"Com'è bello far l'amore da Trieste in giù!"
Raffaella, mia grandissima Maestra, perdonali perché non sanno quello che fanno!
Dire che sono ubriachi sarebbe una bugia bella e grossa, dato che il livello di alcool che scorre nelle vene di Max, Charles, Pierre e Daniel è un quantitavo tale da dissetare l'intera Asia. Cantano stonatamente, intonando una canzone italiana che proprio non fa per loro.
Però devo dire che le loro facce- completamente dipinte di un assurdo colore fluorescente- paiono così spensierate che è difficile non farti scappare un sorriso.
Mi è venuta una sete pazzesca e mi avvicino al banco, cercando di oltrepassare tutta la gente che sembra andare nella direzione opposta alla mia. Ovviamente, presa dal cercare di non farmi schiacciare dalle persone, non riesco più a vedere il quartetto meraviglioso che si è formato. Continuo a camminare finché non sbatto contro una persona: Max.
"Ueeeei, che ci fai qui, bel biondone? Non eri a cantare felicemente con il tuo fidanzato Charles?" lo prendo in giro, come mio solito.
"E noooouuu. Charles ha deciso di rubare il microfono e si è messo a cantare da solo... siamo scesi dal palco molto arrabbiati!" fa una faccia buffa, si vede che è ubriaco marcio, anche perché non ha battuto ciglio sulla battuta che ho fatto su di lui e Charles... dovrei mandarli a 'Uomini e Donne', quei due.
Già me l'immagino: Charles con quell'aria da Drama queen che dice a Maria tutti i cazzi suoi e Max, con la faccia da pirla, succube delle sue cattiverie.
"Un ceco c'ha provato con me... come la dovrei prendere?"
"Certo che per provarci con te, Max, significa che sto tipo non ci vedeva per davvero..."
"Tu dici?" inizio a ridere e Max mi guarda leggermente stranito, con la bocca aperta.
"Stavo andando a prendermi da bere... vuoi dell'acqua?" gli chiedo, dopo essere tornata seria.
"Naaah, credo che andrò a dare fastidio a Seb..." fa per superarmi, ma crolla un attimo dopo per terra.
Da brava amica quale sono, scoppio in una risata con tanto di lacrime, mentre lui giace dolorante per terra.
Dopo essermi ripresa per un attimo, lo aiuto ad alzarsi insieme ad altri ragazzi che riconosco solo dopo essere gli amici di Charles.
"Vi prendete cura voi del piccolo panda olandese?" chiedo cortese, rivolgendomi ai ragazzi.
Mi fanno un cenno d'assenso e, dopo averli ringraziati, mi avvicino finalmente al bancone e chiedo una bottiglia d'acqua.
Triste, ah?
Purtroppo io sono la 'mamma' del gruppo ed ho promesso di portarli sani e salvi a casa, mentre loro si sfondano d'alcool come non mai.
"Dai, vieni, ti divertirai... e c'avevano ragione, io con la mia bottiglia di vodka ci sto facendo l'amore"
sento una voce particolarmente famigliare biascicare alla mia destra, e quando mi volto, capisco che avrò a che fare con un Kimi ubriaco più di un camionista russo.
"Hey, Kimi, non ti avevo visto... come procede la serata?"
"Io e la mia donna ci stiamo divertendo!"
"Oh, Minttu è qui?"
"Eh... Min-che?"
"Minttu, tua moglie, la madre dei tuoi figli... È bionda, alt..." Non riesco a finire la frase che Kimi m'intterompe: "ah, quella donna... Io parlavo di questa bellissima donna che ho in mano- dice, voltando la bottiglia mezza vuota di vodka verso di me- lei mi ha fatto compagnia tutta la notte"
Sorrido lievemente, al pensiero di Kimi ubriaco, mentre lo vedo lamentarsi della 'musica dei ragazzi di oggi'. Ho capito perché lui e Seb vadano così d'accordo.
"Mio Dio, ma chi è che sta cantando?" chiede Kimi esasperato, prendendo 'la sua signora' tra le mani.
"È Charles... mio Dio, lo stanno buttando giù dal palco."
La scena che si presenta agli occhi di tutti è alquanto esilarante: Charles, ancora con il microfono in mano, che si dimena cercando di non farselo prendere, mentre scappa da una parte e l'altra del palco gridando qualcosa sull'essere una vera star.
