia del Quidditch, poi con le labbra gli mimò un 'rispondigli', e il ragazzo capì al volo.
"non preoccuparti, può succedere" così poi continuarono a lavorare.
Draco sentì Hermione avvicinarsi a lui, e poi senza farsi vedere gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
"chiedigli qualcosa sul Quidditch, fallo sfogare" e poi la ragazza andò via verso l'armadietto dove c'erano gli ingredienti per le varie pozioni.
"emm, Potter" disse Draco, non sapendo esattamente cosa dire, Harry continuò a leggere sul suo libro la pozione che stavano per fare, e Draco pensò che non l'avesse sentito. In tal caso non l'avrebbe richiamato per poi magari fare un'altra figuraccia.
"Si Malfoy?" chiese il moro, appuntandosi qualcosa sul libro.
"lo so che forse non sono affari miei, ma come mai eri nervoso per le selezioni?" chiese Draco tutto d'un fiato, lasciando Harry alquanto stupito per il suo interesse.
Il ragazzo lo vide prendere tempo, forse nemmeno lui sapeva bene che dire, poi iniziò a raccontare.

Hermione tornò indietro con tutto il necessario per la lezione del giorno, e sentì i due ragazzi parlare di Quidditch. Istintivamente sorrise, vedendo Draco felice nel parlare con Harry.
Hermione sapeva benissimo che Draco in passato non era stato una brava persona, e che per quanto possa essere stato plasmato dai suoi genitori, in parte era colpa sua. Ma allo stesso tempo la ragazza non aveva mai visto nessuno così impegnato e così speranzoso di ricevere un perdono.
Per questo aveva deciso di aiutarlo: Hermione sapeva bene che Draco era un mago eccellente in molte materie, e che avrebbe potuto fare di più in passato, perciò credeva che una seconda possibilità era più che lecita. La ragazza amava fare del suo meglio, e prese Draco come una sua piccola opera, la sua migliore probabilmente perché Draco stava facendo tutto quello che lei gli aveva detto di fare. Non si era mai opposto e aveva rispettato i termini del loro accordo.
I due nell'ultima settimana avevano passato molto tempo insieme in segreto, solo Neville era a conoscenza dei loro incontri, ed Hermione non aveva fatto a meno di notare quanto il ragazzo avesse bisogno di parlare, capendo che mai nessuno si era interessato davvero alla sua vita e ai suoi sentimenti.

Finita la lezione i due ragazzi avevano fatto una bella chiacchierata, ed Hermione diede una pacca sulla spalla a Draco, senza farsi vedere da nessuno, in segno di orgoglio.
Poi fece quello che stava aspettando di fare da un'ora, prese Harry per parlargli. Non aveva detto a Draco quello che gli avrebbe detto, voleva fare tutto lei, sapeva che il suo migliore amico l'avrebbe ascoltata e capita.

"di cosa vuoi parlarmi?" chiese Harry, sedendosi comodamente su una poltrona in sala comune, ed Hermione si assicurò che i Weasley e Neville se ne fossero andati per parlare solo loro due.
"hai visto quanto era strano Malfoy? anzi quanto è strano ultimamente!" continuò a parlare Harry prima che Hermione potesse rispondere alla domanda precedente.
"è di lui che voglio parlarti Harry" disse infine la ragazza, sedendosi per terra davanti a lui. Il ragazzo fece un'espressione incuriosita, ma allo stesso tempo nervosa.
"non dirmi che ora siete diventati amici" disse il ragazzo, ma ad Hermione non piacque il modo in cui lo disse, come se la stesse disprezzando.
"Harry ascoltami, ho avuto modo di parlare con lui e...vorrei chiederti se ti andrebbe di provare a perdonarlo" Hermione disse l'ultima frase velocemente, avendo quasi paura della sua reazione, ma invece vide l'amico guardarsi le mani e pensare.
Poi annuì, ed Hermione pensò di aver avuto una svista.
"sul serio?" chiese la ragazza felice, mettendosi in ginocchio e prendendo le mani dell'amico, era così orgogliosa che Harry volesse dargli una possibilità.
"non so se lo perdonerò, ma gli darò comunque un'occasione per parlarmi...quando si fa?"
Ed Hermione non potè essere che ancora più contenta, e abbracciò l'amico.

...