Alla fine un omone in divisa nera lo caccia via dal palco, dando spazio ad un altro ragazzo, a mio parere, più ubriaco di Charles, che s'imbatte in un imitazione di Sam Smith venuta malissimo.
Tra la folla intravedo Pierre e Daniel che parlano come se stessero per rivelare il più grande segreto della CIA.
Daniel percepisce il mio sguardo e diventa tutto rosso, mi fa un sorriso e continua a complottare con Pierre.
Bwah!
E pensare che è stato proprio lui ad insistere sul farmi andare in quel locale, a quanto pare è importante per Danny dato che è qui che ci siamo conosciuti per la prima volta... la mia rovina, insomma.
Mi ricordo ancora come è riuscito a 'salvarmi' da un tipo appiccicoso che ci stava provando con me da tutta la serata. Mi nascosi in un posto che, secondo me, era introvabile, ma il tipo continuava a darmi la caccia ed io ero disperata. Finché non fermai questo tizio, troppo alto per me, e gli chiesi di far finta di essere il mio fidanzato solo per 5 minuti, così che mi potessi sbarazzare del 'cacciatore'.
Lui mi resse il gioco e, dopo che il tizio maleodorante se n'era andato, ho ringraziato Danny, inconsapevole di chi fosse, e provai a svignarmela, però iniziammo a parlare e scoprii un sacco di cose su di lui. Ci tenermi in contatto e, tra una cena e l'altra, siamo diventati migliori amici.
Sia chiaro, io ho sempre voluto di più ma lui mi dava chiari segni che non era pronto ad avere una relazione e quindi, dopo tre anni, eccoci qui. Stesso posto, stesse persone, relazione diversa.
"QUESTA LA VOGLIO DEDICARE AD UNA PERSONA SPECIALE... MIRJAM! SEI LA MIA MIGLIORE AMICA MA IO PROVO QUALCOSA PIÙ FORTE PER TE" la voce ubriaca e sbiasciacante di Daniel mi riscuote, sta per fare una cazzata, di quelle che fa quando è ubriaco marcio.
Non è la prima volta che si 'dichiara' a me, in prenda all'alcool, in questi locali squallidi.
Mi porto le mani alle tempie, esaurita come non mai.
Giuro che uno di questi giorni gli faccio causa e lo porto a Forum, gli sbatto il martello del giudice direttamente sul cranio.
Inizia a partire una canzone degli 'one direction' che riconosco subito, ciò non fa che peggiorare la tempesta che ho dentro il cervello.
"I LOVE U, I LOVE U, I LOVE, LOVE, LOVE OLIVIA" canta puntando il dito verso di me, tutti si girano a guardarmi e io divento paonazza.
Se c'è qualcuno lassù, ti prego o vi prego, facciate che non ci sia nessun giornalista.
Per fortuna, mi ricordo che è una festa privata e che quindi i giornalisti non ci sono manco a pagarli. Una gioia. Strano... il karma deve per forza cercare di ribaltare la situazione.
Ritorno con lo sguardo verso Daniel che continua, imperterrito, a stonare la canzone. Cammina sul bordo del palco, instabile come Malgioglio sui pattini, e finisce dritto per terra.
Corro verso il palco e lo aiuto ad alzarsi da terra... caspita, se è pesante.
"Hey, Olivia, io ti amo..." biascica, mentre fa per toccarmi il naso, ma il braccio è troppo pesante e non ce la fa a raggiungere il mio viso.
"Ok, Harry Styles Australiano, hai provato il tuo talento, ora, andiamo a casa... abbiamo dato qualcosa di interessante da vedere a questa gente anche questa sera."
Lo trascino a fatica, dato che è completamente a peso morto su di me, con gli occhi appannati dall'alcool.
Pierre viene in mio aiuto, con mia sorpresa, dato che pensavo che anche lui fosse ubriaco marcio. A quanto pare è solo alticcio ma riesce a tenere Daniel, anche se con un po' di fatica, e lo portiamo nella sua macchina. Inutile dire che guiderò io.
"Pierre, amore della zia, non è che mi andresti a chiamare gli altri? Così gli accompagno."