Harry ed Hermione notarono Draco già seduto al tavolo, che aspettava i due ragazzi per il loro incontro.
Avevano deciso di andare di nuovo ai Tre Manici di Scopa, perché Hermione sapeva che davanti ad una burrobirra l'amico non avrebbe mai detto di no.
Si fecero vedere dal ragazzo, che istintivamente sorrise, ed Hermione si chiese come mai ogni volta che lui la vedeva il ragazzo mostrava il suo sorriso e il suo completo migliore. E si chiese anche perché ogni volta che lei lo vedeva aveva un sussulto.
Si sedette tra di i due ragazzi, che erano rimasti in silenzio dopo essersi salutati.
"inizio io, come al solito" disse la ragazza sghignazzando. Il tavolo era tondo, così lei ebbe l'occasione di avvicinarsi a Draco per far capire ad Harry ancora di più il suo punto di vista.
"Malfoy avrebbe delle cose importanti da dirti, e vorrei che tu lo ascoltassi" finì di parlare la ragazza, invitando il biondo a parlare.
"Potter, io vorrei chiederti scusa per tutto quanto. Dal primo giorno che ci siamo incontrati. Non ho assolutamente scuse per quello che ho fatto, ho sbagliato e me ne pento tantissimo...e oltretutto vorrei ringraziarti" parlò Draco, lasciando Harry al quanto dubbioso.
"di cosa vuoi ringraziarmi?"
"per non aver fatto incriminare la mia famiglia. È un grazie anche da parte dei miei genitori, non potrei esserne più grato" e poi Draco abbassò il capo, ed Hermione capì che il ragazzo era preoccupato.
Harry si passò il bicchiere di Burrobirra da una mano all'altra, era una decisione importante da prendere, e non voleva fare la scelta sbagliata.
Era una decisione difficile per lui, che guardò Draco sotto un punto di vista diverso.
Aveva lo sguardo supplicante, e non poté fare a meno di notare quanto Hermione si battesse per quella causa, chiedendosi il perché lo stesse facendo. Lui era stata la causa della sua sofferenza, aveva fatto il bullo con lei e l'aveva fatta piangere una miriade di volte, non riusciva a capire come avesse fatto a perdonarlo, non ne trovava il motivo.
"Come fai?" chiese finalmente il ragazzo rivolto all'amica, che era intenta a guardare il Serpeverde.
"a fare cosa?"
"a essere così convinta che lui sia cambiato!"
Hermione sospirò e guardò il suo bicchiere, poi guardò il biondo.
"Malfoy si è dimostrato una persona diversa, ha chiesto scusa e sta facendo di tutto per redimersi, tutti meritano una seconda possibilità Harry" disse la ragazza continuando a guardarlo, ed Harry capì che probabilmente sotto c'era molto di più di quello che lei faceva credere. Non aveva mai visto la ragazza con gli occhi così illuminati e così sprizzanti di felicità da quando la guerra era finita, e capì che probabilmente lei non lo aveva ancora capito cosa il suo cuore stava cercando di dirle.
Allo stesso tempo vide il Serpeverde, non capiva le sue intenzioni, ma pensò che Hermione avesse ragione a dargli una possibilità. Era una persona completamente diversa da quella che aveva conosciuto gli anni precedenti.
"va bene Malfoy..." e vide il ragazzo gioioso, non l'aveva mai visto così.
"Ti perdono ma ci sono delle condizioni" continuò a parlare Harry, non glie l'avrebbe data del tutto vinta.
"certo, dimmi pure" disse il ragazzo, che dopo la prima frase di Harry aveva guardato Hermione tutto il tempo con una felicità immensa.
"Prima cosa, non farmi fare più brutte figure a qualsiasi lezione" iniziò a parlare sghignazzando e ricordando quella volta che aveva bucato il tavolo da lavoro.
"poi voglio che tu chieda scusa il prima possibile anche alla mia ragazza e a Ron" continuò a parlare Harry, ma non aveva finito.
Aveva ancora la cosa più importante da dire.
"certo Potter" disse Draco bevendo la sua bevanda.
"ma non ho ancora finito" ed Hermione guardò l'amico imbarazzata, cercando di fargli capire che non doveva esagerare.
"si, Harry?" chiese lei al posto di Draco, cercando di farlo finire di parlare una volta per tutte.
"abbi cura di lei, Draco" e detto questo il ragazzo si alzò, senza ricevere risposta da Hermione e Draco e andò via, lasciando i due ragazzi turbati dall'ultima richiesta dell'amico.

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