"No, Mi, tranquilla. Gli altri hanno già un passaggio, non ti preoccupare. Non ti posso far portare altri 3 ragazzi ubriachi, che potrebbero vomitare da un momento all'altro... sono pur sempre un gentiluomo, io."
"Grazie, Piero, salutami Cate... ci vediamo domani a pranzo." Saluto Pierre con un bacio sulla guancia e mi metto al volante di quel gioiellino. Nel frattempo Daniel si è addormentato con la bocca aperta ed un po' di bava che gli cola giù dalla bocca.
Mi fai proprio arrapare così, lo sai?
Arrivati sani e salvi all'hotel, cerco di portarlo in camera, non riuscendo a tenere lontani gli occhi indiscreti del concierge che storce il naso alla vista di Daniel mezzo morto sotto il mio braccio.
"Dai, bambolo, ci siamo quasi... un'altra porta e siamo arrivati. Giuro che se mi sbocchi qui ti piscio in macchina!"
"Sei sempre così fine, Oliva..."
"Ma non era 'Olivia'?"
"Si ma tu mi ricordo un'oliva... un po' rotondetta e acida, però se la spremi ne esce un buon olio."
"Oh, Dio mio, punto primo, non sono sicura che l'olio si faccia così. Punto secondo, anche da ubriaco devi fare questi commenti sul sesso davvero poco galanti?" lo rimbecco, anche se mentirei dicendo che le sue parole non mi abbiano fatto arrossire.
"Sei bella quando arrossisci"
"Ok, mister Squallore, ora vediamo come sistemarti"
gli tolgo le scarpe, scoprendo una delle sue paia di calzini più strambi, con la faccia di Marko coperta da una grande X rossa e vari disegni a decorarle.
I stan the best driver!
Lo poggio delicatamente sul letto, cercando di non spezzarmi il collo, nel frattempo.
Si spalma come il burro sulle fette biscottate e, prima di cadere in un sonno profondo, sussurra: "Sarai per sempre la mia Olivia, Mirjam"
Gli poso le lenzuola sul corpo e mi vado a rannicchiarmi sul divanetto, pensando a ciò che ha appena detto.
Io so quello che il mio cuore vuole, ma la testa schiaccia i suoi pensieri come un elefante inferocito.
Mi addormento di colpo, quasi in maniera surreale e mi sveglio solo quando la luce che filtra dalle tende mi da un pugno in faccia con violenza.
Buongiorno un paio di palle!
Mi avvicino a Daniel per controllarlo, gli accarezzo un braccio tatuato e noto solo ora che non ha la maglietta. Si sveglia di colpo, ed io faccio appena in tempo a scansarmi. Guarda la finestra, poi me, poi il suo petto nudo ed infine se lo copre, come fanno le ragazze nei film dopo una notte di sesso.
"Hai approfittato di me, ieri notte?"
"Daniel... che cazzo hai in testa?"
"Dai, stavo solo scherzando... o forse no"
"Hey, ma sei stupido?! Lo sai che non farei mai una cosa del genere..."
"Per quanto la cosa ti alletti... lo so, lo so che non vedresti l'ora di fare un'ispezione completa al mio corpo..."
E non sai nemmeno quanto!
"Vatti a vestire, e a lavarti, hai un alito che nemmeno lo sterco di cavallo alle sagre di paese riesce a batterti"
"Anche tu, sai? Se vuoi puoi fare la doccia con me, sai, risparmiamo l'acqua e salviamo il pianeta..."
"Per quanto l'idea mi alletti, devo dirti di no... il pianeta lo salviamo un'altra volta. Ora, va a cambiarti, campione."
"Ok, mamma." dice facendomi il solletico sul fianco.
Dio, mi fai impazzire.
Appena finita la doccia, prendiamo le chiavi della stanza di Daniel, in cui mi sono accampata sta notte e usciamo dalla stanza.
Prima di uscire Daniel mi prende per il polso e mi fa voltare.
"Non mi sono dimenticato quello che ti ho detto e lo penso davvero: tu sarai la mia Olivia per sempre. Te lo prometto"
Allora prendo il coraggio di fare quello che avrei voluto fare da 3 anni a questa parte: lo bacio, e mi sembra la cosa più giusta che io abbia mai fatto.
Please believe me, don't you see
The things you mean to me?
Oh I love you, I love you
I love, I love, I love Olivia.